ESTATE

nell'ambito del progetto "quattro stagioni" che ho descritto a grandi linee nel post "il padre di tutti i wip" freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9751133 comincio a postare quanto ho cominciato a fare riguardo al diorama estivo.
per praticità copio qui quanto già detto, almeno riguardo questa stagione:

estate 1943, prima dell'8 settembre. un angolo di stazione ferroviaria italiana del sud adibito a deposito temporaneo all'aperto di fusti di carburante. un opel blitz reduce della campagna d'africa carica "affacciato" dalla classica staccionata in cemento. toni caldi e bruciati, giallo e bruno. i personaggi si fanno un mazzo tanto, tutto appare logorato dall'azione. per me un assaggio di edificio e un esercizio di tecnica delle scrostature (l'opel sarà sotto grigio e sopra sabbia rovinatissimo, ma anche tutti i santissimi fusti -circa 60!- saranno ben usurati e diversi tra loro per toni di colore e danni).
le viste preferenziali saranno solo due: lato binario e lato camion. due elevazioni agli altri due lati (una facciata di casello e un palo elettrico) limiteranno la vista "guidando" l'occhio lungo un corridoio saturo di bidoni, per dare l'idea della vastità dello sforzo e dell'usura, umana e dei materiali, necessari a sostenere una guerra.

l'idea di questo specifico diorama parte da alcune immagini di questo genere:
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il layout di massima è questo:
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e questa la sua prova sulla cornice designata...
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la scatola col logo shell coincide col volume dell'edificio ferroviario, qualcosa di piccolo. ho preso come esempio questo:
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ma nel caso ci sono costruzioni ancora più piccole. tanto in prossimità di un binario morto non è che ci siano grandi edifici, di norma.
il cartoncino vicino al camion rappresenta invece quello che al momento è lo scoglio più grande di questo progetto, la tipica staccionata in cemento degli scali ferroviari italiani.
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ne ho rilevata una, e trovato dei file con tutte le misure, ma pare (almeno fino a prova contraria) che non ne esistano di già fatte, in scala 35. quindi sembra che mi toccherà inventare qualcosa per farne alcune decine di centimetri..
nell'attesa di capire meglio cosa volevo fare e come, sono entrato nella spirale dei fusti:
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piuttosto che fare di cloni esattamente uguali, ho preferito differenziarli il più possibile con piccole ammaccature. il lavoro di verniciatura e invecchiamento farà il resto. spero.
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finché non ho esaurito le scorte di fusti...
quindi aspettando ne arrivino altri, ho messo mano a camion e autista, cercando di integrarli al meglio da subito:
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passando poi a tappare tutti i segni di estrattore del per altri versi ottimo kit tamiya... già che c'ero ho svuotato la portiera sinistra, con l'intenzione di rendere più interessante il particolare della porta aperta.
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e poi ho aperto la porta delle fotoincisioni... il set voyager sembra essere più che completo. tanto avanzato da mettermi in soggezione, ho provato con l'aber...
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scioccamente ho installato tutto il sistema di sospensioni a balestre rendendolo funzionante come nel vero, pensando che questo togliesse quell'anormale effetto "panleggero" del modello fatto da scatola. in effetti funziona benissimo, solo che il modello NON pesa come il vero, sicché o metto un carico di almeno 300gr sul pianale, o "galleggia" uguale!
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sarebbe bastato spianare un po' le balestre PRIMA di montarle, mannaggia a me...
la soluzione è stata costruire due dime in cui costringere l'asse posteriore compresso di un paio di mm, e poi bagnare con acqua bollente solo le balestre... il risultato c'è, ma con i triplo della fatica necessaria!
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un'altra scemenza che ho fatto è stata quella di aggiungere dal lato sbagliato del differenziale il condotto dei freni posteriori...
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mavaff... pazienza. se uno è scemo, è giusto che gli succedano di queste cose.
le fotoincisioni sono una piccola perversione, una volta entrato nel meccanismo rifaresti anche le filettature alle viti, una eventuale prossima volta provo il set voyager...
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e questo è quanto, ad oggi.... che ve paro?
ciao ciao, p.