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La Controbanda! Storia e operazioni del III Gruppo Esplorante Arditi e della Controbanda di Calice Ligure ‐ Divisione F.M. San Marco -

Ultimo Aggiornamento: 16/11/2014 00:14
11/11/2014 16:54
 
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Ciao a tutti! Segnalo il seguente titolo su una delle unità più "famigerate" della RSI; interessanti uniformologicamente alcune foto (capi mimetici, tenute da controguerriglia, etc).

La Controbanda! Storia e operazioni del III Gruppo Esplorante Arditi e della Controbanda di Calice Ligure
‐ Divisione F.M. San Marco -

a cura di Andrea Lombardi

Sadici torturatori di partigiani e rastrellatori di civili inermi, o una delle migliori unità per la controguerriglia delle forze italo-tedesche in Italia nel 1943-1945? Il III Gruppo Esplorante della Divisione Fanteria di Marina “San Marco” dell’Esercito Nazionale Repubblicano, derivante dal 10° Reggimento Arditi e comandato dal Tenente Colonnello Vito Marcianò, contese con successo l’entroterra ligure e le Langhe ai partigiani dal 1944 al 1945, non subendo le tattiche partigiane, con il loro stillicidio di imboscate e colpi di mano, ma rivoltando verso le bande queste stesse tattiche, affinate e messe in pratica con la spietata efficienza militare tipica dei reparti Arditi. Il Gruppo operò prima in Liguria alle dipendenze della 34. Infanterie-Division del Generale Theobald Lieb, che seppe per primo sfruttarne appieno le capacità offensive, e poi rientrò alla Divisione “San Marco”, mantenendo però sempre, dato l’altissimo spirito di corpo e rendimento degli Arditi e il carisma del loro comandante, una netta indipendenza d’azione dalla Grande Unità. Gli Arditi del Comandante Marcianò divennero presto un vero incubo per le formazioni partigiane, costantemente individuate e braccate dalle pattuglie a lungo raggio del Gruppo Esplorante, capaci di penetrare sin nei rifugi ritenuti più sicuri dalle bande. Le operazioni del Reparto sono qui ricostruite in dettaglio attraverso un bilanciato confronto di spesso contrastanti fonti edite e d'archivio, tra le quali il verbale del processo al Comandante Marcianò e a diversi membri dell'Esplorante tenuto ad Asti nel 1947, qui riprodotto per la prima volta, integrate dalle voci relative al Gruppo del Diario di guerra della Divisione e da un resoconto sulle sue azioni scritto nel dopoguerra dal Generale Comandante della “San Marco” Amilcare Farina. Un capitolo tratta poi il secondo reparto specializzato nella controguerriglia della Divisione “San Marco”, ossia la “Controbanda” del Tenente Costanzo Lunardini del III Battaglione del 6° Reggimento Fanteria di Marina, asata a Calice Ligure nel 1944-1945. Altre sezioni del libro includono le uniformi, i distintivi e l'equipaggiamento dei reparti in oggetto, le decorazioni al Valor Militare concesse, le tenute da controinterdizione nei conflitti contemporanei e una vasta iconografia, spesso inedita.

Formato 17x24, 300 pagine, più di 150 illustrazioni b/n e colori e riproduzioni di documenti e due mappe, 32,00 Euro.

Edito da ITALIA Storica, Genova 2014.

[Modificato da Naviditalia 11/11/2014 16:57]
11/11/2014 20:23
 
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CONTROBANDA
Segnalazione interessante. Grazie.
[SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
b. [SM=g8106]
11/11/2014 22:03
 
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la prima che hai detto: torturatori di partigiani e rastrellatori di civili inermi.
12/11/2014 02:27
 
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Re: CONTROBANDA
LXXXV Apuania, 11/11/2014 20:23:

Segnalazione interessante. Grazie.
[SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
b. [SM=g8106]





Grazie!!!

12/11/2014 02:29
 
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Re:
durruti16, 11/11/2014 22:03:


la prima che hai detto: torturatori di partigiani e rastrellatori di civili inermi.



Fonti?

(domanda retorica, sul III Gr. Espl. non ne hai; è giusto feed the troll, utile per avere più visualizzazioni, grazie ciccio!)


12/11/2014 09:38
 
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Partendo dal presupposto che i militanti della repubblica di salò appoggiavano un invasore, ragionando sul fatto che in generale l'Italia durante la WWII non è stata certo un esempio di efficienza militare, che minchia di valenza può avere la storia di questi reparti di polizia nel contesto "militare" della WWII.
Quali grandi azioni possono aver compiuto??
Una truppa di "elite" in lotta con civili armati alla meglio privi di addestramento militare, ci fanno proprio una bella figura.
E' come uno che piglia a pugni un uomo senza braccia e poi se ne vanta.
Viene il dubbio che contro un altra forza di pari preparazione avrebbero preso tanti calci nel culo.
Per me la storia "militare" italiana della WWII in generale e di Salò in particolare(al di la delle idee politiche) è meglio dimenticarsela.
Possiamo stare qui a menarcela quanto vogliamo ma la verità e che chiunque, Grecia compresa, ci ha fatto il culo.
Poi se volete autocelebrare la "sconfitta" fate pure.
http://augustomotolo.blogspot.it/
12/11/2014 11:05
 
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Re:
cestus72, 12/11/2014 10:58:

Partendo dal presupposto che i militanti della repubblica di salò appoggiavano un invasore, ragionando sul fatto che in generale l'Italia durante la WWII non è stata certo un esempio di efficienza militare, che minchia di valenza può avere la storia di questi reparti di polizia nel contesto "militare" della WWII.
Quali grandi azioni possono aver compiuto??
Una truppa di "elite" in lotta con civili armati alla meglio privi di addestramento militare, ci fanno proprio una bella figura.
E' come uno che piglia a pugni un uomo senza braccia e poi se ne vanta.
Viene il dubbio che contro un altra forza di pari preparazione avrebbero preso tanti calci nel culo.
Per me la storia "militare" italiana della WWII in generale e di Salò in particolare(al di la delle idee politiche) è meglio dimenticarsela.
Possiamo stare qui a menarcela quanto vogliamo ma la verità e che chiunque, Grecia compresa, ci ha fatto il culo.
Poi se volete autocelebrare la "sconfitta" fate pure.



Innanzitutto è Repubblica Sociale Italiana e non "Salò".

"privi di addestramento militare" direi di no, visto che per es. le bande Mauri erano guidate e in parte formate da Alpini con esperienza di guerra da vendere sul fronte russo, armati e appoggiati da forze dei Servizi speciali inglesi.

Il III Gr. Espl. presidiò tutta la zona delle Langhe nel 1944/45 contribuendo a limitare grandemente il pericolo alle linee di comunicazione dell'Armata Liguria, direi un contributo a livello più che tattico.

Studiare, e poi parlare.
12/11/2014 11:09
 
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Re:
durruti16, 12/11/2014 09:38:




Non vedo civili rastrellati o torture nell'attacco a un accampamento partigiano sopra: semmai un'azione di controguerriglia; dura quanto vuoi (feriti finiti, etc) ma purtroppo una "durezza" tipica di un'azione COIN condotta nel pieno di un "santuario" nemico.

Ciccio, per discutere di storia non basta un link. Studiare, poi parlare. Studiare.


BIBLIOGRAFIA


La storia del 10° Reggimento Arditi è ben ricostruita in Luigi Emilio Longo, I “reparti speciali” italiani nella seconda guerra mondiale, 1940-1943, Milano 1991, Tullio Marcon, Assalto a tre ponti. Da Cassibile al Simeto nel luglio 1943, Parma 2002 e in Umberto Postiglioni, Il X Reggimento Arditi, in “Studi Storico Militari 1986”, Roma 1987.

Per ricostruire le vicende del III Gruppo Esplorante e della Controbanda divisionale della San Marco abbiamo utilizzato come fonti principali il diario di guerra della “San Marco” e le note del Generale Amilcare Farina sul III Esplorante, ambedue in Pieramedeo Baldrati, San Marco San Marco, Storia di una Divisione (3 voll.), Milano 1989, integrandole con le voci relative nel lavoro di Carlo Cucut Le FFAA della RSI – Forze di Terra, Trento 2005, che aggiorna e rivede i dati presentati nel monumentale gli Ultimi in grigioverde di Giorgio Pisanò, con articoli e memorie di veterani pubblicate sul bollettino trimestrale dell'Associazione Veterani Divisione “San Marco” e in Riccardo Lamura, Il Gruppo Esplorante della Divisione “San Marco” nelle Langhe durante la RSI, Milano 2010, e con le ricostruzioni delle azioni del Gruppo Esplorante negli atti del processo al comandante Marcianò e ad altri membri dell'Esplorante tenutosi ad Asti nel 1947, qui pubblicati integralmente per la prima volta, e la sentenza della Sezione Speciale della Corte di Assise di Asti del 31 ottobre 1946 contro il Tenente Luini e altri effettivi del 2° Squadrone da lui comandato. Per quest'ultimo materiale, oltre che per altri documenti e fotografie inedite riguardanti sia il Gruppo Esplorante sia la Controbanda di Calice provenienti dal suo archivio, ringraziamo il ricercatore Emilio Scarone.

Passando alle altre fonti consultate, la guerra civile in Liguria e nelle Langhe è, da parte resistenziale, ricostruita in generale in Giorgio Gimelli, La Resistenza in Liguria. Cronache militari e documenti, Roma, 2005, e Marco Grandi, Pagine della resistenza monarchica: la relazione sull'attività̀ del Gruppo Divisioni autonome Mauri, settembre 1943 - aprile 1945, Genova 2000, e da una vasta pubblicistica e memorialistica locale.
I saggi maggiormente attinenti alle operazioni del III Gruppo Esplorante nelle Langhe sono quelli di Marco Ruzzi Presenza ed attività delle forze della RSI in provincia di Asti, promosso dall'ISRAT e di Mario Renosio Colline partigiane - Resistenza e comunità contadina nell’Astigiano, Milano 1994, e il libro di Fulvio Sasso Guerra incivile. La verità sull'eccidio di Castelletto Uzzone e Monesiglio, Cairo Montenotte 2003.

Su Calice Ligure, riferimenti principali sono stati il libro di Ferruccio Iebole, “Ora il mio nome è scritto lì”. Storie di Stelle Rosse e Controbanda di Calice Ligure, Savona 2014, il quale testo, seppur letteralmente imbarazzante per la sua totale mancanza di equilibrio, è notevole per la quantità di dati riguardanti la guerra civile a Calice e nei suoi dintorni citati, il libro di Rodolfo Badarello e Enrico De Vincenzi Savona insorge. Fatti cronache avvenimenti lotta partigiana nel savonese dal 1921 al 1945, Savona 1972, le ricerche “I luoghi della guerra a Calice” dell'ISREC di Savona, in Quaderni savonesi n. 14, luglio 2009 e AA.VV., 2 febbraio 1945 -2/4 febbraio 2001 56° anniversario Eccidio Pian dei Corsi, Finale Ligure, 2001, e diversi testi sulla Resistenza locale, tra i quali Enrico De Vincenzi, O Bella Ciao – Distaccamento Torcello, Milano 1975, Almerino Lunardon, La Resistenza Vadese, Vado Ligure 2005, Guido Malandra, I volontari della Libertà della II zona partigiana ligure (Savona), Savona 2005, Polisportiva Rialtese, Rialto. Storia e cultura contadina nella alta Val Pora, Ceriale 1996, Giacomo Saccone, La valle rossa. La Resistenza nella vallata di Vado Ligure, Vado Ligure, 1977, Mario Savoini, Cosa è rimasto, Savona 2001, e Hermann Wygoda, All'ombra della svastica, Savona 2006.
Ringraziamo il signor Angelo Tortarolo di Calice Ligure per le due memorie dei parroci Don Vincenzo Scasso e Don Giusto Giovanni, custodite nel fondo “Testimonianze di alcuni preti della Diocesi di Savona e Noli sul periodo della Resistenza”, Archivio Storico Diocesano di Savona, e per le fotografie del suo archivio.

Sul concetto di controbanda e sulle tattiche di controguerriglia, rimandiamo alle fonti citate nel testo a pagina 9-10.

Sulle uniformi e i distintivi delle due unità, sono stati consultati Heinz Küchler, Fregi, mostrine e distintivi della RSI, Milano 1974, e Fausto Sparacino, Distintivi e medaglie della RSI, 1943/45 (2 voll.), Milano 1993-1994.

Dove non indicato, le fotografie pubblicate sono dell’Archivio dell’Associazione veterani Divisione F.M. San Marco (abbr. nel testo come Archivio San Marco) e dell’Archivio ITALIA Storica.



12/11/2014 11:46
 
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[SM=g2758881] grazie per tutti i cenni storici
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è ridicolo, per non dire di peggio, accapigliarsi per fatti avvenuti 70 anni or sono ed ai quali nessuno dei contendenti ha partecipato direttamente.
Chiunque voglia addentrarsi nello studio del movimento di guerriglia del norditalia, e dei conseguenti provvedimenti antiguerriglia, dovrebbe oggi spogliarsi da ogni giudizio aprioristico, figlio di considerazioni ideologiche e politiche.
Parlare oggi di assassini da una parte e di traditori dall'altra mi pare una fracassona disputa da osteria, divertente se vista da fuori, patetica se presa sul serio.
Dato che ogni movimento ideologico dovrebbe essere valutato in funzione dei risultati a posteriori e non delle ideologie a priori, credo che nessuno dei contendenti possa vantare particolari benemerenze in merito.


12/11/2014 12:11
 
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Re:
paparoberto1942, 12/11/2014 11:59:

è ridicolo, per non dire di peggio, accapigliarsi per fatti avvenuti 70 anni or sono ed ai quali nessuno dei contendenti ha partecipato direttamente.
Chiunque voglia addentrarsi nello studio del movimento di guerriglia del norditalia, e dei conseguenti provvedimenti antiguerriglia, dovrebbe oggi spogliarsi da ogni giudizio aprioristico, figlio di considerazioni ideologiche e politiche.
Parlare oggi di assassini da una parte e di traditori dall'altra mi pare una fracassona disputa da osteria, divertente se vista da fuori, patetica se presa sul serio.
Dato che ogni movimento ideologico dovrebbe essere valutato in funzione dei risultati a posteriori e non delle ideologie a priori, credo che nessuno dei contendenti possa vantare particolari benemerenze in merito.



Se parliamo di fare storia senza ideologia, indi uno studio sulle dottrine di guerriglia e antiguerriglia e delle dottrine militari in generale concordo con te.
Ma da come è stato introdotto l'argomento "Sadici torturatori di partigiani e rastrellatori di civili inermi, o una delle migliori unità per la controguerriglia delle forze italo-tedesche in Italia nel 1943-1945?" ho paura che sia un volume giustificativo e celebrativo....poi magari mi sbaglio.

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12/11/2014 13:06
 
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Re: Re:
cestus72, 12/11/2014 12:11:



Se parliamo di fare storia senza ideologia, indi uno studio sulle dottrine di guerriglia e antiguerriglia e delle dottrine militari in generale concordo con te.
Ma da come è stato introdotto l'argomento "Sadici torturatori di partigiani e rastrellatori di civili inermi, o una delle migliori unità per la controguerriglia delle forze italo-tedesche in Italia nel 1943-1945?" ho paura che sia un volume giustificativo e celebrativo....poi magari mi sbaglio.




Hai ragione. Non conosco il volume in oggetto, e probabilmente non lo conoscerò mai. Tuttavia la domanda:"Sadici torturatori......" è ben posta. Purtroppo non ne conosco la risposta, non avendo appunto letto il volume.
In ogni caso qualunque saggio, a mio avviso, aumenta le conoscenze di un lettore, sia che sia una acritica e violenta stroncatura della RSI (Alla Giorgio Bocca per intenderci) sia che si voglia fare una agiografia di reparti, quella della RSI, che annoveravano tra le proprie fila ANCHE fior di esaltati assassini....che peraltro erano presenti e non in pochi anche tra i partigiani.....

Quello che posso dire, leggendo tanta saggistica, e che quella italiana, ma non solo questa, tende a schierarsi in funzione dell'ideologia dello scrivente nell'analisi della II WW. E non solo in questa.
Si vede che abbiamo nel DNA l'essere o guelfi o ghibellini..... [SM=g27822] ciao.




12/11/2014 13:41
 
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Quoto completamente paparoberto1942
in tutte e due i post,
basta far polemica ad ogni presentazione di un libro,
specifico che non sono di destra,
sono per la diffusione del sapere che faccia piacere o meno,
sta poi al lettore valutare la qualita del libro e/o se è di parte.
ciao




"Non condivido la tua idea ma combatterò perchè tu la possa esprimere"
Voltaire
12/11/2014 13:58
 
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grazie Marco.


12/11/2014 14:57
 
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Ottimo, mi procurerò anche questo [SM=g27823]

Avendo letto molti altri libri editi da Italia Storica, posso garantire che,in generale, la narrazione dei fatti avviene riportando i fatti vissuti in prima persona, basandosi su diari e scritti lasciati da chi ha vissuto tali avvenimenti.

Sarà il lettore poi a trarre le sue conclusioni diciamo " ideologiche" [SM=g27823]

Suggerisco il volume " Otto Carius Tiger nel fango", dove il famoso capocarro, raccontando la sua carriera militare a bordo dei carri armati, offre numerosi spunti tecnici per noi modellisti [SM=g27811]


ciao, Daniele

cycnusgenova

"Prima di comandare bisogna saper ubbidire"
12/11/2014 15:27
 
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Re: Re:
Naviditalia, 12/11/2014 11:09:



Ciccio, per discutere di storia non basta un link. Studiare, poi parlare. Studiare.




Giusto tre cosine:

1) studio storia moderna dal liceo e non ho bisogno che mi dica tu di farlo. Dipende da cosa si studia.

2) l'argomento ideologico non l'ho introdotto io ma tu con un incipit decisamente infelice e vagamente provocatorio.

3) "Ciccio" a tua sorella glielo dico io non appena la vedo.

Detto ciò, chiudo le comunicazioni e rinuncio a qualsiasi replica per due fondamentali ragioni:

1) perchè Mad tanto mi cassa (e fa bene)

2) perchè la vita è breve e perdere tempo è un crimine contro noi stessi.

12/11/2014 15:53
 
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Re:
Metaldanielo, 12/11/2014 14:57:

Ottimo, mi procurerò anche questo [SM=g27823]


Suggerisco il volume " Otto Carius Tiger nel fango", dove il famoso capocarro, raccontando la sua carriera militare a bordo dei carri armati, offre numerosi spunti tecnici per noi modellisti [SM=g27811]


ciao, Daniele




assolutamente d'accordo. "Tigers in the mud" è un testo che mi ha veramente informato sia dal punto di vista storico che modellistico...in quest'ultimo caso per creare "le situazioni dioramistiche"...o meglio per suggerirle agli amici, visto che con i diorami sono una frana... [SM=g27825]



12/11/2014 20:32
 
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Queste parole ...

durruti16, 12/11/2014 15:27:



Giusto (due) cosine:

1) studio storia moderna dal liceo e non ho bisogno che mi dica tu di farlo. Dipende da cosa si studia.

2) l'argomento ideologico non l'ho introdotto io ma tu con un incipit decisamente infelice e vagamente provocatorio.




... mi hanno fatto pensare ... Anch'io ho studiato (e studio) la storia moderna, in particolare quella della seconda guerra mondiale, ma con ancor più particolare riferimento alla R.S.I. (perché ci ha ... "contrapposti" direttamente") e devo dire che, sia in opere monumentali (Pisanò) che su singoli volumi vari, mi é sempre capitato di "assorbire" l'accalorata tematica di chi me la stava propinando, sia da una parte che dall'altra ... Difficile, in concreto, non farsi risucchiare dalla presentazione sia dei fatti che dai protagonisti (due per tutti, l'episodio del Comandante Bardelli ad Ozegna e quello ben più famoso dei 7 (sette!) Fratelli Cervi), difficile ...
_______________________________________________________________________________________________

"E' comodo fare beneficenza con i soldi degli altri, fossero anche le "Missioni di Pace" !"
12/11/2014 22:48
 
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Re: Re: Re:
paparoberto1942, 12/11/2014 13:06:



Hai ragione. Non conosco il volume in oggetto, e probabilmente non lo conoscerò mai. Tuttavia la domanda:"Sadici torturatori......" è ben posta. Purtroppo non ne conosco la risposta, non avendo appunto letto il volume.
In ogni caso qualunque saggio, a mio avviso, aumenta le conoscenze di un lettore, sia che sia una acritica e violenta stroncatura della RSI (Alla Giorgio Bocca per intenderci) sia che si voglia fare una agiografia di reparti, quella della RSI, che annoveravano tra le proprie fila ANCHE fior di esaltati assassini....che peraltro erano presenti e non in pochi anche tra i partigiani.....

Quello che posso dire, leggendo tanta saggistica, e che quella italiana, ma non solo questa, tende a schierarsi in funzione dell'ideologia dello scrivente nell'analisi della II WW. E non solo in questa.
Si vede che abbiamo nel DNA l'essere o guelfi o ghibellini..... [SM=g27822] ciao.





Quoto in toto, deve stare poi al lettore trarre le dovute conclusioni, e se c'è chi vuole sentire solo una campana sono problemi suoi.


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