Nagmachon W.I.P

No, con te non funziona. Sordo a ogni richiesta, freddo e insensibile uomo del......nord

Oriano, sono fermo per adesso. Da un paio di settimane sono praticamente sott'acqua. Non sto riuscendo a trovare un attimo. Tutto qua. Anche sul forum, poca presenza.
Abbi fede (e pazienza).
E grazie per il sollecito, l'ho apprezzato .

Senti senti, detto alla Ficarra & Picone, stanco sei?

Ciao e spero a presto. Oriano

Ragazzi rieccomi. Oriano era in crisi d'astinenza da Simmental e per questo stavamo per perderlo, ma la sua è una fibra dura e alla fine ce l'ha fatta. Bravo , sono commosso.

Scherzi a parte, la pausa è stata lunga, ma necessaria. Un pò la mancanza di tempo, un pò altre distrazioni e un pò anche la pianificazione del prosieguo.

In effetti ho deciso un approccio diverso, rispetto al T 72.

Primo: ho eliminato il passaggio del Maskol, con cui avevo ottenuto alcuni primi effetti di vernice scrostata. I mezzi israeliani (almeno giudicando dalle foto che ho) sembrano non patire i graffi. Ne hanno veramente pochi e localizzati comunque nelle parti basse, quelle che vengono magari a contatto con ostacoli (pesanti) durante la marcia.
Per cui mi limiterò a farne pochi a pennello più in là.

Secondo: il classico lavaggio iniziale (quello che solitamente si fa col Raw Umber, per intenderci) è stato eliminato. E penso che d'ora in poi lo bypasserò sempre. Credo che serva solo a scurire il modello, ma a che pro? Io sto maturando questo personalissimo concetto: se si è già soddisfatti della tinta che il mezzo ha assunto dopo aver dato ben tre passaggi diversi ad aerografo per dare un effetto tridimensionale, perchè alterarlo col un lavaggio totale, per quanto leggero possa essere?
Ho quindi applicato sul modello (tutto) direttamente dei lavaggi mirati: quelli intorno ai bulloni o nei recessi, o per accentuare la demarcazione fra vari pannelli. Sempre col Raw Umber.

Terzo: uso massiccio del drybrush. Sul Nagmachon questa tecnica è stata usata tantissimo (sul T 72 quasi niente). Un primo passaggio appena appena più chiaro rispetto alla tinta base, seguito da un altro notevolmente più chiaro solo sugli spigoli e i rivetti.
Col prossimo passaggio riprenderò sempre col Raw Umber diluito, di nuovo quei recessi che lo richiederanno. E poi via con i filtri.

E dopo tutto 'sto pontificare (scusatemi ) un pò di foto di queste fasi descritte:

[IMG]http://i30.tinypic.com/34or7gp.jpg[/IMG]

[IMG]http://i27.tinypic.com/2qlr6om.jpg[/IMG]

[IMG]http://i27.tinypic.com/9lek4h.jpg[/IMG]

[IMG]http://i29.tinypic.com/2mczho4.jpg[/IMG]

[IMG]http://i27.tinypic.com/o8t79e.jpg[/IMG]

[IMG]http://i25.tinypic.com/ma9nbd.jpg[/IMG]

qui si vede bene il lavaggio intorno ai rivetti

[IMG]http://i32.tinypic.com/10ib3oy.jpg[/IMG]


Ancora è lunga .
Ragazzi, alla prossima.

Spero di vederlo dal vivo!

Ohhhhhhhhhh finalmente un bell'aggiornamento...Stavo andando in astinenza!!!

Guido, questo modello mi sembra il paradiso del drybrush! con tutti questi spigoli, angoli, bulloni....

Concordo con te sul fatto di non "fossilizzarsi" su certe tecniche ma di sperimentarne di nuove o comunque di adattare di volta in volta le proprie esperienze in base al modello che si stà costruendo.

Per i filtri, cosa userai? i classici Humbrol ?

Una domanda da incompetende:
Perchè un modello militare , che doveva come minimo mimetizzarsi con l'ambiente, aveva tutti questi dettagli esterni coloratissimi e ben visibili dal'ipotetico avversario?
Forse non hanno imparato molto dallo studio delle mimetiche tedesche......

come il T72 anche questo modello ne sta venendo una meraviglia complimenti Guido i modernisti del tuo livello ce ne sono pochi in giro da applausi anche se non è ancora finito
Gabriele

Ciao Miky.
Non sono un assolutista (e mi vanno poco a genio quelli che lo sono).
In effetti l'esperienza, in assoluto intendo, quella con la E maiuscola, è conoscenza e nient'altro.
Se il tuo bagaglio di conoscenze è ricco, perchè non sfruttarlo fino in fondo? Cercando, come hai ben detto di adattarlo alle varie situazioni, per cercare di ottenerne il massimo.
Discussioni tipo quella che vedeva fautori dello zimmerit con lo stucco vs pirografo servono solo ad uscire dal tran tran che a volte può calare sul forum, ma in realtà se si vuol vedere oltre è stata l'occasione per una lectio magistralis su entrambe le tecniche. Meglio così.
Mi piacerebbe sperimentare. Ma un pò per carenza di tempo, un pò perchè i modelli non me li danno gratis............

Belli quei dettagli rossi, vero?
Sono un pò il segno caratteristico dei mezzi israeliani. Non so quanto spiccherebbero realmente su un campo di battaglia, però dal punto di vista modellistico (dal mio punto di vista )sono belli.

Fantastico Guido!!!!!!!!!!
Anche a me hanno incuriosito i dettagli in rosso, sulle maniglie esterne poi....

sono tutti dettagli visibili quasi solo dall'alto... questo carro è nato esclusivamente per combattere contro persone a piedi, dotate di mitra e rpg non aerei o altre "sofisticherie" :-)

Ogni volta che mi affaccio sul tuo topic la mandibola inferiore si distacca dalla superiore facendomi assumere un'espressione da beota, poi ripreso dallo stupore cerco di rubare qualcosa della tua capacità per applicarla sui miei modelli e poco alla volta qualcosa di meglio riesco a fare, consapevole del fatto che mai arriverò al tuo livello, ma va bene così. Ti rinnovo ancora i complimenti per questa fantastica realizzazione e per come la spieghi, continua così.
Oriano

Oriano, che ti devo rispondere? Mi fa piacere che i miei lavori possano diventare fonte d'ispirazione per te? Non sono convinto del fatto che tu non possa raggiungere un domani i miei livelli (quali livelli???). Tu insisti, sbaglia, ricomincia finchè non sarai soddisfatto: è più facile di quello che può sembrare. Oltretutto sei nel posto giusto per imparare bene.

Massimo hai ragione in parte. Verissimo che questo è un mezzo LIC (Low Intensity Conflict), che deve cioè difendersi dalle pietre, dai cecchini e dagli RPG, però quei particolari rossi sono caratteristici di un pò tutti i mezzi israeliani, AFV compresi. Non sono riuscito ad averne riscontro, ma pare che alcuni reparti si distinguono da altri, anche per quali maniglie sono rosse: è una cosa letta tanto tempo fa, ma non so fino a che punto sia vera.

Per Michelangelo: filtri solo con olii. Io almeno li preferisco in questa fase per come possono essere stesi e per i tempi (lunghi), che mi permettono di lavorare con calma.

Trovo molto interessante Guido quello che hai detto a proposito del lavaggio iniziale che NON farai...Spesso, vengono aperti topic ove si chiede un riepilogo delle tecniche da applicare nella realizzazione di un modello: qual'è la sequenza giusta, in che ordine vanno eseguiti i vari step di colorazione e invecchiamento. Anch'io annoto tutto scrupolosamente...ma ogni tanto bisognerebbe anche sottolineare, come hai fatto tu, che non si tratta di passaggi OBBLIGATORI! Non devono essere compiuti sempre e comunque, ma solo se sono funzionali al modello che si sta realizzando.

Infatti. Per chi è alle prime armi, trovo sia necessario stilare una sorta di check list dei vari passaggi. E' giusto.
Poi se hai maturato un minimo di esperienza e sei padrone di qualche tecnica, non andrai più a memoria, ma cercherai di imporre il tuo stile. Il fine è cercare di avvicinarsi il più possibile alla realtà, non mettere su meccanicamente una serie di pennellaate.
Altrimenti (in teoria) tutti i modelli, a prescindere dall'autore, rischierebbero di essere uguali ( e anche poco verosimili).

Guido......... incredibile

Guido, mi era sfuggito il tuo aggiornamento!!!
Concordo con Tiger I/Oriano: anche se a me non casca solo la mascella!
Ancora complimenti.
Luciano
[IMG]http://i27.tinypic.com/11mf21k.jpg[/IMG]

Luciano caro, finchè è la mandibola a cascare, un bravo chirurgo maxillo-facciale a te e ad Oriano ve lo trovo.
Per il resto, che posso dirti: ormai siamo in estate, ti fai un giro su qualche spiaggia e magari la trovi................una conchiglia

Continuo a capire nulla di Israeliano, ma mi piace, mi piace molto.
Ciao Graziano.

Zanna, grazie infinitamente anche a te. Ma lo sai che prima di passare definitivamente al moderno, avevo in cantiere un Pz I Tristar con interni in resina, sempre Tristar e fotoincisioni Aber? E'rimasto intatto come te l'ho descritto. Facciamo che io ti do lezioni sui mezzi israeliani e tu mi dai in cambio qualche dritta su come fare un bel Panzer I. Oppure vendo tutto e buonanotte al secchio

Adesso vi anticipo un piccolo dettaglio che ho realizzato, ma che andrà sul Nagmachon solo a lavoro finito.
Sul cesto posteriore metterò di sicuro alcuni "oggetti" (non so ancora bene cosa). Fra questi ci sarà sicuramente una bandiera israeliana, piegata maldestramente.
Un pò credo sia una bella nota di colore, che spezzerà sulla monotonia del modello, un pò servirà a celare alcune saldature dello stesso cesto, che proprio invisibili non sono (ma dovrebbero esserlo ).
Mi sono scervellato non poco su come si potesse realizzare una bandiera stropicciata e buttata lì a caso. Inizialmente speravo di poter trovare un tipo di vernice che restasse gommosa ad essiccazione avvenuta, in maniera tale da poter spiegazzare il suo supporto (lamina di piombo?) senza che la vernice si staccasse. Nisba.
Dipingerla sul foglio già piegato: forse Leonardo da Vinci, io no.

Quella che intendevo realizzare era una bandiera che si presentasse così:

[IMG]http://i26.tinypic.com/e9i32b.jpg[/IMG]

Alla fine ho trovato il Sacro Graal: le fa la Archer come trasferibili e ti spiega anche sul suo sito (da lì viene la foto della bandiera U.S.A.) come realizzarle . Detto fatto.

Ora vi posto i passaggi sulla realizzazione dalla mia bandiera. Per adesso è immacolata, la spiegazzerò solo al momento di posizionarla sul cesto.

Ecco i due trasferibili (fronte retro) accanto a un centesimo:

[IMG]http://i29.tinypic.com/10f12lk.jpg[/IMG]

Bisogna fissarne uno a rovescio su una superficie dura:

[IMG]http://i27.tinypic.com/ff8i1u.jpg[/IMG]

Poi si fissa l'altro trasferibile al di sopra (devono combaciare perfettamente) con del nastro che faccia come da cerniera:

[IMG]http://i28.tinypic.com/m4z8n.jpg[/IMG]

Ora bisogna scegliere e posizionare il supporto fra i due trasferibili, a mò di sandwich. La Archer consiglia una lamina di piombo se si vuol optare per una bandiera che sventola elegantemente, oppure alluminio tipo Domopak se si vuol ottenere una bandiera spiegazzata. Per cui ......................

[IMG]http://i27.tinypic.com/2znu0jl.jpg[/IMG]

Ora si deve esercitare della pressione al di sopra del sandwich con uno strumento duro: io ho usato l'estremità del manico di un pennello. La pressione deve essere tale da poter applicare due trasferibili contemporaneamente. Ecco il risultato dopo aver tolto i due supporti (uno per lato, ovviamente):

[IMG]http://i28.tinypic.com/2ppbpty.jpg[/IMG]

Ed ecco la bandiera dopo essere stata accuratamente rifilata:

[IMG]http://i25.tinypic.com/5phkow.jpg[/IMG]

Per ora è gelosamente conservata dentro una scatolina

Ragazzi ho postato questa sequenza anche per stuzzicare la vostra fantasia: io non sono riuscito a trovare una soluzione migliore (ma questa bisogna ammettere che offre un risultato strepitoso).
Voi cosa avreste fatto? Sono proprio curioso .
Un abbraccio a tutti.