Ringrazio tutti per il tempo e la pazienza dedicatemi,nonché per gli spunti di riflessione. Ringrazio in particolare Gianluca.
VOlevo però fare delle riflessioni con voi, sperando di non dire troppe fesserie e di avere anche le vostre opinioni nel merito.
Affronterò un punto alla volta.
Discorso RAL: ogni volta che tocco questo discorso, e questa parola, un po' divento diffidente e non mi trovo a mio agio, e spiego subito il perché.
Facendo riferimento ad un colore tramite la codifica RAL, si fa a mio avviso riferimento ad un mondo intero! Più che aiutare serve a fare confusione, secondo me.
Basta inserire un colore RAL su internet e ti escono i colori più disparati, foto delle "cartelle originali tedesche" che poi non ci azzeccano nulla l'una con l'altra.
Esempio? Guardate queste tabelle RAL:
postimg.org/image/t2s1exf8v/
Non sembrano scuri rispetto ai colori cui siamo "abituati" riferendoci agli schemi Tropean?
Eppure, guardiamo questa foto a colori:
A me non sembra tanto chiaro come colore....quindi i colori sono "giusti"?
Oppure:
postimg.org/image/3yapu01o9/
Quale sarebbe il RAL 7028 "giusto"?
A questo bisogna aggiungerci un altro fattore.
La diluizione! I colori erano in pasta e andavano doluiti. Quanto? E con cosa? Altro elemento di variabilità del colore......sopratuttto per le ricolorazioni fatte sul campo ...
Infine, se non bastasse questa confusione, ci si mettono anche i produttori di colori:
Sempre facendo riferimento ad un unico colore RAL, Tamiya farà un colore che è diverso da Vallejo, che sarà diverso da AK, che sarà diverso da Lifecolor e così via.
Senza dimenticare, se non sbaglio, che essendo colori da modellismo sono stati sviluppati per modelli di ridotte dimensioni, quindi con richiesta di saturazione ben diversa da un carro reale o comunque di grosse dimensioni.
Poi, per ricavare un determinato RAL ognuno ha la sua ricetta di miscelazione, e quindi anche questo contribuisce a confondere un po' le cose....
Infine, non vanno dimenticati i processi di invecchiamento, lavaggi e filtri vari che portano inevitabilmente a cambiare la tinta base....
Gli stessi carri reali, erano forse esenti da polvere, intemperie, ossidazioni varie ecc.ecc.?
E' interessante guardare le foto d'epoca a colori presenti su questo Forum:
cs.finescale.com/fsm/modeling_subjects/f/3/t/110307.aspx?sort=ASC...
Anche qui vediamo che i colori in ballo non sono poi tanto chiari...e non si somigliano l'uno con la'ltro....così come il legittimo dubbio che mi è venuto guardando i carri presenti nei vari musei.
Il Panzer III L di Bovington (a seconda della luce con il quale viene ripreso) vira dall'ocra ad un marroncino spinto.....ben lontano dai giallini sbiaditi dei produttori di tinte da modellismo.
In definitiva, dove voglio arrivare?
Secondo me, forse dovremmo farci meno problemi e cercare di ricreare tinte "verosimili" più che la "verità assoluta" che forse non è di questo campo.
Chiudo mettendo una foto che mostra come intendevo realizzare io il carro.
Come sapete molti carri riusciti a scampare dalla campagna d'africa furono impiegati sui balcani, dove lo schema tropean venne utilizzato anche lì con successo.
A giudicare da questa foto, io credo che usando un XF-60 di base e miscelandolo con altra tinta che può essere il khaki stesso, si riuscirebbe ad ottenere un risultato soddisfacente, che dite?
Beh, scusate le tante elucubrazioni e grazie per la vostra pazienza.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate....e chiedo scusa fin d'ora se ho detto eventuali idiozie, ma credo che un Forum possa essere di aiuto anche per crescere ed imparare!
Ciao!