00 22/04/2011 15:01
le quattro stagioni
ciao a tutti,

mi ricollego al post "acchiappawip" di albi per condividere un'idea che mi è balenata (più che un baleno è stato un temporale, in effetti) nella testina realizzando il lavoro per il contest biagini.
con alcuni di voi ne ho già accennato alcune parti in privato, ma credo sia ora di fare outing...

allora, l'idea di massima è questa:

4 diorami, 4 stagioni. meterologiche e calendariali, ma anche storiche ed evocative. in questo senso bisogna scegliere una parte in gioco, o quanto meno un filo conduttore... uno stalin per le strade di berlino può essere l'inverno più cupo per i tedeschi, ma una primavera per lo zio josef! mica facile... io la sto pensando così, privilegiando la parte crucca per banalissimi motivi di interesse costruttivo/cromatico dei mezzi teutonici:

alla primavera farei corrispondere un pak 36 nei pressi di una casa rurale. maggio 1940, nord della francia. toni brillanti, colori accesi (facciata, persiane, porte, fiori). i personaggi e i mezzi (chissà se mi ci entra un sidecar sul retro?) sono freschi e vigorosi, con la prospettiva di una guerra lampo davanti. per me un esercizio di pratica sugli edifici, e una prova a mischiare più parti di kit di marche diverse per un unico pezzo (per fare un pak decente userò più kit diversi) oltre che un esercizio sulle uniformi tedesche, che mi hanno fatto dannare nel lavoro della citroen.

quello che ho in mente è un diorama in cui a seconda del lato da cui si guarda, si ha una percezione diversa della scena, via via sempre più "forte"...

partendo dal lato principale dell'edificio, quello con una porta carraia,
-una facciata intonsa, coi soli segni naturali del tempo. rampicanti, gerani alle finestre con le tendine, magari una vacca che bruca... molto bucolico.

-poi girando in senso antiorario, i segni del conflitto via via più evidenti: facciata con scala danneggiata, cannone e serventi in mezzo all'aiuola fiorita.

-lato scala: prime macerie, tetto danneggiato, porta sfondata.

-lato interno: tetto crollato, pavimento primo piano pure, al pianterreno un mucchio di macerie, forse un carro agricolo schiacciato a metà nella rimessa.

all'estate, dell'anno 1942, prima dell'8 settembre, un angolo di stazione ferroviaria italiana del sud adibito a deposito temporaneo all'aperto di fusti di carburante. un opel blitz reduce della campagna d'africa carica "affacciato" dalla classica staccionata in cemento (la sto rilevando per farne uno stampo). toni caldi e bruciati, giallo e bruno. i personaggi si fanno un mazzo tanto, tutto appare logorato dall'azione. per me un esercizio di tecnica delle scrostature (l'opel sarà sotto grigio e sopra sabbia rovinatissimo, ma anche tutti i santissimi fusti -circa 60!- saranno ben usurati e diversi tra loro per toni di colore e danni).
qui le viste preferenziali saranno solo due: lato binario e lato camion. due elevazioni agli altri due lati (una facciata di casello e un palo elettrico) limiteranno la vista "guidando" l'occhio lungo un corridoio saturo di bidoni, per dare l'idea della vastità dello sforzo e dell'usura, umana e dei materiali, necessari a sostenere una guerra, che va avanti a pieno ritmo, ma ha già preso una piega molto diversa rispetto a solo un anno prima.

per l'autunno la citroen già completata ci sta: è il 1944, gli alleati avanzano in francia verso il cuore della germania. verdi scuro, auto scura, uniformi scure, foglie secche e marce. e che c'è di più simile alla resa di un autunno?
e sennò un sdkfz 7/1 con quadrinata da 20mm (in cui voglio cimentarmi con fotoincisioni a go go) a bordo strada sotto un albero con le foglie che vanno cadendo, e un tappeto di foglie rosse e gialle in terra. i serventi sono stravolti dall'esperienza appena occorsa, il reich si difende, ma sempre più in affanno. il mezzo, uscito fuori strada senza preavviso, evoca la perdita della direzione come esercito e come nazione.
però quest'idea si picchia un po' con la voglia che ho di farlo con casse di munizioni vuote e bossoli esplosi tutt'intorno come subito dopo un'azione antiaerea estemporanea, le foglie in terra nasconderebbero appunto casse e bossoli, che invece vorrei rendere ben evidenti. e poi gli alberi sono per me un grosso boh, al momento...

inverno, 1945. altro boh. la prima cosa che m'è venuta in mente è una piazza di varsavia con un sdkfz 251/1 stuka zu fuss e un 11/2 da trasporto munizioni che caricano i razzi per una nuova salva. selciato grigio, mezzi grigi, intorno solo macerie rase al suolo, magari un'aiuola senza erba, un passeggino schiacciato... nessuna prospettiva nè logica strategica, il conflitto è diventato fine a sé stesso, un mostro che si autoalimenta tritando tutto. case, città, civili...
se proprio ci dovranno essere degli elementi verticali saranno dei pali per la rete tramviaria, o -se nel frattempo divento davvero bravo a farli- un albero antropomorfo. i pioppi potati a volte assumono forme davvero bizzarre, con uno sforzo si potrebbe forse rendere l'idea di un albero che si copre il volto con le mani...
solo che l'episodio di varsavia si colloca nell'estate 44, dovrò trovare uno scenario invernale che si sposi con il mio ragionamento, ma non credo sarà così difficile, purtroppo per la storia dell'umanità. qui esercizio di piccola conversione del mezzo di supporto, e di differenziare due mezzi con lo stesso chassis, ma molto diversi nella carrozzeria, nello stesso diorama.

che ve paro?
ambizioso quel tot, ma sennò mi annoio...

ovviamente sto parlando di un progetto che nella sua interezza prende ben più di un anno, ma che scomposto nei singoli diorami e nei singoli sottomodelli dedicati, diventa qualcosa che si può affrontare senza ricorrere agli psicofarmaci (almeno credo [SM=g27829] )

altrettanto ovviamente ho già buttato giù qualche layout e messo mano a qualche scatola di montaggio, per capire di cosa ho bisogno nel caso mi lanciassi nell'insano tunnel del neverending project.

se fate i bravi vi illustro, nel frattempo vorrei un vostro parere...