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TAMIYA 1:350
NAVE DA BATTAGLIA IJM YAMATO 1944


La Yamato fu una nave da battaglia della Marina Imperiale Giapponese. Insieme alla pariclasse Musashi fu la più grande nave da battaglia mai costruita, con un dislocamento di 72.810 tonnellate ed armamento principale costituito da 9 cannoni da 457 mm.

Dal 12 febbraio 1942 all'11 febbraio 1943 la Yamato fu la nave ammiraglia del comandante Yamamoto, avvicendata poi dalla Musashi. Prese parte alla battaglia delle Midway (giugno 1942), senza tuttavia riuscire ad arrivare a distanza utile per poter ingaggiare le portaerei americane. Nel corso del 1943, la Yamato tornò nel cantiere di Kure ove la sua dotazione di artiglieria antiaerea venne notevolmente potenziata. Verso la metà del 1943 fece ritorno a Truk, assieme alla gemella Musashi per proteggere le isole Marshall e le isole Gilbert, senza però mai giungere a contatto con le forze americane e restando a Truk per la maggior parte del tempo. Il 24 dicembre 1943, venne gravemente danneggiata da un siluro del sommergibile USS Skate ed i lavori di ripristino furono conclusi solo nell'aprile 1944. Durante questi lavori due delle torrette da 155 mm furono rimosse e sostituite da ulteriori armi antiaeree. Tornata in servizio attivo, prese parte alla battaglia del Mare delle Filippine (giugno) e a quella a largo di Samaer, parte della più vasta del Golfo di Leyte (ottobre); qui, per la prima volta, fece uso del suo armamento principale, sparando 104 colpi da 460 mm e, probabilmente, colpì un cacciatorpediniere ed una portaerei. Tornò in patria nel mese di novembre. Durante l'inverno venne ulteriormente potenziato il suo armamento antiaereo.

L'ultima missione della Yamato fu l'Operazione Ten-Go (l'ultima sortita della Marina Imperiale Giapponese), organizzata in seguito all'invasione di Okinawa (1º aprile 1945). La flotta al comando del viceammiraglio Seiichi Itō, che comprendeva oltre alla Yamato, ai comandi del viceammiraglio Yokuyama, un incrociatore leggero ed otto cacciatorpediniere, fu mandata ad attaccare la flotta americana che appoggiava lo sbarco nella parte occidentale dell'isola. Lo scopo era quello di allontanare da Okinawa le portaerei per favorire l'attacco dei kamikaze contro la flotta di invasione (circa 1.500 navi) che appoggiava lo sbarco. Se fosse riuscita a raggiungere Okinawa, la Yamato sarebbe dovuta andare ad arenarsi tra Hagushi e Yontan per combattere sino all'ultimo come batteria costiera, in appoggio ai difensori dell'isola.

Poiché fin dall'inizio questa era stata intesa come una missione suicida, la Yamato fu rifornita del carburante sufficiente per il solo viaggio di andata verso Okinawa; comunque gli addetti al deposito di carburante di Tokiuyama, coraggiosamente, ignorarono gli ordini e fornirono molto più carburante alla squadra. La Yamato e la sua scorta lasciarono il porto di Tokuyama il pomeriggio del 6 aprile 1945. La mattina del 7 aprile la squadra fu avvistata all'uscita del Mare Interno del Giappone da due sottomarini USA e da un ricognitore della portaerei Essex.

Verso mezzogiorno, una forza di quasi 400 aerei americani della Task Force 58, in ondate successive, attaccò le unità giapponesi. Alle 12:41 la Yamato fu colpita dalle prime due bombe. Fu colpita complessivamente da almeno 13 siluri - agli aerosiluranti era stato ordinato di colpire la nave da un solo lato, in modo da causarne il capovolgimento - e 10 bombe prima che, verso le 14:20 esplodesse il deposito munizioni N.1. La nave si inclinò sul fianco sinistro ed affondò, quando mancavano circa 370 miglia a Okinawa. L'inabissamento fu rapido anche a causa del distacco quasi contemporaneo delle tre torri principali, scardinate dal ponte dal loro stesso enorme peso. Nell'affondamento persero la vita circa 2.375 uomini e ci furono 269 sopravvissuti. Delle navi della sua scorta, quattro furono affondate e cinque gravemente danneggiate e costrette a rientrare in Giappone. Le perdite americane furono 10 aerei e 12 piloti. Il relitto giace a circa 300 metri di profondità ed è stato esplorato nel 1985 e nel 1999.


SCHEDA TECNICA


Tipo nave da battaglia
Classe Yamato
Proprietario/a Marina Imperiale Giapponese
Ordinata Marzo 1937
Impostata 4 novembre 1937
Varata 8 agosto 1940
Entrata in servizio 16 dicembre 1941
Destino finale Affondata l'8 aprile 1945

Caratteristiche generali

Dislocamento a vuoto: 65.027 t (di cui 21.266 t di corazzatura)
a pieno carico (stima): 72.810
Lunghezza 263 m
Larghezza 38,9 m
Pescaggio 11 m

Propulsione 12 caldaie a vapore surriscaldato Kanpon, 4 turboriduttori Kanpon, 150,000 CV
(110 MW)
Velocità 27 nodi (51 km/h)
Autonomia 8.000 mn a 18 nodi (14.800 km a 33 km/h)
Equipaggio 2.750 uomini

Armamento

Armamento (1941): Cannoni: 9x457 mm (3x3), 12x155 mm (4x3), 12x127 mm (6x2); armamento antiaereo: 24x25 mm, 8x13 mm. Nel 1945 sei dei cannoni da 155 mm vennero sbarcati e le 2 torri laterali di questo tipo vennero rimpiazzate da altre 6 binate da 127/40 mm mentre la difesa antiaerea ravvicinata venne incrementata a 146 mitragliere da 25 mm per lo più in impianti binati
Corazzatura torrette, 650mm frontale, 190 posteriore, 180 mm tetto, 400 fianchi; Cintura principale 409 mm degradanti a 80 verso il fondo dello scafo, non accertata la presenza di una cintura superiore da 152 mm; ponti corazzati, 200 principale, 9 mm antischegge inferiore, 35-50 sul ponte di coperta; Torrione comando, 550 mm.

fonte wikipedia


si tratta di un modello navigante dotato di un motore elettrico, azionante tutte le 4 eliche
insieme......ovviamente per esigenze statiche, la parte superiore non e' piu' apribile per la gestione del movimento.........