eh sì, ce lo portiamo sempre dietro ...

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=pieruzzo=
00martedì 29 marzo 2011 13:09
Re:
.Bender., 29/03/2011 11.28:

Nel contesto della WWII, non abbiamo nulla da sostituire agli spaghetti. Rassegniamoci. Non si tratta solo di trovare un armamento valido ed all’altezza di quelli degli altri belligeranti ma anche entrato nell’immaginario comune. A queste condizioni temo davvero non si salvi nulla di italico. Come non si salva niente di francese, austriaco, ungherese, etc.

Detto questo, vi invito a considerare da un altro punto di vista la simpatica vignetta postata. Mettetevi dalla parte di un giovane tedesco o di un giovane giapponese. L’immaginario comune li vede ancora come macchine forgiate per la guerra i primi e guerrieri suicidi i secondi. E questo sarà vero ancora per numerose generazioni.

Personalmente preferisco che l’Italia solletichi l’immaginario comune grazie agli spaghetti ed alla pizza piuttosto che per quanto avvenuto durante la WWII…

Quest’ultima cosa ha però in sé anche un’infinità di aspetti negativi. Secondo me fra essi ci sta anche il fatto che l’essere “il paese du sole e du mare” deresponsabilizza troppo gli Italiani stessi. Abbiamo sterminato migliaia di persone inermi dall’Africa all’Europa dell’Est eppure all’estero (come in Italia ma questo è per opportunismo) non se lo ricorda nessuno. I Tedeschi questa “fortuna” non l’hanno avuta e, beati loro, qualunque azione della loro classe dirigente è attentamente valutata (per quanto possibile). Ancora peggio è il fatto che la nomea dell’Italiano piacione e buffone stia servendo sempre più ai politici attuali per deresponsabilizzarsi da qualunque cosa. Questo, per carità, è un altro discorso che nessuno ha interesse ad affrontare in un forum come il nostro, però, penso che piuttosto che indignarsi per una vignetta satirica sarebbe meglio indignarsi per ben altro.






[SM=g27811]
PIRU77
00martedì 29 marzo 2011 14:59
Praticamente contiamo oggi quanto allora.....una beata mazza!!
Siamo solo dei compagnucci da chiamare solo se fa comodo,che passano con gli altri quando si mette male e che possono prendersela solo con quelli messi peggio.........praticamente dei bulli di periferia. [SM=g27825] [SM=g27825]
Ci mancano solo le immmagini delle bravate scaricate su youtube!!
Però permettetemi di chiedere una cosa: ci sarà mai qualche differenza nel soldato di uno o dell'altro schieramento? Son così diversi quelli che han vinto e quelli che han perso? O,forse,combattevano tutti per portare a casa la pellaccia,sapendo che quelli che comandavano avrebbero fatto di tutto per fargliela perdere?
I bimbi chiedon sempre quali sono i buoni e quali sono i cattivi.....noi da che parte siamo o siamo stati?
Secondo me insieme a tutti gli altri....volevamo solo tornare a casa salvi!
In compenso le nostre belle porcate le abbiamo combinate anche noi!
Rocco
madmacs
00martedì 29 marzo 2011 15:39
qualcuno racconta che nel ventennio, in Italia ci fossero 90 milioni di persone... perché
altrimenti non torna il conto di 45 milioni di fascisti, e di 45 milioni di antifascisti...

Troppi drammi da ambo le parti, troppi armadi rigonfi e nessuno che li abbia aperti, i tedeschi hanno avuto la fortuna di farseli aprire dagli americani, noi dovevamo aprirceli da soli...

Ma scherziamo? non abbiamo le palle di dire in faccia quello che pensiamo, figuriamoci il resto

Aprire qui una parentesi storica sui motivi di tale "bifrontismo" è probabile si debba arrivare fino a romolo e remo...
quindi mi sollevo, e sollevo voi, da una trattazione "approfondita" di questa peculiarità...

Questo forma mentis, delle due parti contrapposte a prescindere ha portato, nella forma più democratica attuabile all'odierno bipolarismo.
Il bisogno di avere qualcuno da santificare o demonizzare è ovvia conseguenza di chi le sue dirette responsabilità non le prende se non in punto di morte.
Il benaltrismo è sport nazionale, solo da noi.

Le nostre mamme ci hanno spiegato, forse troppo blandamente, di chiedere scusa quando si sbaglia, l'orgoglio in questi casi si tramuta in meschinità ed ipocrisia.

Se nessuno ha colpa, nessuno chiede scusa; e senza scuse non si aggiunge mai il punto alla fine di un periodo

E siamo qui, in un loop oramai destinato, si spera, a spegnersi con la generazione di chi è nato a cavallo tra il '20 ed il '40

Forse i libri di storia cominceranno a chiamarsi tali, e chi li scriverà non sarà tacciato di revisionismo sotrico. Forse....
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