NAVE PORTAEREI IJN AKAGI 1942

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paparoberto1942
00martedì 25 marzo 2014 14:14
le portaerei USA della classe Essex NON avevano il ponte di volo corazzato, e neppure quelle della classe Yorktown (Yorktown, Enterprise, Hornet). Avevano invece il ponte hangar corazzato.Il ponte di volo era in legno, seppure variamente colorato secondo lo schema mimetico in uso.
Invece le portaerei inglesi avevano il ponte volo corazzato, il che le rendeva più "resistenti" all'impatto con i kamikaze. Una vecchia battuta che circolava dalla fine del 1944 nel pacifico era che se un kamikaze colpiva una portaerei USA questa tornava in bacino per le riparazioni, se colpiva una inglese i marinai scopavano in mare i rottami e continuavano a combattere. La corazzatura del ponte di volo nelle porterei USA comparve con la classe Midway, e permane tuttora nella classe Nimitz e rimarrà nella classe Ford.
vorthex85
00martedì 25 marzo 2014 15:13
ma, infatti, il problema della Akagi (ma non solo il suo, molte altre CV giapponesi ne soffrivano ed infatti) non era il non avere il ponte corazzato (che poi era corazzato, anche se poco), ma l'avere l'hangar chiuso ed i serbatoi per il carburante avio integrali con lo scafo.

in tal modo, in caso di colpi che penetrassero il ponte di volo, l'espolosione non avrebbe potuto sfogare all'esterno (come sulle navi americane), andando a crepare anche i serbatoi integrali che, rilasciando vapori altamente volatili ed infiammabili, avrebbero fatto il resto.

poi certo, la situazione nella quale furono colpite le CV giapponesi alle Midway fu anche sfortunata (aerei in riarmo e rifornimento), ma è anche vero che i giapponesi eseguivano tali operazioni anche negli hangar, peggiorando la cosa.

poi, ovviamente, c'erano altre debolezze, nei sistemi di sicurezza, nella disposizione dell'armamento contraereo, etc.
inoltre, l'aver scelto una tale configurazione per il fumaiolo non era tanto per impedire ai fumi di andare sul ponte di volo (ci andavano lo stesso), quanto per avere un isola il più piccola possibile (altra soluzione errata). non a caso, le ultime CV giapponesi, avevano poderose isole e fumaioli classici, ma inclinati verso l'esterno.

insomma, una nave molto interessante e sicuramente affasciante, ma sarebbe incorretto pensare a lei come una nave modernissima o di pari grado con le Yorktown e le Essex.
paparoberto1942
00martedì 25 marzo 2014 15:39
del tutto d'accordo caro vorthex. I serbatoi strutturali erano delle bombe innescate pronte ad esplodere, demolendo la struttura e non le sovrastrutture come nel caso dei serbatoi non strutturali. Inoltre i giapponesi usavano, non alle Midway ma successivamente, petrolio leggero non raffinato in luogo della nafta per uso marittimo, per guadagnare tempo nel rifornimento in quanto potevano accedere ai pozzi delle Indie Olandesi ma non avevano capacità di raffinazione perchè le raffinerie erano state o bombardate, o sabotate o entrambi i casi. Ed il petrolio appena estratto è ricco di gas esplosivi, come ben sanno coloro che abitando vicino ad una raffineria si godono la puzza e le fiamme che bruciano i gas non recuperabili. Fate un pieno di petrolio leggero, ricco di gas, ad una portaerei in zona di combattimento ed avrete una bombola di 30.000 tons pronta ad esplodere.
I giapponesi ebbero una flotta di portaerei costituita da navi sicuramente interessanti, che all'inizio precorrevano i tempi al momento del varo, ma non seppero definire un corretto standard progettuale, costruttivo, operativo che permettesse loro di avere in linea navi affidabili CONDOTTE NEL MODO PIU' SICURO POSSIBILE. tre esempi: l'uso del ponte hangar per il rifornimento degli aerei, il ponte hangar chiuso, le insufficienti misure di addestramento alla limitazione dei danni (vedi Shinano). Gli USA forse non costruirono LE MIGLIORI PORTAEREI, ma seguirono anche in questo campo il loro aureo principio di costruire il sistema d'arma più affidabile riproducibile nel maggior numero possibile di esemplari nel minor tempo possibile. Furono l'unica marina che non completò numerose portaerei e corazzate/incrociatori da battaglia PERCHE' NON GLI SERVIVANO PIU', e non perchè non ne ebbe il tempo e/o i mezzi.
vorthex85
00martedì 25 marzo 2014 16:02
sul fatto che non costruirono le migliori CV ho i miei dubbi [SM=g27828]
comunque, è sempre interessante notare i parallelismi inaspettati, che corrono ancora oggi, tra marina giapponese e marina italiana. in questo caso, oltre all'uso di carburanti scadenti, dall'incapacità industriale dei cantieri navali in tempo di guerra... anche perchè i giapponesi avevano pianificato la "loro classe essex", le Unryu (benchè costruite sui piani delle Hiryu e, quindi, non molto performanti) che furono completate solo in 3 esemplari, anzichè in 16, come previsto.
paparoberto1942
00martedì 25 marzo 2014 16:42
ho scritto che FORSE non furono le migliori essenzialmente con fine dialettico, non critico (la nave migliore è quella che rimane a galla quando l'avversaria va a fondo) [SM=g27822]

Il fatto è che le marine dell'Asse furono intrinsecamente inferiori, e in buona parte inadatte, alla guerra che avevano scelto di combattere. Non dimentichiamo che la guerra fu dichiarata, in tempi diversi, da Germania, Italia e Giappone......Semplifcando al massimo la Germania si pose come primo scopo l'abbattimento della Gran Bretagna, che sarebbe avvenuto solo invadendola, avendo a disposizione per sostenere l'invasione una flotta senza portaerei, con un numero di navi da battaglia/incrociatori pesanti che era forse un quarto di quello inglese......
L'Italia costruì una flotta teorica di 8 navi da battaglia di cui le prime 4 erano inferiori, come numero, corazzatura e peso della bordata, autonomia, a quelle inglesi. Le 4 Littorio, di cui solo due (Vittorio Veneto e Littorio) furono operative per un periodo utile, erano migliori delle corrispettive inglesi, ma non delle USA delle ultime tre classi, ma con un addestramento e con mezzi elettro-ottici insufficienti (in tutta la durata della guerra NON UN SOLO COLPO di grosso calibro italiano colpì una nave inglese). Gli incrociatori pesanti erano velleitari (la frase di Churchill: "la flotta italiana è stata costruita per correre, non per combattere"...è tragicamente vera. ) il naviglio minore era insufficiente come numero e qualità all'entrata in guerra, migliorò, e molto, come qualità, ma rimase tragicamente scarso come numero...e noi dovevamo sostenere una guerra di convogli verso il nord africa e i balcani.).
I giapponesi si persero nelle ricerca della "battaglia decisiva" che finalmente ebbero quando potevano solo perderla (Leyte)ma pur avendo ottenuto un impero effimero ma estesissimo mai svilupparono la tecnica dei convogli e mai presero in seria considerazione la loro protezione....e i sommergibili USA fecero stragi impunite o quasi.....lo ripeterò anche a costo di crearmi altri nemici: le marine dell'asse misero in linea flotte inadatte/incomplete con criteri operativi obsoleti o del tutto errati.L'unica cosa giusta l'asse, con i giapponesi, la fece a Pearl Harbor: spazzò via una flotta di inutili big guns, e con lei i suoi fautori: solo che lo fece per gli americani........


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