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Il fronte dell' Est.

Ultimo Aggiornamento: 23/07/2009 15:13
24/01/2009 09:52
 
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Quanti di noi sanno...
...quali furono le terrificanti condizioni in cui dovettero operare uomini e mezzi sul fronte russo? Condizioni talmente estreme che anche i mezzi di oggi, nonostante gli enormi progressi tecnologici fatti, sarebbero inutilizzabili! Tutto iniziava gia' in autunno, le strade ridotte a fiumi di fango bloccavano ed inprigionavano tutto nella loro morsa, ho visto parecchie foto che ritraggono le colonne di rifornimenti trainate da grossi semicingolati e corazzati, in quanto erano gli unici mezzi che riuscivano in qualche modo a marciare...anche i piccoli e medi cingolati si trovavano in grosse difficolta': il fango bloccava le ruote del treno di rotolamento e, le parti in gomma di quest' ultime, costrette a subire l' attrito dei cingoli senza piu' poter girare, si consumavano completamente! Ma il vero dramma si consumava durante i freddi periodi invernali, le temperature che sovente scendevano sotto i 30°, inchiodavano letteralmente i mezzi al terreno gelato, i motori dei mezzi dovevano essere messi in moto mediamente ogni 15/20 minuti, altrimenti rischiavano la rottura dei blocchi motore! Ho letto che spesso consumarono piu' carburante per tenere efficenti i mezzi che non per gli spostamenti veri e propri! La mattina, il primo mezzo che riuscivano a mettere in moto ed a liberare dalla morsa del ghiaccio, veniva utilizzato per liberare gli altri...le cose migliorarono un poco a partire dal 1942, quando per il fronte russo vennero messi a disposizione carburanti e lubrificanti piu' adatti per quelle temperature, inoltre per i motori degli autocarri venne introdotto un congegno che applicato sul blocco, consentiva di tenere calda l' acqua; tutto accorgimenti che pero' migliorarono di poco le condizioni di esercizio. Le conseguenze del gelo sui metalli erano tali, che i partigiani russi per mettere fuori uso i camion facevano delle piccole buche nel terreno, le ricoprivano con delle assicelle di legno e neve, quando il mezzo passava bastava il colpo provocato da quei pochi centimetri di caduta per spezzare le balestre...Infine non dobbiamo dimenticare che i mezzi dell' epoca erano quasi tutti privi di riscaldamento! Potrebbe anche uscirne qualche interessante diorama, no?


Marco - Indipendent Brigade

24/01/2009 15:29
 
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Caro Marco,

l'inverno russo è da sempre l'incubo di qualsiasi invasore! Già prima dell'ultima guerra mondiale, si sprecavano gli aneddoti sulla ritirata della Grande Armée napoleonica: uno dei più terribili narra di come, nelle colonne in fuga, gli uomini tagliassero via pezzi di carne dalle cosce dei pochi cavalli che ancora riuscivano a trainare le salmerie, resi totalmente insensibili dal freddo.

"Tutti incontrano la propria Waterloo; il segreto è essere Wellington, non Napoleone"
24/01/2009 15:34
 
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Restando alla 2a guerra mondiale, bisogna ricordare che il fango non tormentava i combattenti solo in autunno e in primavera. Anche durante la battaglia di Kursk (iniziata il 5 luglio 1943), improvvisi temporali estivi trasformarono le polversose "strade" della regione in trappole acquitrinose.

Massimiliano

"Tutti incontrano la propria Waterloo; il segreto è essere Wellington, non Napoleone"
24/01/2009 19:48
 
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Le condizioni patite dai combattenti in lcune zone russe...rasentano l'incredibile!!
Poi i nostri soldati erano svantaggiati anche nel vestiario,in compenso di problemi sui mezzi meccanici non ne avevano o quasi.
Semplicemente perche' di mzzi non ne avevano o quasi... [SM=g27813] [SM=g27813]
25/01/2009 10:18
 
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Dici il giusto Andrea, gia' non avevamo molto e, quel poco pure era sempre a rischio di essere "preso" dai nostri alleati...infatti le ritirate dei nostri furono sempre fatte a caval di san Francesco!!


Marco - Indipendent Brigade

25/01/2009 18:41
 
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Marco mi hai fatto venire i brividi, hai un futuro anche da scrittore.

Per caso hai voglia mica di buttare giu' un articolo sulla guerra degli italiani in Russia per Zimmeritpedia? Gia' quello che hai scritto potrebbe essere una bella prefazione
Pierluigi

26/01/2009 07:31
 
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Ciao Lothar, non ho mai fatto nulla di simile in passato, ma c' e' sempre una prima volta per tutto!! Fammi sapere di preciso in cosa consisterebbe cio' che intendi.


Marco - Indipendent Brigade

23/07/2009 15:13
 
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Ciao Marco.....e grazie per i tuoi insegnamenti


..."E sino alla fine del Mondo
Giorno non passerà senza che vengano menzionati i nostri nomi;
Noi pochi, noi pochi e felici, noi schiera di fratelli;
Poiché chi oggi spargerà il suo sangue con me
Sarà mio fratello"...(Enrico IV)

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