Bunker in Sicilia

Grazie ad Hassel per le belle foto.
Per quanto riguarda la tutela dei bunker l'associazione Lamba Doria (nome della prima batteria di cannoni italiani assaltata dallo SRS inglese la notte dello sbarco in Sicilia) da oltre dieci anni cerca di tutelarli.
Alcuni sono stati salvati, modificando i progetti edilizi iniziali. Altri sono stati demoliti malgrado le assicurazioni fornite da enti pubblici e privati.
Negli anni l'associazione ha presentato ufficialmente diverse domande di vincolo architettonico agli enti competenti, bocciate dopo mesi di silenzio in risposta alle discussioni sui giornali.
Allora si è passati alla richiesta di vincolo etno antropologico, e dopo l'entusiasmo iniziale delle istituzioni (apparente), ancora una volta tutto è finito nel solito dimenticatoio.
Da un anno e mezzo è ferma al Parlamento regionale di Palermo una proposta di legge che estende il vincolo nazionale dei siti della Prima Guerra Mondiale (legge di Mussolini) anche ai siti della Seconda Guerra Mondiale. Una ventina di parlamentari regionali siciliani avevano aderito con interesse, firmando la proposta di legge, ma di fatto non se n'è saputo più nulla.
Intanto ogni anno qualche altro bunker viene demolito, per non parlare delle batterie costiere o dei siti dove sono morte decine di soldati italiani che invece di essere ricordati con un monumento per il loro sacrificio, vengono premiati con una "pizzeria" costruita sopra la terra bagnata dal loro sangue.
In Francia da anni ci campano coi siti della Normandia, visitati da milioni di persone, in Italia invece di questo ancora non si può parlare. Viva l'Italia! Mahh ...
lorenzo bovi