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Staccare le parti in resina

Ultimo Aggiornamento: 24/04/2007 09:52
17/04/2007 19:45
 
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Salve ragazzi,

Quali sono le migliori tecniche per staccare le parti in resina senza danneggiarle? (cosa che a me capita spesso [SM=g27826] )

Buona giornata modellistica a tutti.

17/04/2007 21:36
 
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Alessandro, devo dirti, come premessa, che e' davvero un lavoraccio. Io e' da un pezzo che tergiverso davanti al mio Merkava IV proprio per questo motivo. Cmq, se devi separare grossi pezzi di matarozze usa dei seghetti sottili ( quelli rettangolari lunghi che trovi nei negozi di modellismo oppure anche i seghetti da balsa che hanno un'impugnatura migliore secondo me). Per i pezzi piu' piccoli, lame a seghetto anche qui o quando puoi un disco montato su un trapanino elettrico. Due consigli fondamentali a mio parere. Primo: facilitati questo lavoro "allegerendoti" le matarozze; prova a fare un serie di fori in fila (diametro 1-1,5 mm),per tutta la lunghezza del pezzo di resina ( se puoi farlo , ovviamente sulla matarozza [SM=g27828] ). Vedrai che segarlo via sara' meno faticoso. Questo espediente serve anche se devi separare pezzi sottili e fragili: tieniti cioe' a distanza di sicurezza da essi evitando cosi' tensioni dannose al momento di staccarli. Secondo: una volta che hai staccato il pezzo dovrai rifinirlo, tagliando via i residui di matarozze ancora attaccati ad esso, con un normale coltellino da modellismo e poi vai con la carta abrasiva per rifinire. A proposito, metti in conto una serie di tagliuzzi sui polpastrelli, e' inevitabile, quindi occhio vivo. Solo a descrivertelo sto iniziando a sudare [SM=g27825] [SM=g27828] , ma spero di esserti stato d'aiuto.




17/04/2007 21:38
 
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dipende dalla resina, se è particolarmente dura uso il dischetto dremel.. se è morbida tipo la model victoria spesso mi basta il cutter ben affilato.....
17/04/2007 22:49
 
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Quoto chi mi ha preceduto!( anche se non dicono che facendo sto lavoro ogni tanto smadonno un po' [SM=g27820]: [SM=g27820]: )
Tra l'altro su Steel Art di Aprile c'e' un articolo che potrebbe tornarti utile e' sui figurini ma la tecnica puo'valere anche x altri elementi.
17/04/2007 23:38
 
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ad esempio io ho pulito tutte le parti del 626 model victoria senza l'ausilio del dischetto, solo con il cutter [SM=g27823]
18/04/2007 00:13
 
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Effettivamente i Model Victoria sono abbastanza semplici anche se pure li qualche pezzo l'ho danneggiato, ma senza creare danni non rimediabili. Maggiori problemi li ho avuti con i pezzi della sahariana italeri ed il supporto per i lanciafumogeni dell'MBT Ariete (kit "antica babilonia" Royal model). L'idea del seghetto mi pare la più facile da eseguire, il trapano per ora non posso permettermelo. Comunque pensavo che la resina creasse problemi solo ai modellisti novellini, ma leggo che è un po' rognosa per tutti [SM=g27823] . A proposito: Finalmente so come si chiama il blocco di resina su cui sono attaccati i componenti.
18/04/2007 00:37
 
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la mitica materozza [SM=g27828]
18/04/2007 18:39
 
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[SM=g27820]: se puoi regola la velocità del trapano: se è troppo alta il taglio è poco controllabile e rischi di rompere il pezzo o di farti saltare un ditino, se è troppo bassa il disco si blocca mentre tagli.Comunque preferisco il seghetto e la carta vetrata.
18/04/2007 21:47
 
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E' FONDAMENTALE, non dimenticarlo:tanto olio di...gomito [SM=g27828] [SM=g27828] .Lo sapevi che i costruttori di kit in resina c'hanno due bicipiti cosi' [SM=g27832] [SM=g27828]


19/04/2007 07:47
 
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Così quello che risparmi sulla palestra lo spensi in modelli [SM=g27828] mi sembra conveniente [SM=g27811] [SM=g27828] [SM=g27828]
19/04/2007 10:08
 
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Altro che Tarricone: Il vero macho è il modellista! [SM=g27828]
19/04/2007 11:54
 
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Forza, 20 flessioni sulle matarozze [SM=g27828]


19/04/2007 15:23
 
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Se la resina è di buona qualità, come qiella Model victoria o quella che stampo io, uso solo il cutter..se l'ho stampata io rimuovo la materozza prima della completa catalisi in modo che la resina sia morbida, se no uso o seghetto o trapanino, oppure scaldo col phon e poi uso il cutter.
Le resine di bassa qualità sono fragili ed untuose quindi il rischio rottura dovuto a forzature o vibrazioni è altissimo.

19/04/2007 16:36
 
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[SM=g27820]: domanda: e con una lama calda?
19/04/2007 16:51
 
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Non ho mai provato, me credo che sia un pochino rischioso. Una lama per incidere a caldo la resina deve essere scaldata a dovere, e perde calore molto velocemente, sei costretto a lavorare di getto, col rischio di deformare tutto.
Magari và bene per alleggerire delle matarozze particolarmente spesse stando a distanza dal pezzo da montare [SM=g27818] [SM=g27823]

19/04/2007 17:00
 
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Magari puoi azzardare il pirografo per "scaldare" la matarozza e renderla più duttile, in alternativa al Phon, dato che puoi concentrare meglio la fonte di calore [SM=g27818] [SM=g27828]
ma in fondo credo che olio di gomito a cutter affilati, faccio sempre il loro onorato lavoro alla perfezione [SM=g27811]

20/04/2007 09:51
 
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ricordatevi sempre che la resina è infiammabile e molto pure...
il cutter caldo no, molto meglio botta di phon e poi cutter affilato....occhio però a non deformare il pezzo che con il calore diventa morbido.

20/04/2007 19:43
 
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Io non ci proverei. Riuscire ad ammorbidire la resina per poterla tagliare con facilita' presupporebbe una temperatura cosi' alta e per un periodo talmente lungo, che di sicuro "deformeresti" anche il pezzo [SM=g27825] [SM=g27812] .
BI-CI-PI-TI [SM=g27828] .


23/04/2007 11:19
 
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Io non ci proverei. Riuscire ad ammorbidire la resina per poterla tagliare con facilita' presupporebbe una temperatura cosi' alta e per un periodo talmente lungo, che di sicuro "deformeresti" anche il pezzo

Non è questione di provare o meno, consumo qualche Kg di resina l'anno, la stampo e la maneggio....bastano 3 minuti con un normale phon e diventa morbida, se poi devi fare lavori estesi dieci minuti in forno a 50 Gradi e diventa morbida...non si deforma da sola se non la deformi, a meno che la sottoponi ad una temperatura eccessiva...se poi la sottoponi ad un getto di aria calda a 500°C.....
BI-CI-PI-TI come dici tu è il metodo più sbagliato del mondo, essendo un materiale rigido e molto poco elastico una volta catalizzato (soprattutto le resine dei vari produttori commerciali, che sono sempre di qualità medio bassa e molto ricche di solvente, eccezion fatta per pochi, fra cui MV, Verlinden, Hobby Fan, Warrior, Hornet, Alpine) sottoporlo ad eccessivi stress meccanici aumenta in maniera esponenziale il rischio di rotture e deformazioni dovute a surriscaldamenti localizzati, causati da eccessive pressioni e torsioni innaturali.
Poi se sei in grado di sovvertire le leggi della chimica e della fisica, io mi inchino al tuo sapere. [SM=g27827]:
Oltre al fatto che la polvere di resina dovuta alle lavorazioni da BI-CI-PI-TI è altamente tossica se inalata in quanto si deposita sui bronchi e basta una qualsiasi inalazione di vapori alcoolici di qualsiasi natura per fare si che la polvere si sciolga cristallizzandosi sui brinchi e danneggiandoli in maniera irreparabile....
Poi la salute è la tua.....

Federico

G.I. 1993 Il Nostro Onore si chiama Fedeltà
Modificato da Xdref 23/04/2007 11.24
Modificato da Xdref 23/04/2007 11.26
23/04/2007 11:31
 
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Certo la forza bruta non è il massimo, specie se ti trovi della resina vetrosa e molto rigida, meglio delicate passate con la lama del cutter affilata a dovere, per incidere pochi decimi la volta piuttosto che poche passate decise esercitando una grande pressione.
Parlo per esperienza, una volta cercando di alleggerire una matarozza alla base di una ruota, o usato un cutter affilato e tutta la mia forza da ex giocatore di Rugby... [SM=g27825] [SM=g27828] risultato? matarozza quasi intatta con metà lama spezzata dentro e l'altra metà a cesellarmi l'indice [SM=g27825] [SM=g27820]: e quasi un centimetro di ferro nel dito non è piacevole [SM=g27825] [SM=g27829] [SM=g27828] [SM=g27828]
La uso molto poco, ma credo che il metodo illustrato da Federico
sia il migliore per la resina [SM=g27811] [SM=g27828]
Un saluto [SM=g27823]

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