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Due Sherman

Ultimo Aggiornamento: 06/12/2006 21:32
02/12/2006 18:10
 
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02/12/2006 18:44
 
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Gli inglesi li chiamarono i carri della paura. Era più pericoloso starci sopra che subirne il tiro. Molti capicarro persero un braccio a causa della botta che il cannone dava col lungo rinculo contro la parte posteriore della torretta. All'atto dello sparo bisognava torcersi su un fianco e appiattirsi da un lato, se no erano guai.
Ma era un ottimo antagonista per i Panther e i Tiger. Mitica la trovata di pitturare in tinta unita solo la parte di cannone lunga come il vecchio pezzo da 75 corto. E la parte restante, quella luunga, con una combinazione mimetica di tipo navale.
Con tutti i suoi difettacci e considerando che era una vera emergenza in attesa degli A.34 COMET e degli A.41 CENTURION, è stato secondo me un buon carro. In ogni caso migliore dei semoventi CC ARCHER, WOLVERINE E CHALLENGER con lo stesso pezzo, ma meno adatti allo scontro tattico diretto.
Nei manuali americani era scritto che contro un Panther o un Tiger occorreva impiegare aleno cinque carri SHERMAN e aspettarsi di perderne tre prima di giungere a distanza utile per aprire il fuoco. Assegnare uno o due Fireflies 17/pdr. per ciascun plotone di Sua Maestà, consentì di recuperare non poco il gap tattico.
L'esercito italiano ne impiegò un certo numero nel secondo dopoguerra. Non so se li abbiano solo fatti muovere in esercitazione. Spero che non li abbiano mai fatti sparare. La loro fama era ben nota.

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Luigi Del Rosso
Modificato da TANKIST 02/12/2006 18.47
Modificato da TANKIST 02/12/2006 18.48
02/12/2006 19:06
 
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ho saputo, pochi giorni fa, che al poligono di tiro di Marina di Palma c'è quello che resta di uno sherman firefly, spero di ottenere l'autorizzazione per qualche foto

02/12/2006 19:13
 
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sarebbe cosa gradita un bel photofile, caro...... [SM=g27828]


02/12/2006 19:17
 
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sarei felicissimo, ma in questi giorni li si sparacchia, vorrei evitare di fare il bersaglio mobile (non vorrei essere scambiato per un mezzo in movimento, data la mia stazza....) [SM=g27837]
02/12/2006 19:26
 
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L'altro Sherman, quello con torretta finalente allungata apposta per ospitare il pezzo americano da 76/52, comparve parecchi mesi dopo il Firefly inglese con la torretta vecchia e corta.
E in effetti la torretta americana lunga apparteneva al progetto di un carro medio interamente nuovo. Mai prodotto soprattutto perché ormai era troppo importante mantenere la produzione concentrata sulla linea Sherman. Però una nuova soluzione d'arma era indispensabile. E non era possibile impiegare come carri medi i semoventi a cielo scoperto M.36 90/50 e nemmeno i nuovissimi e veloci, data la leggerissima blindatura, M.18 76/52. Così la torretta nuova fu montata sugli scafi di disegno obsoleto degli SHERMAN. In tempo per il passaggio del reno e la battaglia di Colonia. I Marines non li adottarono. E così nelle ultime operazioni a Okinawa non comparvero.
Anche l'amata Rossa ne ricevette un cospicuo lotto che venne assegnato ai reparti scelti della Guardia per le ultime battaglie su suolo tedesco.
Ma la vera epopea degli M.4 A-3 E/8 76/52 americani fu scritta in Corea. Dove affrontarono i T-34/85 con una certa difficoltà, cavandosela solo grazie al miglior addestramento del personale, la migliore cooperazione coi fanti e l'artiglieria di accompagnamento, e soprattutto grazie alla decisivo supporto ravvicinato dell'aviazione.
04/12/2006 23:40
 
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al tempo, tankist, la storia del firefly e degli M4 76 mm è un po' più complessa, ed il tuo giudizio frutto di informazioni un po' datate... innanzitutto gli M4A1 76mm arrivano in tempo per l'operazione cobra, ovvero l'offensiva che portò gli alleati fuori dalla Normandia. anche l'Armata rossa li ricevette molto prima di arrivare sul suolo tedesco e i carristi che li ebbero in dotazione erano adir poco entusiasti dell'Emcha ( abbreviazione di em chetiri, M4 in russo)preferendolo nettamente al T34 anche per l'eccellente ergonomia . Molto di quanto scritto fino a tempi recentissimi è frutto di pura propaganda da guerra fredda,quando si doveva ad ogni costo sminuire la qualità del materiale occidentale ricevuto dagli accordi lend-lease. Oggi grazie a resoconti più realistici sappiamo che la verità fu molto diversa..... vedi un po' qui :http://www.battlefield.ru/
Attenzione anche ai giudizi sul mezzo.I 2095 M4A2 76mm (wet) dell'Armata Rossa, per esempio, se utilizzanti il proietto HVAP potevano penetrare 135 mm di acciaio ad un'inclinazione di 30° a 1000 metri mentre l'analogo proietto russo da 85 mm poteva penetrarne 138 ma su una piastra perfettamente verticale alla stessa distanza. Negli scontri carro contro carro in Corea gli M4A3E8 Americani ( che apparvero già durante l'offensiva delle Ardenne sei anni prima) ebbero la meglio sui nord coreani non solo per i motivi da te citati,ma anche per le eccellenti ottiche di puntamento, l'affidabilità elevatissima, la mobilità su terreno montagnoso come quello coreano superiore a quella dei Pershing....Fattori non trascurabili, direi.... Lasciamo perdere poi la leggenda dei cinque Sherman per un Tiger o un Panther. Scrivere questo su un manuale tattico avrebbe significato demoralizzare gli equipaggi, proprio quello che si deve evitare. Ad Arrancourt gli M4 e un pugno di M10 della esperta 4 Armoured Division massacrarono due Panzer Brigade tedesche equipaggiate con un buon numero di Panther. Alla fine degli scontri, durati dal 19 al 22 settembre restavano sul campo 107 cari e 30 stug tedeschi a fronte di 14 M4 e 7 M5...Altro che cinque Sherman per un panther.... Circa il Firefly la storia èun po' più lunga e gli equipaggi che hanno servito su questomezzo non condividerebbero affatto la tua definizione di "carro della paura". I Firefly si rivelarono preziosissimi e quanto agli esemplari italiani, beh,non solo furono fatti muovere,eccome,ma anche sparare,eccome...
Fabrizio [SM=g27811]
05/12/2006 07:55
 
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OK. Fabri. Grazie per le puntualizzazioni. Ho stampato il tuo post e l'ho allegato alla mia documentazione che, è vero, è un po "datata".
Sulla migliore ottica dei sistemi di puntamento occidentali rispetto a quelli russi, comunque, sfondi una porta aperta. Io l'ho ridadito più volte anche qui su Zimmerit. Quando israeliani e americani catturarono un T.62 siriano nel '73 e per la prima volta ebbero modo di esaminare lo "spauracchio", rimasero sconcertati dalle pessime doti della punteria russa ancora trent'anni dopo la 2GM.
Che sul difficile teatro coreano i fianchi stretti dello Sherman lo rendessero più idoneo alla manovra su strade strette rispetto ai T-34 e ai Pershiing, è ovvio. Però converrai con me che il disegno balistico laterale dell'M.4 era un autentico disastro.
Lo stesso sistema di sospensioni HVSS, oltre alla torretta lunga per il 76/52 era stato concepito per un carro medio di disegno migliore. Poi le due soluzioni furono adattate allo scafo M.4 per esigenze produttive urgenti.
La definizione dei Fireflies come "panic fighters" l'ho tratta da una rivista inglese degli anni '70. Pare siano stati esattamente gli inglesi a chiamarlo così. Anche se, ripeto, per me è stato un ottimo mezzo per contrastare quelli tedeschi.
L'entusiasmo degli equipaggi russi per l'ergonomia degli Sherman è ben comprensibile. Tutti sanno che sui carri russi era una tortura stare seduti o cercare di muoversi. E mi sa che se un tempo la propaganda tendeva a enfatizzare certe presunte "qualità" dei mezzi russi rispetto a tutti gli altri, ora la tendenza è sempre esagerata, ma in senso opposto.
Un'ultima cosa: è vero ciò che scrivi sugli episodi degli scontri diretti tra Sherman, Panther e Tiger. Però ritengo che il semovente M.10 sia stato veramente pessimo per il combattimento contro mezzi corazzati. Buono però per l'appoggio avanzato d'artiglieria contro tutti gli altri bersagli terrestri.

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Luigi Del Rosso


Modificato da TANKIST 05/12/2006 7.56
05/12/2006 20:11
 
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Sempre sullo Sherman se già non lo conoscete conviene fare un salto su questo sito:

web.inter.nl.net/users/spoelstra/g104/index.htm

Vit
06/12/2006 07:46
 
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Link utile
Un altro link utile per chi apprezza lo Sherman, la sua storia e le sue innumerevoli modifiche, è questo:

www.israeli-weapons.com/weapons/vehicles/tanks/sherman/Sher...

06/12/2006 11:51
 
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Segnalo ancora quest'altro link con molte foto originali circa l'impiego dello Sherman da parte delle Forze Francesi di Liberazione:

www.chars-francais.net/listing_m4.htm


06/12/2006 12:05
 
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Uno sherman sotto casa...
Per gli amanti del Firefly ed abitanti di Roma e dintorni, vi vorrei indicare un posto a mio parere magico...
Percorrendo il GRA (per i non romani, Grande Raccordo Anulare), l'arteria che circonda Roma, tra la Nomentana e l'uscita dell'A1, proprio all'altrezza della nuova uscita del nuovo centro commerciale (IKEA, per l'esattezza), ad un certo punto vi appare uno Sherman Firefly posto al lato della carreggiata.
Non è un miraggio, ma un deposito di materiale ferroso che il proprietario compra ad aste dell'EI.
Il suddetto Firefly, orrendamente ridipinto con insegne americane, faceva parte della fornitura all'EI del dopoguerra ed ora giace in questo posto. Da quanto so, il carro è funzionante, a parte un guasto ad un semiasse o ad un asse di torsione, non so, e messo in vendita ad una cifra ridicola (credo 1000-2000 euro). Chi volesse uno Sherman in giardino può accomodarsi. Credo che prima o poi un salto lo faccio e mi porto appresso la digitale, e credo che un buon photofile potrebbe uscire fuori.
Oltre allo sherman si possono trovare altre cose, tipo un G222, alcuni G91, cannoni, cucine campali, ed altro...una vera disneyland dei modellisti.

Fabrizio
06/12/2006 14:22
 
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Sapessi le volte che ho rischiato di provocare tamponamenti a catena rallentando davanti a tanto ben di dio...
Guarda che ci conto sulle tue foto! [SM=g27828]
[SM=g27836]
06/12/2006 21:26
 
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che culo, faber.. [SM=g27811]
06/12/2006 21:32
 
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Città: SANT'AGATA BOLOGNESE
Età: 45
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l'ho visto sia su Mezzi Corazzati che su Stell Art,cmq beati voi che lo potete ammirare da vicino.
Gabriele [SM=g27823]
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