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Origine Delle Misure di Scala

Ultimo Aggiornamento: 30/11/2006 16:44
30/11/2006 12:02
 
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Come, quando e perché vengono stabilite le scale commerciali dei modelli da costruire?
1:72, 1:84, 1:32, 1:35, 1:48 e oltre; qual'è la storia dello stabilirsi di una convenzione commerciale comunemente accettata da produttori e consumatori?
Chi sa raccontarmi qualcosa in proposito?

30/11/2006 12:38
 
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Ciao, Luigi.
Per quanto ne so fu l' Airfix la prima ad usare la scala in 1:72 per i suoi modelli commerciali negli anni '60. Ma la scala 1:72 era quella usata dalla RAF per i modellini in scala prodotti dalle industrie aeronautiche a fini sperimentali e dimostrativi. L' origine della riproduzione in scala deriva, in realtà, dalla fine dell' '800, inizio '900, quando cominciarono ad essere riprodotti modelli di navi dai cantieri navali. I modelli vengono usati ancora oggi per le prove di capacità idrodinamica (o anche aerodinamica) anche se l' avvento dei PC consente di effettuare tali simulazioni a livello virtuale. Un' altro ambito è quello architettonico.
La marina militare americana stabiliva, sin dai primi del '900, la scala 1:432 in metallo per le riproduzioni delle sue navi da battaglia. Negli anni '60 la MONOGRAM americana introdusse per i modelli di aerei la scala 1:48. Comunque l' introduzione della scala costante per il modellismo statico commerciale fu proprio della inglese Airfix che prese lo standard, come dicevo, dalla RAF. Nei primi anni '50 le varie ditte producevano modelli con il criterio "fit the box", ossia doveva stare in una scatola senza scivolare. La standardizzazione delle scale produsse, come è ovvio, un notevole
vantaggio. Il processo di standardizzazione ha anche agito da "fattore darwiniano" eliminando le scale più curiose o anomale rispetto a degli standard che si sono affermati. Le anomalie stesse, alla fin fine, potevano anche essere considerati dei test di marketing, ossia verificare quale standard incontrasse maggiore popolarità. Valeva anche la strategia di marketing di poter abbinare tipi di modello diverso della medesima scala (per es carri in 1/48 e aerei o meglio entrambi in 1:32, almeno sino agli anni '70. Date le dimensioni assai massiccie di un aeromodello in 1:32 la cosa non ha avuto molto seguito. Potrebbe riprendere con il rilancio dell' 1:48).
C'era anche il concetto di livello di dettaglio progressivo rispetto alle scale, ma questo è quasi tautologico.
Molte delle scale espresse oggi in decimali in realtà riflettono le misure in pollici o piedi del mondo anglosassone (il che spiega i 32, 35, 48, 72, 76, 87 e via dicendo).
Spero di aver risposto al quesito in modo non troppo confuso.
Syas [SM=g27828]
30/11/2006 13:06
 
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un applauso [SM=g27811]
30/11/2006 13:13
 
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due applausi ed un bravooooooo! [SM=g27811]
30/11/2006 13:17
 
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Non so se siete mai stati al museo storico dell'Arsenale di Venezia; li ci sono dei modelli antichi in scale piuttosto grandi che venivano usati dai cantieristi al posto dei disegni: dovevi fare una parte del cassero? Andavi a prenderti il pezzo del modellino, te lo portavi dietro e lo ricostruivi nella scala che ti serviva! E credo che non fossero affatto approssimativi nel risultato.
30/11/2006 14:12
 
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Grazie mille, Gian Luca!
E' sempre un piacere e un onore conversare con te.
Dunque nella storia del modellismo commerciale di massa, i punti di riferimento prioritari sono l'Airfix e la Monogram.
Personalmente ricordo negli anni '70 quando eravamo ragazzini e cercavamo alla disperata "cose italiane" da costruire. E gli unici DUE (!!!) modelli esistenti erano l'S-79 e il G-50 Airfix 1:72. Entrambi bruttissimi e pure con sbagli madornali da correggere in proprio.
Poi un giorno ci svegliammo... e trovammo l'Italeri! Fu come l'avvento di una nuova religione... [SM=g27828]

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Luigi Del Rosso
Modificato da TANKIST 30/11/2006 14.13
30/11/2006 14:21
 
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complimenti per la spiegazione io nella mia ignoranza ho sempre pensato che il modellismo in scala l'avesse invetato la tamiya!
30/11/2006 14:24
 
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Sempre un piacere anche por moi. [SM=g27811]
Comunque ha ragione Tomare. Del resto anche Leonardo ha costruito miriadi di modelli in scala di suoi progetti. Val la pena di ricordare che sino all' avvento dei CAD nei cantieri navali esistevano le cosiddette sale di tracciatura. Dove torme di disegnatori riproducevano in scala 1:1 le varie parti dello scafo e delle infrastrutture di una nave. Tali disegni servivano poi da dime per i pezzi reali. Credo che il metodo fosse usato anche in altri ambiti industriali per i macchinari pesanti e di grandi dimensioni e per gli aerei. In pratica la versione aggiornata dei sistemi utilizzati dall' arsenale veneziano o genovese.
Syas [SM=g27823]
30/11/2006 16:44
 
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si, tankist.. l'unico problema è che quell'azienda si è fermata a quei tempi.... [SM=g27829] [SM=g27829]
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