FIAT G-50 FINLANDESE

ciao,

e' un piacere e un dovere rispondere

grazie

AKAGI54, 06/04/2016 19.15:

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Un "FRECCIA" straniero, finlandese, acquistato e usato regolarmente da quell'aviazione insieme a molti altri aerei di produzione inglese, francese e anche sovietica oltre che italiana, puo' lasciare il lettore un po' dubbioso, ma a quell'epoca la Finlandia non poteva fare altro per dotarsi di materiale aeronautico moderno in vista dell' imminente conflitto contro l'Unione Sovietica nel 1940...............

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... riguardo al numero, all'effettivo impiego ed alle vittorie riportate da quest' aereo nell'aviazione finlandese ?

WIKIPEDIA riporta questa notizia che, in attesa di maggiori informazioni, ti giro molto volentieri perche' di grande soddisfazione:

"Il FIAT G-50 trovò impiego anche all'estero, nella forza aerea croata. 35 esemplari vennero ceduti alla Finlandia, dove, sotto le insegne della Suomen ilmavoimat, la forza aerea finlandese, il monoplano della Fiat ottenne i maggiori successi (99 vittorie aeree confermate) con un rateo vittorie/perdite di 33 a 1."

[IMG]http://i67.tinypic.com/350v6hk.jpg[/IMG]

AKAGI54, 23/04/2016 11.51:

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... (99 vittorie aeree confermate) con un rateo vittorie/perdite di 33 a 1."

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Mi chiedevo se fosse stato impiegato come contrasto alle attaccanti forze di terra.
Grazie per aver considerato la mia domanda.

Ciàu!

Enzo

e' abbastanza incredibile questa notizia perche' in Regia Aeronautica il caccia Fiat era mal considerato dai nostri piloti, inferiore sotto diversi aspetti anche ai caccia biplani Cr 32 e 42;
forse i finlandesi si scontravano con aerei sovietici piuttosto obsoleti o piloti novellini..................

AKAGI54, 23/04/2016 21.57:

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e' abbastanza incredibile questa notizia perche' in Regia Aeronautica il caccia Fiat era mal considerato dai nostri piloti, inferiore sotto diversi aspetti anche ai caccia biplani Cr 32 e 42;
forse i finlandesi si scontravano con aerei sovietici piuttosto obsoleti o piloti novellini..................

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... il Fiat G.50 non godesse di buona fama (anche se fu impiegato in Grecia e come scorta ai convogli per l'Africa) tra i nostri piloti, ma è anche vero che nel 1939/40 l'aviazione russa (sovietica), tantopiù sicuramente anch'essa decimata dalle purghe staliniane del 1937, non mi pare assolutamente che avesse potuto sperimentare tattiche d'avanguardia come fu per i piloti tedeschi ed italiani nella guerra di Spagna ... Più interessante sarebbe scoprire come erano messi quelli Finlandesi ...

per capire meglio e' necessario sapere la storia dagli inizi, cioe' da quando scoppio' la "guerra d'inverno":

La guerra d'inverno ebbe inizio il 30 novembre 1939, quando la Sovetskie Voenno-vozdušnye sily, l'aeronautica militare sovietica, attaccò, bombardandole, 21 città e comuni in territorio finlandese. Le stime valutano che nel 1939 i sovietici erano in possesso di circa 5 000 aerei da combattimento, e di questi circa 700 caccia ed 800 bombardieri medi vennero spostati vicino al confine finlandese per sostenere le operazioni dell'Armata Rossa. Come con la maggior parte dei bombardamenti aerei nelle prime fasi della seconda guerra mondiale, i danni inferti all'industria ed alle ferrovie finlandesi erano piuttosto limitati.


All'inizio della guerra d'inverno, l'Ilmavoimat era equipaggiata con solo 17 bombardieri e 31 caccia. Erano presenti anche 54 aerei da collegamento, ma 20 di questi sono stati utilizzati solo per lo scambio posta. La maggior parte dei velivoli moderni che formavano la flotta finlandese erano i bombardieri britannici Bristol Blenheim prodotti su licenza in territorio nazionale. Il caccia di prima linea era il Fokker D.XXI, un velivolo economicamente vantaggioso, dotato di buona manovrabilità benché fosse caratterizzato da una tecnica costruttiva, a tecnica mista ed a carrello fisso, oramai superata. la disparità di forze in campo era evidentemente a favore dei sovietici.

Al fine di prevenire la distruzione dei loro apparecchi con attacchi al suolo, i finlandesi dispersero la propria flotta in molti diversi aeroporti nascondendo i velivoli tra gli alberi delle vicine foreste. Vennero costruiti molti velivoli-esca fasulli e pareti di protezione dai frammenti di proiettile per i velivoli autentici. Come risultato, i raid aerei sovietici sugli aeroporti finlandesi hanno causato solitamente poco o nessun danno, anzi spesso i bombardieri avversari riuscivano ad essere intercettati dai caccia della Ilmavoimat mentre erano di ritorno.

Durante il proseguimento della guerra, i finlandesi hanno provato disperatamente a comprare mezzi aerei dovunque potesse esistere un mercato che offriva opportunità di acquisto. Una simile politica ebbe però come conseguenza un parco velivoli molto eterogeneo, peraltro causa di alcuni gravi problemi logistici, situazione che comunque andò migliorando nei mesi a seguire. L'aeronautica finlandese era così composta da velivoli di produzione statunitense, britannica, cecoslovacca, olandese, francese, tedesca, italiana, sovietica e svedese. Altri paesi, come il Sudafrica e la Danimarca, cedettero velivoli senza richiedere alcun compenso. Molti di questi non arrivarono che alla conclusione delle ostilità, ma vennero comunque successivamente utilizzati in azione durante le successive guerre di continuazione e di Lapponia.

Per compensare le sue debolezze causate dai pochi e superati caccia in dotazione, i piloti in forza all'Ilmavoimat focalizzarono gli attacchi ai bombardieri nemici solo quando erano a proprio netto vantaggio. I caccia sovietici erano generalmente superiori come potenza di fuoco, velocità e manovrabilità, per cui dovevano essere evitati il più possibile scontri a meno che non fossero in posizione di vantaggio. Un buon esempio di utilizzo di questa tattica è stata l'attacco a sorpresa alla base aerea di Immola alla fine del febbraio 1940 da parte di circa 40 caccia sovietici. I Fokker D.XXI ed i Gloster Gladiator finlandesi si alzarono subito in volo per ingaggiare il nemico ma negli scontri subirono sette perdite contro solo i 4 avversari sovietici abbattuti.

Come risultato di queste tattiche, l'Ilmavoimat riuscì ad abbattere 218 aerei sovietici durante la guerra d'inverno, perdendone solamente 47 per il fuoco nemico. Le postazioni antiaeree confermarono inoltre altri 314 abbattimenti, e 30 aerei sovietici furono catturati.

... come riuscivano a gestire la direzionalità al suolo ?

con il pattino di coda che era orientabile e connesso al timone e comunque anche quelli con le ruote, che non erano sterzabili, funzionavano nello stesso modo

AKAGI54, 27/04/2016 23.17:

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... comunque anche quelli con le ruote, che non erano sterzabili, funzionavano nello stesso modo

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... che con i pattini non è possibile agire come sulle ruote (una od entrambe ?) con i freni ...

Grazie per la cortese risposta.

Ciàu!

Enzo

c'e' da considerare anche che i pattini scivolavano si' sulla neve ma c'era pur sempre un certo attrito che rallentava la corsa dell'aereo un po' come i freni

Intanto complimenti per il modello, molto ben fatto, AKAGI54. Io ho in cantiere da un pò un Morane Saulnier 406 Hobbycraft 1/48, cui voglio applicare la mimetica finlandese. In merito debbo dire che, da quanto ho consultato in rete, i due verdi di base, fondamentalmente erano quelli tedeschi, RLM 70 ed RLM71 Black green. Insieme al verde RLM 70 si nota a volte un colore più scuro, che potrebbe essere un bruno scuro, simile al braun-violet RLM 81. Come facevano i tedeschi, i finlandesi hanno usato pari pari il bianco lavabile d'inverno. Ad esempio vedasi il M.S. 406 (8 NERO) del 1/LeLv 28 pilota M. Vihinen. In rete è facile reperire immagini di aerei finlandesi in cui si lasciava il verde chiaro a vista e si andava a coprire il verde scuro con il bianco lavabile, questo sia per il MS 406, il Morko Morane o gli altri aerei, come dicevo, pari pari a quanto facevano i tedeschi. Ciao.

grazie a Andrea Cali'

....il verde piu' scuro, da qualcuno (ditte produttrici modellistiche), e' considerato addirittura come nero........

Ciao

Massimo

Ullalà !!!

Molto bello. Complimenti.
b.

grazie a Bruno Cataldi