TUPOLEV TU-4 BULL
Il Tupolev Tu-4 ( nome in codice NATO Bull - toro), è stato il primo bombardiere strategico postbellico dell'URSS, realizzato mediante la difficile opera di ingegneria inversa (dall'inglese reverse engineering) del B-29 Superfortress della Boeing, dato che l'autorizzazione a produrlo su licenza non venne mai accordata.
Il progetto del Tu-4 prese vita sul finire della seconda guerra mondiale, quando (viste le capacità operative mostrate dai bombardieri strategici statunitensi nei loro raid verso il Giappone) Stalin ordinò lo sviluppo di macchine analoghe, stante il rifiuto statunitense di includere negli armamenti consegnati per effetto del Lend Lease Act i velivoli quadrimotore B-17, B-24, B-29 e C-54.
Il 31 luglio del 1944, in seguito all'avaria di uno dei motori, un B-29 dell'United States Air Force (proveniente dalla base cinese di Chengdu) che aveva compiuto una missione di bombardamento in territorio giapponese fu costretto a cercare riparo in territorio alleato, dirigendosi verso i cieli dell'Unione Sovietica. Intercettato dalla caccia sovietica, il B-29 in questione venne indirizzato verso la base di Vladivostok (dotata di campo d'atterraggio in erba) dove atterrò con qualche patema, ma senza danni.
All'epoca l'Unione Sovietica era ancora fedele al patto nippo-sovietico di non aggressione risalente al 1941 e decise di trattenere il bombardiere (l'equipaggio, dopo 11 infruttuosi giorni di interrogatori, venne imprigionato per sette mesi ed infine rilasciato unitamente ad un altro centinaio di aviatori costretti ad atterrare sul territorio sovietico in analoghe evenienze).
In seguito altri due B-29 subirono la medesima sorte, sempre presso la base di Vladivostok, mentre un quarto precipitò in Siberia.
Questi episodi consentirono ai sovietici di mettere le mani proprio su quelle macchine (e su quelle tecnologie) che gli Stati Uniti non intendevano concedere loro: furono quindi trasferite all'OKB n°156 (diretto da Andrej Nikolaevic Tupolev) con lo scopo di realizzarne una copia, per potersi finalmente dotare del bombardiere strategico che mancava alla VVS.
La realizzazione del Tu-4 venne assegnata all'impianto (n°22) situato presso la città di Kazan'[5]; al progetto vennero imposti tempi strettissimi ed assegnata la massima priorità: dodici mesi per la realizzazione del progetto ed altri dodici per la costruzione dei primi 20 esemplari.
Naturalmente le difficoltà non mancarono: basti pensare alla necessità di convertire tutte le misure del velivolo originario da statunitensi a metriche (con la costante necessità di effettuare arrotondamenti per eccesso, pena il rischio di dare vita ad insormontabili problemi di debolezza strutturale); tutto questo in un'epoca nella quale non era possibile contare sugli ausili informatici odierni[5]. Un'altra fonte di difficoltà era rappresentata dalla componentistica il cui sviluppo nell'Unione Sovietica era stato ritardato (quando non completamente bloccato) nel periodo bellico, dando la priorità alla costruzione in quantità degli apparati già in uso; in sostanza in produzione non vi era nulla di paragonabile agli strumenti che equipaggiavano il B-29.
Il lavoro di riproduzione del velivolo, venne organizzato disassemblando due dei velivoli originali mentre il terzo venne mantenuto intatto per le successive prove di volo comparative[6]. Il programma prevedeva che qualsiasi modifica rispetto all'originale dovesse essere approvata e ciò provocò frequenti rallentamenti di carattere burocratico, qualche volta anche paradossali: basti pensare che si dovette ottenere l'autorizzazione per installare paracadute di produzione sovietica (in quanto di caratteristiche differenti rispetto agli originali) e, addirittura, per variare le frequenze dell'impianto IFF!
Il risultato finale fu una macchina altamente innovativa (per lo standard sovietico) anche se non esattamente identica all'originale; la differenza più evidente era rappresentata dall'assenza del tunnel pressurizzato che collegava i due scomparti (a prua e nel tronco posteriore di fusoliera) destinati all'equipaggio.
Il prototipo venne portato in volo il 19 maggio del 1947[6] (poco meno di tre anni dopo il primo atterraggio del B-29 a Vladivostok) e fece mostra di sé alla parata dell'aeronautica militare di Tušino del 3 agosto successivo: inizialmente sfilarono tre velivoli che gli osservatori occidentali valutarono essere i tre B-29 internati nel corso della guerra. La comparsa di un quarto bombardiere e di un aereo da trasporto anch'esso chiaramente derivato dal Superfortress (in seguito identificato come Tupolev Tu-70) resero evidente il successo del lavoro dell'industria sovietica.
La produzione in serie venne iniziata immediatamente ed il Tu-4 divenne operativo su larga scala a partire dal 1949; la sua presenza nei reparti della VVS, poiché il suo raggio d'azione consentiva di colpire città come Chicago, Los Angeles e New York (pur senza poter fare ritorno), indusse l'USAF e la RAF a studiare tattiche di combattimento contro formazioni aeree di B-29.
SCHEDA TECNICA
Tipo bombardiere strategico
Equipaggio 11
Progettista OKB 156 Tupolev
Costruttore
Industrie di Stato URSS
Data primo volo 19 maggio 1947
Data entrata in servizio 1949
Utilizzatore principale Sovetskie Voenno-vozdušnye sily
Altri utilizzatori Zhongguo Renmin Jiefangjun Kongjun
Esemplari 847[senza fonte]
Sviluppato dal Boeing B-29 Superfortress
Altre varianti Tupolev Tu-70
Tupolev Tu-75
Tupolev Tu-80
Tupolev Tu-85
Dimensioni e pesi
Lunghezza 30,19 m
Apertura alare 43,08 m
Altezza 8,46 m
Superficie alare 161,70 m²
Peso a vuoto 35 270 kg
Peso max al decollo 66 000 kg
Propulsione
Motore quattro radiali Shvetsov ASh-73TK, a 18 cilindri raffreddato ad aria
Potenza 2 400 CV (1 765 kW) ciascuno
Prestazioni
Velocità max 558 km/h
Autonomia 5 100 km
Tangenza 11 200 m
Armamento
Mitragliatrici 10 Beresin UBT calibro 12,7 mm, oppure
Cannoni 10 Nudelman-Suranov NS-23 calibro 23 mm
(in alternativa alle mitragliatrici)
Bombe 8 000 kg
fonte wikipedia