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Kiriko Hattori (Jap Figure by Shunya Yamashita)

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2014 12:47
14/10/2013 16:19
 
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Resin Kit - 1/6 scale
Ciao a tutti,
dopo tante fatiche modellistiche di stampo militare, ho deciso di dedicarmi per un po’ ad un soggetto totalmente diverso e pescato dal mare magnum delle Jap Figure (kit in resina dedicati a soggetti tratti da illustrazioni, fumetti o cartoni giapponesi).
Non è il primo soggetto che realizzo appartenente a questo mondo e ricordando che nella discussione che avevo aperto per il mio precedente lavoro
Beldandy Evil Version
qualcuno di voi aveva chiesto imprudentemente di vedere come procedo su soggetti di questo tipo, eccomi qui a propinarvi questo bel WIP che farà sicuramente la felicità di arrugginiti carrarmatari come voi! [SM=g27828] [SM=g27828]
Il soggetto che vi propongo è Kiriko Hattori. Si tratta di un personaggio tratto da una tavola dell’artista giapponese Shunya Yamashita (molto noto nel settore anche per le sue versioni di popolari eroine Marvel) dedicata ad una sorta di ninja con numerosi rimandi al medioevo giapponese nelle caratteristiche della sua armatura.

Da essa è stata tratta dalla ditta Yamato una statua in PVC acquistabile già pronta sul mercato.

E’ da quest’ultima che ne è stato estrapolato il kit in resina di cui mi sto occupando.
Il lavoro di preparazione necessario è sempre lo stesso: eliminazione delle eccedenze di stampo, pulitura dei pezzi ed inserto dei perni in ottone per garantire robustezza alla struttura (altezza circa 40cm).
Le uniche aggiunte che ho fatto sono state fatte con stucco bicomponente e finalizzate a (i) ridurre le linee di giunzione fra alcune parti e (ii) ad eliminare uno dei difetti principali che ritengo abbia questo kit: il ciuffo di capelli frontali troppo poco voluminoso.

Ho infine sostituito il fermacapelli in resina (troppo fragile e poco preciso) con una sezione di ago a cui ho inserito perline in plastica.


Per prima cosa ho dipinto ad aerografo il volto utilizzando colori Testor a base di diluente che ho mischiato in vario modo per ottenere le tonalità desiderate.
Come sempre sono partito dalla tinta più scura,

seguita da quella base

e sono arrivato a quella più chiara.

Solo a questo punto è seguito un velo di rossiccio per dare vita alle guance.

Infine ho sigillato il tutto con coprente lucido apposito così da poter successivamente intervenire a pennello lavorando senza preoccupazione con i colori ad olio ed ogni altro agente fosse necessario.


Per la prima volta ho deciso di utilizzare i colori metallici della Alclad (da diluire con acetone)

e, conseguentemente, ho utilizzato il relativo primer. Ho, quindi, ricoperto le parti in resina di primer nero Alclad per l’armatura e di primer grigio della Vallejo per il resto del corpo.

A questo punto, con una serie di mascherature apposte a varie riprese, ho dipinto ad aerografo l’armatura cercando di sfruttare la gamma di colori Alclad per ottenere sezioni metalliche di varie tonalità.

















Sono abbastanza soddisfatto della resa dei colori Alclad anche se sono sicuro che una mano più esperta avrebbe ottenuto un risultato migliore. Per l’esperienza fatta, mi sento di consigliare di non mischiare fra loro i colori e di diluire un poco quelli della gamma di allumini chiari in quanto i cristalli sono in maggior numero rispetto ai colori più scuri e, quindi, tendono a compromettere la purezza dello spruzzo dell’aeropenna. Segnalo, infine, che si tratta di colori che devono asciugare bene (almeno un’oretta) perché si mostrino nelle loro effettive tonalità.

Terminato questo lavoro ho ripassato a pennello ed in viola scuro (acrilici vinilici Vallejo) i contorni fra armatura e calzamaglia e, successivamente, con lo stesso colore ma ad aerografo ho ripassato le parti del corpo destinate a rimanere nelle tonalità più scure.



Ho deciso ti provare ad utilizzare i normali Vallejo ad aerografo diluendoli con il loro diluente specifico. So non essere colori ufficialmente destinati a tale scopo ma sono curioso di costatarne la resa e, soprattutto, voglio essere nella condizione di poter utilizzare a pennello la stessa identica tonalità di colore usato ad aeropenna. Ciò dovrebbe semplificarmi non poco l’accentuazione a mano di sfumature e luci.
Fino ad ora ho lavorato bene salva qualche difficoltà aggiuntiva al momento di pulire l’aerografo.
I prossimi lavori vedranno la realizzazione ad aerografo del resto della calzamaglia viola e delle relative sfumature.


[Modificato da .Bender. 14/10/2013 16:21]
Bender Bending Rodriguez
IL MIO BLOG: www.nonsolopanzer.com

Bender: "Guarda che io sono generoso! Una volta ho anche donato il sangue!"
Fry: "Quale sangue?"
Bender: "Quello di un tizio!"

Alias ANDREA ROTONDI - Canegrate (MI)
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