Oltre il perimetro...

Visto che in altra sede si stava parlando di carri in Corea, mi permetto al solito di proporVi qualche scatto di un altro mio lavoro in corso di ultimazione.
Come per l'Abrams, si tratta di un modello iniziato qualche annetto fa e concluso solo negli ultimi giorni.
Purtroppo mi scuso fin da ora per la qualità delle riprese fotografiche, ieri qualche figlio di zoccola mi ha aperto l'auto fregandosi trepiede e luci... è andata bene che le nikon fossero con me!

Torniamo però al modello!
Si tratta di un "Mix" fra lo scafo di uno Sherman Dragon, la torretta, la lama Academy ed i cingoli AFV...
Il mezzo è ambientato in Corea, nel 1950, in seno al 17° reg. della 7^ divisione di fanteria durante l'avanzata dal perimetro di Pusan fino a Seul durante la manovra tesa a ricongiungersi con i Marine sbarcati a Pusan.



Il modello è stato al solito colorato con acrilici e filtri e lavaggi ad Olio.
Su tutta la parte inferiore sono passato a stendere una mano consistente di pigmenti.












Spero possa essere di vostro gradimento!

Molto bello, complimenti!!!
L'effetto polvere mi pare particolarmente ben riuscito.

Giampiero

non sono convinto che in corso di operazioni un unico cavo così lasco tratterrebbe a bordo tutti i carichi che hai appoggiato sul carro?

Bel modello, e bella polverata , polveratura di cui non ho ancora coraggio di cimentarmi per timor di mandare alla malora un lavoro.
Condivido il punto di vista di paparoberto: p.es. la scatola di cartone che è libera lì dietro, dubito possa rimanervi a lungo.

Veramente un bel modello complimenti ,peccato per le foto che non ci permettono di godere a pieno del lavoro che hai fatto,su quelli che aprono le macchine preferisco non pronunciarmi perche' potrei esagerare ,l'invecchiamento per i miei parametri e' perfetto.
Ciao Fabry

Bel lavoro! A parte il cavo, già segnalato, lo trovo perfetto.
Complimneti.

Marco.

ratin., 15/02/2012 15.59:

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Bel modello, e bella polverata , polveratura di cui non ho ancora coraggio di cimentarmi per timor di mandare alla malora un lavoro.
Condivido il punto di vista di paparoberto: p.es. la scatola di cartone che è libera lì dietro, dubito possa rimanervi a lungo.

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eheheh la dietro le vibrazioni del motore non lascerebbero la scatola neppure se fosse imbullonata allo scafo.
Sul M4A1, proprio sui portelli motore, abbiamo dimenticato una cassa di attrezzi tra i quali un martinetto idraulico... Una volta acceso il carro, ingranata la seconda, nemmeno 50 m dopo la cassa è volata in terra distruggendosi e sparpagliando il contenuto per un raggio di 20 metri. Ergo : tutto ciò che viene messo sullo scafo di un carro DEVE essere fissato in modo sicuro se non saldato...

Grazie a tutti per i commenti!

Questa cosa del cavo mi lascia un filo perplesso...
Non fraintendetemi, sono il primo a riconoscere l'instabilità di qualunque appoggio vibrante, ma dando un occhiata alla foto che aveva ispirato il carico della mensola posteriore non mi pare di aver trovato corde o vincoli vari!
La scatola di cui si parlava è già stata eliminata, ma ditemi, cosa mi consigliereste di fare per dare un apparenza più solida al carico?

MarcoStellini, 15/02/2012 18.11:

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Grazie a tutti per i commenti!

Questa cosa del cavo mi lascia un filo perplesso...
Non fraintendetemi, sono il primo a riconoscere l'instabilità di qualunque appoggio vibrante, ma dando un occhiata alla foto che aveva ispirato il carico della mensola posteriore non mi pare di aver trovato corde o vincoli vari!
La scatola di cui si parlava è già stata eliminata, ma ditemi, cosa mi consigliereste di fare per dare un apparenza più solida al carico?

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Mah, la butto lì, nel navale si usa, non so nel terrestre, se io dovessi rizzare tutta quella roba, l'unica soluzione che riesco a vedere è usare una rete. Di più nin so .....

effettivamente...in qualche foto i sacchi di protezione usati nel Pacifico erano tenuti insieme da una rete...c'è una foto in cui si vede una rete metallica da stia x le galline, assolutamente non riproducibile, causa la finezza del filo d'acciaio (0,5-0,6 mm nell'originale, che diviso x 35 dà 17 millesimi di mm!!!...non so se esitano fili simili...sicuramente se esistono non sono facilmente rintracciabili e comunque sarebbero difficilmente lavorabili). tornando a cose più "raggiungibili" spesso i carichi esterni erano legati ad attacchi improvvisati: parafari, manigioni di sollevamento, attacchi per attrezzi, grate....la sola forza di gravità poteva andar bene per oggetti di scarso valore (sacchi di sabbia, ma in genere i carichi esterni erano fissati con reti, con teloni, con corde. Le corde sarebbero riproducibili con filo di cotone, ricordando che il Filofort ha uno spessore (non tirato) di 0.4 mm circa e tirato di 0,2mm che corrisponderebbe ad uno spessore reale di 7 mm...sicuramente uno spessore sufficiente a tenere fermi oggetti anche pesanti: taniche, cassette di munizioni, cassette di alimenti, quelle in cartone ad esempio.
In genere tende, reti di mimetizzazione etc..erano legate con funi dello spessore suddetto ed anche minore, ma non con semplice spago......per posizionare carichi esterni credibili è necessario una attenta disamina di foto reali, fatte sul campo...le interpretazioni modellistiche, anche le migliori, spesso descrivono un mondo parallelo al nostro, in cui la gravità non esiste. ciao.

complimenti!!
un ottimo modello!!
ciao
lorenzo

Ho capito!

In attesa di recuperare anche un capocarro, proverò a ripensare il cordame, approfittando se possibile per stenderci un telo!
Ho fatto caso solo ora che alla destra della mensola era talvolta presente il telefono terra-carro. Magari stacco lo zainetto e ce lo piazzo!

Parere personale ... se per caso devi metter mano ancora al modello o ne hai voglia, il periscopio del conducente mi sembra dalle foto abbassato (magari mi sbaglio), io lo farei invece in posizione aperta di guida