Re: Re:
rost77, 21/04/2011 22.18:
.....spiega meglio.....sono ancora un pò "carente"di notizie a riguardo......spiega spiega!!
Diego
beh... non è che ho molto da dire...
doenitz (andrebbe scritto donitz con i puntini sulla o) è stato sommergibilista nella prima guerra mondiale.
affondato e catturato, ha elaborato una strategia da lui stesso definita "wolf pack" (branco di lupi) che venne applicata nel conflitto successivo: essenzialmente l'impiego degli u-boot in gruppo lungo le rotte atlantiche di rifornimento navale degli alleati.
il senso era dividere l'area di probabile passaggio dei convogli in settori, ciascuno assegnato ad un sommergibile. una volta che uno avvistava un convoglio, contattava gli altri e lo seguiva in attesa del ricongiungimento.
dopodiché il convoglio veniva attaccato, di notte, sfruttando la potenza del branco.
questa strategia aveva anche dei vantaggi difensivi: laddove un caccia si metteva all'inseguimento di un sommergibile, si esponeva agli attacchi degli altri.
la pacchia finì quando gli alleati arrivarono a decifrare i messaggi criptati tra i sommergibili. a quel punto la logica del branco invertì i ruoli, mettendo semplicemente più sommergibili a disposizione dei caccia in un'unica aerea alla volta.
doenitz fu rispettato dai tedeschi, dallo stesso hitler (ne fu, di fatto, il successore nel breve periodo di esistenza del III reich successivo alla morte del fhurer) e dagli alleati, che al processo di norimberga lo condannarono ad una pena detentiva anziché a morte.
da qui l'idea del titolo, semplice!
è interessante notare che vi erano anche sommergibili-cisterna per rifornire quelli "all'aspetto" al largo, sommergibili-trasporto (da e per il giappone, per dire) e sommergibili singoli impiegati in missioni in acque "calde" ovvero ai tropici, ma anche davanti alle coste degli stati uniti...
letture consigliate:
-isole nella corrente
-l'u-boot fantasma
-rapidi ed invisibili
-decima flottiglia mas
-sciré
...abbasta?
ciao ciao, p.