La moda spagnola...capolavori d'arte o manovra commerciale?

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2
Franzito
00domenica 20 novembre 2011 01:44
Il modellismo si sa è un compartimento grosso e stabile nel mondo hobbystico. E come qualsiasi compartimento ha i suoi tempi, le sue icone, le sue mode, i suoi ritrovi.
Se prima la moda modellistica era "prendi un mezzo e riproducilo nuovo di zecca" ora vi è la moda "spagnola" degli emergenti alla Jimenez che impone di costruire dei mezzi quasi in rovina, se non proprio esplosi e sventrati.
Sia ben chiaro io sarò di parte in quanto "antispagnolista" in tutti i campi (calcistico in primis XP) però sono sempre stato uno di quelli che ha sostenuto che il modellismo vuol dire realismo, e che è impensabile che un mezzo a meno che non deve essere esposto su una bella teca lucidissimo non debba essere invecchiato.
Dei carri che si fanno la campagna di russia, degli LCM sballonzolati per le coste della normandia o delle schwimwaggen che entrano ed escano dai pantanti non possono non essere arruginiti, infangati, sporchi magari con dei danni. Anzi io personalmente non amo utilizzare l'aerografo in quanto mi piace moltissimo la pennellata con il suo spessore, il suo essere "grezzo" rispetto all'aerografo che mi sa troppo di delicato ed irrealistico. Intendiamoci l'eccessivamente bello o perfetto spesso è vincitore alle mostre ma irrealistico in un paragone "voglio riprodurre quella scena o quel racconto del nonno".
Trovo però che in ciò gli spagnoli abbiano esagerato. Tempo fa vidi qui su zimmerit un bellissimo carro, credo un panther, che aveva suscitato le antipatie di tutti, per carità chi lo ha fatto era un "artista" ma il carro aspettava il carroattrezzi. Cadeva letteralmente a pezzi. Spessissimo vedo diorami dove il protagonista è un carro distrutto, "scingolato" e completamente arrugginito in seguito all'esplosione di chissà quale ordigno...magari carro che è stato migliorato con cingoli friulmodel, fotoincisioni e canne tornite aber...del genere come spendere 1oo euro di aftermarket per poi creare un rottame...
Io credo che questa spinta che abbia preso il modellismo, spinta data dagli autori spagnoli in particolare non sia quella per la giusta direzione. L'eccessivo sbandieramento delle capacità tecniche che più che nell'assemblaggio e nella colorazione devono essere dimostrate sul campo dell'utilizzo di tantissimo prodotti atti a invecchiare, anzi...matusalemmizzare il carro...
Infine mi chiedo...ma chi sta sbandierando questo stile, non è forse anche chi produce tutto il materiale per realizzarlo???
Non è strano che i fautori del "miscela 1oooo pigmenti per fare il fango, anche se basterebbe un solo tipo di pigmento" siano poi quelli che quei pigmenti li vendono? E li vendono in barattolini minuscoli allo stesso costo con il quale si prenderebbe una busta da un kg in un negozio di belle arti?
Voi che ne pensate? Sono sicuro che nascerà una bella discussione
madmacs
00domenica 20 novembre 2011 09:46
Che Mig Jimenez abbia declinato la sua produzione modellistica a fini commerciali non ci piove, ciò non toglie che se non era per gli spagnoli, e ci metto dentro anche la vallejo, eravamo in giro ancora a massacrarci o con gli humbrol o con i tamiya (parere personale).
Come l'arte, quella con la A maiuscola, si hanno dei periodi, tendenzialmente antitetici uno con l'altro. Dopo il rococò spagnolo arriverà il neoclassico italiano [SM=g27828]
ratin.
00domenica 20 novembre 2011 10:06
Re:
madmacs, 20/11/2011 09.46:

Dopo il rococò spagnolo arriverà il neoclassico italiano [SM=g27828]



... o passare diretamente al neorealismo italiano. [SM=g27827]

Anche il modellismo è ARTE e ne subisce evoluzioni ed influenze e correnti di pensiero come le arti pittoriche e scultoriche.
Carlo.1966
00domenica 20 novembre 2011 10:31
io sono dell'idea di prendere da una parte o dall'altra ciò che più ci piace o ci conviene, e tirarne fuori il meglio che la nostra fantasia, ed il realismo dettato dalla situazione ci suggerisce. [SM=g27811]
Stryker56
00domenica 20 novembre 2011 11:19
si è detto più di una volta che il modellismo è divertimento ed io sono convinto che debba esserlo, partendo da questo presupposto ed a prescindere dal fatto che Miguel Jimenez è passato dall'essere modellista all'essere produttore di articoli modellistici, credo che i nostri amici spagnoli si divertano a sperimentare, vale a dire che se io mi diverto a fare un carro che casca a pezzi, saranno pure c***i miei, specialmente se poi alla fine il risultato è eccezionale ed il rottame sembra vero, infine non è altro che una questione di gusto personale, a lui piace, a te no. Altro discorso è produrre pigmenti e simili ed utilizzare una indubbia capacità modellistica per dimostrarne la resa, cosa che credo che rientri nell'ambito del marketing e che quindi vada preso per quello che è. Per quanto riguarda poi i pigmenti in boccettine che costano quanto un kg di prodotto in un negozio di belle arti, si sa che il mondo è bello perchè è variato, se c'è uno così scemo da comprarsi la boccetta al prezzo di un Kg, peggio per lui [SM=g27828] .
ciao Paolo [SM=g9327]
montip
00domenica 20 novembre 2011 12:10
[SM=g27822] 20 anni fa si diceva lo stesso di Verlinden. Che indubbiamente diede il via ad un nuovo modo di intendere il modellismo e cominció ad "esportare" le sue tecniche di invecchiamento. Anche per lui "l'accusa" era quella di fare tutto per vendere i suoi figurini ed i suoi kit. È chiaro che quando si mischia talento e business le cose si complicano. Ma ognuno prende quello che gli piace e lo interpreta a suo modo.
Nessuno è obbligato a seguire pedissequamente il DVD di Mig o di Wilder sulla modulazione del colore.
Sono le varie sfaccettature che rendono interessante quest'hobby. Basta vedre come si sta sviluppando questo interessante topic, io adoro i colori Tamiya e non riuscirei a finire un carro senza aerografo nemmeno pagando. Mi piacciono molto i mezzi vissuti e onestamnte un bel modello senza a fianco un figurino perde molto del suo appeal. Proprio il contrario di altri. E guai se fosse il contrario. È un hobby, l'importante è divertirsi.
Ed in fin dei conti, alla fine dei giochi, sono l'occhio e la mano del modellista che decide il risultato finale, non l'uso del pigmento Mig, vallejo o AK che fa la differenza. [SM=g27811]
ratin.
00domenica 20 novembre 2011 12:49
Beh, se uno è bravo a fare i modelli e poi è pure bravo a venderli non è un male: unisce l'utile al dilettevole. [SM=g27823]

Almeno si può smentire il detto: Non c'è pane per artisti. [SM=g27822]

Se nessun artista potesse vendere i suoi lavori non esisterebbero i collezionisti [SM=g27823] ... che si sbranano a vicenda il portafoglio per accapparrarsi i migliori (per loro) [SM=g27828]
vicario
00domenica 20 novembre 2011 13:46
montip, 20/11/2011 12.10:

[SM=g27822] 20 anni fa si diceva lo stesso di Verlinden. Che indubbiamente diede il via ad un nuovo modo di intendere il modellismo e cominció ad "esportare" le sue tecniche di invecchiamento. Anche per lui "l'accusa" era quella di fare tutto per vendere i suoi figurini ed i suoi kit. È chiaro che quando si mischia talento e business le cose si complicano. Ma ognuno prende quello che gli piace e lo interpreta a suo modo.
Nessuno è obbligato a seguire pedissequamente il DVD di Mig o di Wilder sulla modulazione del colore.
Sono le varie sfaccettature che rendono interessante quest'hobby. Basta vedre come si sta sviluppando questo interessante topic, io adoro i colori Tamiya e non riuscirei a finire un carro senza aerografo nemmeno pagando. Mi piacciono molto i mezzi vissuti e onestamnte un bel modello senza a fianco un figurino perde molto del suo appeal. Proprio il contrario di altri. E guai se fosse il contrario. È un hobby, l'importante è divertirsi.
Ed in fin dei conti, alla fine dei giochi, sono l'occhio e la mano del modellista che decide il risultato finale, non l'uso del pigmento Mig, vallejo o AK che fa la differenza. [SM=g27811]




d' accordissimo è aggiungerei che e fondamementale partecipare alle mostre perchè confrontarsi con gi altri migliora la propria tecnica, si fanno amicizie e se non si vince chissenefrega l' importante e il piacere che da il nostro hobby.All' inizio anche io facevo tutto a pennello ma ora che più o meno ho imparato ad usare l'aerografo e uno spasso ma c'è voluto del tempo provando e riprovando fino a quando il risultato non mi soddisfaceva.
Qundi secondo me si deve leggere ed informarsi sugli stili odierni e

SPERIMENTARLI!!!!!!
Franzito
00domenica 20 novembre 2011 15:27
Credo di poter condividere in ampia parte tutto ciò che voi dite.
Si anche dello zio Verlinden si parlò male all'epoca, o perlomeno io lo so perchè mi informo qua e la, ma in quegli anni se non ero tra le braccia del Signore ero in quelle di mammà :P

Comunque io sono dell'idea che il modellismo è sempre in bilico tra arte e divertimento (che poi chi dice che le due cose non combacino :D).
E' a tal fine che credo che ognuno sia padrone a casa propria.
Se uno ha piacere a sfasciare sfasci, se uno a piacere a fare i modelli da museo come il mad tanto di cappello.
A me un po infastidisce che oggi vengano magari sottovalutati quei modelli e qui modellisti puliti, come "se non sfasci non vali".
Leggendo diverse riviste di modellismo,ne seguo più d'una, leggo sempre jimenez-vallejo e vedo l'utilizzo di tecniche pittoriche e di invecchiamento tutte incentrate su questo stile. A tal proposito mi chiedo "perchè le riviste modellistiche fanno focus su questo campo e non mostrano di tutto e di piu, proprio per dare quella possibilità che viene nelle mostre, di confrontarsi con tutti gli stili?"
tuber80
00domenica 20 novembre 2011 15:41
Sicuramente adesso "c'è la moda" del mezzo pesantemente invecchiato, lanciata dagli Spagnoli, seguita dal mercato (i prodotti per invecchiare ormai li fanno un pò tutti..)e dalle riviste che oviamente devono parlare delle cose che vanno di più al momento. Non mi sembra che vengano sottovalutati i modellisti "Puliti" (e io mi metto tra questi), qui sul forum e anche alle poche mostre a cui ho partecipato si possono vedere ogni genere di lavoro. Magari tra un anno il discorso cambierà ancora.... Questione di stile e moda!

Ciao Marco.
liberty6
00domenica 20 novembre 2011 16:26
Re:
Franzito, 20/11/2011 15.27:

Credo di poter condividere in ampia parte tutto ciò che voi dite.
Si anche dello zio Verlinden si parlò male all'epoca, o perlomeno io lo so perchè mi informo qua e la, ma in quegli anni se non ero tra le braccia del Signore ero in quelle di mammà :P

Comunque io sono dell'idea che il modellismo è sempre in bilico tra arte e divertimento (che poi chi dice che le due cose non combacino :D).
E' a tal fine che credo che ognuno sia padrone a casa propria.
Se uno ha piacere a sfasciare sfasci, se uno a piacere a fare i modelli da museo come il mad tanto di cappello.
A me un po infastidisce che oggi vengano magari sottovalutati quei modelli e qui modellisti puliti, come "se non sfasci non vali".
Leggendo diverse riviste di modellismo,ne seguo più d'una, leggo sempre jimenez-vallejo e vedo l'utilizzo di tecniche pittoriche e di invecchiamento tutte incentrate su questo stile. A tal proposito mi chiedo "perchè le riviste modellistiche fanno focus su questo campo e non mostrano di tutto e di piu, proprio per dare quella possibilità che viene nelle mostre, di confrontarsi con tutti gli stili?"



Perchè il distributore gli paga la pubblicità.....

Osserva la cronologia degli articoli e della pubblicità..e capirai...

A volte non fanno " informazione"...la rivista sembra edita proprio dal distributore.... [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816]


braschi
00domenica 20 novembre 2011 16:41
mha guardate io sono dell'opinione che il modellismo deve rimanere allo stato di hobby e non mutare in professione, o se deve essere una professione i soggetti devono e dico DEVONO essere creazioni proprie cioè fatte da zero senza basi di partenza ecc... ( ma li si parlerebbe di arte se si fanno figurini visto che bisogna "scolpirli"). per il fatto dell' invecchiamento sono dell'opinione che uno è libero di fare quello che vuole senza badare a quello che dicono gli altri, se ad uno piace lindo e pulito come appena uscito di fabbrica lo fa così , magari esagerando sulle luci e sulle ombre perchè no! chi lo vuole sporco e deteriorato dove con tutta la ruggine che vi è si può aprire un laboratorio di chimica lo fa punto e basta. DE GUSTIBUS NON DISPUTANDUM EST o ancora meglio (capita a fagiolo: DE GUSTIBUS ET COLORIBUS NON DISPUTANDUM EST) [SM=g27823]
silvia888
00domenica 20 novembre 2011 18:16
personalmente quello che mi disturba in molte "opere " contemporanee non è tanto il grado di distruzione dei mezzi,(in fin dei conti se i tedeschi hanno costruito più di 20.000 PZIV e alla fine gliene restavano meno di 2.000 ce ne dovevano essere di scassati in giro per l'Europa ) quanto il grado di ruggine e usura che viene riprodotta su mezzi attivi,la vita media di un carro era di 2/3 settimane prima di essere danneggiato gravemente perciò difficilmente i "segni" della vecchiaia potevano essere così marcati.
Vero che alcune condizioni meteo erano estreme ma la vita operativa era ancora più breve,in più la qualità delle vernici tedesche scemò solo nel '45, gli Americani avevano scorte infinite (in normandia tutto il materiale era nuovo dipacca),forse per i russi e per noi si può parlare di acciai e vernici scadenti ma un carro russo "durava" il tempo di un respiro ...i nostri forse sì arruginivano...un discorso diverso per i mezzi di seconda linea che avevano
vita operativa più lunga...
Poi tanto di cappello alle capacità tecniche !!! Marco
bertonida
00domenica 20 novembre 2011 20:11
anch'io sono convinto che gli amici spagnoli hanno scoperto l'acqua calda.
i vari pigmenti li usavo anch'io decenni or sono,solo si chiamavano terre di colorificio,e non erano disponibili le tonalità d'oggi e te le compravi nei colorifici dentro ai pacchettini di carta venduti a peso.
15 anni fa tornato dalle vacanze dalla sardegna mi procurai sporte di una strana sostanza per riprodurre l'erba.
ora la vendono col nome di fibre di posidonia.
quel che intendo dire ,è solo che loro si sono saputi vendere meglio,ci hanno imposto i pigmenti ,perchè altrimenti il nostro modello farebbe schifo secondo alcuni,ma inutili secondo altri.per quel che mi riguarda si possono ottenere ottimi risultati coi vecchi sistemi e senza affrontare spese inutili
quanti ci chiedono sul forum in continuazione quali pigmenti usare ,o come usarli solo per sentito dire.
perchè il pigmento è la soluzione per ottenere ottimi risultati,secondo loro ,ma per me si illudono invano .
naturalmente chi si trova bene non abbandona la strada vecchia per quella nuovacioa alberto
Franzito
00domenica 20 novembre 2011 20:43
Alberto mi trovo daccordissimo con te. Ragazzi è logico che ognuno fa le cose a proprio piacimento, la mia lamentela viene proprio perchè c'è un andazzo che quasi "obbliga" a seguire questa strada. Del genere "se non lo fai sei un pivello".
Pel.
00domenica 20 novembre 2011 21:25
beh fare nuove esperienze modellistiche è cosa buona e giusta ed aiuta a crescere, di certo concordo con quanto scritto dal buon Alberto le mode tirano in tutti i campi dal modellismo allo sport etc etc etc.
io consiglio che se si può di testare il più possibile anche per solo e puro divertimento poi di concentrarsi su quello che riesce meglio [SM=g27822] ,onestamente se un big del modellismo usa pigmenti,pastelli o i pennelli cinghiale [SM=g27820] [SM=g27828] a me non interessa facciano, io uso quello che più mi aggrada [SM=g27823]
Gabriele [SM=g9327] [SM=g1758109]
durruti16
00domenica 20 novembre 2011 21:54

Mig è un grande, ed il fatto che riesca a campare con i suoi prodotti lo dimostra... [SM=g27828]

Molti dei prodotti in questione non hanno niente di particolarmente originale, certo... però per chi come me ha poco tempo, anche se costano più di quel valgono semplificano molto la vita... gli AK sono dei comunissimi smalti, ma vuoi mettere dover solo scegliere la gradazione che preferisci tra tre o quattro tonalità, anzichè andare a tentativi e mischioni ?

Idem per i Vallejo, i panzer aces ad esempio non hanno inventato niente, però è una bella comodità andare dritto sul colore giusto...

In sintesi, penso che questi prodotti aiutino soprattutto a risparmiare tempo e semplificarsi la vita, non certo a trasformarci tutti in modellisti professionisti... [SM=g27811]
Josef Porta
00lunedì 12 dicembre 2011 09:40
Mi permetto di postare anche il mio parere....
Da neofita,devo dire che tutti questi prodotti semplificano molto il lavoro,in particolar modo se non hai esperienza...
Ricordo più di una volta che mi è stato fatto il discorso di esser fortunato ad esser in un gruppo con gente che ha già esperienza e conosce molto bene varie tecniche,che te le possono trasmettere senza farti far fatica...fatica che loro hanno fatto nel trovare le tecnica giusta,sperimentarla, sbagliando anche...
Penso sia normale che si vada su questa strada,ormai come tutto...Però,secondo me, toglie un pò della poesia,del pensare a come creare un particolar effetto,pensarci e fare esperimenti...e poi alla fine apprezzare il risultato finale,quel tocco che ti fà sentire il modello ancora più tuo....
Per quanto riguarda i mezzi,io sono dell'idea che se relamente è invecchiato pesantemente,allora lo invecchio...Più che altri a me piaciono con tanti carichi.... [SM=g27828]
=Pisolo73=
00lunedì 12 dicembre 2011 12:43
Re:
Josef Porta, 12/12/2011 09.40:


Penso sia normale che si vada su questa strada,ormai come tutto...Però,secondo me, toglie un pò della poesia,del pensare a come creare un particolar effetto,pensarci e fare esperimenti...e poi alla fine apprezzare il risultato finale,quel tocco che ti fà sentire il modello ancora più tuo....
[SM=g27828]



Sono daccordo al 100%. Ormai c'è la "pappa pronta"...Set per dipingere i volti, set per dipingere il blu, il verde, boccettine con lavaggi già pronti, con filtri già pronti, con fango già pronto...ci manca solo che ti vengano fino in casa ad assemblare, dipingere e imbasettare il modello!!! Per me il bello di questo hobby sta anche (se non soprattutto) nello sperimentare, nel trovare soluzioni originali, nel realizzare un modello che non sia identico ad altri mille...



kingtiger2
00lunedì 12 dicembre 2011 13:20
Re:
bertonida, 20/11/2011 20.11:

.
naturalmente chi si trova bene non abbandona la strada vecchia per quella nuovacioa alberto



O forse perchè si ha paura nell'intraprendere nuove strade [SM=g27811] con la classica scusa che ah! questo lo usavo 10 anni fa, questo lo so fare pure io meglio di lui etc etc etc.
Alberto non cè nulla di personale o solo preso la tua frase come spunto tutto qui....

Però se non c'era nessuno che sperimentava... prendi la ruota... oggi magari si girava ancora con una pietra rotonda... [SM=g27811]

avete parlato di Mig.. ok ci sta tutto.. ma lui è un bravo modellista, ha saputo muoversi come imprenditore (cè nè un'altro che lo ha fatto e anche bene ma questo è un'altro discorso che qui non si può fare... cribbio :-) )
Nessuno ha inventato nulla, ci hanno solo offerto pronti all'uso, diciamo..
Un'altra cosa Miguel Jimenez alias MIG non fa più parte della MIG production (ilnome è rimasto a fini commerciali) ormai da anni.. ora collabora con la AK- Interactive, ma per vari motivi è tornato ad essere un "semplice modellista" come tutti noi...
Il fatto che ci sia il nome suo dietro.. bè ce ne sono tanti altri che fanno lo stesso "mestiere" se così si può definire e se permettete tanto di cappello a chi lo fa..

Contestare la moda del momento ci può anche stare, ma nessuno ti obbliga a fare quello che fanno i guru... se vai ad una mostra e ti dicono ma non hai usato questo o quello e non ti si cagano il modello... bè mi sa che la mostra non sarà mai un granchè se questi sono i giudizi che fanno...

Ma anche questa è un'altra storia...



Panzergrillo
00lunedì 12 dicembre 2011 13:26
Bah! Quoto Pisolo... Ho speso capitali in "pappe pronte", e alla fine uso i cari tamiya e olii che compro in un Brico... Personalmente, salvo gli Aces (che sempre colori sono) e i Pigmenti, che esistono comunque da 30 anni ( li chiamavamo "terre di colorificio" eli vendevano in enormi pacchi da 500g- 1Kg)...

Sabato da Andrea (Overlord) c'erano due ragazzini (anche se Kamikaze e' già un giovanotto) e un poco li invidiavo, pensando che tutto il ben di Dio che c'e' adesso loro lo possono sperimentare senza tante seghe mentali e "mantra" appresi da piccolo e dati come "Verbo Divino" per assoluti e infallibili...

L'ho scritto ieri a Gabriele... Mi sento (e sono, faccio autodenuncia), un po' come quei vecchi dottori, o avvocati, o ingegnieri, che parlano della loro "vecchia" arte aggiustandosi continuamente la parrucca...

Essendo anche persona -mediamente -intelligente, sto un po' rivalutando queste nuove scuole. Un po' perchè anche l'occhio piu' cocciuto alla fine si abitua alla luce, trovandosi ormai su siti, riviste e mostre una pletora dominante di modelli ottenuti con queste tecniche. Un po' perchè, in definitiva, piu' passa il tempo e piu' del senso "storico" dei modelli si va perdendo traccia. Ecco che, svanita l'attinenza storica, ogni interpretazione e' buona...
Continuo solo a ritenere aberrante la tecnica della modulazione "esasperata" -quella, cioe', dove vedo mettere a pennello 20 tinte diverse su 20 particolari di un solo modello -. Ma anche in questo caso, accetto che sia una forma d'arte. Una Madonna, Madonna rimane, sia che la scolpisca Michelangelo che Manzu'...
paparoberto1942
00lunedì 12 dicembre 2011 13:43
questo topic si snoda secondo i canoni consueti per questo tipo di problematica, che è esattamente nei limiti descritti da chi mi ha preceduto.
Porto solo un piccolo contributo: varrebbe la pena di esaminare con gli occhi ma anche con spirito critico sia i modelli altrui sia le fotografie su cui ci si ispira, e poi decidere se seguire il desiderio di riprodurre come meglio si riesce la realtà fattuale oppure seguire la propria sensibilità artistica.

Mi spego: la vita media dei mezzi terreestri era breve, spesso brevissima. QUINDI in genere non facevano in tempo ad arrugginire. Neppure i tubi di scarico, che però se non sono rosso ruggine mattonato non sono accettati. Idem per i mezzi ruotati desertici. Non so quanti abbiano vissuto per qualche settimana in nordafrica, ma chi ci abita sa che i bordi delle portiere e dei cofani arrugginiti sono un nonsenso, in un posto in cui piove pochissimo...la vernice sarà sicuramente abrasa, ma le bolle di ruggine sono rare.....
I carri tedeschi in Russia potevano, ed erano, sporchi, ammaccati, mimetizzati alla va la che vai bene, ma non erano rottami ambulanti come a volte si vede.....

poi uno può interpretare un carro come se fosse stato ripescato dopo l'alluvione del Vaiont...lo può fare e può fare un'opera artistica di assoluto valore....ma forse nel mondo reale non è mai esistito. ciao
=Pisolo73=
00lunedì 12 dicembre 2011 13:43
Re:
Panzergrillo, 12/12/2011 13.26:

Bah! Quoto Pisolo... Ho speso capitali in "pappe pronte", e alla fine uso i cari tamiya e olii che compro in un Brico... Personalmente, salvo gli Aces (che sempre colori sono) e i Pigmenti, che esistono comunque da 30 anni ( li chiamavamo "terre di colorificio" eli vendevano in enormi pacchi da 500g- 1Kg)...


Le terre di colorificio esistono ancora. E costano infinitamente meno dei pigmenti. Forse perchè te le danno in contenitori anonimi anzichè in boccette griffatissime... [SM=g27832] [SM=g27828] Io le compro in una vecchia drogheria e ne prendo la quantità desiderata, niente pacchi enormi. Prendo quello che mi serve. [SM=g27823]








cestus72
00lunedì 12 dicembre 2011 14:31
Salve anche se praticamente neofita mi permetto di dire la mia o meglio di fare una citazione.
Di norma non acquisto riviste, ma sfogliando il n 185 di model time non ho resistito.
Li vi erano i lavori di un certo JEAN BERNARD ANDRÈ che così descrive questo hobby(premetto che condivido solo in parte , ma in linea di massima mi sembra un ottimo pensiero):
"Il diorama è il risultato dell'interpretazione fra un manufatto industriale e il nostro tocco creativo:il primo scopo di un diorama è raccontare una storia.Lavorando a un diorama si dovrebbe riuscire a non lasciarsi influenzare dalle tendenze del momento e dai colleghi modellisti:il nostro obiettivo è la fedele riproduzione della realtà.Essendo tridimensionale ,un diorama può essere osservato da diversi punti.
per questo non si deve trascurare nessuna prospettiva.
Non utilizzare mai nulla da scatola poichè si tratta del guizzo creativo di qualcun altro.Non bisogna perdere tempo con il superdettaglio di parti che mai nessuno vedrà.
Ricordate che ciò che circonda un panzer è tanto importante come il panzer stesso.NON ESAGERATE CON L'ACQUISTO DI PRODOTTI COMMERCIALI :LE SCORCIATOIE DANNEGGERANNO LA VOSTRA CREATIVITÀ.
Resistete a tentativi di revisionismo storico.
Lavorate ad un progetto che possa essere motivo d'orgoglioe ricordate che un diorama può essere un opera d'arte, a patto che il tocco del modellista sia sufficientemente forte.
BISOGNA LAVORARE PER IL NOSTRO BISOGNO DI E NON IN REAZIONE A.

kekkus70
00lunedì 12 dicembre 2011 16:53
Jimenez, e prima di lui Verlinden (come già qualcuno ha fatto notare), da notevole modellista è diventato imprenditore, pure bravo...
Nn penso sia un problema se cerca di proporre i suoi prodotti.
Nn ho parlato di artista, xchè si potrebbe discute a lungo se sia arte o meno il modellismo, ma penso che nessuno possa negare, piacciano o meno le sue tecniche divenute mode, che abbia un manico notevole nel muovere pennello ed aerografo e rendere quello che evidentemente a lui piace (i quasi-rottami), sia ciò realistico o no.
Il fatto che lui in primis, ma seguito da molti altri, si accanisca sui quei poveri carri può, secondo me, essere un biglietto da visita sulle proprie capacità pittoriche secondo il concetto che più marcio è più effetti ho fatto, più bravo sono.
Che sia reale o no importa relativamente...
E da questo punto di vista è un pensiero che condivido: un carro (magari in livrea uniforme) appena uscito di fabbrica è più semplice da realizzare, o se vogliamo meno irto di difficoltà o di tecniche da saper padroneggiare, di un carro esploso.
E di questi ce ne sono stati tantini dando un'occhiata ai numeri o alle foto che tutti abbiamo.
I top modeller si dedicano infine come capolavoro ai mezzi distrutti xchè sono la cosa più difficile da rappresentare, sia dal punto di vista del montaggio, del dettaglio, delle conoscenze fisiche, della ricerca, del comportamento dei materiali al fuoco, delle tecniche pittoriche x rappresentare nn grottescamente l'evento.
Mig e pochi altri fanno tendenza: sta a noi sperimentare, vederli come spunti x nuove (o forse no) tecniche, e perchè no correggerle (nn sono mica infallibili!) secondo il nostro modus operanti modellistico.
Concludendo guardiamo, proviamo, adattiamo al nostro stile, x quanto mi riguarda il più VEROSIMILE possibile...
Già nella nostra piccola comunità c'è chi sta facendo da guida!
Chissà che un giorno nn venga il nostro turno!
kekkus70
00lunedì 12 dicembre 2011 16:53
Zanna63
00lunedì 12 dicembre 2011 17:36
Bah, premetto che io ho cominciato a fare modellismo in 1/35 con i vacu-formed, che molti giovani non sanno neanche cosa sono, quindi mi sento di dire, semplicemente, che non ho niente contro il prolificare di prodotti già pronti per il modellismo, o contro gli ottimi modelli che ci sono oggi in circolazione, infatti mi scappa da ridere quando leggo di qualcuno che ha difficoltà a montare uno Zvezda o in Miniart, o che non trova il colore giusto per riprodurre il panzer-grey, io e molti altri come me hanno usato di tutto per i loro modelli, riuscendo comunque ad avere discreti risultati, e il bello, a mio avviso era, che ognuno di noi faceva il suo modello, poteva essere brutto o bello, ma si riconosceva il modello di Tizio di Caio e di Sempronio.
Oggi, ripeto con tutto il rispetto per chiunque, vado ad una qualsiasi mostra, e mi sembra di vedere un unico modello, perchè a secondo del soggetto, è comunque stato colorato con quel tale colore di base, filtrato con quell'altro ed invecchiato con quell'altro ancora, quindi ? vedo 100 - 200 modelli, ma in realtà è 1 solo, non credete ?
Quindi usate pure tutti i prodotti che volete, ma cribbio non replicate parola per parola quello che fanno gli altri, usate anche la vostra testa e sopratutto la vostra fantasia, a volte è anche bello fare una cazzata, altrimenti si riduce tutto a replicare un modello che abbiamo visto su una rivista, lecito, ma a me personalmente non diverte.
Il tutto è naturalmente solo la mia opinione personale, senza polemiche nei confronti di nessuno. [SM=g27811]
Ciao, Graziano. [SM=g27823]

=pieruzzo=
00lunedì 12 dicembre 2011 18:10
Sarà che siamo della stessa classe (1963 I suppose) ma la penso esattamente come Mr Zanna.
bertonida
00lunedì 12 dicembre 2011 19:40
e bravo zanna:mi consenta cribbio!!!
scherzi a parte tutti hanno ragione ,e tutti stiamo sbagliando,nel senso che chi ha cominciato quando non c'era niente,con niente ottiene lo stesso ottimi risultati perchè siamo dei mk-ghiver della situazione,chi comincia ora ,trovando sugli scaffali tutto questo abbondare di materiale non sa farne a meno.
vi confesso che anch'io faccio uso dei pigmenti,degli ak ,e devo dire che sono ottimi,ma otterrei gli stessi risultati coi smalti\acrilici(tamiya),perchè sono abituato a farne senza.
chi non ha mai dovuto rinunciare a questi ottimi prodotti,si troverà perso a eliminarli,perchè non conosce i sistemi per sostituirli per ottenere gli stessi risultati.
conosco dei mostri di pittura che,con un cavolo di pennello comprato per due centesimi al supermercato e con due tubetti rinsecchiti di colori ti tirano fuori dei capolavori.
é tutta questione di manualità!
giotto non aveva studiato quando realizzo un cerchio perfetto a mano libera.DIVERTITEVI E BASTA ,siete già a metà dell'opera.
saluti a tutti da alberto
Zanna63
00martedì 13 dicembre 2011 08:37
=pieruzzo=, 12/12/2011 18.10:

Sarà che siamo della stessa classe (1963 I suppose) ma la penso esattamente come Mr Zanna.



Supponi giusto, stessa classe. [SM=g27811]
Ciao, Graziano. [SM=g27823]



Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:17.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com