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bunker in sicilia

Ultimo Aggiornamento: 29/09/2011 20:17
29/09/2011 15:23
 
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Ciao a tutti sono Aurelia, scrivo da Catania e per una ricerca storica che sto facendo cerco materiale sui bunker della seconda guerra mondiale, in particolare nella zona dello sbarco del '43, ovvero Licata, Gela e Scoglitti; ho visto che nel forum esiste un'apposita sezione e quindi chiedo ai partecipanti a questa discussione se sono in grado di darmi maggiore info sul numero di quelli ancora esistenti, sulla loro localizzazione e sullo stato di conservazione.
grazie a tutti
Aurelia

[SM=x2112453]
29/09/2011 18:32
 
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Salve Aurelia
non ho idea se è stato fatto un censimento esatto di tutti i bunker presenti in Sicilia, in ogni caso puoi attingere ottime informazioni dal post creato da Hassel75 che trovi in questo forum tramite la funzione di ricerca ( il titolo dovrebbe essere proprio "Bunker in Sicilia").
Comunque l'esperto in materia è Marco Hassel75, prova a contattarlo tramite il forum.
Complimenti per la ricerca storica, se ti va tienici informati.
saluti
michelangelo sicilia

www.michelangelosicilia.webnode.com
29/09/2011 20:16
 
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ncora oggi, le te­stimonianze dei combattimenti avvenuti si possono rinvenire su alcune delle opere difensive oggetto di questa trattazione: a Ponte Dirillo, sulla SS 115 fra Vittoria e Gela, i bunker messi a guardia di quell' importante punto strategico presentano sulle facciate i chiari segni dei colpi ricevuti e, guardando da vicino, si possono ancora notare i proiettili americani conficcati nel cemento. Una lapide collocata sul posto commemora i nomi dei paracadutanti dell' 82a Divisione americana caduti lì in combattimento la notte dei 10 luglio 1943.
Sulla strada fra Scoglitti e Vittoria altri bunker recano ancora chiari i segni dei combattimenti, così come il bunker a due piani posto all'incrocio fra la Comiso - Santa Croce e la strada che conduce al Castello di Donnafugata. Un altro bunker, camuffato da serbatoio idrico municipa­le. situato all'ingresso di S. Croce Camerina sul ciglio della provinciale proveniente da Comiso, porta ancora visibili i segni dei colpi ricevuti.
Del resto è noto che l'asprezza dei combatti­menti avvenuti a Santa Croce rischiò di causar­ne la distruzione a causa dell' intervento dell' artiglieria pesante delle navi americane, richiesto via radio dai soldati che cercavano di occupare la città e che si trovarono di fronte una resisten­za maggiore del previsto. Solo l'intervento risolutore del parroco, che provvide a far sventolante un lenzuolo bianco in segno di resa, salvò la città dalla distruzione.
Si ha notizia certa, inoltre, di combattimenti av­venuti in contrada Camemi (sulla provinciale Ragusa - Marina di Ragusa), ma sui bunker della zona non se ne riscontrano tracce. Tra l'altro, i lavori di ampliamento della carreggiata stradale hanno causato, diversi anni fa. proprio a Camemi, la demolizione di un bunker camuffato in modo egregio da casa cantoniera, dipinto nel ti­pico colore rosa delle case cantoniere, che si trovava proprio in piena curva, sul ciglio destro (in direzione nord) della
strada provinciale. I pochi bunker effettivamente segnati dai combattimenti nella nostra provincia sono quindi localizzabili tutti nella parte occidentale del territorio: ciò perché lo sbarco americano. avvenuto fra Licata e Scoglitti, interessò, sia pure in misura marginale, la parte occidentale del­la nostra provincia, mentre invece lo sbarco inglese avvenne in provincia di Siracusa, sulla costa fra Marzamemi e Pachino. Tutti i combattimenti successivi allo sbarco e non direttamente a questo collegati, o avvenuti nell'entroterra, non interessavano quindi le opere qui trattate che, trovandosi tutte a ridosso della fascia costiera, rimasero fuori dagli avvenimenti dei giorni successivi al 10 luglio.
Chi oggi, a distanza di 50 anni da quei tragici giorni, si trovasse a visitare questi luoghi, non potrà fare a meno di notare che non è stata posta alcuna lapide in memoria di chi perse la vita per compiere il proprio dovere. ed in questo i nemici di allora ci hanno nuovamente battuto: l'unica lapide esistente. a Ponte Birillo, è stata posta dagli americani in omaggio ai loro caduti: noi italiani, in terra italiana, non abbiamo saputo ancora fare altrettanto per i nostri.
Testo e foto di:
29/09/2011 20:17
 
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