Pigmenti mig (o altre marche...)

per ora è il momento delle domande, lo so, sopportatemi ancora per un pò

ok, ecco la nuova questione:

di pigmenti, ho utilizzato solo quelli tamiya, ma a dirvela tutta non mi piacciono granchè...e ora ho pensato di sperimentare quelli mig in polvere. per iniziare volevo coprire di fango secco un kv-1...oltre a che "colore" di pigmento usare, avete consigli sull'applicazione? cioè, è meglio stendere l'acqua e poi il pigmento a pennello, oppure l'acquaragia, e poi il pigmento, o ancora, sarebbe meglio prima stendere il pigmento e poi inzuppare il tutto??

insomma, si vede che ho le idee confuse??

Caro Curelin,alla tua domanda rispondo con una mia esperienza.Altri ne avranno diverse e forse di migliori.Per il fango secco uso il Mig P232 dry mud,oppure mischiandi il P028(Europe dust)col P027(Light dust),e questo perchè ci sono diverse tonalità di fango secco,a seconda del terreno che trovi.Io,da ignorante quale sono,taglio la testa al toro e uso quelli.Poi,è chiaro,sarà l'esperienza con i pigmenti a fare il resto.Per farli attecchire sul modello,ne metto un po in un contenitore e li miscelo con dell'alcool etilico o,al limite,con pochissima colla vinilica diluita in acqua.Questa seconda opzione tiene un po meglio ma asciuga più lentamente.Distribuisco l'impasto a guazzo,e,una volta asciutto,do un'altra passata a secco con pigmenti più o meno schiariti a secondo dell'effetto che vuoi creare.E' naturale che i pigmenti ancora umidi siano di una tonalità molto scura,ma prenderanno il loro giusto colore una volta asciutti.In questo papiro è raccolta la mia modesta esperienza con i pigmenti.Se ti può giovare.Ciao.ignazio.

Anche io uso colori simili, li metto a secco, e poi li fisso con l' apposito fissante...

Per simulari vari tipi di fango, poi faccio dei lavaggi a "zone" con colori a olio diluitissimi...

Se invece voglio fare un crostone di fango, prima lo creo con lo stucco tamiya (quello base), poi lo coloro ad aerografo con il flat heart tamiya e infine fario la tonalità con pigmenti, drybrush e lavaggi...

My2 cent...

Se vuoi risparmiare (parecchio...) vai in un negozio di belle arti e prendi le terre di colorificio. In pratica sono identiche ai pigmenti.

Pisolo perdonami ma dire che sono praticamente identiche non credo sia corretto, Non voglio iniziare una discussione su cosa è meglio o peggio ci mancherebbe altro, ma credo che una persona utilizzi il prodotto con il quale si trova meglio, che sia un gessetto, una terra o un pigmento o chi più ne ha più ne metta...
Tornando al topic credo che la risposta più corretta sia quella di katz64, che ne spiega l'utilizzo a 360°

Pisolo, concedimi una riflessione... ho preso il primo barattolino di pigmenti più di un' anno fa, pagato 4 euro... dopo un' anno (e li uso parecchio!) il vasetto è ancora quasi pieno... un' etto di pigmento (misura minima di acquisto dalle mie parti) quanto ti dura? 10 anni?

Non vedo tutto sto risparmio... soprattutto viste le quantità impiegate...

Sempre come sopra sono solo mie opinioni...

xplorer, 19/03/2010 16.38:

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Pisolo, concedimi una riflessione... ho preso il primo barattolino di pigmenti più di un' anno fa, pagato 4 euro... dopo un' anno (e li uso parecchio!) il vasetto è ancora quasi pieno... un' etto di pigmento (misura minima di acquisto dalle mie parti) quanto ti dura? 10 anni?

Non vedo tutto sto risparmio... soprattutto viste le quantità impiegate...

Sempre come sopra sono solo mie opinioni...

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esatto, oggi ero indeciso tra le terre del negozio di belle arti, o il vasetto di pigmento vallejo...alla fine ho preso due vasetti vallejo, e credo che mi dureranno per un bel pò!

li ho applicati bagnando tutta la superficie con acqua ragia e poi c'ho buttato sopra il pigmento e sparso con un pennello vecchio.

il risultato non mi pare da buttare, ma alla prossima proverò mischiando acqua e un pelo di colla vinilica!

grazie a tutti per i consigli, continuate pure!!

Partiamo dal presupposto che i pigmenti MIG (non ci credevo nemmeno io ma mi sono dovuto ricredere provandoli!), hanno una composizione totalmente diversa dai "gessetti" o dalle "terre di colorificio".
Detto questo, aggiungo che sia per il fissaggio che per la loro diluizione (parlo dei MIG), bisogna fare molta attenzione a come li si usa. Non sempre il risultato è quello sperato. Per esperienza diretta posso dire che meno se ne usa e meglio è, ad esempio per l'impolveratura. Poi si può sempre marcare la mano.
Infine suggerisco di utilizzare il Pigment Fixer solo ad aerografo per impolverature varie, altrimenti si rischia che il liquido trascini le polveri dritte negli angoli e negli interstizzi.
Concluso dicendo che per fare montagne di fango e cingoli infangati a dovere forse si possono usare anche gli altri pigmenti tipo le "terre", però quanti carri infangati fate? Tutti? Non credo, dipende anche dall'ambientazione.
Per chi volesse darci un'occhiata...
www.migproductions.com/minisite/pigment/pigment.htm
Mario.

=Pisolo73=, 19/03/2010 14.44:

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Se vuoi risparmiare (parecchio...) vai in un negozio di belle arti e prendi le terre di colorificio. In pratica sono identiche ai pigmenti.

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quoto

Io quando voglio fare un treno di rotolamento molto infangato uso per primo lo stucco da legno color noce applicandolo sulle zone interessate poi,quando sta tirando un pò,lo picchietto con un pennello dandogli la forma desiderata.Una volta secco il tutto allora vado di pigmenti.Risparmi tempo e "riempi" in un attimo.

allora ragazzi...per me c'è anche un'altra questione...tutti i mezzi che faccio, seppur da modellista che cerca sempre la perfezione e migliorarsi, li "uso" per i wargame.

quindi per dire, tutti i miei mezzi inglesi saranno solo leggermente impolverati, dato che è tutto ambientato nel '44 e '45...

i carri russi saranno impolverati e/o con fango secco, quello asciutto della "rasputina"...

capito le mie esigenze?