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Ultimo Aggiornamento: 23/05/2014 13:40
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paparoberto1942, 19/05/2014 22:48:

leggo un certo numero di affermazioni apodittiche che meritano un approfondimento:

1)caduta del numero e qualità dei rapporti interpersonali a causa dei mezzi personali di comunicazione:

un primo confronto va fatto con il numero di contatti che un diciottenne aveva nel 1950-1960-1970..era assolutamente predigitale e il numero di contatti che ha al giorno d'oggi.
un secondo confronto va fatto sul numero di diciottenni che avevano un definito numero di contatti (conoscenze anche solo episodiche) nel periodo 1950-1970 e il numero di contatti che ha oggi. Fatto questo confronto con cifre verificabili sarà possibile emettere un giudizio.

2) scadimento della qualità dell'informazione e delle fonti di informazione (quanti giovani leggono quanti libri).
oggi in Italia oltre il 65% della popolazione giovanile fino ai 15-16 anni frequenta una scuola dell'obbligo, e durante un anno scolastico giunge a contatto approfondito con almeno 8-10 libri contenenti nozioni. Negli anni 50 e 60 la scuola dell'obbligo finiva a 13 anni ed era seguita da non oltre il 50% dei giovani. Quindi in qualunque modo si voglia considerare il dato OGGI i giovani, nella fascia di età dai 4 ai 18 anni vengono a contatto con un numero di libri ben superiore rispetto a 30-40 anni fa.
Inoltre oggi sono disponibili mezzi di informazione "culturale" (scientifica, storica, politica, economica, sociale) non cartacei che solo 40 anni fa erano impensabili: Internet, TV, audiovisivi ai musei.......

3) congruenza della scuola con le esigenze del mondo lavorativo italiano: ecco, questo è il punto nodale del problema, ma qui nessuno l'ha neppure sfiorato. La scuola italiana, specie nelle superiori, si sta progressivamente distaccando dalla realtà professionale che i nostri figli dovranno affrontare. Il sottoscritto si è felicemente diplomato al liceo classico, legge ancora con qualche difficoltà il latino degli autori classici, compita da turista il greco....adora la propria cultura...ma afferma che noi abbiamo due licei, il classico soprattutto e in parte lo scientifico tradizionale assolutamente fuori dalle richieste professionali del mondo occidentale. L'insegnamento delle lingue in Italia è patetico, spesso fognario: i nostri ragazzi, salvo sporadiche eccezioni, imparano le lingue alle superiori da insegnanti che insegnano un inglese che non si parla e non si capisce da nessuna parte e che non porta da nessuna parte, un francese che è quello scritto da Baudelaire, ma non dal taxista di lione che ci deve portare al nostro hotel.
Abbiamo una generazione di giovani, disperati già di loro per la mancanza di prospettive professionali, a cui lo Stato, che è costituito da TUTTI NOI, non offre alcun mezzo reale di aggiornamento efficace e costante. E quindi i giovani, quelli che tanti qui disprezzano, si affidano per conoscere, comunicare, tenersi informati, progettare i propri momenti di vita ai mezzi che hanno a disposizione...l'IPhone, l'IPad, etc......NON vi va bene? OK. allora chi disprezza tanto questi mezzi mi spieghi come fa a conoscere, tanto per rimanere in tema, le date precise dell'operatività del DAK in ASI....ognuno ha a casa propria qualche decina di volumi di storia sull'argomento? ognuno conosce, grazie alla propria biblioteca o grazie alla frequentazione costante delle biblioteche pubbliche della propria città, i reparti e i mezzi in uso nella seconda battaglia di El Alamein? chiedo questo perchè se uno non ha libri, non va in biblioteca, non usa Wikipedia (ORRORE!!!) come fa ad evitare di ambientare un Panther in ASI (cosa successa peraltro)?
E mi limito al fronte africano, che è semplice....se affrontassimo la sacca di Curlandia credo che forse qualche maggiore dubbio verrebbe a più persone.....
I mezzi elettronici di informazione-intrattenimento facilitano la vita a tutti quelli che li usano, sia che li usino per trasmettersi le foto dell'ultima festa o dell'ultima vacanza col maggior numero possibile di persone sia che si usino per conoscere la mimetizzazione VERA del Koenigtiger N. 231 in Rhineland nel marzo 1945.....
sono poi convinto che la mia ultima figlia, 14 anni, quando mi incaponisco in qualche ricerca sul colore delle mostrine di un Hauptmann della 3rd Panzer div. nel marzo 1944, provi per me lo stesso senso di compatimento e superiorità intellettuale che molti delle generazioni a me più vicine provano nei riguardi di mia figlia e dei suoi amici quando smanettano sull'IPhone 5 scambiandosi le foto.
50 anni fa non si scambiavano le foto, tranne una o due all'anno, e si mandavano poche lettere e le telefonate erano strettamente controllate da mamma e papà....eppure ci si innamorava lo stesso, ed i nonni di allora ci criticavano dicendo che passavamo troppo tempo in smancerie invece di studiare e leggere libri.....che loro stessi non avevano letto.








Infatti non si critica l'uso ( in questo caso costruttivo e fondamentale) bensì l' ABUSO [SM=g27823]. Un paio di settimane fà e morta una giovane statunitense poichè si è fatta un "selfie" ( un italico autoscatto no eh? [SM=g27818] ) mentre era alla guida, schiantandosi.... [SM=g27825]

cycnusgenova

"Prima di comandare bisogna saper ubbidire"
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