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Ultimo Aggiornamento: 23/05/2014 13:40
17/05/2014 09:54
 
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Ciao a tutti, oggi ho visto un video che si può considerare scontato, dato che tutti noi siamo intelligenti da capire quello vuole esprimere, però, così tanto per rinfrescarci la memoria sul senso della vita ve lo propongo lo stesso.
Non so se si può inserire un video che non c'entra niente con il modellismo, ma dato che si parla di socialità, mi sembra opportuno, ogni tanto fermarci a riflettere, specie per quelli che come me hanno qualche anno..... [SM=g27829]

youtu.be/s0PZnmv3ptQ
17/05/2014 10:37
 
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in tutta franchezza lo considero una congerie di luoghi comuni, non particolarmente originali, infarciti di errori ortografici e di sintassi...(vedi i tempi e le persone dei verbi).
Posso garantire che il sermone dell'attore, depurato delle componenti tecnologiche attuali, ricorda molto i sermoni postriformistici cattolici......si potrebbe riassumere il tutto con una esortazione:

Siate sempre attori della vostra vita, non semplici comparse.

almeno questa è la mia opinione.


17/05/2014 11:13
 
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Oramai della tecnologia non si può più farne a meno, e in qualsiasi campo, e in certi casi per fortuna... [SM=g27829]
Ste diavolerie elettroniche sarebbero da usare per quel che sono state concepite, e senza abusarne... [SM=g27825] ma sappiamo che non è così.
Sta a noi limitarci, e imporci di non sforare nell'uso di quello che abbiamo a disposizione, anche se sembra innocuo.
Nessuna cosa è dannosa se usata con moderazione...almeno per me... [SM=g7278]

Ciao. [SM=x1765924]
Marino
17/05/2014 11:22
 
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Luoghi comuni? Può darsi. Sgrammaticato? Certamente. Poco originale? Anche, ma chi non lo è quando ripete i complimenti per qualsiasi cosa postata. [SM=g27816]
Ognuno si chiude nel suo guscio incurante della realtà? Beh, questo un po' è vero ed è per questo che abbiamo fondato Cycnus, non solo per le mangiate o per partecipare alle varie manifestazioni, ma anche (e sopratutto) per condividere le proprie esperienze con gli altri guardandoli negli occhi. Pensa che a conoscerlo di persona anche Plg non è poi tanto male! [SM=g9327] [SM=g9327] [SM=g9327]

Giorgio
"Non puoi dire di non esserne capace se prima non ci provi"
17/05/2014 20:20
 
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Amministratore
senza offesa per i presenti... ma siamo fuori target per questo video, quindi cercare di "coglierlo" non è comunque nelle vostre, e anche mie corde....


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Apple
La mia Galleria
Fiero di essere modellista senza padrone
17/05/2014 20:49
 
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A me è piaciuto e fa riflettere.
Io non sono uno "sempre connesso" ho Facebook e lo uso molto di rado, uso la tecnologia per lavoro e per facilitarmi molto spesso le cose, pero' amo ancora vivere la vita in prima persona, sbagliare, imparare,perdermi,ritrovarmi,divertirmi, sentire il profumo di un luogo e ricordarmelo quando lo racconto agli amici e parenti.
Errori ortografici,verbi,tempi e quant'altro dipendo anche dalla traduzione magari non proprio all'altezza della profondità dell'argomento, se ascoltato in lingua originale senza magari perdersi nei sottotitoli lo trovo ancora piu' bello.
Ripeto a me è piaciuto e ringrazio Panzer Tiger per averlo condiviso.
17/05/2014 22:20
 
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personalmente affermo che se uno affida il suo messaggio al WEB allora INTRINSECAMENTE ogni utente diventa il suo target. Un messaggio pubblicitario è l'espressione più comune di un messaggio che si rivolge ad un target, però un messaggio di successo raggiunge positivamente un gran numero di utenti, creando approvazione o almeno discussione costruttiva. A volte interessando un pubblico che proprio non era il target presunto.

Ciò detto il WEB, ed anche la pubblicistica cartacea, sono pieni di profeti dell'alienazione da "villaggio virtuale". In fondo questi strumenti di comunicazione sono bersagli facili: costano, sono un segno del consumismo sfrenato, fanno perdere tempo, non portano a conoscenze approfondite ed amicizie vere...etc..etc.....

Peccato che nessuno, o pochi, di questi profeti antiweb analizzi il mondo PRIMA del web.
In questo filmato l'attore continua a ricordare l'importanza del "guardarsi negli occhi", frase ad effetto ma sostanzialmente irrilevante. Chi si guarda negli occhi nella realtà? i nostri padri al bar? assolutamente no. Per guardarsi negli occhi l'uomo, che non ha occhi mobili indipendenti, deve essere in coppia e solo in coppia. A scuola si guarda la cattedra, al cinema si guarda lo schermo, al bar si guarda il barista, al tavolo si guarda, se lo si guarda, solo quello con cui si sta dibattendo in quel momento, e i circostanti fanno da coro.
Potrei continuare ma preferisco chiudere affermando che per me non c'è nulla di particolarmente rilevante da cogliere nel filmato, ricordando anche che gli studi sull'empatia sono un po' più approfonditi delle parole dell'attore. Almeno questa è la mia opinione, verificabile, se uno lo volesse.


18/05/2014 19:07
 
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Condivido in pieno il messaggio del video...mi sembra di capire che sia stato girato in Inghilterra, e li sono messi veramente peggio di noi...ci sono stato l'anno scorso per alcuni giorni, ed in metropolitana non si sentiva volare una parola, tutti con cellulari, tablet e qualche giornale...e ho avuto la sensazione di essere in mezzo a tanti zombie lobotomizzati!

Vedo sempre più bambini di ogni età sprovvisti di giocattolo ma con uno smartphone in mano.

Per non parlare di quelli che ti siedi al tavolo al ristorante e taac, poggiano il cellulare sul tavolo!

O come la mia ragazza, che da quando si è presa lo smartphone è costantemente attaccata ad esso, ovviamente per i motivi più futili quali il "chattaggio" con le amiche.

Avendo 25 anni dovrei essere in linea con queste nuove tendenze....ma ne sono fortemente contrario, infatti posseggo con orgoglio un cellulare ancora con i tasti e che non può collegarsi ad Internet.

Certo, quando sono a casa passo molto tempo sul computer, ma principalmente per svago o per approfondire i miei molteplici interessi.

Sono convinto che se non cambia qualcosa, fra 15/20 anni avremmo un'incredibile numero di imbecilli vaganti, da aggiungersi a quelli attuali! [SM=g27823]


cycnusgenova

"Prima di comandare bisogna saper ubbidire"
18/05/2014 22:35
 
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Non posso che essere d’accordo con Metaldanielo [SM=g27811] , la "cosa" è alquanto strana (Vista l'età) e non posso che fargli i complimenti. La penso come Lui, e mi hanno aperto gli occhi suoi coetanei... con i loro comportamenti già di persone prive di buona parte dell'encefalo (ma lo hanno mai posseduto? [SM=g27816] ), ne ho conosciuta una che ha iniziato la sua grande storia d'amore grazie a facebook [SM=g27825] ... non dico altro è meglio... [SM=g27832]
Buon lavoro e hobby
(il primo è difficile che ragazzi di quell'età lo riescano ad ottenere o mantenere, il secondo neanche sanno cosa sia).
18/05/2014 22:49
 
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è bello scoprire che non si è imbecilli o sfaticati per limiti propri e intrinseci, bensì perchè si fa un uso eccessivo di mezzi di comunicazione personale. 60 anni fa, quando i cellulari non esistevano e per telefonare dal passo Pordoi, dove ero in vacanza, a Milano, dove erano i miei genitori, si doveva passare per il centralino aspettando anche ore, questi "smartphones" non erano neppure immaginabili......eppure non mi pare che i giovani, ed anche i meno giovani, fossero tutti candidati al Nobel....forse non me ne sono accorto.


19/05/2014 00:34
 
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senza urtare la suscettibilita' di qualcuno ,ma sto tipo spara solo fregnacce scontate.qui' si esagera,certo che i ragazzi cambiano e pure noi,ci si lamenta della tecnologia perche' appiattisce e poi siamo i primi che invece di giocare coi figli siamo fermi sul forum a rispondere e girovagando su internet cercando negozi o informazioni,ma sempre pronti a lamentarsi contro la tecnologia e i suoi effetti,benissimo torniamo indietro di 30 anni,quando per cercare modelli si compravano i giornali,quando per parlare con i miei parenti in america ci volevano ore,quando per andare in inghilterra l aereo costava una cifra,quando per capire se si faceva bene un modello bisognava sorbirsi ore di viaggi per visitare mostre e una aeropenna costava un mese di stipendio.io spesso rimpiango i tempi andati perche' ritenevo fossero belli,ma solo perche' ero giovane e la mente distorce la valutazione,quando ero piccolo negli anno 70 mica era poi meglio,anzi,adesso mi guardo la tv,i documentari e film che voglio,allora c era si e no un canale e ti inculcavano quello che volevano e manco sapevo che esisteva il mondo,ora grazie al tablet o al pc sono connesso con il mondo.mi piacerebbe che questi giovani che drammatizzano tutto potessero con la macchina del tempo visitare questi favolosi anni 70 ed 80 poi vediamo se rifanno un video simile
19/05/2014 20:16
 
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A casa mia si dice " il troppo stroppia" quindi ben venga la tecnologia e il suo uso ma credo che qualche volta bisogna fermarsi e guardare in faccia il mondo e la realtà, quella vera, non quella che altri vogliono farci vedere.
19/05/2014 21:17
 
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Beh, se non altro noi abbiamo un'hobby, e questo è già motivo di essere d'accordo a metà di quella esternazione. L'altra metà, a mio modo di vedere le cose, sta nel fatto che se le cose si dosano a secondo delle proprie necessità, queste diventano anche utili, se però, aldilà di questo non si hanno altri interessi ( e questo non riguarda solo le tecnologie applicate, vedi anche Centri Commerciali, tanto per fare un'esempio ), significa che si è talmente limitati, che in certi casi mi pongo anche delle domande sul quoziente di intelligenza di certe persone. Una cosa è certa: i rapporti umani con l'era digitale ( e si parla di poco più di un decennio ), sono andati letteralmente a farsi.....ttere!!, per non parlare che la gente non LEGGE manco più un libro.....soprattutto.....I GIOVANI.

Ciao.
19/05/2014 22:48
 
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leggo un certo numero di affermazioni apodittiche che meritano un approfondimento:

1)caduta del numero e qualità dei rapporti interpersonali a causa dei mezzi personali di comunicazione:

un primo confronto va fatto con il numero di contatti che un diciottenne aveva nel 1950-1960-1970..era assolutamente predigitale e il numero di contatti che ha al giorno d'oggi.
un secondo confronto va fatto sul numero di diciottenni che avevano un definito numero di contatti (conoscenze anche solo episodiche) nel periodo 1950-1970 e il numero di contatti che ha oggi. Fatto questo confronto con cifre verificabili sarà possibile emettere un giudizio.

2) scadimento della qualità dell'informazione e delle fonti di informazione (quanti giovani leggono quanti libri).
oggi in Italia oltre il 65% della popolazione giovanile fino ai 15-16 anni frequenta una scuola dell'obbligo, e durante un anno scolastico giunge a contatto approfondito con almeno 8-10 libri contenenti nozioni. Negli anni 50 e 60 la scuola dell'obbligo finiva a 13 anni ed era seguita da non oltre il 50% dei giovani. Quindi in qualunque modo si voglia considerare il dato OGGI i giovani, nella fascia di età dai 4 ai 18 anni vengono a contatto con un numero di libri ben superiore rispetto a 30-40 anni fa.
Inoltre oggi sono disponibili mezzi di informazione "culturale" (scientifica, storica, politica, economica, sociale) non cartacei che solo 40 anni fa erano impensabili: Internet, TV, audiovisivi ai musei.......

3) congruenza della scuola con le esigenze del mondo lavorativo italiano: ecco, questo è il punto nodale del problema, ma qui nessuno l'ha neppure sfiorato. La scuola italiana, specie nelle superiori, si sta progressivamente distaccando dalla realtà professionale che i nostri figli dovranno affrontare. Il sottoscritto si è felicemente diplomato al liceo classico, legge ancora con qualche difficoltà il latino degli autori classici, compita da turista il greco....adora la propria cultura...ma afferma che noi abbiamo due licei, il classico soprattutto e in parte lo scientifico tradizionale assolutamente fuori dalle richieste professionali del mondo occidentale. L'insegnamento delle lingue in Italia è patetico, spesso fognario: i nostri ragazzi, salvo sporadiche eccezioni, imparano le lingue alle superiori da insegnanti che insegnano un inglese che non si parla e non si capisce da nessuna parte e che non porta da nessuna parte, un francese che è quello scritto da Baudelaire, ma non dal taxista di lione che ci deve portare al nostro hotel.
Abbiamo una generazione di giovani, disperati già di loro per la mancanza di prospettive professionali, a cui lo Stato, che è costituito da TUTTI NOI, non offre alcun mezzo reale di aggiornamento efficace e costante. E quindi i giovani, quelli che tanti qui disprezzano, si affidano per conoscere, comunicare, tenersi informati, progettare i propri momenti di vita ai mezzi che hanno a disposizione...l'IPhone, l'IPad, etc......NON vi va bene? OK. allora chi disprezza tanto questi mezzi mi spieghi come fa a conoscere, tanto per rimanere in tema, le date precise dell'operatività del DAK in ASI....ognuno ha a casa propria qualche decina di volumi di storia sull'argomento? ognuno conosce, grazie alla propria biblioteca o grazie alla frequentazione costante delle biblioteche pubbliche della propria città, i reparti e i mezzi in uso nella seconda battaglia di El Alamein? chiedo questo perchè se uno non ha libri, non va in biblioteca, non usa Wikipedia (ORRORE!!!) come fa ad evitare di ambientare un Panther in ASI (cosa successa peraltro)?
E mi limito al fronte africano, che è semplice....se affrontassimo la sacca di Curlandia credo che forse qualche maggiore dubbio verrebbe a più persone.....
I mezzi elettronici di informazione-intrattenimento facilitano la vita a tutti quelli che li usano, sia che li usino per trasmettersi le foto dell'ultima festa o dell'ultima vacanza col maggior numero possibile di persone sia che si usino per conoscere la mimetizzazione VERA del Koenigtiger N. 231 in Rhineland nel marzo 1945.....
sono poi convinto che la mia ultima figlia, 14 anni, quando mi incaponisco in qualche ricerca sul colore delle mostrine di un Hauptmann della 3rd Panzer div. nel marzo 1944, provi per me lo stesso senso di compatimento e superiorità intellettuale che molti delle generazioni a me più vicine provano nei riguardi di mia figlia e dei suoi amici quando smanettano sull'IPhone 5 scambiandosi le foto.
50 anni fa non si scambiavano le foto, tranne una o due all'anno, e si mandavano poche lettere e le telefonate erano strettamente controllate da mamma e papà....eppure ci si innamorava lo stesso, ed i nonni di allora ci criticavano dicendo che passavamo troppo tempo in smancerie invece di studiare e leggere libri.....che loro stessi non avevano letto.




[Modificato da paparoberto1942 19/05/2014 22:55]


21/05/2014 00:30
 
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Anziani più felici, grazie a Internet


Secondo uno studio pubblicato sul "The Journal of Gerontology", internet aiuta gli anziani a vivere più sereni e un anziano su tre è meno depresso grazie ad internet
"...Non ci si puo' fermare...l'Azione e' inevitabile..."
21/05/2014 01:02
 
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Re:
paparoberto1942, 19/05/2014 22:48:

leggo un certo numero di affermazioni apodittiche che meritano un approfondimento:

1)caduta del numero e qualità dei rapporti interpersonali a causa dei mezzi personali di comunicazione:

un primo confronto va fatto con il numero di contatti che un diciottenne aveva nel 1950-1960-1970..era assolutamente predigitale e il numero di contatti che ha al giorno d'oggi.
un secondo confronto va fatto sul numero di diciottenni che avevano un definito numero di contatti (conoscenze anche solo episodiche) nel periodo 1950-1970 e il numero di contatti che ha oggi. Fatto questo confronto con cifre verificabili sarà possibile emettere un giudizio.

2) scadimento della qualità dell'informazione e delle fonti di informazione (quanti giovani leggono quanti libri).
oggi in Italia oltre il 65% della popolazione giovanile fino ai 15-16 anni frequenta una scuola dell'obbligo, e durante un anno scolastico giunge a contatto approfondito con almeno 8-10 libri contenenti nozioni. Negli anni 50 e 60 la scuola dell'obbligo finiva a 13 anni ed era seguita da non oltre il 50% dei giovani. Quindi in qualunque modo si voglia considerare il dato OGGI i giovani, nella fascia di età dai 4 ai 18 anni vengono a contatto con un numero di libri ben superiore rispetto a 30-40 anni fa.
Inoltre oggi sono disponibili mezzi di informazione "culturale" (scientifica, storica, politica, economica, sociale) non cartacei che solo 40 anni fa erano impensabili: Internet, TV, audiovisivi ai musei.......

3) congruenza della scuola con le esigenze del mondo lavorativo italiano: ecco, questo è il punto nodale del problema, ma qui nessuno l'ha neppure sfiorato. La scuola italiana, specie nelle superiori, si sta progressivamente distaccando dalla realtà professionale che i nostri figli dovranno affrontare. Il sottoscritto si è felicemente diplomato al liceo classico, legge ancora con qualche difficoltà il latino degli autori classici, compita da turista il greco....adora la propria cultura...ma afferma che noi abbiamo due licei, il classico soprattutto e in parte lo scientifico tradizionale assolutamente fuori dalle richieste professionali del mondo occidentale. L'insegnamento delle lingue in Italia è patetico, spesso fognario: i nostri ragazzi, salvo sporadiche eccezioni, imparano le lingue alle superiori da insegnanti che insegnano un inglese che non si parla e non si capisce da nessuna parte e che non porta da nessuna parte, un francese che è quello scritto da Baudelaire, ma non dal taxista di lione che ci deve portare al nostro hotel.
Abbiamo una generazione di giovani, disperati già di loro per la mancanza di prospettive professionali, a cui lo Stato, che è costituito da TUTTI NOI, non offre alcun mezzo reale di aggiornamento efficace e costante. E quindi i giovani, quelli che tanti qui disprezzano, si affidano per conoscere, comunicare, tenersi informati, progettare i propri momenti di vita ai mezzi che hanno a disposizione...l'IPhone, l'IPad, etc......NON vi va bene? OK. allora chi disprezza tanto questi mezzi mi spieghi come fa a conoscere, tanto per rimanere in tema, le date precise dell'operatività del DAK in ASI....ognuno ha a casa propria qualche decina di volumi di storia sull'argomento? ognuno conosce, grazie alla propria biblioteca o grazie alla frequentazione costante delle biblioteche pubbliche della propria città, i reparti e i mezzi in uso nella seconda battaglia di El Alamein? chiedo questo perchè se uno non ha libri, non va in biblioteca, non usa Wikipedia (ORRORE!!!) come fa ad evitare di ambientare un Panther in ASI (cosa successa peraltro)?
E mi limito al fronte africano, che è semplice....se affrontassimo la sacca di Curlandia credo che forse qualche maggiore dubbio verrebbe a più persone.....
I mezzi elettronici di informazione-intrattenimento facilitano la vita a tutti quelli che li usano, sia che li usino per trasmettersi le foto dell'ultima festa o dell'ultima vacanza col maggior numero possibile di persone sia che si usino per conoscere la mimetizzazione VERA del Koenigtiger N. 231 in Rhineland nel marzo 1945.....
sono poi convinto che la mia ultima figlia, 14 anni, quando mi incaponisco in qualche ricerca sul colore delle mostrine di un Hauptmann della 3rd Panzer div. nel marzo 1944, provi per me lo stesso senso di compatimento e superiorità intellettuale che molti delle generazioni a me più vicine provano nei riguardi di mia figlia e dei suoi amici quando smanettano sull'IPhone 5 scambiandosi le foto.
50 anni fa non si scambiavano le foto, tranne una o due all'anno, e si mandavano poche lettere e le telefonate erano strettamente controllate da mamma e papà....eppure ci si innamorava lo stesso, ed i nonni di allora ci criticavano dicendo che passavamo troppo tempo in smancerie invece di studiare e leggere libri.....che loro stessi non avevano letto.








Infatti non si critica l'uso ( in questo caso costruttivo e fondamentale) bensì l' ABUSO [SM=g27823]. Un paio di settimane fà e morta una giovane statunitense poichè si è fatta un "selfie" ( un italico autoscatto no eh? [SM=g27818] ) mentre era alla guida, schiantandosi.... [SM=g27825]

cycnusgenova

"Prima di comandare bisogna saper ubbidire"
21/05/2014 11:29
 
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Premesso che senza la tecnologia non potremmo neanchè conoscerci virtualmente e confrontarci, il video esprime solo un semplice invito a fermarci ogni tanto, o meglio cambiare la visuale dal telefonino e/o tablet e guardarci attorno, magari vedendo delle cose che nell'altro senso ci sarebbero sfuggite.
Sarà retorica, ma alcuni di noi, possono ancora fermarsi a guardare, perchè hanno già vissuto nel passato e possono apprezzare il presente, ma quelli di oggi, probabilmente se non distolgono gli occhi dalla pura tecnologia virtuale, non riescono e non riusciranno più a visualizzare quanto li circonda nel mondo reale.
Riguardo alla tecnologia per il lavoro e la ricerca, è ovvio che il passo è stato enorme, infatti in un prossimo futuro, non tanto lontano, avremo robot casalinghi, esercito con droni, telecamere ad ogni angolo di strada ( ma queste ci sono già )..etc...e probabilmente saremo tutti, giovani e vecchi, davanti al computer a vivere virtualmente la nostra vita.....vita biologica o virtuale ?....mah !...per ultimo :
....giovane alunno di una scuola media di Forlì sorpreso dal professore mentre guardava foto hard sul cellulare... L'insegnante fa il suo dovere sequestra il telefonino ... La madre denuncia il prof per furto.... [SM=g27825]
21/05/2014 13:51
 
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Re:
Panzer tiger, 21/05/2014 11:29:


....giovane alunno di una scuola media di Forlì sorpreso dal professore mentre guardava foto hard sul cellulare... L'insegnante fa il suo dovere sequestra il telefonino ... La madre denuncia il prof per furto.... [SM=g27825]



quando ero ragazzo si andava in Svizzera, a Chiasso, a comprare Play Boy, perchè portava foto di belle ragazze QUASI nude. E poi si faceva girare la rivista in classe. Ed anche allora ogni tanto c'era un sequestro con relativo invito ai genitori di presentarsi dal preside. Ma allora erano schiaffoni per i figli, non denunce per i professori....vuoi vedere che i cellulari di prima generazione hanno reso imbecilli i genitori attuali, quelli che denunciano i professori? potrebbe starci....;o)




21/05/2014 14:17
 
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Senza andare a cercare i massimi sistemi e la qualità della vita nelle ere geologiche, il messaggio invita semplicemente ad alzare la testa ogni tanto dal telefonino e guardarsi intorno. Ho impressione che ben pochi qui abbiano l'abitudine di frequentare autobus, treni e metropolitane e non si rendano conto di quanto è diffuso il fenomeno.

Giorgio
"Non puoi dire di non esserne capace se prima non ci provi"
21/05/2014 14:46
 
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a parte che sarebbe interessante conoscere come i nostri predecessori occupavano il tempo libero nel pleistocene superiore, visto che non se ne sa quasi nulla, non mi risulta che alcuno abbia contrapposto Tolomeo-Aristotele a Copernico ed alle rispettive visioni cosmologiche. Mi pare che qui una lamentazione apparsa su you tube sia stata valutata e commentata in modo differente tra gli interlocutori. Alcuni degli interlocutori poi hanno portato esempi, discutibili fin che si vuole ma verificabili, a sostegno delle proprie tesi. Altri si sono limitati ad un critica aprioristica.
Frequentando mezzi pubblici dall'infanzia ho sempre visto persone immerse nei mezzi di comunicazione a loro disposizione in quel momento, sia che si trattasse di giornali (dall'Unità ad Avvenire) sia di giornaletti (da Tex Willer a Topolino)sia che, ben dopo, si trattasse di smart phones e simili. Come non ritenevo di avere elementi per giudicare l'intelligenza dei lettori di 60 anni fa in funzione di quello che leggevano, così, PER QUANTO MI RIGURDA, non ritengo di essere in grado di farlo ora, almeno in funzione di come usano il PROPRIO tempo durante il viaggio. Ma ovviamente questa è un'opinione personale. ;O)
[Modificato da paparoberto1942 21/05/2014 14:54]


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