personalmente affermo che se uno affida il suo messaggio al WEB allora INTRINSECAMENTE ogni utente diventa il suo target. Un messaggio pubblicitario è l'espressione più comune di un messaggio che si rivolge ad un target, però un messaggio di successo raggiunge positivamente un gran numero di utenti, creando approvazione o almeno discussione costruttiva. A volte interessando un pubblico che proprio non era il target presunto.
Ciò detto il WEB, ed anche la pubblicistica cartacea, sono pieni di profeti dell'alienazione da "villaggio virtuale". In fondo questi strumenti di comunicazione sono bersagli facili: costano, sono un segno del consumismo sfrenato, fanno perdere tempo, non portano a conoscenze approfondite ed amicizie vere...etc..etc.....
Peccato che nessuno, o pochi, di questi profeti antiweb analizzi il mondo PRIMA del web.
In questo filmato l'attore continua a ricordare l'importanza del "guardarsi negli occhi", frase ad effetto ma sostanzialmente irrilevante. Chi si guarda negli occhi nella realtà? i nostri padri al bar? assolutamente no. Per guardarsi negli occhi l'uomo, che non ha occhi mobili indipendenti, deve essere in coppia e solo in coppia. A scuola si guarda la cattedra, al cinema si guarda lo schermo, al bar si guarda il barista, al tavolo si guarda, se lo si guarda, solo quello con cui si sta dibattendo in quel momento, e i circostanti fanno da coro.
Potrei continuare ma preferisco chiudere affermando che per me non c'è nulla di particolarmente rilevante da cogliere nel filmato, ricordando anche che gli studi sull'empatia sono un po' più approfonditi delle parole dell'attore. Almeno questa è la mia opinione, verificabile, se uno lo volesse.