HASEGAWA/ITALERI/REVELL 1:72
REPUBLIC P-47 THUNDERBOLT
Il Republic P-47 Thunderbolt, soprannominato "Jug" era un cacciabombardiere statunitense impiegato durante la seconda guerra mondiale. A causa delle sue oltre sette tonnellate di peso e delle notevoli dimensioni, è considerato il monomotore monoposto più grande e pesante mai costruito prima e durante il conflitto. Proprio questa sua grossezza lo faceva poco apprezzare da molti piloti. Il P-47, inoltre, aveva una scarsa stabilità direzionale e, a quote medio-basse, si mostrava riluttante a compiere manovre acrobatiche e la accelerazione era ridotta. Ma era estremamente potente, con i suoi motori da 2.000 HP o più, ed era veloce, specie ad alta quota. Era, poi, pesantemente armato e la sua robustezza gli permetteva di rientrare alla base anche se molto danneggiato. A partire dai primi mesi del 1943 fu impiegato intensamente su tutti i fronti, contribuendo in maniera rilevante a consolidare la supremazia alleata negli ultimi due anni di guerra. Fu costruito in complessivi 15.683 esemplari e, dopo il confliltto, servì nelle aviazioni di una quindicina di Paesi, Italia inclusa.
Il P-47 apparve nei cieli d'Europa nell'aprile 1943. Inizialmente il suo raggio di azione era appena superiore a quello dello Spitfire, ma con serbatoi supplementari presto aumentò la sua autonomia.
Il P-47 entrò in azione per la prima volta con il 4th Fighter Group. I piloti di questa unità provenivano dai tre British Eagle Squadron equipaggiati, in precedenza, con il britannico Supermarine Spitfire. Il cambio di aerei non fu gradito da tutti. Il P-47 era massiccio, ottimizzato per operare ad alta quota, aveva un’apertura alare maggiore di un metro e mezzo, una superficie alare maggiore di un quarto. Il volume della fusoliera era quattro volte quello dello Spitfire e pesava quasi il doppio di uno Spitfire V. In un ruolo difensivo, in effetti, il Thunderbolt risultava inadeguato. Sia il Me 109, sia il FW 190 potevano, come lo Spitfire, superare in virata e in cabrata il P-47. Ma se entrambi i caccia tedeschi potevano interrompere un combattimento con lo Spitfire gettandosi in una ripida picchiata, se questa manovra veniva tentata contro i Thunderbolt, sarebbero stati presto raggiunti dal caccia della Republic Aviation.
L’asso Americano Jim Goodson, che aveva pilotato gli Spitfire con la RAF e pilotò un P-47 nel 1943, all’inizio condivideva lo scetticismo degli altri piloti riguardo quello che chiamavano "bottiglia di latte da sette tonnellate"(seven-ton milk-bottles). Ma Goodson imparò ad apprezzare il potenziale del P-47. “C’erano molti piloti americani che preferivano il P-47 a ogni altra cosa: non erano d’accordo che il Fw 190 avesse un margine di superiorità nei confronti del Thunderbolt.”
I punti forti del P-47 erano il potente armamento, la robustezza e, soprattutto, l'irraggiungibile velocità in picchiata. Era armato con 8 mitragliatrici M 2 modello aeronautico (le cui canne sporgenti sul bordo d'attacco dell'ala ricordavano minacciosamente gli artigli dell'orso Grizzly), mentre in picchiata era velocissimo. Ma i piloti tedeschi appresero ben presto a non lanciarsi in picchiata per sfuggire a un P-47.
Il P-47 aveva la principale limitazione nel consumo elevato (qualcosa come 400 litri, l'ora, circa il doppio del Mustang) e conseguentemente una autonomia assai insoddisfacente. In seguito però, per sfruttare le grandi capacità di carico date dalla potenza e la struttura, serbatoi aggiuntivi sia interni che esterni incrementarono moltissimo questo valore, da 850 a 3.000 km, e perfino a 3.500 nel caso del P-47N.
La versione più importante fu comunque la D: prodotta in oltre 12.000 esemplari, era lo standard di riferimento, ma fu a sua volta modificata in numerosi componenti durante la produzione. Ad esempio dalla versione P-47D-25 venne adottato un tettuccio a goccia al posto di quello raccordato con la fusoliera, permettendo una visibilità di 360° al pilota. Benché nato come caccia d'alta quota, questo aereo venne sempre più spesso usato come cacciabombardiere poiché la sua robustezza e stabilità di tiro lo rendevano una macchina di rara efficacia. Distrusse in questo modo ogni genere di bersaglio in aria o in superficie, con razzi, Bombe e munizioni sparate sfidando una reazione contraerea spesso selvaggia e decisamente letale per macchine meno robuste. Venne soprannominato "Jug" (abbreviazione di "Juggernaut", divinità dai poteri straordinari).
Secondo le statistiche postbelliche rese note dall'USAAF, il P-47 eseguì 546.000 sortite durante la seconda guerra mondiale, sganciando 119.000 tonnellate di bombe, 60.000 razzi e 135 milioni di munizioni. Le ore volate furono 1.934.000 e il consumo di carburante arrivò a 775 milioni di litri, circa 400 all'ora, uno ogni 9 secondi. Il North American P-51 Mustang si "accontentava" di 225 litri e il Mitsubishi A6M Zero poteva scendere a 60.
La percentuale di perdite era dello 0,7% (circa 3.800 esemplari in tutto) con una media dichiarata di 4,6 e una effettiva di forse 2,5-3 aerei abbattuti per ogni perdita subita in battaglie aeree; al P-47 vennero accreditati circa 3.752 aerei abbattuti e 3.315 distrutti al suolo.
SCHEDA TECNICA
Tipo cacciabombardiere
Equipaggio 1
Costruttore Republic Aviation Company
Data primo volo 6 maggio 1941
Data entrata in servizio 1942
Esemplari 15 600 circa
Dimensioni e pesi
Lunghezza 11,02 m
Apertura alare 12,38 m
Altezza 4,47 m
Superficie alare 27,9 m²
Peso a vuoto 4 513 kg
Peso max al decollo 7 938 kg
Propulsione
Motore Un radiale 18 cilindri
Pratt&Whitney R-2800 Double Wasp
Potenza 2 570 CV
Prestazioni
Velocità max 697 km/h a 3.050 m
Autonomia 800-3 000 km (massima)
Tangenza 12 800 m
Armamento
Mitragliatrici 8 da 12,7 mm
fonte wikipedia