BR1(59), 27/10/2012 11:00:
Esatto e per me le motivazioni sono sostanzialmente tre: L'ideale (difendere il sacro suolo della patria, cacciare l'oppressore, conquistare la rossa primavera, ecc.)Il bisogno (quando fare il soldato diventa un mestiere, ed a volte in certe situazioni socio-economiche,l'unico possibile). L'obbligo (quando ti arriva il precetto e devi partire, per il re, per il duce, per lo stato, ecc.) E per me tutti i giovani che, volenti o nolenti, hanno indossato una divisa ed adesso si trovano 2 metri sotto terra meritano di essere ricordati e commemorati, punto.
A questo proposito mi interessa sapere cosa ne pensi dell'alpino ucciso l'altro giorno in Afganistan, è giusto fargli i funerali di stato o siccome era un professionista va trattato alla stessa stregua di un rapinatore di banche?
Prendo atto che per te i soldati delle SS che rastrellavano gli ebrei nelle retrovie e li mettevano nelle fosse comuni meritano di essere COMMEMORATI (quindi ricordati sollenemente e pubblicamente) alla stregua degli Italiani uccisi a Cefalonia, dato che erano tutti giovani che hanno indossato una divisa e stanno due metri sotto terra. In sintesi, se indossi una divisa e sei morto, quello che è successo nel mezzo non conta. Bene, almeno hai chiarito il tuo pensiero e ci siamo capiti.
Sui funerali di stato all'alpino morto, francamente, non ho nessuna opinione. E' un ragazzo che è morto facendo il suo lavoro e ne ho il massimo rispetto, così come ce l'ho dei soldati americani che vanno in Iraq per pagarsi gli studi o mantenere la famiglia, anche se l'invasione dell'Iraq è stato un atto che non condivido. Se vogliono fargli i funerali di Stato non è cosa che mi interessi minimamente.