Consiglio Acquisto.

durruti16, 15/05/2011 10.16:

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Premesso che io i Fengda non li conosco, e premesso che probabilmente per una persona che fa un uso amatoriale dell'aerografo per belle arti vanno anche bene, continuo a pensare che per i modellisti che ne fanno un uso "intenso" spendere 100 o 200 Euro per un prodotto di buona marca sia un ottimo investimento, a fronte dei 50 Euro a botta che sborsiamo per un kit (che diventano facilmente 100 con quattro cagate di aftermarket...)
Anche io ero soddisfatto del visore che mi ero comperato su E-bay a pochi Euro, poi ne ho preso uno di marca americano che costava tre volte tanto... Beh, i miei occhi mi ringraziano ancora adesso...
Infine (ma queste sono convinzioni del tutto personali e del tutto opinabili, ovviamente) penso che assecondare la corsa cinese al prezzo stracciato sia controproducente per tutti... Per mettere sul mercato un aerografo a 30 Euro, dato che nessuno (neanche i cinesi) regala niente, vuol dire che la differenza l'ha pagata qualcun altro (gli operai cinesi, l'ambiente inquinato, le migliaia di cinesi fucilati ogni anno per permettere al governo di mantenere un regime totalitario, le imprese occidentali messe fuori mercato con la concorrenza sleale....)
Non è che si cambia il mondo con la politica di acquisto degli aerografi, però sarà anche paradossale ma certe cose (specie se voluttuarie) forse costa meno pagarle un po' di più.

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mc65, 15/05/2011 11.21:

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appunto...

premessa della premessa: siamo off topic di alcuni anni luce.
detto ciò, mi fa piacere entrare in argomento...

i fengda probabilmente NON sono perfetti, ma delle signore copie degli iwata (che non conosco). per fare una comparazione oggettiva dei due prodotti bisogna averli entrambi, e saperli usare almeno all'85% delle loro potenzialità.
quindi in quanto copie hanno un'aura di fregatura e di disonestà.
però va detto che i signori cinesi sanno fare copie scamuffe a basso costo, e copie meglio dell'originale. dipende solo da quanto ci vogliono investire e a quanto le vogliono vendere.. questo per quel che riguarda l'oggetto in sé.

in linea di principio sono assolutamente d'accordo che "chi più spende meno spende", e che sarebbe eticamente più corretto favorire un'economia sana anziché una malata o peggio criminale.
solo che anche qui c'è il però: è vero che la cina non è tenerella, così come è vero che i giapponesi che producono iwata si sono risollevati da due bombe atomiche tornando a essere una potenza (e vendendo auto mitsubishi, stessa casa dello zero, agli stessi statunitensi) sacrificando tutte le generazioni postbelliche... non fucilano i loro cittadini, ma c'hanno un tasso di suicidi inverosimile!

e sarà bene fermarci ai due paesi in gioco, ché se cominciamo a fare le pulci a tutti (noi compresi) non la finiamo più...
tutto questo per dire non solo che il più pulito c'ha la rogna, ma che è difficile "difendere" un comportamento piuttosto che un altro senza rischiare di diventare uno strumento per interessi terzi.
ovviamente sono chiacchiere da bar della domenica mattina, sai quanto gliene frega al mondo di dove (e come pago) io un aerografo...

peraltro, questa domenica mattina io sono già in tenuta da lavoro, e ieri mi sono sciroppato 10,20 ore di servizio più altre 4 per tornare nel mio comune per votare il referendum sul nucleare... fatte le debite proporzioni, mi domando chi sia più tutelato, tra me e il cinese rampante.

come la penso io non ha importanza, diciamo che cerco di mangiare i prodotti del mio orto, irrigato con l'acqua del mio pozzo tirata su con l'energia del mio fotovoltaico. ma che per realizzare 'sta giostra ho fatto e faccio un lavoro che mi fa bruciare quotidianamente dalle 8 alle 15 tonnellate di carburante, con conseguenti emissioni dannose che surclassano (ma di tanto, eh!) tutti gli sforzi che io posso fare per minimizzare la mia presenza sul pianeta..
inoltre, non è nemmeno pensabile che tutti facciano come me anche potendo: non ci sarebbe lo spazio fisico, semplicemente!
insomma, non è questione di incoerenza, ma giocoforza siamo tutti chi più chi meno contraddittori nei nostri atti. facciamo pace con questa realtà oggettiva, sennò alla contradditorietà aggiungeremo la frustrazione!

tutto questo per arrivare a chiederti l'indirizzo di dove hai preso il tuo visore...
ne ho uno cinese (mea culpa) e preferirei prendere un prodotto europeo. ma chissà la zeiss a chi appartiene veramente, ora?? agli americani non darei nemmeno le bucce delle noci, per come mi sono simpatici, ma per quanto detto sopra bla bla bla.

ciao e grazie, p.

ps il tuo nome di battesimo NON è buenaventura, vero?

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mc65, 15/05/2011 11.21:

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appunto...


come la penso io non ha importanza, diciamo che cerco di mangiare i !

tutto questo per arrivare a chiederti l'indirizzo di dove hai preso il tuo visore...
ne ho uno cinese (mea culpa) e preferirei prendere un prodotto europeo. ma chissà la zeiss a chi appartiene veramente, ora?? agli americani non darei nemmeno le bucce delle noci, per come mi sono simpatici, ma per quanto detto sopra bla bla bla.

ciao e grazie, p.

ps il tuo nome di battesimo NON è buenaventura, vero?

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mc65, 15/05/2011 15.17:

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a me intrigavano questi, in astratto...
www.ottofrei.com/store/product.php?productid=17017
ma in concreto la cifra è tale che, infatti, purtroppo...


invece, seguendo le tue indicazioni, ho trovato questi:
cgi.ebay.it/Donegan-OptiVISOR-Binocular-Magnifier-DA-3-1-3-4X-14-/130371738763?pt=LH_DefaultDomain_0&hash=item1e5ac2dc8b#ht_14...
ma non ho capito quali conviene prendere... forse il 3,5 x e via?

per chi fosse interessato all'argomento di cui sopra, "terra e libertà" dà genericamente un'idea di quella storia, soprattutto a livello di conflitti interni allo schieramento repubblicano.
e l'italiano giardino ha disegnato una bella trilogia dal nome "no pasaran" che di suo vale un perù solo per la parte grafica...

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mc65, 15/05/2011 15.45:

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qui giardino. anche la serie "viaggi" merita, mentre jonas fink è (ancora) incompleto...
lizard.rcslibri.corriere.it/autore/giardino_vittorio.html

concordo su loach: riff raff insuperato, per me!

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Tiger I, 15/05/2011 11.27:

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Quello che manca alle aziende cinesi è un serio controllo qualità sulla componentistica cosa che hanno le aziende estere con fabbriche in casa loro, quindi è molto probabile che capiti un prodotto perfettamente funzionante come uno che non funziona affatto. Questo lo dico per esperienza diretta lavorando in una concessionaria di prodotti provenienti da Taiwan, che poi sempre Cina sarebbe.
Ciao

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