00 16/09/2015 21:44
in primo luogo, bisogna ricordare che la foto ritrae un instante e che, quindi, sempre se di buona qualità, ci può dare solo indicazioni sul quel preciso momento. conseguentemente, la foto in se per se non è discriminante generale, ma solo particolare (se vogliamo riprodurre il mezzo in quell'istante, fondamentalmente) perchè il veicolo, dopo la foto, avrebbe potuto finire in un a pozza di fango, venire avvolto da una nuvola di polvere o urtare contro qualcosa.

in secondo luogo, le foto in B/N, soprattutto se originali d'epoca, spesso non possono restituire il principale "invecchiamento" di un mezzo, ossia la polvere ed il fango leggero, senza considerare l'ambiguità delle zone d'ombra e delle mimetiche o che le scrostature, se davvero fatte in scala, spesso non si vedrebbero proprio. infatti, fateci caso, tendenzialmente i modelli dei mezzi moderni vengono riprodotti con molto più sporco e molta meno usura, rispetto a quelli della WWII, proprio perchè le foto a colori danno la possibilità di cogliere il lerciume che li avvolge e non il quintale di ruggine che ci siamo inventati.

proprio questa differenza di finitura, ci porta al concetto cardine della questione, ossia, cosa vogliamo raccontare con il weathering? vogliamo raccontare la realtà, magari affidandoci ad un fotogramma e/o ad una base bibliografica sostanziosa, o vogliamo raccontare una storia (storia in senso di racconto, non di frottola, sia ben inteso)?
io credo che bisogni prima rispondere a questa domanda e poi agire di conseguenza anche perchè lo sporco (polvere, fango, grasso, sudiciume, etc), l'usura di tipo cinetico (urti, graffi, colpi, etc) e l'usura di tipo chimico (ruggine, verinici alterate, etc) hanno specifiche cause, spesso non concordi, e non vanno accorpati in un unicum.
[Modificato da vorthex85 16/09/2015 21:46]