Scusatemi i più diffusi bunker giapponesi erano questi della foto allegata
poi a Le fortificazioni a Buna
Qui le fortificazioni giapponesi erano fatti con tronchi di palme da cocco, terra e sacchi di sabbia e mimetizzati con rami, foglie e piante.
In alcuni casi erano stati usati anche pezzi di corazze, non sono stati rinvenuti bunker di calcestruzzo.
I bunker erano lunghi e molto ben edificati , i pali degli angoli erano ben conficcati nel terreno e quelli orizzontali erano incastrati saldamente, molti strati di tronchi e terra erano utilizzati per avere una totale protezione dai colpi di mortai e artiglieria leggera; anche i tetti erano costruiti allo stesso modo.
I bunker erano collegati da trincee in entrambe i lati, al centro di queste vi erano dei cecchini inoltre i bunker potevano dirigere il loro fuoco a copertura l’uno dell’altro.
La zona latrine, cucine e rifugi nonostante i bombardamenti rimase un esempio di pulizia ed efficienza.
Granate, mortai e armi leggere non servivano a nulla contro questi bunker , in più casi dopo aver tirato granate a mano al loro interno si è utilizzata benzina per bruciarli e in fine sono stati sigillati con sabbia e detriti.
Bunker doppi 15 metri x 4,5 m o 18 m x 12 m montagne di terra alte da 1,5 m a 4,5 m , una parte centrale forma due alloggiamenti all’interno.
I singoli misurano 7,6 m x1,5 metri con una feritoia centrale di 2,5 m x 60 cm o 1,8 m x 45 cm.
Questi due tipi di bunker erano usati per piazzare mitragliatrici pesanti e quelli doppi anche piccoli pezzi di artiglieria ( specialmente controcarro).
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