00 16/01/2015 22:42
L'affermazione generalista che dice che durante la Repubblica Sociale tutto era ammesso ed utilizzato in fatto di uniformi è vera parzialmnte. Si può essere d'accordo soprattutto per quanto riguarda i capi di vestiario, stanti le difficoltà nella produzione e negli approvvigionamenti del vestiario, tanto che effettivamente si trovano combinazioni estemporanee di genere veramente diverso. Nonostante questa situazione, che si verificò soprattutto nei primi mesi dopo la nascita della Repubblica, una certa uniformità era comunque rilevabile per i reparti più consistenti numericamente, così come l'osservanza dei Regolamenti in termini di uniformi era sostanzialmnte discreta.
Detto questo volevo solamente aggiungere alcune cose alla mia risposta precedente, chiarendone alcune.

Probabilemnte non mi sono espresso correttamente. Le Brigate Nere al bavero NON portavano i gladi, bensì i fascetti rossi (in zama verniciata piuttsto che, in casi più rari, ricamati). Come ho scritto nel post precedente i gladi erano prerogativa delle Forze Armate (Esercito, Aeronautica, Marina e, solo dopo l'incorporazione nelle Forze Armate, anche dalla Guardia Nazionale Repubblicana). I reparti politicizzati non indossarono, in genere, i gladi, ma altri attributi (fascetti dorati o rossi, teschietti e così via). Limitando il discorso alle Brigate Nere, il Regolamento per il Corpo Ausiliario delle Camicie Nere prevedeva, appunto, l'utilizzo al bavero dei fascetti di colore rosso. La norma fu generalmente rispettata, come si rileva dalle fotografie, da tutte le Brigate Nere, a volte con l'aggiunta dei teschietti metallici (soprattutto da quelle Brigate Nere che utilizzarono delle mostrine di grosse dimensioni). Unica eccezione che conosco è quella della Brigata Nera "Fedelissima", composta da romani, che aveva, effettivamente, mostrine pentagonali con il gladio (con serto di quercia ed alloro, come quello delle Forze Armate) e della Batteria "Valtellina" della Brigata Nera di Milano, che recava un gladio rosso (senza serto) in luogo del fascetto.

Il cappello alpino (senza penna) può essere utilizzato solo se rappresenti un milte della Brigata Nera Alpina Mobile. L'uniforme di questo reparto era composta da camicia o maglione girocollo nero e uniforme grigioverde tipo paracadutista, con mostrine nere pentagonali, caricate da fiamma verde e fascetto rosso.

Il copricapo tipo delle Brigate Nera era il cappello a busta con visiera nero (sia modello 42 sia di fattura privata o, caso non raro, feldmutze tedesco), utilizzato sia da ufficilai che dalla "truppa" (anche se la definizione di ufficiale per le Brigate Nere è improprio).

Per concludere, i gambali. I gambali, a mio avviso, puoi utilizzarli solo per un "ufficiale", dato che non è infrequente vedere ufficiali delle Brigate Nere con gli stivali.

Spero di esserti stato utile.

Paolino

"ITERUM RUDIT LEO"