Ora passiamo all’interno dei portelli, che si possono montare sia aperti che chiusi, con una serie di fotoincisioni opzionali, a cui va aggiunta una buona dose di rod della Evergreen, nella scatola sono inclusi dei cavetti di ottone, ma a mio avviso sono più difficili da lavorare, quindi li ho sostituiti con il plasticard, oltre ad aver aggiunto un qualche dettaglio tipo il completamento delle cerniere esterne, io ho optato per la versione chiusa, con tutti quei portelli aperti, a mio avviso viene a perdersi la linea generale del veicolo, che è già brutto di suo, ma che comunque, ha un suo fascino, l’assemblaggio del tutto non è proprio agevole, e richiede una buona dose di pazienza e attenzione, e purtroppo a modello finito non è che si veda un gran che, ma il gusto del montatore, (e del fatto, almeno io so che c’è) ha prevalso.
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Scusate per le sbavezzate di colla, ma la Tamiya tappo verde, sulla plastica morbida, fa degli strani effetti.
Ai prossimi passaggi.
Ciao,
Graziano.