dunque....
innanzi tutto grazie per l'aiuto e la disponibiltà!
lo apprezzo molto, tanto più che non sono assolutamente ferrato in marineria..
e ora, aggiustiamo il tiro...
il mio progetto, ambizioso non più di tanto, considerato che esistono (e posseggo) i kit sia dell'arado che della catapulta, prevede la realizzazione di quanto sotto, e intorno, alla catapulta per un raggio limitato, obbligato dallo spazio che ho a disposizione per stoccare poi il tutto.
la scelta della nazionalità e del tipo di aereo è dettata appunto dalla disponibilità del kit e dal fatto che ha la caratteristica di poter essere montato con le ali ripiegate. dovessi fare un britannico avrei bisogno di molto più spazio.
a proposito, per catapulta "piccola" intendo comunque il minore dei due modelli standard in uso sulle navi tedesche, sotto i 18 metri e installata su tutte le navi dove era previsto l'impiego di aerei.
mentre quella grande, in uso sulle navi maggiori sulle quali erano previsti anche hangar coperti per i velivoli,era sui 33mt (vado a memoria, sono fuori casa). al disotto di tali misure non credo esistesse nulla in grado di sparare un velivolo per aria con ragionevole successo...
il che non toglie che si potessero velocemente allestire e nascondere, la rampa in sé era imperniata su una base che può far parte tranquillamente di un'installazione su una qualsiasi nave da carico.
per le insegne britanniche su velivoli tedeschi ho forti dubbi, o almeno non ne ho mai sentito parlare.. la strategia di impiego degli idro era di battere quanto più mare possibile senza farsi scorgere dalle prede. una volta individuato qualcosa di succoso, era previsto il rientro immediato alla nave madre, la comunicazione dell'avvistamento a mezzo segnalatore ottico e la manovra di ammaraggio e recupero a bordo.
e quindi iniziava la caccia...
la manovra di strappare le antenne non era esente da rischi concreti per l'aereo, ed era sensata solo in caso la nave madre fosse relativamente prossima allla preda. diversamente nel tempo in cui l'aereo si allontanava per riferire, l'antenna poteva venir riparata. e una qualsiasi comunicazione, in inglese di soccorso, ma anche tedesca di scambio di informazioni, avrebbe prodotto il possibile intervento di altre unità da guerra alleate, cosa evidentemente non gradita...
le soluzioni di cui hai postato le foto sono molto interessanti, ma per i motivi di cui sopra nun se po' fa'.
tanto per fare accademia, queste opere sono state di breve e sperimentale uso nella fase iniziale della battaglia dell'atlantico, quando gli inglesi tentarono di estendere l'ombrello protettivo dell'aviazione ai convogli in arrivo dagli usa.
erano soluzioni di forte compromesso ed estreme, considerando che gli hurricane come quello delle foto su necessitavano di una pista di atterraggio su terraferma, per rientrare.
quindi venivano lanciati in caso di estrema necessità, e al limite della loro autonomia operativa, dopodichè le navi restavano indifese fino al raggiungimento del lato americano dell'atlantico. e in mezzo c'erano i lupi di doenitz...
fu comunque una fase breve, dato che gli americani estesero unilateralmente l'area di loro competenza per quel che riguarda la scorta navale, e i tedeschi evitarono ogni possibile incidente diplomatico, proprio per evitare l'ingresso degli usa come parte attiva nel conflitto.
in ogni caso questi erano già "sbilanciati" verso l'inghilterra, e da subito misero in moto un programma di produzione che arrivò a sfornare un numero diabolico di portaerei di scorta, capaci di proteggere i convogli in maniera significativa.
mentre queste erano poche e in fase di produzione, vennero allestiti dei b24 in configurazione very long range, che vennero schierati, tramite un barbatrucco diplomatico, anche dalla parte europea dell'oceano.
ti sarò gratissimo per quanto riuscirai a scovare nel tuo archivio, nel frattempo anche io continuo a cercare in rete...
ciau, p