Però la questione è un po' diversa. Il campo elettromagnetico di un vascello agisce, per la distorsione determinata sul campo elettromagnetico terrestre, da attivatore delle mine magnetiche, le quali che erano dotate di sensori in grado di rilevare tale distorsione. Quando si parla di mina magnetica navale si intende questo e non una mina che si attacca allo scafo di una nave (anche se esistevano sistemi simili). In generale le mine terrestri della 2° GM erano tutte a pressione, sebbene esistessero varianti adesive/magnetiche. Dalla fine della 2° GM sono state sviluppate mine terrestri a sensore magnetico, in particolare per le submunizioni, tipo cluster bombs.I tedeschi utilizzarono, a partire dal marzo 1942 (battaglia del Volchov) la PzHM3-4, a forma di bottiglia e con tre magneti a U posti alla base per garantire che la carica fosse verticale rispetto alla superficie del veicolo, in modo da sfruttare il principio della carica cava. Poteva perforare sino a 150 mm di corazza. Ma era una granata a mano. Era questa:
L' Armata Rossa usava la RPG 38 e la RPG 40 come granate anticarro da fanteria, con detonatore a tempo o ad impatto, ma non sembra avesse sistemi adesivi magnetici.
I russi usarono moltissimo, a parte l' ubiquo ZIS 2-3 da 76 mm i fuciloni anticarro da 14.5 mm. Gli americani ed inglesi i PIAT ed i bazooka ed diversi tipi di granate anticarro da fucile (anche i russi che furono i pionieri nell' adozione dei lanciagranate).
Syas