Panzer III Ausf. L

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Konigstiger
00giovedì 8 aprile 2004 11:09
Ciao Ragazzi!
Rieccomi qui..[SM=g27823]
Ho da provi alcuni quesiti..
A seguito dell'acquisto di un Panzer III Ausf.L della Tamiya ho deciso di riprodurre un esemplare del DAK di tale mezzo..
Da quello che ne so solo la 10 Panzer Division e la 15 Panzer Division hanno avuto in dotazione tale versione del Panzer III, avete altre informazioni e FOTO di tali mezzi?
Ho visto una bella foto del carro "1-15" sull'ultimo numero del supplemento di "Eserciti nella Storia" su "El Alamein"..

Poi, alcune domande di carattere tecnico:

Ho applicato sullo chassis inferiore dello pennellature di stucco per simulare il fango prima della verniciatura..E' giusta come tecnica o è preferibile farla dopo aver colorato il mezzo? Magari mischiando lo stucco con una miscela di farina e vernice marrone?
Io preferisco fare questa simulazione prima della colorazione e dopo colorare lo chassis con il colore di base e succesivamente i piccoli strati di stucco con del pennello "secco"..Però diventa molto laborioso..[SM=g27825]
Ditemi come fate voi!!

Seconda domanda: come fate a colorare la parte in gomma delle ruote del treno di rotolamento? Con delle mascherature? Ma come le creo!?!?!? Oppure a mano libera e pennello?

La canna in alluminio deve essere trattata con qualcosa prima della verniciatura oppure può essere colorata senza problemi?


Vi ringrazio in anticipo per la pazienza e per le risposte!! [SM=g27823]

<p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da Konigstiger 09/04/2004&nbsp;20.12</i>]</font></p>
Bassho
00giovedì 8 aprile 2004 12:13
Ciao Koenigstiger
Come è andato il tuo diorama con il King Tiger II?
In merito alle tue domande sul panzer III ausf L versione Dak
a quanto mi risulta da una prima, approssimativa, ricerca, le due divisioni del DAK, 15° e 21°, non ricevettero un grande numero di Ausf L come dotazione, essendo il grosso destinato a rimpolpare gli effettivi delle Pz Division sul fronte russo. Dalle fonti storiche risulta che alla 2° battaglia di El Alamein Rommel poteva schierare 200 tanks, di cui 30 Pz IV con il 75/L43. Comunque la versione dell' ausf L ricevuta dal DAK (una fonte indicava circa 50 esemplari, ma è difficile stabilirlo con precisione, dato che la distinzione tedesca era tra Pz III kurz, ossia con 50 mm corto e PZ III lang, con il 50 L 60, in cui rientra anche l' Ausf J) era definita TP, ossia tropicale e rispetto alla versione di serie aveva dei filtri dell' aria aggiuntivi, immagino simili a quelle utilizzati per il PZ III ausf G. Comunque cercherò se ho delle foto da inviarti, anche se ho l'impressione che non ne esistano moltissime per l' ausf L sul teatro africano. Del resto era abbastanza facile confonderlo con l' ausf J se a questo venivano applicate corazzature aggiuntive.
In merito alle domande di tecnica modellistica, Ogu e Zimmerit penso potranno essere più esausitivi. In genere io la gommatura delle ruote del treno di rotolamento la faccio a parte, nel senso che monto le ruote per ultime, colorando le parti in nero con un pennellino una volta verniciatele con il colore di fondo. Ovviamente è anche possibile farlo con le ruote montate, basta stare attenti alla parte interna della ruota. Usando l' aereopenna o altri sistemi a spruzzo è buona norma passare uno strato di primer sulle canne dei cannoni in alluminio, in modo da evitare l' effetto colatura dato che gli acrilici (io uso in larga parte acrilici) tendono ad avere una minore adesività sulle parti metalliche rispetto alla plastica. Credo che dipenda da un certo grado di porosità superficiale della plastica stessa.
Spero di esserti stato utile.[SM=g27811]
Konigstiger
00giovedì 8 aprile 2004 12:43
Ciao Bassho! Aspettavo la tua risposta..[SM=g27823] ..E come sempre è stata esauriente!!

Prova a girovagare su questi due link:

homepage.floodcity.net/users/odmor/photo.swf

homepages.win.co.nz/bphprint/

E dimmi cosa ne pensi del Panzer III Ausf.L che vedi..
Più o meno sapevo della 50ina di Ausf.L dati al DAK..Ma porca miseriaccia ho pochissime foto..Hai qualche foto di dettaglio dei filtri tropicali usati sul "G"..E mi confermi che venivano usati anche sull'"L"..?

Per il resto..Cosa ne pensi dell'infangatura che ho descritto?

P.s.: Il Tiger II è "fermo" in attesa di fotoincisioni!!! [SM=g27826]

Come sempre grazie!! Sei un grande!! [SM=g27811]
Konigstiger
00giovedì 8 aprile 2004 12:56
Dimenticavo..
L'esemplare che vorrei riprodurre puoi vederlo qui:

web1.incl.ne.jp/hinoki/ mm215.html

Ovviamente un pò più usurato..Trovi una sua foto (con cadavere..[SM=g27825] ) sul nuovo supplemento di "Eserciti nella Storia".."El Alamein"..

Ciao, Bassho!! [SM=g27811]
bassho
00giovedì 8 aprile 2004 15:06
Troppo gentile Koenigstiger.
La foto del panzer III che mi hai segnalato, quella del veicolo della 10° panzer è effettivamente di un ausf L, stando alla forma della corazzatura spaziata sullo scudo del cannone.Tuttavia la presenza dei portelli laterali sulla sezione inferiore dello scafo indicherebbe un ausf L di primissima produzione. In seguito vennero eliminati. La foto è comunque stata presa durante la fase finale della campagna d'Africa, quindi durante i combattimenti in Tunisia tra il gennaio/maggio del 1943. Il veicolo dovrebbe fare parte del 7° rgt corazzato, che costituiva il cuore corazzato della divisione. Come simbolo aveva la sagoma di un bisonte. Ho trovato una foto di un Valentine Mk III britannico usato dalla divisione con questo simbolo. In merito ai filtri mi ricordo che su alcuni ausf G TP vennero montati di filtri esterni tipo Feifel, che io associo a quelli usati sulle prime versioni del Tiger I, ma non ho mai visto foto di un tale sistema sul PzIII. A quanto sono riuscito a capire i filtri tropicali sul Pz III ausf L Tp erano più grandi. Guarderò nella mia biblioteca se avessi foto di un Pz III ausf L con i filtri tropicali, ma non ci conterei, visto che non mi sembra di averne mai viste. Comunque è sempre possibile che non venissero montati. La 10° venne trasferita in fretta dalla Francia meridionale alla Tunisia ed è possibile che i suoi carri non siano stati equipaggiati con tali filtri. Del resto le condizioni ambientali della Tunisia erano differenti da quelle del deserto libico o egiziano, con un terreno più sassoso che desertico e più simile alla Sicilia. Se ti interessa ho visto che nel catalogo della INTERNETBOOKSHOP.IT,che vende libri in lingua inglese è presente PZKPFW III di GENDER TERRY, per la collana Tanks in detail della Ian Allen Publishing, volume di 96 pagg dedicato a tutte le versioni del Pz III. Io non ce l'ho e non so come sia, ma la collana è ben fatta. Cito la Ibs solo perchè l'ho spesso utilizzata per procurarmi dei libri in inglese e di venderli in contrassegno.
La tecnica da te descritta l'ho applicata anche io e, pur essendo laboriosa, la trovo efficace, anche perchè consente di creare aree fangose/fango secco senza l'ingombro delle ruote e altri pezzi, che monto successivamente. Però bisogna dosare con attenzione la quantità dello stucco. Una grande quantità lascia pensare all' attraversamento di vaste aree fangose/steppa. Uno strato più sottile all' accumulo progressivo di terriccio/sabbia in aree brulle/desertiche.
Stasera farò le mie verifiche, poi saprò dirti qualcosa di più.
Ps: l'immagine sul sito Jap non riesco a vederla, deve esserci un problema con il server.

Saluti[SM=g27811]
Konigstiger
00giovedì 8 aprile 2004 16:25
Sei un'enciclopedia militare VIVENTE!! [SM=g27811]

Per il sito prova questo..Dovrebbe essere il link corretto:

web1.incl.ne.jp/hinoki/mm215_e.html

[SM=g27823]

Vorrei cimentarmi in un veicolo del DAK..Ma sai qual'è la cosa buffa..Non trovo nemmeno un PZ III Ausf.l con il simbolino della "palma" del DAK..A meno che non consideriamo questo modello virtuale come veritiero:

www.achtungpanzer.bos.ru/3d_pz3_l_right.htm

E qui sorge un altro problema..[SM=g27825]
La parte sopra la torretta che è dipinta come la bandiera nazionalsocialista..Come veniva fatta? Dipinta a mano? Era una specie di lenzuolo..O una bandiera vera? E poi onestamente, conoscevo che con quella livrea non ci furono mai degli Ausf.L..

Scusa se ti rompo..Ma sei una fonte inesauribile..[SM=g27823]
bassho
00giovedì 8 aprile 2004 18:00
Nessuna rottura, mi piace poter chiaccherare con gli appassionati.[SM=g27811]
Per scovare il simbolo del DAK, a meno di non comprare, per es il modellino dell' Italeri della Kubelwagen o la versione da deserto della Tamiya sempre della Kubel, è possibile se trovi set di decal o trasferibili tedeschi nei negozi specializzati.
Cmq se non ricordo male il modellino della Kubel Italeri contiene anche le decals per la versione DAK, oltre a tre figurini dell' Afrika Korps. Ma forse ho capito male e intendevi foto con Pz III L con il simbolo DAK. Non so dirti se da un certo momento in poi il simbolo della palma non fosse più utilizzato. Si può ipotizzare che, nel caso della 10° corazzata, non fosse usato per motivi contingenti, ossia il trasferimento frettoloso in Tunisia. La maggioranza delle foto dei Pz III L li ritrae in Russia, quindi si spiega l' assenza.
Circa la bandiera di identificazione aerea è possibile che fosse anche dipinta sulla torretta. In genere ho sempre visto foto dove ricorrevano a bandiere vere e proprie, che erano in dotazione. In commercio esistono quelle in carta della Extra Detail. Ma si possono tranquillamente riprodurre scovando una bandiera tedesca (quella rossa con la svastica) in rete e, dopo averla ridimensionata con qualche programma grafico, tipo photoshop o corel draw, stamparla su carta. In genere io la attacco ad un sottilissimo strato di stucco bicomponente di dimensioni analoghe, in modo da simulare le pieghe della stoffa. Oppure la puoi dipingere direttamente su dei pezzi di carta tipo fazzoletti tempo, dipende dalle tue capacità pittoriche.
Ho visto il PZ III sul sito che mi indicavi, sul quale in precedenza non riuscivo ad entrare. La numerazione 1-15 non mi aiuta visto che non ricordo se fosse quella della 15° panzer nel DAK. Comunque la parte posteriore del modello non presenta variazioni rispetto alla versione standard del carro, nessun filtro particolare (anche se si può immaginare che tali filtri non fossero visibili dall' esterno). Il secondo modellino con la bandiera nazista dipinta è un ausf L ma di produzione avanzata, senza i portelli inferiori. Il simbolo divisionale non si vede bene, ma dovrebbe essere della 15° Pz.Il color sabbia da deserto venne adottato credo a partire dal 1942, infatti le unità della 5° panzer che vennero inviate in Russia nel 1942 avevano carri con mimetica da deserto, essendo originariamente destinati al fronte africano, nonostante il fatto che il colore ufficiale dei panzer a quella data fosse ancora il grigio panzer. Il passaggio su tutti i teatri, salvo l' Africa, al giallo scuro, avvenne solo dall' aprile/maggio 1943. Quindi la livrea sabbia da fabbrica, da cui non traspare il grigio sottostante dovrebbe essere corretta, in particolare per il teatro Tunisino, dove gli ausf L penso abbiano maggiormente operato.
Syas [SM=g27811] (ossia arrivederci a presto).
bassho
00giovedì 8 aprile 2004 18:01
Comunque prova anche ad esplorare questo sito:
cosmos.oninetspeed.pt/dak/dak/about.htm
è dedicato interamente al DAK.
SYAS da Bassho (anche detto The Living Cyclopedia)[SM=g27811]
zimmerit
00giovedì 8 aprile 2004 20:35
Ciao Konigstiger,
ti rispondo per la parte tecnica.
Io per simulare il fango nella parte inferiore dei mezzi uso lo stucco diluito nell'acetone puro (da non confondere con quello per le unghie), che puoi trovare in qualsiasi negozio di bricolage, testurizzato poi con un vecchio pennello piatto a setole dure. Tutto questo naturalmente prima di colorare il modello. Ad verniciatura avvenuta impolvero poi queste parti con terre di colorificio o gessetti diluiti nell'acquaragia, che fà da legante.
Di norma coloro le gomme prima di montarle, io ho sempre usato il pennello, ma sono a conoscenza che qualcuno uso l'aerografo e come mascheratura utilizza o delle dime in commercio oppure un cerchiolimetro, per il colore trovo perfetto H77 della Gunze Sangyo , non altro che un grigio molto scuro.
Per la canna in alluminio non uso particolari metodi, se non quello di passare una prima mano di primer (quasi sempre un grigio chiaro) e poi la mimetica.
Spero di essere stato esauriente.
Ciao
Konigstiger
00giovedì 8 aprile 2004 20:59
Grazie Zimmerit!!

Ti chiedo di illuminarmi sulla tecnica che usi..Cioè..Io per diluire lo stucco ho usato l'acetone per le unghie..E direi che il risultato non è malvagio..Anzi..Mi sai spiegare la differenza con l'acetone che usi tu?

Poi..Dopo aver colorato il modello con il colore di base..Come impolveri le parti "fangose"? Diluisci i gessi..E prendi le terre (ma dove si trovano???[SM=g27825] )..E gliele passi sopra con un pennello..Ma l'acetone con i gessi diluti non rischi di far colare il colore di base?
Scusa la stupidità delle domande..Ma vorrei capire bene come funziona..Non è la prima volta che sento questa tecnica..Ma non l'ho mai provata..

Per la canna e le ruote seguirò il tuo consiglio!!!

P.s.: Grazie Bassho per le notizie storiche..[SM=g27811]

A Presto ragazzi..Sono sicuro che vi romperò ancora..[SM=g27823]
zimmerit
00venerdì 9 aprile 2004 00:19
L'acetone per le unghie contiene delle essenze, che a mio avviso pregiudicano il risultato, se provi ad usare l'acetone puro (1 Litro costa pochi euro) vedrai che ti troverai meglio.
Dopo che hai passato lo stucco con l'acetone lasci asciugare il tutto, succesivamente colori il mezzo con la mimetica, a colore perfettamente asciutto prendi delle terre di colorificio o dei gessetti che polverizzerai, (li puoi trovare nei colori di belle arti), o li dai asciutti con un pennello, oppure pratichi una specie di lavaggio con acquaragia e terra e/o gessetto. Naturalmente questi devono avere un colore terroso (Es. Terra d'ombra naturale).
Non so se sono stato chiaro è più facile a fare che a spiegare.[SM=g27811]
Konigstiger
00venerdì 9 aprile 2004 13:36
Sei stato chiarissimo Zimmerit!! [SM=g27811]

Bene..Allora pongo un'altra domanda a Bassho..La nostra enciclopedia vivente..[SM=g27823]

Prova a dare un'occhiata a questo PZIII Ausf. J:

www.fly-navy.de/privat/modellbau/panzer3.htm

Sinceramente è la livrea che mi piacerebbe fare..Ma ora sorgono i problemi con le spese che ho affrontato..Ti spiego..Come vedi il kit rappresentato in quel sito è quello della Revell..E rappresenta un Ausf.J..Io ho preso il kit della Tamiya per un Ausf. L..Ho preso le fotoincisioni della Eduard per l'"L"..Ed anche la canna della Jordi..E, dulcis in fundo..I cingoli in metallo della Friulmodel..Cod. FM ATL 04 da 40 Cm (STRETTI ) in uso dal 1941/1944..[SM=g27829]
Ora..Secondo VOI riesco a conciliare i miei acquisti in modo da fare un Ausf. J..? I cingoli sono compatibili o rischio di fare un'incongruenza storica? Anche perché non sapevo se acquistare quelli “LARGHI” o quelli “STRETTI”.. Idem per lo fotoincisioni..Ma per quest’ultime di grossi problemi non dovrebbero esserci..
Per la modifica del kit non dovrebbero esserci grossi problemi..Basta non mettere la protezione aggiuntiva frontale dell'"L"..E modificare un attimo la corazzatura frontale della torretta..Per il resto l'armamento è identico..L’unica altra modifica sono le sospensioni potenziate..Ma quelle non si vedono..

Se poi Bassho..Riesce anche a recuperare notizie storiche sul carro che è descritto nel sito sopra sarebbe perfetto!!

Grazie di tutto!!!! [SM=g27824]

bassho
00venerdì 9 aprile 2004 15:59
Hello Koenig.
Allora vediamo di procedere con ordine.
Il pz III ausf J sul sito da te indicato appartiene alla 15° Pz,8° rgt corazzato, come evidente dal simbolo divisionale, una sorta di triangolo rosso. In merito ai cingoli la questione è questa, dal 1936 al 1941 i Pz III erano equipaggiati con i cingoli da 36 cm. Quindi per un Pz III J quelli larghi, da 40 cm sono corretti. L' altra versione della Friulmodel, parlando di cingoli larghi, dovrebbero essere gli OSTKETTEN, cingoli da neve dalle estemità allungate per ridurre il peso specifico per centimetro quadrato del carro e quindi facilitare la mobilità su neve, ghiaccio e fango. Non vennero mai impiegati, a quanto mi risulta, su fronti diversi da quello orientale e potevano essere montati indifferentemente sul PZIII, PZIV e STUG III/IV.
Le differenze tra AUSF J e AUSF L non si limitano a quelle da te descritte. Sul vano motore la disposizione dei portelli di accesso al motore e dei filtri dell' aria è diversa da quella dell' ausf L. Dalla torretta vengono eliminati le due feritoie laterali, che nel J erano posizionate immediatamente prima dei portelli per l' equipaggio. Inoltre viene eliminato, dallo scudo del cannone la feritoia del caricatore, posta sulla destra della mitragliatrice coassiale. Rispetto all' ausf J l' ausf L è il primo modello di serie ad avere la corazzatura spaziata sia sul mantello del cannone che sulla corazza frontale vera e propria. In realtà, però, era pratica comune della panzerwaffe "upgradare" i tanks con interventi successivi o modifiche da campo. Quindi la corazzatura spaziata sulla corazza frontale poteva essere aggiunta dalle officine da campo. Se vuoi fare un ausf J dal modellino Tamiya, che ho anche io (da costruire), si tratta di conversioni abbastanza facili. Tuttavia, avendo preso le fotoincisioni per l' ausf L, che sicuramente non sono regalate, a parer mio ti conviene fare l' ausf L.
Ieri ti ho detto che avrei fatto delle ricerche fotografiche nella mia biblioteca di documentazione. I risultati sono stati i seguenti. Ho trovato una foto di un PZ III L della 15° divisione messo fuori combattimento durante la 2° battaglia El Alamein (23/10-04/11/1942, ciò conferma la presenza di un certo numero di ausf L in dotazione al DAK a quella data. Purtroppo non ho potuto scanerizzarla perchè non ho lo scanner a casa ed il libro in questione è parecchio voluminoso per portarmelo in ufficio. Inotre l' ausf L era messo sullo sfondo e non si vedeva bene. Nel caso seguissi il mio consiglio e procedessi con l' ausf L, ricorda solo che se vuoi ambientalo ad El Alamein, devi montare i due portelli posti sulla parte inferiore dello scafo, che sul modellino Tamiya sono indicati come opzionali. Questo perchè si tratta di un mezzo di primissima produzione. Successivamente i portelli vennero eliminati (non credo con grande felicità degli equipaggi, che per abbandonare il carro dovevano passare dai portelli della torretta).
Ho appurato (e ti spedirò la foto che ho potuto scannerizzare all' indirizzo e mail da te postato) la forma dei filtri tropicali per gli ausf J, che credo fossero gli stessi filtri montati sulle versioni successive, l' ausf L e, da quanto recita la didascalia, anche su quelle precedenti ancora in dotazione al DAK (ausf G ed H), che venivano così upgradate. Somigliano a quelli presenti, per es, sullo stug III F8 (il primo a montare il cannone da 75/43), solo leggermente più larghi. Ti accluderò anche due foto di ausf L in azione in Tunisia, anche se non sono molto utili a livello di dettaglio, ma più per eventuali ambientazioni/diorami. Ovviamente se altri fossero interessati basta che me lo facciano sapere.
Ho ceduto alla tentazione enciclopedica e accludo la consistenza
numerica della componente corazzata del DAK nella 2° battaglia El Alamein, per la 15° e 21° panzer.

15° pz - 8° rgt in forza operativi
PZ II 14 12
PZIII (K) 43 38
PZIII (L) 44 43
PZ IV (K) 3 2
PZIV (L) 15 15
PZ comando 2 1

TOT 121 111

21° PZ - 5° rgt
PZ II 19 18
PZIII (K) 53 43
PZIII (L) 43 43
PZIV (K) 7 6
PZIV (L) 15 15
PZ com 6 3
TOT 143 128

Con PZIII (K) si intendono le versioni G/H/J con 50/42
Con PZIII (L) si intendono le versioni J/L con 50/60
Idem per il Pz IV - K = ausf D/E/F1 con 75/37
L = ausf F2/G con 75/43
Per carri comando venivano generalmente utilizzati i PZ III H con cannone posticcio e apparato radio posteriore, meno di frequente i PZ II.

Per concludere, in relazione alla precedente discussione sul King Tiger, ho scoperto che almeno 1 Tigre II torretta porsche era ancora operativo al marzo 1945. Venne assegnato al kampfgruppe Munchenberg, che combattè in Est Prussia nel marzo/aprile 1945.
Syas[SM=g27811]
Konigstiger
00venerdì 9 aprile 2004 17:18
Perfetto Bassho..[SM=g27811] ..Mi ripeterò..Ma tu SEI UN GRANDE!! [SM=g27823]

Bene..Allora, appurato che mi cimenterò per praticità e per budget nella versione Ausf. L..I dubbi rimangono se ho acquistato i cingoli della Friulmodel corretti..Anche perchè in catalogo ce ne sono diversi..Te ne descrivo brevemente il contenuto, io ho comprato:

Cod. FM AW 02
RUOTE TRAENTI PER CINGOLI TIPO
Pz.Kpfw III
DA 40 CM (RAZZATE)

ed anche:

FM ATL-04
CINGOLI MODELLO 1941/44 PER
Pz.Kpfw III/ H, I, J, K
DA 40 Cm (STRETTI)

Ma poi esistono anche in commercio:

FM ATL-03
CINGOLI MODELLO 1940/41 PER
Pz.Kpfw III/ H, I, J
Da 40 cm

e:

FM ATL-05:
CINGOLI MODELLO 1942/45 PER
Pz.Kpfw III/ H, I, J, K
DA 40 Cm (LARGHI)

Quindi, da come dici tu..I "Larghi" sono quelli da neve!! Perfetto, allora ho acquistato GIUSTO!! [SM=g27824]

Per quanto riguarda gli sportelli di fuga laterali sullo chassis inferiore..Li ho già montati..E quindi dovrei essere a posto..[SM=g27823]

Per il Tigre II fatto da Verlinden..Allora mi confermi che esistono dei (almeno uno..) Porsche Turret senza zimmerit..Bene a saperlo..[SM=g27823]

P.s.: Se mai ci incotrassimo..Ti sono in debito di una birra!! [SM=g27811]

Ciao!!
<p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da Konigstiger 09/04/2004&nbsp;17.29</i>]</font></p>
bassho
00venerdì 9 aprile 2004 18:18
Faccio conto sulla Birra [SM=g27811]
Sì credo che tu abbia acquistato quelli giusti. Non sono in grado di dirti (ma non credo proprio) che il DAK avesse cingoli differenti da quelli abitualmente in uso nella Panzerwaffe su altri teatri, ossia ottimizzati per la sabbia. Non li ho mai visti citati e, comunque, il teatro degli scontri in Nord Africa si svolse sempre al limite delle vaste aree sabbiose del SAHARA.
Siccome gli ostketten della Friulmodel li ho usati su un Pz IV credo che siano proprio quelli definiti come "larghi" per il periodo 1942-5, a meno che non sia stato introdotto un modello di cingolo di larghezza ancora superiore, 44-46 cm, ma non mi sembra.

In merito al TIGRE II che citavo non posso dire se fosse con o senza zimmerit, ma solo che un Tigre con torretta Porsche è rimasto operativo sino alla fine della guerra. L'ho citato solo perchè mi ricordavo che desideravi ambientarlo a fine conflitto.
Nella pubblicazione che citavo vi sono 12 foto della dei Tigre II del 503° ss sch pz abt alla fine del 1944 con torretta di serie ma con i carri di almeno 2 plotoni con scafo zimmerittato e torretta no.E' possibile che siano stati assemblati quando arrivò la direttiva che sospendeva l' applicazione dello zimmerit in fabbrica. La lista delle unità che ricevettero il Tigre II è la seguente

Pz Kp (Fkl) 316 - 5 Tigre II (Porsche), 14/03/1944
1 kp/ sch Pz Abt 503 - 12 Tiger II (Porsche), 16/06/1944
3 kp/ sch Pz Abt 503 - 14 Tiger II (12 serie, 2 Porsche), 31/07/1944 (in Francia)
1/sch SS Pz Abt 101 (quello di Wittman)- 14 TIGER II (serie), 01/08/1944
sch Pz Abt 509, 3 compagnie, 45 TIGER II (serie)- 07/08/1944
sch Pz Abt 501 3 compagnie - 45 TIGER II (serie) - 07/08/1944
sch Pz Abt 505, 3 compagnie - 45 TIGER II (serie) - 29/07/1944
sch Pz Abt 506, 3 compagnie - 45 Tiger II (serie) - 12/09/1944
sch Pz Abt 503, come sopra - 01/01/1945
sch SS Pz Abt 501 (ex sch Pz Abt 101 sino al 22/09/1944), come sopra, 14/12/1944
sch SS Pz abt 503 (ex sch SS Pz Abt 103 sino al 14/11/44), 39 TIGER II di serie, 25/01/1945
sch SS Pz abt 502 (ex sch SS Pz Abt 102 sino al 09/09/1944), 31 TIGER II (serie), 06/03/1945
sch Pz Abt 507, 1 kp, primi 2 plotoni con 6 TIGER II (serie) e 3° con 3 Jagdpanther, 3° kp con 15 TIGER II (serie), 03/1945
3° kp sch Pz Abt 510, 6 TIGER II, 29/03/1945
3° KP sch Pz Abt 511 (ex sch Pz Abt 502 sino al 05/01/1945), 8 TIGER II, 30/03/1945

Pz Abt Kummersdorf-Munchenberg 4 TIGER (1 porsche) - 03/1945
Pz Gren Div Paderborn, 9 TIGER II (non specificato il tipo)
altri 20 veicoli distribuiti tra unità ausiliarie e sperimentali, febbraio/aprile 1945.

(della serie: non volevamo stupirvi con effetti speciali...[SM=g27817]
Ok, fra 5 minuti ritornerò alle mie dimensioni normali cessando di svolazzare per la stanza[SM=g27828] [SM=g27828] )
Saluti
sch Pz Abt 509, come sopra, 07/08/1944
Konigstiger
00martedì 27 aprile 2004 09:33
Ho un altro quesito..[SM=g27824]

Ho visto immagini di un Panzer III ausf. L color sabbia che aveva come marchio divisionale uno scudo nero con la testa di morto in bianco sui fianchi della torretta e sul retro della stessa..Ed il numero individuale in bianco (200 o 201)..

Che reparto era? Operò in Africa e si quando?

Lo stesso carro l'ho visto in Panzer Grey..E quindi non riesco a capire qual'è la colorazione corretta..[SM=g27819]


Bassho
00martedì 27 aprile 2004 15:38
Ciao KT.
Dalla descrizione credo si tratti di un veicolo della 18° divisione panzer. In basso, sotto il teschio, dovrebbero esserci una serie di onde o righe trasversali. La 18° venne creata nell' agosto 1940 a Chemnitz, 18° rgt corazzato, almeno credo, comunque lo verificherò stasera. Partecipò alla operazione Barbarossa, nel giugno 1941 come parte del 2° gruppo corazzato agli ordini di Heinz Guderian, Gruppo armate centro. Successivamente partecipa all' offensiva del luglio 1942 e combatte sul Volga. Parte dell' asse nord nella offensiva di Kursk del luglio 1943. Venne distrutta nel settembre-ottobre 1943 durante l'offensiva russa sul Dniepr e ricostituita come 18° divisione di artiglieria, una divisione sperimentale creata sul modello di analoghe divisioni sovietiche. Anche in questa forma concluse il suo servizio operativo sul fronte orientale. Nel nov-dic 1943 partecipa alla controffensiva locale di Zhitomir. La 18° panzer fu responsabile, nel 1941, del forzamento del fiume Bug,essendo stata equipaggiata con i Pz III e IV "tauchpanzer", sviluppati per la mai avvenuta Operazione Leone Marino, l' invasione della Gran Bretagna. I tauchpanzer erano veicoli corazzati modificati per operazioni anfibie. Esiste una famosa foto di uno di questi veicoli, un Pz IV tauch appartenente alla 18° panzer che emerge dalle acque del Bug.
La colorazione sabbia/dunkelgelb dovrebbe identificare un carro operativo o durante le offensive del 1942, dato che alcune divisioni avevano già carri mimetizzati con la nuova livrea, oppure nei combattimenti difensivi successivi alla battaglia di Kursk. Tuttavia i simboli reggimentali e divisionali non sarebbero regolamentari perchè, per confondere i russi, durante la battaglia di Kursk vennero adottati identificativi temporanei, spesso conservati sino ai primi del 1944.
Konigstiger
00martedì 27 aprile 2004 20:34
Ciao Bassho!!
Come va? Speravo di avere una tua risposta..[SM=g27823]
Sai com'è in attesa delle fotoincisioni della Eduard sto pensando a quale livrea rappresentare in Giallo Sabbia..
Ti confermo che il mezzo è della 18° PD..Nell'inverno 1942 in Russia..
Quindi farlo in giallo, con tutti i simboli divisionali ed il numero 200 è scorretto secondo te? O perlomeno una forzatura storica?
Peccato..Era carino il simbolo del teschio..[SM=g27825]

Ciao, Daniele.
bassho
00mercoledì 28 aprile 2004 11:00
Ciao Daniele.
Storicamente il passaggio dal panzergrau al dunkelgelb, cioè dal grigio scuro al giallo scuro, venne autorizzato per la panzerwaffe e per i veicoli della Wehrmacht solo nell' aprile del 1943, quindi dopo la 3° battaglia di Kharkov (febbraio-marzo 1943). Tuttavia esistono evidenze fotografiche dell'uso di varianti del giallo sabbia, sul fronte russo, prima di questa data. Così come esistono evidenze dell' uso di livree mimetiche, in genere utilizzando il verde scuro (olivegrun) sul panzergrau.
Per es numerosi veicoli della 5° divisione panzer, che doveva essere inviata sul fronte africano nel 1942 e venne invece dirottata sul fronte russo, mostrano una livrea dunkelgelb (ma senza altri apporti mimetici). Esistono anche immagini di panzer a base panzergrau con strisce in giallo sabbia (tuttavia dovrebbe essere fatte con fango o terra mescolato a benzina e non con vernice). Modellisticamente parlando andrebbero riprodotti con vernici terra, tipo XF 52 Tamiya od i buff, XF 57 e non con l' XF 60 (dunkelgelb). Per ottenere la massima aderenza storica, a mio avviso, ti conviene dipingere il carro in panzergrau e ambientarlo nel 1942. Secondo quanto sono stato in grado di appurare a Kursk, dove la 18° panzer come parte della 9° armata combattè nella durissima battaglia di Ponry, conosciuta anche come "la piccola Stalingrado", disponeva dei seguenti mezzi:
5 Pz II
10 Pz III (kurz - quindi ausf J con 50 mm corto)
20 Pz III ausf N (con 75 mm corto)
5 Pz IV (kurz - 75 corto)
29 Pz IV(lang - ausf F2/G)
3 Pz III comando (ausf F/G/H oppure K).
Tuttavia la divisione conserva i simboli tattici e reggimentali normali.
Viceversa nel giugno 1942, durante le battaglie difensive nella zona di Orel la dotazione era:
11 Pz II
26 Pz III (Lang ausf J/L)
8 Pz IV (kurz)
2 Pz III comando
Nel giugno 1943 il reggimento corazzato contava su:
22 Pz III (lang) e 22 Pz IV (lang) per poi essere riorganizzato su 44 Pz IV (lang).
Nell' agosto del 1943 la divisione combatte ancora attorno ad Orel e subisce perdite tali da dover essere sciolta nel settemre 1943. Riorganizzata come divisione di artiglieria viene impiegata nei combattimenti a Zhitomir (dic 1943-gennaio 44) e poi inviata al gruppo armate Nord, sul fronte di Leningrado. Venne distrutta definitivamente nei combattimenti in Lituania nel luglio-settembre del 1944.
Saluti dall' enciclopedico Bassho (Gian Luca)[SM=g27811]
Konigstiger
00mercoledì 28 aprile 2004 11:23
Ciao Bassho!!
Sei stato come al solito chiarissimo!! [SM=g27836]

Per cui la versione "storicamente" corretta del carro di cui abbiamo parlato è questa:

www.ipmsstockholm.org/photos/nilsson_panzer3l_02.jpg

E di questo, cosa ne pensi? Ti risulta un Ausf.L corretto? Sinceramente non ne avevo mai visti con la Dakpalm nera..Secondo te, sulla coda del veicolo, oltre che sui lati ha la balkenkreuz?
Notizie storiche in merito a questo carro?

ammh77.free.fr/galerie/blindes/stef_c/panzerIII.htm

Grazie!!

P.s.: Lo so che ormai mi odierai..[SM=g27827]
bassho
00mercoledì 28 aprile 2004 11:43
Tranquillo, non subirai le centomila maledizioni, mon amì, io mi diverto...[SM=g27811]
In merito alla 1° immagine: sì è un PZ III ausf L "storicamente" corretto della 18° Panzer in Russia, probabilmente nella primavera-estate del 1942.
Il 2° è un ausf L, credo della 15° Panzer in Africa dato che la 10°, se non erro, utilizzava i numeri neri, impossibile dire se in Egitto od in Tunisia. Forse, data la presenza dei portelli laterali sullo scafo, potrebbe essere un Pz III ad El Alamein. In Africa, secondo la bibbia redatta da T.Jentz "Panzertruppen" ne vennero inviati 76 nel lugli-agosto del 1942. Non escludo che vi sia la balkenkreuz sul retro del carro, a volte c'era e a volte no, anche se in genere l' ho vista più spesso sugli Stug III. La Dakpalm nera è insolita, ma veniva applicata dalle officine divisionali, quindi dipende da che colore avevano sottomano o da una valutazione di visibilità.
Contento? (Sappi che di birre me ne devi due...[SM=g27828])
SYAS, Ol' Boy.

PS: se vuoi ambientare il PZ III come mezzo della 18° panzer in Russia nell' inverno del 1942 i numeri andrebbero, a mio avviso, ridipinti in nero sopra la mimetizzazione invernale. In bianco, anche con fondo grigio, sarebbero comunque poco visibili. Tuttavia era una pratica a cui i tedeschi ricorrevano, ossia lasciare scoperta la parte del carro con l'identificativo in bianco, specialmente se il tempo era poco. I simboli reggimentali possono essere comunque utilizzati, lasciando scoperta dalla mimetizzazione l' area su cui sono posti.
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