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PIAGGIO P-108 ARTIGLIERE
Il Piaggio P.108 era un bombardiere strategico quadrimotore
prodotto dall'azienda Italiana S.A. Piaggio & C. negli anni
quaranta ed utilizzato dalla Regia Aeronautica durante
la seconda guerra mondiale. Fu l'unico quadrimotore pesante
utilizzato come bombardiere dalle potenze dell'Asse nel
corso del conflitto. Entrato in servizio nel 1941, fu
uno dei pochi aerei da combattimento italiani che si poteva
paragonare ai migliori tra gli equivalenti prodotti dagli Alleati.
Il P.108 venne progettato in quattro versioni, ma soltanto una, il bombardiere P.108B, fu prodotta in serie prima dell'armistizio. Le altre varianti consistevano nel P.108A per impiego anti-nave, armato con un cannone da 102 mm, il P.108C, un aereo di linea dotato di una maggiore lunghezza alare, fusoliera modificata e in grado di trasportare 32 passeggeri e il P.108T, versione da trasporto progettata specificamente per uso militare. Venne costruito un solo P.108A e 24 P.108B. Il totale complessivo di tutte le versioni e prototipi fu di 35 aerei. La maggior parte dei P.108C fu in un secondo momento modificata per uso come aereo da trasporto militare e poteva imbarcare fino a 60 passeggeri. Nove P.108 T furono utilizzati dalla unità da trasporto della Luftwaffe fino alla fine della guerra.
SCHEDA TECNICA (VERSIONE P-108B)
TIPO BOMBARDIERE PESANTE/CANNONIERA VOLANTE
DATA PRIMO VOLO 24 NOVEMBRE 1939
ESEMPLARI COSTRUITI 24 (IN TOTALE CON I PROTOTIPI: 35)
AP. ALARE 32,00 m
LUNGHEZZA 22,92 m
ALTEZZA 7,70 m
PESO MAX 29.885 Kg
MOTORE 4 RADIALI PIAGGIO P.XIIRC.35
18 CILINDRI DOPPIA STELLA
POTENZA 1350 CV
VELOCITA' MAX 420 Km/h
AUTONOMIA 3520 Km
TANGENZA 6000 m
ARMAMENTO 2 BREDA-SAFAT DA 7,7mm
6 BREDA-SAFAT DA 12,7 mm
VERSIONE P-108A ARTIGLIERE
1 CANNONE ANTI-NAVE DA 102/40 mm
5 BREDA-SAFAT DA 12,7 mm
BOMBE FINO A 4700 Kg
Il primo ed unico reparto a cui furono assegnati bombardieri P.108 fu la 274ª Squadriglia Bombardamento a Grande Raggio (BGR), che, al momento dell'assegnazione dei velivoli, era operativa solo da pochi mesi (1º giugno 1941).
Nonostante i numerosi incidenti e la non facile ambientazione del personale di volo, il 9 giugno 1942 due P.108B trovarono il loro primo impiego operativo in missione di ricerca e bombardamento navale nella zona delle Isole Baleari. Nello stesso anno vennero effettuate varie missioni di bombardamento principalmente sulle installazioni inglesi di Gibilterra, facendo decollare gli apparecchi dal campo di volo di Decimomannu, in Sardegna.
fonte wikipedia
A QUESTI DATI VOGLIO SOLO AGGIUNGERE UNA PARENTESI IMPORTANTE,
PERCHE' METTE IN EVIDENZA LO SPIRITO DI UN PILOTA DELLA NOSTRA AVIAZIONE, CHE POI ERA LO SPIRITO COMUNE A TUTTI I PILOTI,
CHE, PUR AVENDO LA POSSIBILITA' DI AVERE TUTTO DALLA VITA SENZA ALCUNO SFORZO, SACRIFICO' LA STESSA IN UN VOLO DI COLLAUDO DI QUESTO AEREO
IL 7 AGOSTO 1941 PRESSO PONTEDERA (PI)
BRUNO MUSSOLINI, FIGLIO TERZOGENITO DI BENITO MUSSOLINI, PILOTA DELLA 274° SQUADRIGLIA DA BOMBARDAMENTO,E' AL SUO
SESTO VOLO SUL P-108 ED HA ACCANTO IL SECONDO PILOTA DOMENICO MUSTI DE GENNARO
INVITATO A BORDO E' UN CARISSIMO AMICO DI BRUNO, IL TEN PIL FRANCESCO
VITALINI-SACCONI, MENTRE L'EQUIPAGGIO SI COMPLETA CON IL MARESCIALLO
MOTORISTA ANGELO TREZZINI, GLI AVIERI MOTORISTI ARTURO BETTINELLI E
LUIGI TURCO, IL MOTORISTA DELLA PIAGGIO SEVERINO GIUDRINETTI, L'AVIERE
ELETTRICISTA RICCARDO GOTTARDI.
LA FASE ADDESTRATIVA E' ANCORA AGLI INIZI ED I PILOTI HANNO ANCORA
POCA FAMILIARITA' CON IL VELIVOLO: IL P-108 SI PRESENTA GENERALMENTE LUNGO
AGLI ATTERRAGGI E AGIRE SULLE MANETTE DEI MOTORI NON E' AFFATTO SEMPLICE.
BRUNO MUSSOLINI, CHE PURE E' UN BUON PILOTA, NON PUO' FARE ECCEZIONE ANCHE
PERCHE'LA SUA ATTIVITA' DI VOLO NEGLI ULTIMI DUE ANNI, COME DIRETTORE GENERALE
DELLA LATI, NON E' CERTO QUELLA DEI TEMPI DELLA GUERRA DI SPAGNA. NEL 1939 EGLI
HA AL SUO ATTIVO 89 ORE DI VOLO, 115 ORE NEL 1940, SOLO 35 ORE NEI PRIMI SETTE MESI DEL 1941.
IL P-108 MM 22003 E' DUNQUE PROSSIMO AD ATTERRARE A PISA-S.GIUSTO QUANDO UNA
IMPROVVISA AVARIA AL CIRCUITO IDRAULICO FA RITENERE COMPROMESSA L'USCITA DEL CARRELLO.
NEL DEDICARSI ALLA RELATIVA MANOVRA DI EMERGENZA, I PILOTI NON SI AVVEDONO DELLA
ECCESSIVA PERDITA DI VELOCITA' ED INCORRONO IN UN FENOMENO DI STALLO; TENTANO ALLORA
DI RIDARE MOTORE MA LA MANOVRA, TROPPO REPENTINA, PORTA ALL'INGOLFAMENTO DEI
PROPULSORI ED ALLA LORO CONSEGUENTE PIANTATA.
L'AEREO TOCCA ROVINOSAMENTE IL SUOLO IN LOCALITA' CISANELLO, NELL'ANSA CHE IL
FIUME ARNO COMPIE POCO PRIMA DI ENTRARE IN PISA: L'AEROPORTO DI S. GIUSTO E' A MENO
DI 4 Km!
il P-108 INVESTE CON UN'ALA UNA CASA PODERALE E QUINDI SI SPEZZA IN TRE TRONCONI.
LA SEZIONE DELLA CABINA DI PILOTAGGIO E' TRANCIATA COMPLETAMENTE E ROVESCIATA SUL FIANCO
SINISTRO, UNA SECONDA FRATTURA DELLA FUSOLIERA AVVIENE POCO AVANTI IL BORDO DI USCITA ALARE.
FORTUNATAMENTE NON SI INCENDIA IL CARBURANTE FUORIUSCITO DALLE ALI SQUARCIATE MA LA VIOLENZA DELL'URTO COINVOLGE TUTTI GLI 8 COMPONENTI L'EQUIPAGGIO.
BRUNO MUSSOLINI, AI MARGINI DEL CAMPO HA ANCORA 4 MINUTI DI VITA, IL FEDELE MOTORISTA DI TANTI VOLI, ANGELO TREZZINI, PUR ESSENDO AGONIZZANTE HA LA FORZA DI CHIEDERE AI SOCCORRITORI LA SORTE DEL SUO COMANDANTE; E' SPACCIATO ANCHE IL TEN. VITALINI-SACCONI. SOPRAVVIVONO GLI ALTRI CINQUE PARTECIPANTI ALL'ULTIMO VOLO DEL P-108 MM 22003.
MUORE COSI' A 23 ANNI DI ETA' BRUNO MUSSOLINI: SCHIVO DELL'IMMENSO POTERE DEL
PADRE, EGLI HA VOLUTO CONTRIBUIRE CON SEMPLICITA' DAL 1936 AL 1941 A TANTI EPISODI DELLA NOSTRA AVIAZIONE.(ANCHE LA CORSA CON S.79 ISTRES-DAMASCO-PARIGI).
RICOMPENSE AL VALORE AREONAUTICO SONO SUBITO CONFERITE ALLO SFORTUNATO EQUIPAGGIO ED IL 10 AGOSTO 1941 LA 274° E' INTITOLATA ALLA MEMORIA DI BRUNO MUSSOLINI.
EGLI RICEVERA' VASTO OMAGGIO POPOLARE ATTRAVERSO L'IMPOSIZIONE DEL
NOME DI BATTESIMO A TANTISSIMI NATI.
QUESTO ERA LO SPIRITO CON IL QUALE COMBATTEVANO OGNI GIORNO I NOSTRI PILOTI, CONTRO UN NEMICO TECNOLOGICAMENTE SUPERIORE E MEGLIO ARMATO: SOLO E SEMPLICE CORAGGIO!
IL MODELLO PRESENTATO NON E' QUELLO DELL'INCIDENTE, MA UN PROTOTIPO SU CUI ERA STATO INSTALLATO UN CANNONE
ANTINAVE DA 102/40 mm MODIFICANDO IL MUSO VETRATO DELLA VERSIONE DA BOMBARDAMENTO.
L'ESPERIMENTO NON EBBE SUCCESSO A CAUSA DEL FORTE RINCULO DEL CANNONE, CHE ANCHE SE PIAZZATO SU UNA BASE
STABILE QUALE ERA IL P-108, SUBIVA UNA DEVIAZIONE DI TIRO INCONTROLLABILE PER LA TECNOLOGIA DELL'EPOCA, COME
D'ALTRONDE ERA FALLITA L'ESPERIENZA DELL'INSTALLAZIONE DEL CANNONE DA 37 mm SUL CANSA FC 20, O SUL B-25 MITCHELL
AMERICANO, COL CANNONE DA 75 mm. SOLO IN TEMPI RECENTI, IL PROBLEMA E' STATO RISOLTO CON QUEL FORMIDABILE AEREO DA ATTACCO AL SUOLO CHE E' IL A-10 WARTHOG/THUNDERBOLT II STATUNITENSE, CHE MONTA UN CANNONE A CANNE
ROTANTI DA 30 mm.
PIAGGIO P-108A CANNONIERA VOLANTE (102 mm)
PIAGGIO P-108B BOMBARDIERE
