Mimetizzazione Dunkelgrau?

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=pieruzzo=
00lunedì 2 luglio 2007 13:15
Su Steel Art n. 41 alla pagina n. 36 c'è un interessante articolo di Thomas Anderson sulle mimetiche tedesche dei primi anni di guerra [SM=g27828] (scusate se insisto). Non ho ancora letto l'articolo in questione, poi vi farò sapere.
Anche Steven Zaloga, nel volume Blitzkrieg, parla di mimetica bi colore grigio scuro - marrone scuro e nelle solite proporzioni, anche se poi afferma che il secondo colore della mimetica (marrone scuro) fu poco usato. [SM=g27814]

=pieruzzo=
00lunedì 9 luglio 2007 09:28
Anche Bruce Culver, su Panzer Color I, adduce considerazioni molto simili a quelle di S. Zaloga. Ma il fatto curioso che lo schema mimetico Grigio scuro - Marrone scuro, era noto a tutti i più grandi esperti di mezzi corazzati e/o di modellismo almeno dal 1965, quindi l'articolo di Jentz e Doyle mi ha fatto scoprire l'acqua calda. Tra l'altro io posseggo quasi tutte le fonti citate.
Atteso quanto sopra, come mai i modellisti che riproducono mezzi della campagna di Polonia o di Francia quasi mai hanno adottato questo tipo di mimetica? [SM=g27815]
Ariete1966
00lunedì 9 luglio 2007 10:20
Risposta semplice e cattivella: perchè non ci si documenta, e non solo in Italia, si fà quello che ci piace fare senza troppo curarci del fatto che sia o meno storicamente corretto...se poi l'ha fatto qualche modellista "di grido", apriti cielo!!!! guai a non replicare colorazione o soggetto pari pari o a metterne in contestazione l'opera...Aggiungiamo qui da noi un po' di malsano campanilismo modellstico, e il gioco è fatto .... qualche tempo fà su questo forum si discusse della colorazione dei Tiger in Nord Africa e da parte mia e di altri si ventilò l'ipotesi che fossero a due toni, basandosi anche in quel caso su documentazione pare già nota da tempo. altri propendevano invece per il classico verdino "non identificato" adducendo come prova i Tiger "africani" realizzati da quello o quell'altro modellista di "calibro"...più che legittimo, per carità, e non privo di fondamento..però ora il Tank Museun di bovington ( e non il tabaccaio sottocasa che vende anche gli airfix...) dopo ricerche approfondite ha ridipino il suo tiger con la mimetica bicolore.... L'articolo di Anderson è interessantissimo e pone non poche domande, sopratutto a noi modellisti....
Scusate la "cattiveria", ma quando ce vò, ce vò...
Fabrizio
bassho
00lunedì 9 luglio 2007 12:35
Vero. Però sulla questione del Tigre verdone una base documentale, anche se discorde, esisteva. Il Tigre "verde" DAK veniva proposto come tale sia dal volume della Osprey dedicato al Tigre I che, se non ricordo male, su "Tigers in Combat vol 1" e, forse, persino sul testo di Restayn (Tigers on Western Front) (non ne sono sicuro, però). Sul volume di Achtung Panzer dedicato al Tigre si polemizzava con Tigers in Combat in merito alla colorazione di quel dato mezzo, presentata su alcune foto come normale sandgelb (mi pare che la tesi di TIC 1 era l' impiego di olive drab americano catturato sopra il normale dunkelgrau. Il volumetto Osprey, se non sbaglio del rinomato duo Jentz & Doyle, asseriva che un colore verdastro, non americano, era stato applicato da fabbrica, oppure era il contrario. Devo verificare i due testi a dirla tutta). [SM=g27811]
Comunque il fatto che esistesse uno schema mimetico a due toni per il 1939-41 farà felici molti (me compreso). Il repertorio fotografico fornito da Anderson sembra indicare che sia stato più diffuso di quanto non si potrebbe pensare. Ho qualche dubbio sul panzer III comando della 18° panzer in Russia nell' inverno del 1941. Ma il dubbio riguarda la corretta collocazione temporale e attribuzione del veicolo, non la mimetica.
Syas. [SM=g27828]
Ariete1966
00lunedì 9 luglio 2007 12:56
Infatti, Gianluca, il problema riguarda non solo chi "modella" ma anche chi prepara la documentazione, ergo gli autori. Chiaramente se si danno dei riferimenti "toppati", tantopiù da vonti autorevoli ( leggi Osprey o Squadron signal o concord) allora è giocoforza che il modellista a sua volta attenendosi a questi "toppi" il kit. Semmai c'è purtroppo da parte dia lcuni la pervicace tendenza a non considerare sempre le fonti,o, peggio, a scremarle ed ignorarle tanto più quando non collimano con i propri gusti e desideri. Ci sono autori, sia di testi che di modelli che proprio la critica ( o la correzione) alla loro opera non la tollerano, a costo di restate inchiodati a concezioni superate o palesemente smentite. Circa l'articolo di Anderson, viene semmai da chiedersi come ha fatto lui come sia stato possibile ignorare documenti e prove fotografiche così a lungo e perchè nessun veterano se ne sia ricordato .....Comunque, ben venga il secondo colore!!!!!!! [SM=g27828]
Fabrizio

Modificato da Ariete1966 09/07/2007 12.56
bassho
00lunedì 9 luglio 2007 14:07
Sai, la memoria dei veterani sbiadisce con il tempo e bisogna pure vedere da quando ha iniziato a prestare servizio attivo.
Circa le scelte in base ad una valutazione selettivamente conforme ai propri desideri, concordo. Per certi versi è anche umano.
In ogni caso la ricerca storica è sempre un farsi. In particolare quando dalla "big picture" si passa al dettaglio.
Bisognerebbe sempre tenerlo a mente.
Syas [SM=g27811]
=pieruzzo=
00martedì 10 luglio 2007 08:57
A parziale discolpa di chi insiste sulle livree monocormatiche, c'è da dire che basandosi sulle fotografie in b/n dell'epoca, non sempre è possibile distinguere i due o più colori, cosa che, peraltro, hanno voluto sottolineare Doyle e Jentz e tutti gli altri autori citati sull'argomento.
alter fritz
00martedì 10 luglio 2007 11:32

marò.. alle prossime mostre poveri quelli che presenteranno un carro grigio... glieli tirano dietro.. [SM=g27828]
=pieruzzo=
00martedì 10 luglio 2007 16:11
Attenzione! Non è detto che un carro nel periodo interessato debba necessariamente avere una mimetica a due toni. Bisogna sempre valutare che una cosa sono le disposizioni impartite ed una cosa è la pratica effettivamente seguita.
L'unica cosa che si può assumere è che una carro tedesco nel periodo 1939-1940 poteva benissimo avere una livrea bi colore. [SM=g27814]
bassho
00martedì 10 luglio 2007 16:56
Si può aggiungere che, a logica, il grosso dei veicoli (limitandoci ai tanks) fosse rappresentato da panzer I, II e (forse) 35-38 cechi che costituivano il grosso del parco mezzi tedesco all' epoca. Il grosso della produzione di III e IV venne impiegato con la campagna di Francia, Balcani e Russia. Dovendo organizzare nuove divisioni corazzate, addestrare il personale e via dicendo, non è detto che avessero anche il tempo di applicare mimetiche secondarie, soprattutto se si erano accorti che l' utilità (come si evince dall' articolo in questione) era relativa. Ovviamente, documenti alla mano, un carro del 1939-40 con mimeticha a due toni non potrà più essere tacciato di eresia.
Syas [SM=g27811]
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