Ju 87 - ovvero "le trombe di Gerico"

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Otto Skorzeny
00venerdì 16 settembre 2011 18:39
Ultimamente le nostre edicole si riempiono letteralmente dei prodotti modellistici più disparati. In genere la qualità è piuttosto mediocre per chi è abituato al modellismo serio, tuttavia è rimarchevole il tentativo di offrire un prodotto modellistico a chi non sa modellare o non ha tempo per farlo.

Personalmente dopo avere terminato il Fokker DR.1 (una sorta di emulazione del modello Hasegawa) in scala 1/8 mi ero ripromesso che non sarei più caduto in queste tentazioni principalmente per due motivi : Insufficienza qualitativa e costi troppo elevati, seppure diluiti abbondantemente nel tempo.

Purtroppo, come diceva qualcuno, “ resisto a tutto tranne alle tentazioni” e quando in edicola è apparsa la prima uscita dello Stuka in scala 1/16 - Edizioni Hachette - ovviamente non ho resistito.

Spero che qualcuno possa trovare interessante l’apertura di questo lavoro che vorrei condividere con tutti voi.

La prima uscita di un’opera del genere è di solito la più accattivante, con un prezzo irrisorio fatto apposta per attirarti nell’impresa.

Nel caso dello Stuka, ed esaminata la prima uscita, mi sento di dire che siamo davanti a qualcosa di diverso. Nonostante lo schema di costruzione sia per il momento identico ai predecessori, a mio parere anche uno dei punti negativi di queste opere

Apro una parentesi :

Generalmente in questi casi il processo di costruzione è costituito da fotografie passo-passo. Di solito le foto non sono sempre così esplicative come vorrebbero e in ogni caso lontane dai piani di costruzioni che siamo abituati a interpretare. Spesso i pezzi in uscita non sono consecutivi e impongono una costruzione frammentaria a settori con il rischio, una volta giunti all’assemblaggio degli insiemi, che i pezzi o sottoinsiemi non combacino perfettamente fra loro.

Riprendendo il discorso……nonostante e almeno per il momento lo schema costruttivo sia il medesimo, questa volta sono i materiali a fare la differenza.
Per lo Stuka hanno deciso di usare l’ottone in fotoincisione e, probabilmente, questo è forse l’unico motivo che giustifica l’alto prezzo dei fascicoli…….certo cari perché dovete sapere che a parte la prima uscita le rimanenti vi costeranno la bellezza di euro 7,99 ciascuna per non dire otto che faremmo prima.
Considerato che stiamo parlando di 140 uscite alla fine si ottiene un prezzo di tutto rispetto.

A onore del vero bisogna dire che alla fine avrete un modello con un’apertura alare di 90 cm e una fusoliera lunga 73 cm, quindi un modello di una certa imponenza…….e tutto in metallo.

Premesso questo può essere interessante leggersi due note riguardanti l’aereo vero (prese spudoratamente da wikipedia)



La Junkers iniziò la costruzione di tre prototipi dello Ju 87 nel 1934 e ironicamente, considerati gli eventi futuri, il primo Stuka era equipaggiato con un motore Rolls-Royce Kestrel da 640 hp (477 kW). Il secondo prototipo aveva un timone ridisegnato e un motore Junkers Jumo 210A da 610 hp (455 kW), e fu subito seguito da un terzo prototipo con ulteriori modifiche che fu sottoposto a prove di valutazione, nel 1936, insieme ad altri tre velivoli concorrenti: l'Arado Ar 81, l'Hamburger Ha 137 e l'Heinkel He 118. La Junkers e l'Heinkel ottennero una commessa di dieci aerei ciascuna, mentre gli altri due tipi vennero eliminati.
Il primo gruppo di Ju 87A-0 aveva un motore Jumo 210Ca da 640 hp (477 kW) e modifiche per facilitare la produzione. Il successivo modello Ju 87A-1 iniziò a sostituire il biplano Hs 123 nella primavera del 1937 e tre esemplari furono inviati in Spagna per essere testati in condizioni operative dalla Legione Condor nella guerra civile spagnola. Seguì lo Ju 87A-2, con un motore Jumo 210Da da 680 hp (507 kW) dotato di "superpotenza", ma questo modello restò in produzione e in servizio solo per sei mesi. Il settimo prototipo e la serie di pre-produzione dello Ju 87B-1, che ne derivò, erano largamente modificati, rispetto al disegno originale.
Il nuovo modello, denominato Ju 87B-1, aveva un motore notevolmente più potente, lo Jumo 211Da da 1200 hp (895 kW), e fusoliera e carrello completamente ridisegnati. La coda era stata ingrandita. Di nuovo provato in Spagna, il nuovo modello dimostrò la sua validità e la produzione venne aumentata, per la metà del 1939, a 60 apparecchi al mese. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, così, la Luftwaffe aveva in linea 336 Ju87B-1. La produzione venne completamente effettuata dalla Junkers per un totale, come detto, di 5.700 esemplari.

Nel settembre del 1939, per la campagna di Polonia, la Luftwaffe schierò 219 Stuka che ebbero effetti stupefacenti nell'impiego e nel morale. La prima missione in assoluto fu eseguita da tre Ju 87B-1, decollati alle 4:26 del primo settembre per bombardare gli accessi ai ponti di Dirschau sulla Vistola. L'obiettivo erano i cavi collegati all'esplosivo con il quale i polacchi avevano minato i ponti. Gli Stuka attaccarono undici minuti prima del momento ufficiale del balzo in avanti tedesco, ed ottennero un completo successo, anche se i polacchi furono poi in grado di riparare i danni e a far saltare uno dei due ponti.
La lugubre sirena che annunciava la picchiata e i brillanti risultati ottenuti anche in Norvegia e durante la campagna di Francia ne fecero un aereo leggendario. Lo Ju 87 era effettivamente la dimostrazione pratica della Blitzkrieg su tre dimensioni, che si rifaceva alle teorie di Amedeo Mecozzi sulla strettissima cooperazione tra l'arma aerea e le forze terrestri. La combinazione di rumore e precisione degli Stuka terrorizzò i difensori francesi. I soldati uscivano barcollando dai pur sicuri rifugi, incapaci di continuare a sopportare le continue onde d'urto. Gli Stuka del Fliegerkorps VIII, in particolare, al comando del generale Wolfram von Richthofen, compirono otto o nove sortite al giorno, impegnando equipaggi e personale di terra al limite delle possibilità ma ottenendo un livello di distruzione che sorprese gli stessi comandi tedeschi. Dato però che i tedeschi non fornivano scorta ai loro bombardieri, se questi venivano sorpresi dalla caccia nemica, le perdite potevano essere molto pesanti. Vicino Sedan, il 12 maggio 1940, sei Curtiss Hawk francesi sorpresero una formazione di Ju 87 e ne abbatterono ben undici senza subire perdite.
Ben presto fu chiaro che i successi degli Stuka potevano essere ottenute solo in condizioni di supremazia aerea quasi assoluta. Nel corso della battaglia d'Inghilterra i reparti da bombardamento in picchiata vissero un momento di crisi profonda, subendo perdite pesantissime. In realtà lo Stuka era un aereo piuttosto vulnerabile, lento e poco manovrabile. Un confronto diretto, senza protezione adeguata, con i veloci caccia della RAF ne faceva una facilissima preda.
Per quanto gli Stuka avessero sofferto pesanti perdite per mano dell'aviazione militare inglese, la Luftwaffe non aveva rimpiazzi immediati e d'altra parte, in condizioni di supremazia aerea, lo Ju 87 rimaneva un'arma ancora valida nel tiro in picchiata, pertanto lo sviluppo della macchina continuò. Il motore fu potenziato e, probabilmente la modifica più apprezzata dai piloti tedeschi, la corazzatura fu rinforzata. Questo nuovo modello, lo Ju 87D, fu utilizzato in quantità sul fronte orientale e in Nord Africa, dove fu impiegato anche come traino per alianti.
Nel Mediterraneo gli Stuka si rivelarono efficaci contro il naviglio britannico. Lo stesso accadde nel 1941 con la conquista della Jugoslavia e della Grecia (dove si ripeterono le condizioni favorevoli della Polonia), e qualche mese più tardi durante l'invasione dell'Unione Sovietica.
Costantemente aggiornato (nelle varianti D e G, più potenti e variamente equipaggiate) lo Ju 87 rimase sempre un apparecchio valido, ma assolutamente incapace di difendersi adeguatamente dalla caccia avversaria. Era quindi un'arma ideale per una guerra aggressiva, che la Germania combatté fino a tutto il 1942. A partire dal 1943 gli Stuka furono però contrastati con sempre maggiore efficacia dai caccia dell'Armata Rossa, in continua evoluzione, durante le operazioni diurne; fu così sviluppata una versione per l'attacco notturno, ma alla fine, nonostante le perdite, la Luftwaffe fu costretta a far volare lo Ju 87 anche di giorno ed introdusse, nel 1942, la variante G-1, il cui armamento principale consisteva in una coppia di cannoni da 37 millimetri installati in carenature sotto l'ala. Nell'impiego operativo, accentrato in Unione Sovietica e sul fronte orientale, questi Stuka si rivelarono macchine micidiali-Quando i sovietici poterono disporre di un numero sufficiente di caccia per contrastarli la già scarsa maneggevolezza, ridotta ulteriormente dal peso dei cannoni, rese questi Stuka anticarro estremamente vulnerabili.
Nonostante i suoi limiti, lo Stuka continuò ad essere impiegato sino alla fine della guerra.



Con la prima uscita troverete il fascicoletto illustrativo con una sezione di spiegazioni storiche. Ovviamente ci sono le prime fotoincisioni che riguardano il cruscotto, che qui vedete già parzialmente assemblato (anche se non sembra è già costituito da 7 pezzi e altri ne mancano)

[IMG]http://i53.tinypic.com/2yuhteh.jpg[/IMG]

Inoltre le prime ordinate della cabina di pilotaggio

[IMG]http://i55.tinypic.com/2h6y100.jpg[/IMG]

Con l’uscita numero 2 altre ordinate e longheroni di fissaggio

[IMG]http://i51.tinypic.com/14xcgv6.jpg[/IMG]

E’ importante specificare, già da adesso come ho potuto notare poi successivamente, l’estrema precisione con cui si incastrano i pezzi e si uniscono fra loro

[IMG]http://i53.tinypic.com/euetrs.jpg[/IMG]

[IMG]http://i51.tinypic.com/166yna1.jpg[/IMG]

I grandi maestri sicuramente unirebbero i pezzi saldandoli fra loro visto che l’ottone lo permette…………..noi che non siamo così bravi usiamo spudoratamente il cianoacrilico [SM=g27819] [SM=g27819]

[IMG]http://i51.tinypic.com/28iqc5l.jpg[/IMG]

[IMG]http://i56.tinypic.com/2v0cyt0.jpg[/IMG]

[IMG]http://i52.tinypic.com/2mo4bhs.jpg[/IMG]

[IMG]http://i52.tinypic.com/34q2yxs.jpg[/IMG]

[IMG]http://i51.tinypic.com/30dcg3d.jpg[/IMG]

Siamo arrivati alla quarta uscita fino ad ora……..non disperate che il giochino continua [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]



elalamein76
00venerdì 16 settembre 2011 18:51
Non posso fare altro che complimentarmi con te per la cura del tuo post, la storia sugli stuka e la passione che trapela verso il lavoro che ti accingi a fare , purtroppo ahimè lungo visto i tempi biblici di queste pubblicazioni . Sicuramennte ti seguiro' buon lavoro!
frizzi1
00venerdì 16 settembre 2011 19:22
Re:
elalamein76, 16/09/2011 18.51:

Non posso fare altro che complimentarmi con te per la cura del tuo post, la storia sugli stuka e la passione che trapela verso il lavoro che ti accingi a fare , purtroppo ahimè lungo visto i tempi biblici di queste pubblicazioni . Sicuramennte ti seguiro' buon lavoro!



Ciao, Otto, sappi che seguirò questo bellissimo Wip, purtroppo non me lo posso permettere senno lo avrei preso al volo [SM=g27828] .

e giu in picchiata con questo fantastico Stuka
Otto Skorzeny
00domenica 25 settembre 2011 23:16
Rieccoci quasi a bomba.

Con la quinta uscita ci sono altri longheroni e ordinate per completare la cabina di pilotaggio che adesso si sta arricchendo nella sua complessità


[IMG]http://i56.tinypic.com/2ywi8ah.jpg[/IMG]

[IMG]http://i52.tinypic.com/eq3rz7.jpg[/IMG]

La sesta uscita è un pochino deludente, contiene solo i pezzi necessari per la costruzione del dispositivo di puntamento.

Per lo meno è stato scelto un pezzo attinente alla zona di costruzione che in ogni caso, dopo essere stato montato, deve essere messo da parte e ripreso in un secondo tempo.

Qui vedete il pezzo già primerato, successivamente verrà dipinto in grigio RLM 62 e quindi si potrà anche applicare il visorino trasparente fornito con i pezzi.

Giusto per la cronaca la leva di puntamento si compone di otto pezzi…………del resto ci si deve pure inventare qualcosa per arrivare a 140 uscite [SM=g27823] [SM=g27823] [SM=g27823] [SM=g27823]

[IMG]http://i53.tinypic.com/atnrzp.jpg[/IMG]

[IMG]http://i54.tinypic.com/vzejbl.jpg[/IMG]

[IMG]http://i52.tinypic.com/16lgt1i.jpg[/IMG]

Alla prossima…………………
Tiger I
00domenica 25 settembre 2011 23:46
E bravo Otto, pure i modelli alati fai. Lo Stuka mi ha sempre affascinato tanto che per un momento ho avuto la tentazione di costruirlo, ma la mia bianca e candida coscienza mi ha riportato sulla retta via dicendomi "ma n'do te lo metti" [SM=g27828] [SM=g27828]
Otto Skorzeny
00lunedì 26 settembre 2011 09:21
Lo appendi da qualche parte Oriano, come farò anche io del resto.

Alla fine una "roba" che misura 90 cm di apertura alare difficilmente si ha il posto per poterla esporre semplicemente appoggiata, a meno che di non abitare nel maniero dei Windsor.

Tuttavia dalle premesse sembra essere un modello molto ben fatto, e te lo dice uno che di modelli da "edicola" ne ha fatti.

Ti posso solo suggerire di ripensarci visto che siamo all'inizio e che la Hachette fa un'offerta di soli 10 euro per i primi 5 numeri.

Alla fine diventerà un "cancherone" di metallo molto bello e di effetto.
plgGe
00lunedì 26 settembre 2011 09:54
Interessante W.I.P. ; bravo Otto, la descrizione delle varie fasi è appassionnate.
Hai ragione (ma non avevo dubbi), la qualità dei pezzi è veramente notevole.
Ti seguirò con attenzione.
froppolo93
00lunedì 26 settembre 2011 16:46
Ho visto quest'opera molte volte in tv e ogni volta m'è venuta la bava alla bocca [SM=g1758109], ma, dato che già sono impegnato col mio Zero della DeAgostini, non sono nelle condizioni di iniziarne un altro [SM=g1758109]
Ti posso chiedere perchè hai scelto quest'opera e non lo Zero Fighter?
Panzergrillo
00lunedì 26 settembre 2011 16:57
Capperi! Che bello... [SM=g10321]

Talmente "reale" che lo lascerei color ottone... Ma i rivestimenti??? Se previsti, saranno così???

Per le fotoincisioni, beh... Non sei l'unico che usa la ciano... Personalmente ho usato il saldatore -con pasta fluss e stagno -una volta soltanto. Ma rimangono troppe "bave" da carteggiare... "cubotti" a parte, tanto vale la colla...
Sono sempre alla ricerca dell'elettrosaldatore, di cui non trovo traccia (quello che usano per le schede elettroniche), ma, anche a Novegro, nisba...
Buona continuazione! [SM=g27823]
=Pisolo73=
00lunedì 26 settembre 2011 17:04
Buon wip e mi raccomando metti tante foto!!! [SM=g27828] Sto realizzando una versione un pò particolare dello Stuka, quindi seguirò con molto interesse il tuo lavoro. [SM=g27811]


mc65
00lunedì 26 settembre 2011 17:12
Re:
Panzergrillo, 26/09/2011 16.57:


Sono sempre alla ricerca dell'elettrosaldatore, di cui non trovo traccia (quello che usano per le schede elettroniche), ma, anche a Novegro, nisba...
Buona continuazione! [SM=g27823]



beh, io ho dato un'occhiata dai cugini fermodellisti, mi hanno consigliato saldatori jbc. ci sono vari modelli, punte intercambiabili, prezzi contenuti.
il ciano fa il suo, ma una bella saldatura..... [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]


Otto Skorzeny
00lunedì 26 settembre 2011 20:06
Re:
froppolo93, 26/09/2011 16.46:

Ho visto quest'opera molte volte in tv e ogni volta m'è venuta la bava alla bocca [SM=g1758109], ma, dato che già sono impegnato col mio Zero della DeAgostini, non sono nelle condizioni di iniziarne un altro [SM=g1758109]
Ti posso chiedere perchè hai scelto quest'opera e non lo Zero Fighter?




Un pensiero l'ho fatto a suo tempo ma purtroppo non mi piacciono molto gli aerei giapponesi, speravo molto che uscisse anche in Italia questo ju 82 che in germania è già molto avanti nelle uscite.
Marco-64.
00lunedì 26 settembre 2011 20:32
Adesso ho capito perchè cercavi un saldatore, se riesco domani passo da mari e vedo cosa ha e a che prezzi.
I saldatori Jbc sono ottimi tra quelli "economici" a 70/90€ si prende qualcosa di valido con regolazione della temperatura sul manico.
Per andare sull'ottimo bisogna andare su Weller ma, le stazioni costicchiano abbastanza.
ciao ciao
froppolo93
00lunedì 26 settembre 2011 21:37
Re: Re:
Otto Skorzeny, 26/09/2011 20.06:




Un pensiero l'ho fatto a suo tempo ma purtroppo non mi piacciono molto gli aerei giapponesi, speravo molto che uscisse anche in Italia questo ju 82 che in germania è già molto avanti nelle uscite.



Ah ho capito. Lo Stuka sembra un gran bel modellone, ma guardando bene i particolari mi sembra che siano un po' più curati sullo Zero...buon proseguimento comunque seguirò molto da vicino il lavoro [SM=g27828]
Otto Skorzeny
00domenica 9 ottobre 2011 09:50
Uscita N. 7

Come avevo già detto alcune uscite sono deludenti per la quantità di pezzi forniti. Siamo in uno di questi casi, con la settima uscita vengono forniti i pezzi per preparare il supporto e l’asta della pedaliera per comandare il timone verticale di coda.

Quello che si scoprirà essere in seguito la parte centrale della timoniera è composto dalla bellezza di 14 pezzi

[IMG]http://i55.tinypic.com/2dj9wqv.jpg[/IMG]

Il supporto si compone di alcune parti da piegare e incollare

[IMG]http://i55.tinypic.com/2z5u5go.jpg[/IMG]

Questo è un piccolo fuori programma, devo sempre accontentare le manie di mio padre: appassionato di Schooner

[IMG]http://i54.tinypic.com/3466tco.jpg[/IMG]

Uscita N. 8

Si completa l’asta del timone. Non tantissimi pezzi ma assemblaggio ”divertente” per l’attenzione che dovete mettere a non incollare tutto e per capire come orientare i pezzi.

Quando il metodo di assemblaggio è costituito da foto è opportuno guardarle bene almeno un paio di volte e probabilmente non sarà sufficiente perché le foto non sempre sono prese dalla giusta distanza o angolazione.

Tutta la pedialiera è ancora mobile, sono incollate solo le estremità per non fare uscire l’asta centrale dalla sede, perché probabilmente mancano ancora dei tiranti, o almeno i fori presenti fanno presupporre questo.

Si conferma ancora la qualità dei componenti e la profusione di particolari, basti notare la fattura del pedale.

[IMG]http://i52.tinypic.com/akh1z7.jpg[/IMG]

[IMG]http://i56.tinypic.com/20upvfs.jpg[/IMG]

[IMG]http://i54.tinypic.com/24pwabm.jpg[/IMG]

[IMG]http://i52.tinypic.com/28a5idh.jpg[/IMG]

[IMG]http://i54.tinypic.com/31667wn.jpg[/IMG]

continua il fuori programma con il Blue Noose in attesa della velatura

[IMG]http://i53.tinypic.com/2u94lj9.jpg[/IMG]

Se Dio vuole dopo potremo passare ad altro [SM=x2112453] [SM=x2112453] [SM=x2112453] [SM=x2112453]
plgGe
00giovedì 20 ottobre 2011 19:11
Sono passati 11 giorni dal tuo ultimo post e non è ancora uscito il n° 9 [SM=g27833]
Com'è la questione? [SM=g27818] [SM=g27829]

Otto Skorzeny
00giovedì 20 ottobre 2011 20:26
La questione è che continuo il Vip ogni due uscite ..........per non tediarvi troppo [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

Oggi ho accattato il 9 per l'appunto, il tempo di montare i pezzi e torno a bomba.



.................invece di contare i miei giorni vai a lavorare su cosa sai tu che è meglio [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]
robair
00venerdì 21 ottobre 2011 22:46
doppio pazzo
cosa dovrei dire io che oltre allo ju 87 sto facendo anche lo zero fighter
e tutti e due a tempo perso visto che la mia vera passione sono i velieri
sto facendo la Wappen won Hamburg
io pero i fascicoli li faccio arrivare per posta e dello stuka per il momento ho montato solo i primi 4 fascicoli ma ho speso solo 10 euro
non è un gran risparmio ma alla fine costa qualcosa meno
ciao
(belle foto ) [SM=g27811]
Roberto
Contrammiraglio
00venerdì 21 ottobre 2011 23:43
robair, 21/10/2011 22.46:

cosa dovrei dire io che oltre allo ju 87 sto facendo anche lo zero fighter
e tutti e due a tempo perso visto che la mia vera passione sono i velieri
sto facendo la Wappen won Hamburg
io pero i fascicoli li faccio arrivare per posta e dello stuka per il momento ho montato solo i primi 4 fascicoli ma ho speso solo 10 euro
non è un gran risparmio ma alla fine costa qualcosa meno
ciao
(belle foto ) [SM=g27811]
Roberto


Rob perchè non apri una discussione sul Wappen won Hamburg? [SM=g27811]
Poi i fascicoli che ti arrivano a casa se li paghi con conto corrente ogni volta spendi un euro. [SM=g27829]
Saluti,

brikko70
00sabato 22 ottobre 2011 08:17
se non erro alla fine l'opera completa costa 1120 euro [SM=g27825] ma credo che ne valga la pena guardando la fattura e i dettagli dei componenti [SM=g27823] .una curiosita,per un neofita è consigliabile oppure necessita di una buona esperienza modellistica?
Otto Skorzeny
00sabato 22 ottobre 2011 09:11
A grande richiesta ( ??????? ) si continua la costruzione con le nuove uscite.

Fascicolo 9

Vengono forniti i pezzi per la costruzione del seggiolino, che potrà essere ejettabile qualora decideste di lanciarlo, [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]



[IMG]http://i53.tinypic.com/2zimz6b.jpg[/IMG]

[IMG]http://i54.tinypic.com/903nyc.jpg[/IMG]

[IMG]http://i56.tinypic.com/5klfdd.jpg[/IMG]

[IMG]http://i54.tinypic.com/xndo4n.jpg[/IMG]

[IMG]http://i54.tinypic.com/3307o2h.jpg[/IMG]

Fascicolo 10

Si monta il supporto del seggiolino. L’ossatura principale è in MDF ed è stata parzialmente dipinta mentre il supporto vero e proprio è in fotoincisione.

Ovviamente la foto del pezzo finito non rende l’idea del numero di pezzi necessari alla costruzione

[IMG]http://i53.tinypic.com/zkoi8p.jpg[/IMG]

[IMG]http://i52.tinypic.com/2v2dqv8.jpg[/IMG]

[IMG]http://i52.tinypic.com/214b1qs.jpg[/IMG]

[IMG]http://i55.tinypic.com/2dl16ol.jpg[/IMG]


Come si presenta il seggiolino una volta assemblato, mancano le cinghie che verranno fornite nel prossimo numero.

[IMG]http://i55.tinypic.com/2efnygj.jpg[/IMG]

[IMG]http://i54.tinypic.com/zof7g4.jpg[/IMG]

[IMG]http://i53.tinypic.com/8z0lxc.jpg[/IMG]



Per rispondere alle domande:

La costruzione non richiede grandi doti modellistiche o particolari attrezzature. A differenza di altri modelli analoghi (vedi la Bismarck o il Fokker Dr.1) in questo caso apprezzo la straordinaria precisione degli incastri, anche combinando fra loro pezzi di fascicoli diversi. E’ evidente che è stato pensato abbastanza bene, almeno per ora.

L’unica abilità richiesta è la pulizia se non si vuole impaciugare tutto. Dovendo incollare tutto con il cianoacrilico bisogna essere molto parsimoniosi con la stesura della colla, l’unico attrezzo indispensabile è una scatola di stuzzicadenti.

E’ consigliabile inoltre guardare molto bene le foto di riferimento per evitare di montare i pezzi sbagliati che è un attimo.



Esiste la possibilità di ricevere i fascicoli direttamente a casa. Per i primi 4 numeri viene offerto un prezzo di lancio di 10 euro molto interessante, unitamente al solito gadget per attirare l’attenzione. Successivamente verranno recapitati i fascicoli mensilmente con un leggero sovrapprezzo per le spese di spedizione.
Considerato la fragilità delle fotoincisioni e la facilità di piegamento in caso di postino maldestro, ho ritenuto opportuno prendere i fascicoli dall’edicolante di fiducia che, all’occorrenza, provvede a cambiarmi l’intero numero.


Il costo finale del modello è abbastanza altino, viene probabilmente giustificato dalla profusione di fotoincisioni presenti, dalla qualità del materiale (ottone) costoso in partenza e, in ultima analisi, dal fatto che un modello del genere non esiste in commercio e quindi se lo volete dovere sottostare alla regola [SM=g27823] [SM=g27823] [SM=g27823]
robair
00sabato 22 ottobre 2011 13:54
euro per bollettino
pago con carta di credito via internet nesun costo aggiuntivo

e grazie per il consiglio per la wappen von Hamburg
Otto Skorzeny
00domenica 13 novembre 2011 07:38
Con l’uscita del numero 11 vengono fornite le cinghie per i seggiolini. Molto ben dettagliate. Le istruzioni di montaggio non sempre sono chiaramente comprensibili. Sono parzialmente dipinte e tutte da finire ancora


[IMG]http://i44.tinypic.com/24px63d.jpg[/IMG]

[IMG]http://i44.tinypic.com/nz12t.jpg[/IMG]


Per il momento vengono montate e messe a parte per passare al numero 12 dove viene fornita la struttura del seggiolino del mitragliere

[IMG]http://i42.tinypic.com/i28tg5.jpg[/IMG]

[IMG]http://i41.tinypic.com/11t92y9.jpg[/IMG]

[IMG]http://i41.tinypic.com/2a9zofb.jpg[/IMG]


Nel frattempo ho iniziato a colorare il seggiolino del pilota dopo avere aggiunto l’imbottitura

[IMG]http://i41.tinypic.com/105380x.jpg[/IMG]

[IMG]http://i42.tinypic.com/n5t2dt.jpg[/IMG]


Numero 13 – si torna alla fusoliera e si monta il pavimento del mitragliere

[IMG]http://i39.tinypic.com/2rmbbdl.jpg[/IMG]

[IMG]http://i42.tinypic.com/1orlf8.jpg[/IMG]

[IMG]http://i42.tinypic.com/ddfbl2.jpg[/IMG]

[IMG]http://i39.tinypic.com/2wdo600.jpg[/IMG]
plgGe
00domenica 13 novembre 2011 10:04
E' interessante veder crescere questo modello.
Mi butto un po' avanti con una domanda.
E' prevista anche la "carrozzeria"?
Se sì : di quale materiale?

Peraltro la "carrozzeria" avrebbe il difetto di nascondere l'intelaiatura e gli interni che di per sè sono già uno spettacolo.

Otto Skorzeny
00domenica 13 novembre 2011 18:51
La carrozzeria sembra essere prevista, non so se in ottone o rame e nemmeno come si potrà fissare, sarà tutta una sorpresa. Purtroppo, come hai già giustamente osservato, bisognerà decidere se metterla,nascondendo tutta l'intelaiatura, oppure tralasciarla o fare qualcosa a mezzo....vedremo al momento.
Contrammiraglio
00domenica 13 novembre 2011 19:20
Stai facendo un ottimo lavoro, complimenti! [SM=g27811] [SM=g27811]
Se non vado errando lo zero di froppolo è previsto con il rivestimento sia metallico sia in plastica trasparente. Lo stuka no? Sarebbe un vero peccato! [SM=g27819]
Saluti

robair
00domenica 13 novembre 2011 21:10
ben tornato
ciao mi mancavano le tue fotografie
visto che veramente le istruzioni non sempre sono chiare e vedere il risultato finale aiuta .
Che colori stai usando per colorare ?
grazie Roby
Otto Skorzeny
00domenica 13 novembre 2011 23:30
Smalti e acrilici Robair
mc65
00domenica 13 novembre 2011 23:34
lo so che mi odierai...
ma te lo devo dì: mi sa che il sedile del mitragliere era realizzato con tubolari, non con piattine.... [SM=g27829] [SM=g27829] [SM=g27829]
madmacs
00domenica 13 novembre 2011 23:48
invce della carrozzeria potresti usare il domopak [SM=g27828] così si vede tutto
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