Jadgpz. IV L/70 A con schurtzen a rete

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LUKESK
00martedì 23 giugno 2009 14:18
Dato che mi appropinquo a metter mano all'aerografo per cominciare un'altro (piacevole) calvario, a cui mi auguro corrisponderà un decente risultato, avendo intenzione di procedere con una mimetica ambush e chissà-che-verrà-fuori, ho deciso intanto di mettermi alla pubblica gogna e mostrarvi finora il lavoro come stà venendo.

Ho da poco terminato di combattere con il set Aber per le mesh schurtzen che credevo fosse normale amministrazione e invece poi non vi dico la tragedia: praticamente un kit nel kit! Ho avuto un bel dafare e superata questa notevole prova, il risultato tutto sommato mi pare decente. Per precisazione: manca ancora del lavoro che ho deciso di fare dopo, e casomai ve lo mostrerò strada facendo.

Infatti data la quantità industriale di tempo che ho dovuto investire per adattare il kit Aber a questo soggetto (dato che lo danno come universalmente buono per Pz.IV, JgdPz.IV V ed A tutti late...), tutto quello che avevo fatto prima a livello di modifiche, rettifiche e personalizzazioni, non è nulla al confronto! Viste le diverse misure e soprattutto forme dei carri per cui tale kit sarebbe dedicato, ho dovuto riprenderle in mano in parecchi punti in cui ho dovuto sbizzarrirmi nell'autocostruzione.
Alcuni punti di fissaggio restano oscuri a causa di scarsa documentazione fotografica/tecnica disponibile, ma ho ovviato improvvisando e facendo il mix più logico che potevo tra il set Eduard, quello Aber e qualcos'altro che ho aggiunto io in base alle discordanti informazioni che ho reperito. In fondo non è venuto poi così male no?
Quindi anche se non è perfetto direi che per il sottoscritto, ci si può stare...
Poi vedete un pò voi.

Ciao
Luca















.Bender.
00martedì 23 giugno 2009 15:40
Ciao Luca,
il lavoro mi sembra ottimo soprattutto per quanto riguarda gli shurzen! [SM=g27811]
Però non posso fare a meno di chiederti se hai veramente intenzione di tenere quegli spessi strati di stucco lungo i punti di giuntura della casamatta.
Fatti salvi effetti negativi della foto, mi paiono eccessivi e necessitanti una adeguata lisciatura...
Se ancora in grado di farlo che le fotoincisioni della casamatat già applicate?
bassho
00martedì 23 giugno 2009 15:51
Visto che hai fatto 30, fai 31...Sulla saukopf e sulla parte posteriore del mantello del cannone, di lato, erano presenti le punzonature di fusione.
Sulla saukopf riportavano il calibro del pezzo:
75-L70 (in genere sul lato destro).
Sul mantello vi era il numero progressivo, di tre cifre. Talvolta sulla parte orizzontale, talvolta sul lato destro. E' un dettaglio spesso trascurato ma che conferisce parecchio realismo in più al modello. Per i numeri fotoincisi esiste il set royal model (ma anche Lion Roar), ad un costo contenuto.
Syas [SM=g27811]

PS: come dice zio Bender (Hya!) qualche stuccatura la rifinerei ulteriormente prima di verniciare.
Syas 2 [SM=g27811]
mikehusky
00martedì 23 giugno 2009 16:54
Gran lavoro di superdettaglio.

Risolvi il problema delle stuccature perchè rischi di rovinare tutto questo lavoro....e sarà un modello spettacolare [SM=g27811]
LUKESK
00martedì 23 giugno 2009 18:49
Bè in effetti di stuccature, nonostante il kit Dragon (che però è uno dei vecchi, quindi meno curato dei più recenti), ne ho dovute far parecchie, un pò ho cercato di sistemarle prima, un pò cercherò di farlo ancora adesso, ma alla fine visto dal vero in alcuni punti si notano, in altri direi che le foto ingannano più di quanto non siano in realtà visibili una volta che sarà verniciato, invecchiato ed adeguatamente ambientato.

Comunque non nego che è stato un lavoraccio ma che senz'altro avrei potuto farlo più pulito anche se non è stato affatto facile già farlo così.
D'altronde lavorando (e sbagliando) s'impara no? Purtroppo finora mi sono abituato a finire le stuccature ed i ritocchi prima della fase di verniciatura, e mi sono reso conto tardi che stavolta avrei dovuto farlo prima, dato che ora ce n'è un pò troppa di altra robetta in mezzo per poter operare di fino senza far troppi danni...

P.S. per Bassho: le punzonature ho provato a riprodurle in modo casareccio con lo stucco liquido, e viste da vicino non sono male, certo che avendoci quelle fotoincise sarebbe senz'altro meglio. Hai da darmi qualche indicazione più precisa così non faccio ricerche a vuoto vista l'abbondanza di prodotti che hanno in catalogo sia Royal che Lion?

Grazie e caio
Luca
madmacs
00martedì 23 giugno 2009 21:50
bel lavoro... bravo... [SM=g27823]
GeroDa08
00giovedì 25 giugno 2009 09:45
Complimeti Luke, conosco il problema e capisco perfettamente la mole del tuo lavoro, quel kit è molto ostico da affrontare, ben lontano dalle qulità di quelli di oggi...
Quindi ancora complimenti per il risultato, io ho quasi paura ad affrontare quella scatola che mi attende in magazzino [SM=g27825] [SM=g27828]
bassho
00giovedì 25 giugno 2009 10:40
Ciao Lukesk. Il codice per i numeri fotoincisi royal model è 497 (numbers - small).
Per quelli LION ROAR il codice è LAM042 - Metal numbers for surface foundry numbers
C' è anche questo della serie surface details della Archer, sono decals in rilievo in resina:
www.archertransfers.com/AR88007.html
Syas.:)
LUKESK
00giovedì 25 giugno 2009 11:05
Re:
GeroDa08, 25/06/2009 9.45:

Complimeti Luke, conosco il problema e capisco perfettamente la mole del tuo lavoro, quel kit è molto ostico da affrontare, ben lontano dalle qulità di quelli di oggi...
Quindi ancora complimenti per il risultato, io ho quasi paura ad affrontare quella scatola che mi attende in magazzino [SM=g27825] [SM=g27828]




Bè in realtà il kit in se stesso non è malaccio, anche se paragonato coi Dragon delle serie recenti (diciamo dal 62xx in poi) è carente in termini di precisione stampate, pulizia pezzi e qualche volta anche in termini di misure, proprio non ci siamo. Diciamo che con un pò di modifiche, qualche fotoincisione ed altro aggiunto a parte, rimane abbastanza sopra la media e non impegna più di tanto. Chiaramente rispetto alla media attuale delle varie case, coi Dragon attuali non troppo in comune, anche se rispetto ai kit della serie 9xxx (che poi erano Revell/Italeri e si vede...) è molto meglio.

Rimane molto lavoro di pulizia sui pezzi da fare che non sempre combaciano (e questo sì che ce l'ha in comune coi vecchi D9xxx o Kirin) ed è per questo che ho dovuto lavorare tanto di stucco. Lo stesso vale per le saldature della casamatta che erano povere e spesso mancanti. Usando però lo stucco liquido a varie densità (il classico putty io non lo uso praticamente mai, a meno che non devo ricoprir voragini) si riesce però a livellare e ricreare le giuste saldature (magari in alcuni punti ho anche esagerato un pò).

Ma la vera tragedia è il kit Aber che come già detto è universalmente destinato a varie tipologie di carro che anche se hanno in comune lo scafo inferiore del Pz. IV late hanno le sovrastrutture molto diverse tra loro e quindi la maggiorparte dei punti di fissaggio superiori sono da rifare. Stranamente per Aber, anche alcune misure sono sbagliate, alcune in modo addirittura grossolano come le stecche imbullonate ai bordi delle schurtzen. Le reti poi sono delicatissime e si stropicciano solo a guardarle. Inoltre le indicazioni sui punti di fissaggio inferiori lasciano dubbi se confrontati con altre fonti. Se ci mettiamo poi che le indicazioni che danno loro a proposito di distanze, misure, centrature ecc. sono inesistenti, e che per vedere una cosa fatta bene dobbiamo per forza far sì che tutto combaci perfettamente una volta montato (e non è stato affatto facile, credetemi), rendetevi conto un pò voi della mole di lavoro da farci sopra!

Ah, dimenticavo: anche se Aber fornisce due canne forate nel kit (cosa che nel kit Eduard manca) atte a sostenere le reti, oblia o sorvola, come preferite, nel fornire anche le misure esatte delle stesse (che vanno accorciate un pò) e soprattutto le corrette misure di angolazione dato che non erano dritte bensì con la parte anteriore e posteriore inclinata in basso e leggermente all'interno, a misura ed in punti ben precisi. Cosa che se non avessi avuto anche il kit Eduard (che costa la metà, non ha le canne all'interno, le reti hanno maglie enormi, da 1/16....i pezzi sono molto meno dettagliati e consistenti degli Aber, però fornisce disegni, misure ed istruzioni decisamente più corpose ed esaurienti), sarebbe stata moooolto difficile da azzeccare così ad occhio!

Quindi il tutto complica la vita, direi forse molto di più del normale lavoro di ricerca e dettaglio da fare sul kit in se stesso, che come detto è nella norma.
E figuratevi che ne avrei anche un'altro set della Aber, uguale, che avevo a suo tempo comprato avendo in mente di abbinarlo ad un Pz. IV-J...E' vero che fatto già esperienza una volta la seconda dovrebbe essere una "passeggiata", però...

Ieri ho cominciato a dare la prima mano di fondo e come immaginavo già così l'aspetto è notevolmente cambiato, ma il lavoro è ancora lungo e non voglio farmi prendere la mano per arrivare subito a vedere come sarà una volta finito. Mi devo trattenere e fare con calma tutti i passaggi (che sono ancora molti), con i dovuti tempi.
A voi non capita mai?

Ciao
Luca
LUKESK
00giovedì 25 giugno 2009 11:06
Re:
Grazie Bassho per la precisazione
GeroDa08
00giovedì 25 giugno 2009 19:51
luke, ammiro il tuo originale modo di intendere quel kit, nel senso che pure tu ne hai elencato i problemi che non mi paiono marginali [SM=g1758109] comunque io rimango della mia opinione, per me è uno dei kit più ostici da realizzare, e non è dovuto ne a età ne a tecnologie, è proprio, purtroppo strutturato maluccio...
hassel75
00giovedì 25 giugno 2009 22:20
MI associo agli applausi [SM=g1865391] ,per me è "out"!
LUKESK
00venerdì 26 giugno 2009 11:15
Ciao e grazie per "gli applausi".
P.S. per Hassel: non ho ben capito cosa intendi per "out" scusami ma comincio ad essere anziano e forse il significato letterale del termine lo interpreto come negativo, oppure lo intendi come fuori di testa e quindi in senso buono?

Inoltre una precisazione per GeroDa08: pur non essendo un kit "da favola" nè tantomeno il sottoscritto un difensore autorizzato (o pagato, magari) della Dragon anche se non nego che sono tra i miei preferiti... credo molto obiettivamente di poter affermare e sottoscrivere, che ne ho visti e purtroppo ne avrò da assemblare di molto ma molto ma molto peggio. E quindi continuo ad esser convinto di ciò che già ho detto: e cioè che pur non essendo all'altezza dei più recenti non è malaccio e comunque nella media delle case migliori.

Tanto per farti un'esempio di bassa lega o quasi, finito questo ho deciso, dopo molto rinvii ed a seguito lunghe riflessioni, che metterò mano al s.I.G. 33 15cm auf Pz.Kpfw.II detto per gli amici Bison II, della Alan. E ho detto tutto...!
Ne avrei fatto veramente a meno, credetemi, ma un pò è una sfida che se riesce darà vere soddisfazioni, visto il gran lavoro di autocostruzione ed adattamento che richiederà, molto alla cieca o quasi; un pò c'è solo quello al momento in circolazione...ed è un soggetto che a me piace molto [SM=g27828]

Lì sicuramente ho già visto che dovrò veramente mettermici d'impegno perchè la documentazione è scarsa (anzi approfitto e chiedo pubblicamente ed umilmente mi sia fatta elemosina di qualsiasi documento che avete disponible su tale soggetto: sono graditi disegni tecnici, manuali d'officina e schemi di progettazione; in caso di mancanza mi accontento anche di qualche foto di dettaglio soprattutto degli interni di cui non ho molto. Grazie); le istruzioni sono praticamente assenti e sorvoliamo su qualità e quantità dei pezzi presenti nella scatola: quando lo comprai (non sapendo), già alla vista della scatola da fuori mi prese a male, una volta aperto poi mi veniva da piangere... [SM=g27825] [SM=g27825]
Per fortuna ho già accumulato quasi tutte le fotoincisioni che serviranno, oltre alla canna, ai cingoli ed una scatola in più del Marder II Dragon che verrà sacrificherà per gli interni, per i tools e quant'altro avevano in comune.

Insomma il peggio non è mai morto, e se andiamo a fare la media con tutto quello che c'è in circolazione allora come lo classifichiamo il "GiattoPanza" L/70 A della Dragon? chiaramente questa è la mia idea e rispetto le opininoni di tutti.

Ciao
Luca
GeroDa08
00venerdì 26 giugno 2009 11:26
Luca, come hai giustamente asserito poco sopra, un modello "difficile" da molte soddisfazioni...ed io sono d'accordo con te [SM=g27811]
Red Komet
00venerdì 26 giugno 2009 12:04
Ciao LukeSk

Sul tuo modello si vede che c'è un gran lavoro, onestamente tutte quelle stuccature m'inorridiscono, ma so anche che questo modello è davvero na ciofeca, il dubbio che mi viene, ma il frontale con le botole di accesso alla trasmissione è quello del primo Pz IV J Dragon (e quindi totalmente errato per forma, dimensioni e porporzioni) o almeno hanno avuto la decenza di correggerlo? Un'altra cosa, ho visto che hai forato la NarverteingdungWaffe (o come diavolo si scrive) e hai aggiunto la canna al suo interno sottoforma di un tubo, ma dalle foto che ho praticamente la canna non fa l'orlo come si vede nella tua foto.

In ogni caso complimenti per il lavorone! Che colorazione farai?

Io sto completanto lo JagdPanzer IV L70, che anche se non è all'altezza degli ultimi kit Dragon è sicuramente meno disastrato del tuo Zwiselosung.

Ciao! e complimenti ancora per il tuo modello [SM=g27823]
LUKESK
00venerdì 26 giugno 2009 12:46
Sì, le botole di accesso alla trasmissione sono quelle del Pz. IV-J e differiscono un pò da quelle dello JagdPz. IV L/70V, ma dalle foto in mio possesso e confrontando i vari disegni tecnici (nonchè le foto dell'unico L/70 A ancora in circolazione, quello a Saumur) sembrerebbe che quelle del kit siano abbastanza verosimili, anche se non mi sono preso la briga di misurarle...

Riguardo il Nahverteidgungswaffe (lanciagranate sul tetto della casamatta) mi sono preso un pò di licenza poetica, dato che ho deciso solo alla fine di farlo, quindi dopo aver già assemblato gli scafi e aggiunto tutti i dettagli sulla casamatta. Però proprio non mi convinceva quell'ovale "pieno" riprodotto sul tetto. A quel punto sono quindi intervenuto per quel che ho potuto in modo da evitare di far danni, scavando da fuori ed aggiungendo i dettagli che riuscivo a mettere in punta di pinzetta dall'esterno. Certo che se ci avessi pensato prima avrei potuto lavorarci più agevolmente da sotto e senza timore di schiacciare gancini e dettagli vari ma tutto considerato lo preferisco così a quello che sarebbe stato senza i ripensamenti dell'ultima ora.

Per la colorazione vado in "Ambush", ambientandolo come uno dei tanti carri che hanno fatto le Ardenne, e sarà dura, dato che per ovvi motivi di troppa-roba-superdelicata sparsa in giro, ho deciso di non usare nessun tipo di schermatura fissa nè per i bordi delle chiazze mimetiche, nè per i "puntini". Quindi cercherò di fare il possibile a mano libera o con schermi e patches da tenere in mano, ma non voglio rischiare di staccar tutto usando nastri adesivi pongo o simili. Ma la vedo come un'altra sfida, e quindi la scelta l'ho presa serenamente in coscienza.

Ciao
Luca
Red Komet
00venerdì 26 giugno 2009 13:01
Re:
LUKESK, 26/06/2009 12.46:

Sì, le botole di accesso alla trasmissione sono quelle del Pz. IV-J e differiscono un pò da quelle dello JagdPz. IV L/70V, ma dalle foto in mio possesso e confrontando i vari disegni tecnici (nonchè le foto dell'unico L/70 A ancora in circolazione, quello a Saumur) sembrerebbe che quelle del kit siano abbastanza verosimili, anche se non mi sono preso la briga di misurarle...



Luca io mi riferivo non alla differenza fra i due cacciacarri, ma al fatto che il primo modello di Pz IV J della FDragon aveva il frontale e le botole di conseguenza, compoletamente sbagliato, errore che si son portati anche sul primo Brumbar late.
Ora la mia domanda, nel kit dello Zwiselosung lo hanno corretto oppure no? Su una rticolo di un giapponese, lui ha praticamente fatto un Cross Kitting fra lo scafo del Pz IV J Tamya e la sovrastruttura della Dragon.

Io all'epoca quando uscii il primo Pz IV Ausf J della Dragon ho dato un'occhiata ai pezzi ed effettivamente tutta la parte frontale è completamente di fantasia. [SM=g27823]


LUKESK
00venerdì 26 giugno 2009 13:16
Ho ripreso or ora in mano i kit Dra del Pz. Iv-J e del Brummbar Late e confermo che gli scafi sono identici a quello dello ZwischenLosung. Sicuramente hanno risparmiato sulle stampate dato che anche i numeri dei kit sono consequenziali (6080-6081-6082).
Le discrepanze c'erano sulla foggia e le misure dei ganci di traino anteriori, per esempio, che ho completamente ricostruito, nonchè sulla forma e sulle posizioni dei fermi del ricambio cingoli sul "cofano" anteriore.
Chiaramente ho forato e risagomato le prese d'aria dei freni sulle botole della trasmissione, però ribadisco che confrontando le foto dell'epoca ed i disegni tecnici che ho di vari autori, così a prima vista non mi sembrano così tanto diversi, quindi a questo punto ti chiedo di far lumi su questa cosa perchè onestamente io ad occhio non sono riuscito a trovar le differenze.


Ciao
Red Komet
00venerdì 26 giugno 2009 14:10
Re:
LUKESK, 26/06/2009 13.16:

Ho ripreso or ora in mano i kit Dra del Pz. Iv-J e del Brummbar Late e confermo che gli scafi sono identici a quello dello ZwischenLosung. Sicuramente hanno risparmiato sulle stampate dato che anche i numeri dei kit sono consequenziali (6080-6081-6082).
Le discrepanze c'erano sulla foggia e le misure dei ganci di traino anteriori, per esempio, che ho completamente ricostruito, nonchè sulla forma e sulle posizioni dei fermi del ricambio cingoli sul "cofano" anteriore.
Chiaramente ho forato e risagomato le prese d'aria dei freni sulle botole della trasmissione, però ribadisco che confrontando le foto dell'epoca ed i disegni tecnici che ho di vari autori, così a prima vista non mi sembrano così tanto diversi, quindi a questo punto ti chiedo di far lumi su questa cosa perchè onestamente io ad occhio non sono riuscito a trovar le differenze.


Ciao



Ok allora sono scafi re-tooled, perchè i primi erano così sbagliati che si vedeva ad occhio [SM=g27823] Meglio così ti sei risparmiato una grossa gatta da pelare [SM=g27823]


LUKESK
00mercoledì 22 luglio 2009 13:37
Vi posto le foto relative ai progressi fatti con installazione, verniciatura, sporcatura ed ambientazione treno di rotolamento, mano di fondo di sabbia con ombreggiature e un lato delle schutzen montate. Foto della cui qualità schifosa mi scuso ma ho avuto problemi con entrambe le fotocamere digitali e dalla disperazione quasi quasi ritiravo fuori dalla naftalina la reflex manuale a pellicola...

Il carro andrà ambientato nell'inverno '44 sulle Ardenne quindi ho pensato ben di aggiungere un minimo di effetto neve/ghiaccio, con parsimonia però dal momento che in quel periodo mi risulta abbia (in quelle zone) nevicato pochissimo. E' un vero peccato dover nascondere buona parte dei cingoli, delle ruote e dello scafo inferiore sotto le schurtzen, perchè, anche se dalle foto non si capisce molto, ho fatto un lavorone di sporcamento ed ambientazione di cui alla fine si vede ben poco, ma che non mi sembrava affatto malvagio, considerando che il periodo autunnale inizio inverno avrà senz'altro piovuto molto e di fango ne avranno visto assai.

Chiaramente nel frattempo sono andato avanti e mi accingo attualmente a cominciare la mimetizzazione a "nuvolette" o a foglie di quercia, chiamatela come vi pare, di fondo, e speriamo bene.

Scusate ancora per le foto, ma l'alternativa era non postarne affatto.

Ciao
Luca








LUKESK
00lunedì 27 luglio 2009 12:48
Eccovi le foto della mimetica finita. I "puntini" sono stati fatti a mano libera con l'aerografo e le chiazze regolari di fondo con degli stencils ritagliati su carta e tenuti in mano il più possibile vicino o aderenti quando riuscivo, allo scafo. Per essere la prima mimetica ambush che faccio poteva forse venir peggio, però c'è qualcosa che non mi convince del tutto.

Intanto i puntini mi sembrano ora troppo grossi e fitti, anche se man mano che li facevo mi pareva giusto farli così. E' pur vero che il carro non è certo finito, dato che di lavoro ne ho ancora un bel pò da fare, però forse mi piaceva più prima, solo con le chiazze regolari marrone e verde (di cui però non ho foto...). Comunque indietro non si torna e devo farmelo piacere così. Magari è solo da farci l'occhio e poi alla fine mi piacerà.
Voi che ne dite?





lulattanzi
00lunedì 27 luglio 2009 12:54
Ciao io sono un neofita però forse hai ragione a primo colpo d'occhio i puntini sono forse eccessivamente numerosi sul carro....ovviamente il mio commento data la pochissima esperienza lascia il tempo che trova è solo un affermazione e pensiero personale
madmacs
00lunedì 27 luglio 2009 12:58
più che numerosi quelli sul giallo andavano in marrone e non in verde... [SM=g27823]
LUKESK
00lunedì 27 luglio 2009 13:06
Re:
madmacs, 27/07/2009 12.58:

più che numerosi quelli sul giallo andavano in marrone e non in verde... [SM=g27823]



Bè su questo permettimi d'aver qualche dubbio, dato che praticamente su tutti i disegni e le foto "colorizzate" che ho (e ne ho tante), riportano le chiazze sul sabbia solo verdi. Pochissime quelle con misto marrone/verde.
Chiaramente andiamo però sempre ad interpretazione personale, dato che sfido chiunque a trovare l'esatta corrispondenza di due tonalità che rilevate visivamente dalle foto originarie in bianco e nero risultano praticamente identiche... [SM=g27823]
madmacs
00lunedì 27 luglio 2009 13:18
si hai ragione, erano verdi, allora oltre alla quantità forse è anche il fatto che non erano fatti a spruzzo ma a pennello, ossia con i bordi netti... boh
LUKESK
00lunedì 27 luglio 2009 13:46
Però sai che ne ho visti di tutti i colori in materia? Dai puntini netti più o meno grandi, ai triangolini, alle forme geometriche strane (tipo rettangolini sformati ed oblunghi, vedi per esempio sugli hetzer), alle semplici lineette panciute, ad arrivare anche a quelle specie di freccie che troviamo sui sturmmorser per esempio. Lo stesso vale anche per le chiazze di fondo: ne ho viste anche solo a due colori con l'ambush, oppure a tre colori, ma fitte, sicuramente anche non sempre corrispendenti alla regola "dei terzi" di colore come risultava dalle direttive. Se vai a veder questo io non ho neanche rispettato la precisa ripartizione degli spazi tra i tre colori, dando prevalenza al sabbia. Le fogge delle chiazze verdi e marroni andavano poi a toccare tantissime di quelle forme che quindi anche qui non ci metterei la mano sul fuoco che seguissero un'unica metodologia di lavoro, sapendo anche che le industrie produttrici erano diverse e spesso molte mimetiche erano addirittura fatte o ritoccate dall'equipaggio direttamente nelle retrovie.

Dalle tante foto, direi quindi che pur essendoci una linea guida di fondo, essa non veniva applicata in modo uniforme da tutti. Certo è che se stai a vedere i dettagli nei minimi particolari, allora dovremmo riprodurre solamente esemplari di cui abbiamo documentazione certa, e quindi foto con ben visibile mimetica, numerazione, simboli tattici e di appartenenza ai gruppi, provenienza e luogo dello scatto documentato in modo da ricreare la corretta ambientazione. Io personalmente a volte ricorro a ciò ma spesso cerco invece, pur cercando di ricreare un qualcosa che sia il più corretto possibile, tra tipologia del mezzo, ambientazione, colorazione, dotazione ai reparti ecc. alla personalizzazione.

Poi ovviamente ognuno fà quel che ritiene più giusto, in fondo sono nostre creazioni no?
Red Komet
00lunedì 27 luglio 2009 13:54

Lo schema Ambush (Licht und Schlatten - Luci e ombre), di fabbrica sul giallo scuro aveva le macchie verdi vicino alle zone colorate di verde e marroni vicino alle zone colorate di marrone.

Questo perchè serviva a ricreare il gioco di luci e ombre fatto dai raggi del sole che filtrano tra le foglie degli alberi.

Esistevano versioni dello schema con bordi netti e con bordi sfumati.

Poi ovviamente esistevano sensibili variazioni sul campo.

Non prendetrei MAI come documentazione delle imamgini ricolorate, in quanto sono interpretazioni arbitrarie di una foto in bianco e nero.

In ogni caso su questo modello le macchioline sono troppo grosse e troppo sfumate.
LUKESK
00martedì 28 luglio 2009 10:43
Re:
Red Komet, 27/07/2009 13.54:


Lo schema Ambush (Licht und Schlatten - Luci e ombre), di fabbrica sul giallo scuro aveva le macchie verdi vicino alle zone colorate di verde e marroni vicino alle zone colorate di marrone.

Questo perchè serviva a ricreare il gioco di luci e ombre fatto dai raggi del sole che filtrano tra le foglie degli alberi.

Esistevano versioni dello schema con bordi netti e con bordi sfumati.




E' interessante questa tua affermazione (anche se la denominazione era Licht und Schatten, senza la L) e non l'avevo mai sentita, ma mi sorge un dubbio: nella parte centrale del giallo, dove non è a contatto nè col verde nè col marrone di che colore erano le macchie?
Inoltre dato che per me una buona documentazione è la base, vorrei cortesemente che mi dicessi se e dove sia possibile rimediare fonti certe che illustrino o riportino quanto era stabilito dalle normative diramate dalla HEER, perchè questa io non ce l'ho.

Ciao
madmacs
00martedì 28 luglio 2009 11:35
Lukesk... non me ne volere...
ma hai chiesto un parere, e continui a perorare la tua causa...
in realtà un parere non ti interessa e vuoi soltanto un "va bene"
con affetto [SM=g27823]
Red Komet
00martedì 28 luglio 2009 12:32
Re: Re:
LUKESK, 28/07/2009 10.43:




E' interessante questa tua affermazione (anche se la denominazione era Licht und Schatten, senza la L) e non l'avevo mai sentita, ma mi sorge un dubbio: nella parte centrale del giallo, dove non è a contatto nè col verde nè col marrone di che colore erano le macchie?
Inoltre dato che per me una buona documentazione è la base, vorrei cortesemente che mi dicessi se e dove sia possibile rimediare fonti certe che illustrino o riportino quanto era stabilito dalle normative diramate dalla HEER, perchè questa io non ce l'ho.

Ciao



La fonte è il volume n°1 New Vanguard sul Tigre II scritto da Thomas Jenzt e Hilary Doyle.

Sulla domanda "al centro del giallo scuro" mi sento un pò preso in giro, in ogni caso ti rispondo seriamente; al centro è solo una questione di buon senso, tanto le macchioline mica erano disposte con uno schema specifico alla lettera e quindi al centro poteva capitare indistintamente una macchia verde o una marrone.

ciao [SM=g27823]


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