Fango e invecchiamento...............

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Otto Carius
00venerdì 25 novembre 2005 08:39
Vorrei aprire un confronto già accennato in un'altra discussione, ovvero: come realizzate i vostri carri? Preferite un invecchiamento leggero o carri pesantemente usurati e danneggiati? E per polvere e fango.....tanto o poco?
Forza con le vostre opinioni perchè dal confronto ci guadagnamo tutti (frase presa in prestito da Bassho, eh eh....spero che non si offenda!! [SM=g27823] ).
Saluti a tutti [SM=g27811]
G. Piero

Nicola Z.
00venerdì 25 novembre 2005 09:23
Ciao G.Piero!
Per quanto mi riguarda non ho un modo "standard" di procedere sui miei pezzi di plastica...ovvero spesso mi piace basarmi su foto o cmq validi riscontri storici, ed son quindi questi dati a comandare la mia mano.
Per esempio: il Panther A early che sto facendo, anche se operativo da diversi mesi, nelle foto che ho trovato è pressochè nuovo, se si eccettuano poche scrostature sulla zimmerit e un pò di fango sui cingoli. E così lo farò!
In programma c'è poi una schwimmwagen ambientata in Italia nel settembre '43. Volevo andarci giù pesante qui, ma ho scoperto che la piccola era stata consegnata al reparto solo da un mese.... quindi niente ruggine affiorante, ma solo qualche botterella o striscietto... [SM=g27813]
Ma tutta sta voglia repressa di infangare e arrugginire un carro me la devo togliere prima o poi....!!!! [SM=g27818] [SM=g27818] [SM=g27818] come questa scena magari....[SM=g27828]... www.aeronautics.ru/archive/wwii/books/kursk/pages/battle_kursk_...

[Modificato da Nicola Z. 25/11/2005 9.24]

[Modificato da Nicola Z. 25/11/2005 9.48]

alter fritz
00venerdì 25 novembre 2005 09:27
allora.. a parte che io di colori non so nulla perche' mi occupo esclusivamente del montaggio mentre mio fratello rapidipiedi si dedica ai colori, (noi lavoriamo come una piccola azienda)a me i carri piacciono abbastanza rovinati, usurati e sporchi.. poi certo, un panzer nel fango del disgelo russo è diverso da un M13/40 in nord africa, sia per tipo di sporcizia che per l'effetto dei diversi agenti atmosferici.. secondo me la miglior maestra e' la realta' e l'osservazione di essa, basta ad esempio soffermarsi ad osservare il treno do rotolamento di una ruspa o di un escavatore, oppure le colature di gasolio sulla fiancata di un autobus o cose del genere..
ma quello che rende spettacolare il nostro hobby è il gusto personale di ognuno di noi..
oltre all'abilita' e alla padronanza delle tecniche.. che si acquista con il tempo e l'esercizio continuo.

flavio mazzacurati



Omaha Beach
00venerdì 25 novembre 2005 10:10
Io personalmente preferisco dei mezzi molto ben invecchiati
ma non eccessivamente infangati o impolverati. Difatti trovo che
l'invecchiamento conferisca una bellezza proprio a livello estetico e doni più realismo al pezzo.
Per il fango o polvere molto dipende anche da come si vuole
ambientare il mezzo ma se possibile non mi piace esagerare. [SM=g27823]

Davide
bassho
00venerdì 25 novembre 2005 11:00
Non si preoccupi, Herr Carius, non la accuserò di violazione del copyright. [SM=g27811]
Tendenzialmente mi piace molto la fase di invecchiamento e rappresentazione dell' usura del mezzo. Sono convinto che sia essenziale nella rappresentazione operativa di un veicolo e che gli conferisca personalità e storia. Ovviamente in tutte le cose esiste un equilibrio di fondo e anche un raccordo di base con la realtà e la logica. Tutti i modellisti traggono ispirazione dalle foto. Tuttavia anche le foto non dicono tutto, sebbene rappresentino un punto di partenza essenziale. Un po' di attenzione va prestata al contesto operativo. Teatri con variazioni estreme delle condizioni ambientali incideranno maggiormente sull' aspetto fisico del veicolo. Per es il fronte russo, la giungla birmana od il deserto. Altri lo faranno meno.
Se si intende rappresentare un veicolo russo o tedesco alle prese con la rasputiza, la fase del disgelo, una grande quantità di fango sarà d'uopo. Veicoli che operano nel deserto libico risulteranno molto impolverati. Poi sta ad ognuno dosare secondo il proprio senso estetico, tenendo conto delle zone di maggiore o minore attrito ed usura. Spesso le ruote traenti di un carro, se dentate, presenteranno aree fortemente usurate, con il manifestarsi del metallo lucidato. Idem per il lavorio dei denti dei cingoli su certi tipi di ruota (per es quelle del Panther).
Veicoli nuovi, per es i PANTHER ausf D a Kurk, affrontarono prima della battaglia un bel viaggio in treno di 2.000 e passa chilometri. Difficile che non mostrassero qualche segno di questo. Ribadisco: a mio avviso l'invecchiamento è un processo di narrazione. Vuole raccontare qualcosa delle vicissitudini del veicolo, del suo agire. Concordo che una storia può essere raccontata in molti modi diversi, così come può essere scritta bene o male, suggerita o narrata in modo crudo. E poi ognuno ha la sua modalità (e capacità) di narrare le cose. [SM=g27828]
Syas
alter fritz
00venerdì 25 novembre 2005 11:04
ragazzi, sto mister bassho..


flavio mazzacurati



bassho
00venerdì 25 novembre 2005 11:11
Bassho, il filosofo del modellismo.... [SM=g27828]
Syas
Pel.
00venerdì 25 novembre 2005 12:03
Dipende anche dal gusto della persona,cmq concordo con quello scritto dal Bassho,pensate ai mezzi dove venivano impiegati e a cosa gli veniva chiesto di fare poi le foto ci danno la giusta direzione.
Gabriele [SM=g27823]
alter fritz
00venerdì 25 novembre 2005 12:24
ripeto ragazzi
il bello e' che ognuno ci mette il suo gusto personale ed e' questo a fare dei nostri modelli delle piccole opere d'arte come dice il federico sangregorio.....

flavio mazzacurati



Xdref
00venerdì 25 novembre 2005 16:30
Come sostengo sempre...Modellismo militare=riproduzione in scala di un evento all'interno di un contesto storico-geografico ben preciso. O almeno l'intento di riprodurre. Secondo me le licenze artistiche valgono fino ad un certo punto, teniamo conto sempre della scala (per cui un granello di sabbia in scala reale, è un ciottolo in 1/35) e delle proprzioni, sia riferite alle dimensioni che alle colorazioni. Scrostature di due millimetri in 1/35 sono vere e proprie placche di colore saltate via per esempio.
Però se il mezzo è zozzo, è zozzo. Punto.....al massimo, con le varie tecniche, si fa si che il mezzo risulti coperto da una patina di polvere, fango che sia, non che abbia una corsta di tre millimetri di colore piatto ed uniforme. [SM=g27817]
Poi anche il gusto fa il suo, ma io penso che essendo così strettamente connesso alla storia come hobby, c'è ben poco spazio per divagazioni di fantasia a livello di colorazioni, riferimenti geografici e storici.
Ciao ciao

Nicola Z.
00venerdì 25 novembre 2005 16:50
come già scritto in precedenza sposo la linea "storica" di Federico! [SM=g27811]
bassho
00venerdì 25 novembre 2005 17:30
Ho l'impressione che nessuno contesti l' assunto di base del modellismo, ossia quello della maggiore veridicità storica possibile. Per le licenze esiste il fantasy. Oppure la rappresentazione di mezzi mai usciti dal tavolo dei progettisti (e, comunque, anche in quel caso, la storia fa da guida ed è pure severa maestra). Anche l'invecchiamento risponde ad una concezione e conoscenza storiografica.
Se si ambienta un King Tiger durante l'Operazione Risveglio di Primavera nel marzo 1945, una certa quantità (maggiore o minore) sui cingoli ed il treno di rotolamento è necessario, date le caratteristiche del terreno nel periodo indicato. Le foto non sono sempre di aiuto perchè non sempre riflettono esattamente la realtà. Nel senso che non sempre riproducono sufficientemente i dettagli oppure sono prese in determinate condizioni, più agevoli di quelle operative vere e proprie.
Anche la rappresentazione dei danni da combattimento, se si riproduce un carro ancora funzionante, deve rispondere ad una logica. Così come la rappresentazione di un carro distrutto.
Però, partendo dalla realtà, si può sempre disporre di un certo ambito di rappresentazione personale. Ambito definito dai criteri storico realistici succitati. Spero che tutto il discorso non risulti troppo fumoso. [SM=g27828]
Syas

PS: certo Nicola che quella BMW (quella del link)è decisamente "emmerdè" per dirla alla francese [SM=g27828]
A suo modo rappresenta una sfida. Riprodurre una cosa del genere in modo tale che non risulti ridicola è una faccenda decisamente tosta. [SM=g27828]

[Modificato da bassho 25/11/2005 17.32]

Ogu
00venerdì 25 novembre 2005 17:44
Paradossalmente penso che sarebbe una sfida al limite del possibile!
Nicola Z.
00venerdì 25 novembre 2005 17:51
sì potrebbe fare una scenetta simpatica, dove i commilitoni lo prendono in giro per la zozzura di cui è ricoperto.... [SM=g27827]: [SM=g27827]: [SM=g27827]:
bassho
00venerdì 25 novembre 2005 17:54
Vero. Bella idea. Ma è una dimostrazione che la zozzeria racconta una storia, o almeno, è un elemento di questa.
Ovviamente cum grano salis. [SM=g27811]
Syas
Nicola Z.
00venerdì 25 novembre 2005 18:01
Ah su quello non ci piove, purtroppo per l'infangato motociclista!!! [SM=g27835]
alter fritz
00sabato 26 novembre 2005 20:57
a proposito di attinenza storica..
su di un numero della vecchia rivista "tutto modellismo" (qualcuno la ricorda)?
vidi un plotone di ss scortato da un leopard 1A1..
fantasy o distorsione spazio-temporale?

flavio mazzacurati



MODELKIT
00sabato 26 novembre 2005 22:07
ih,ih,ih,ih,ih,ih,ih,ih,ih!!!! secondo me il leopard era entrato in curvatura e per caso si è imbattuto in una strana nube gassosa che l'ha trasportato indietro nel tempo!!!
Jacopo Tonon

"Viva la RAZA..."
Eddie Guerrero

[Modificato da MODELKIT 26/11/2005 22.07]

Otto Carius
00martedì 29 novembre 2005 18:02
Come non ricordare "Tutto Modellismo"? E' stata la rivista che mi ha rilanciato la passione "modellistica". Non mi ricordo se c'erano altre riviste per noi modellisti (o almeno io non le conoscevo) e quando ho visto il 1° numero in edicola l'ho subito acquistato: mi ricordo uno strepitoso Merkawa su quel numero (tra l'altro conservo quasi tutti i numeri della rivista). Poi crescendo "modellisticamente" ti rendi conto che alcune realizzazioni proposte sono mediocri (o peggio), conosci altre riviste molto più specializzate, ma va bene così: "Tutto Modellismo" lo ricordo comunque come un buon "compagno di viaggio".
Saluti a tutti
G. Piero

alter fritz
00martedì 29 novembre 2005 18:23
pienamente d'accordo con te.....

flavio mazzacurati


Ogu
00martedì 29 novembre 2005 18:27
Quoto! [SM=g27811]
zimmerit
00martedì 29 novembre 2005 20:35
E' verissimo i primi numeri erano molto interessanti, penso che gli articoli erano di modellisti spagnoli, che poi hanno fatto scuola.
[SM=g27823]
MODELKIT
00martedì 29 novembre 2005 20:37
purtroppo io non l'ho conosciuta ma devo dire che io sono cresciuto con modelwing (chi se lo ricorda??) e con modeltime...ovviamente
alter fritz
00martedì 29 novembre 2005 22:03
si ragazzi, pero' tutto modellismo aveva un mucchio di difetti, cioe' mi spiego.. non sembrava una rivista ma una fiera del "COME SIAMO BRAVI".. FOTO ESPLICATIVE DELLE TECNICHE = ZERO,
MODELLI FOTOGRAFATI PASSO A PASSO = PIU' O MENO ZERO.. TANTE FOTO TIPO : "QUESTO L'HO FATTO IO" CHE LASCIANO IL TEMPO CHE TROVANO, POCHE RECENSIONI E PER DI PIU' SUPERFICIALI E RAFFAZZONATE.. insomma, una "strategia editoriale" che va bene finche' non hai una concorrenza valida.. all'avvento di riviste un po' piu' specializzate e "tecniche" come ad esempio model time "new version" a tutto modellismo è mancata la terra sotto i piedi.... e addio!!!!!!!

comunque, malgrado cio' la ricordo con affetto..

flavio mazzacurati



rapidipiedi
00martedì 29 novembre 2005 22:34
Di tutto Modellismo ho ancora qualche copia in casa e se confronti i lavori esposti su quella rivista con quelli odierni ti rendi conto che progressi giganteschi si sono fatti nelle tecniche praticate da noi modellisti corazzati. Un esempio banale non trovi traccia dei pigmenti, materiale quasi indispensabile attualmente.
Fratello quel Leopard con le SS è mitico.
Bruno Mazzacurati
alter fritz
00martedì 29 novembre 2005 22:49
e che dire allora delle prime copie di MILITARY IN SCALE o altre riviste anglosassoni con un mucchio do foto IN BIANCO E NERO? ragazzi che epopea!!!!!!
come vedere un concerto degli U2 SENZA AMPLIFICAZIONE!!!!!!!!!!!

comunque all'epoca andava bene cosi'......

400 post dall' 08/10/2005 fatemi gli auguri!!!!!!!


flavio mazzacurati



Nicola Z.
00mercoledì 30 novembre 2005 07:56
Cavoli Flavio!!!! [SM=g27831] [SM=g27831] [SM=g27831]
Ma stai facendo qualche raccolta punti??? Dai dimmi la verità....Il Costa ti ha promesso un Tiger in scala 1/6 tutto per te al raggiungimento dei 500 post.... [SM=g27828] [SM=g27828]
Xdref
00mercoledì 30 novembre 2005 11:01
Io posso dire di avere tutti (o quasi) i numeri di Tuttomodellismo e devo dire che ho imparato a fare modellismo di un altro livello grazie alla rivista. Poi è vero che se la paragoniamo con gli standard attuali era tutto di gran lunga inferiore, infatti se guardate un Model Time (che più o meno è il corrispondente, ovvero parla di tutto) è di un altro livello...anche i Close up sono diversi. Però a suo tempo Tuttomodellismo are la rivista giusta...poi per non voler investire più di tanto (infatti le uniche cose che cambiarono in anni di pubblicazione furono solo le pubblicità ed il layout, ma i contenuti mai...anzi gli ultimi numeri avevano articoli pietosi)...soprattutto la pittura dei mezzi militari era scrsissima....sugli ultimi numeri. Comunque era la rivista giusta al momento giusto...purtroppo quando c'era da innovare non hanno voluto rischiare...e chi non risica, non rosica...quindi sono falliti.
Il Leopard, che poi è unm 1A5...quindi ....,con le SS (con le divise dipinte peraltro sbagliate) è una grossa, gigantesca, mostruosa, sfavillante caxxxta..per dirla alla Trio Medusa.
p.s. Auguri al Buon Fritz per i 400...tra poco li dovete fare a me per gli 800...e saranno 4 stellette dorate.

Otto Carius
00mercoledì 30 novembre 2005 11:15
Mi associo a quanto detto da Federico su "Tutto modellismo", compresi gli alti e i bassi della rivista (che negli ultimi numeri erano decisamente più i bassi!!!!).
Consideriamo però anche il periodo in cui è uscita la rivista ed il fatto che per molti modellisti è stata la prima vera scuola.
Saluti.
G. Piero

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