CARRO MEDIO T-34/76 1941

CARRO MEDIO T-34/76 1941


Il carro armato T-34 fu il mezzo corazzato sovietico più famoso della seconda guerra mondiale. All'inizio dell'Operazione Barbarossa (l'attacco tedesco all'Unione Sovietica), le truppe della Wehrmacht lo incontrarono raramente: pure, in quelle sporadiche occasioni, riuscì a gettare i carristi germanici e i loro ufficiali in uno sconforto parossistico, prossimo quasi al panico. Heinz Guderian, l'organizzatore dei reparti corazzati tedeschi, nonché realizzatore della teoria di utilizzo programmatico dei Panzer in battaglia, di fronte alle caratteristiche innovative del mezzo, che lo rendevano superiore a ogni mezzo della Wehrmacht arrivò a suggerire che gli ingegneri tedeschi lo copiassero direttamente.

In realtà il carro russo aveva molti e numerosi difetti: i suoi cingoli erano fragili, la torretta era scarsamente difesa anche contro i calibri minori delle armi anti-carro, la sua trasmissione - nei primi anni del conflitto - era la più primitiva dei suoi tempi, il cannone degli ultimi modelli era così lungo che tendeva a interrarsi e quindi ad esplodere quando utilizzato.[2] Nonostante ciò, il T-34 iniziò a formare la componente principale delle unità corazzate sovietiche durante il 1942, quando le fabbriche che lo costruivano, evacuate in tutta fretta dall'Ucraina e dalla Russia Bianca (minacciate dall'avanzata tedesca) vennero ricostruite al sicuro dietro gli Urali, riprendendo a piena forza i loro ritmi produttivi.


Descrizione tecnica

Equipaggio 4
Dimensioni e pesi
Lunghezza 6,75 m
Larghezza 3,00 m
Altezza 2,45 m
Peso 30,9 t
Propulsione e tecnica
Motore 12 cilindri Diesel modello V-2
Potenza 500 hp
Rapporto peso/potenza 16,2
Prestazioni
Velocità 55
Autonomia 465
Armamento e corazzatura
Armamento primario 1 cannone 76,2 mm F-34
Armamento secondario 2 mitragliatrici DT da 7,62 mm
Corazzatura (Inclinazioni dal verticale)[1]
Scafo:
45mm frontale (60°)
45mm laterale (40°)
45mm posteriore (42°)
20mm superiore (90°)
20mm inferiore (90°)
Torretta:
70mm anteriore (30° & arrotondato)
52mm laterale (20°)
52mm posteriore (20°)
20mm superiore (90°)
40mm scudo (arrotondato)

fonte Wikipedia

silvering a parte (difetto di gioventu')..............

Ecco da dove si possono recuperare le ruote 'spider' che cerco da mesi... probabilmente il kit costa meno delle ruote in resina :))

aggiunta foto

Il modello é ben realizzato.

Tuttavia, non sono convinto del color nocciola
per la mimetica sul fondo verde scuro. Avrei
provato con un colore più vivo, più rossiccio.

Vedo che, giustamente, hai annerito le griglie
posteriori ma a questo punto dovevi farlo,
leggermente, anche su quelle laterali.

Il cavo d'acciaio sul lato destro a cosa é ancorato?
Ciao a presto.
Brunetto.

Purtroppo i vecchi cingoli in vinile sono inguardabili...

Se hai voglia di migliorarlo, potresti A) sostituirli e B) provare una mimetica invernale con la tecnica della lacca:

1) verniciatura completa con trasparente opaco
(che migliora anche le decal)
2) lacca x capelli
3) verniciatura in bianco acrilico (leggera)
4) dopo 15 min - scrostatura con pennellone inumidito

ringrazio entrambi per i preziosi e utilissimi consigli che non si potrebbero assolutamente NON prendere in considerazione, MA......
il modello purtroppo, presenta almeno due grossi difetti di fabbrica, basta confrontarlo con la foto postata :

la prima ruota piccola anteriore troppo alta, e il parafango relativo troppo lungo e sporgente, avanzato decisamente rispetto al treno di rotolamento;
difetti che un qualunque modellista riesce a correggere in fase di costruzione, adesso invece e' decisamente piu' complicato, e dato che il modello corretto esiste, prodotto dalla ZVEZDA, e ad un prezzo valido................................................................
per i cingoli appunto fatti in vinile, ho sudato sette camicie dovendo usare la colla cianoacrilica per poterli fermare sulle ruote e potergli dare un aspetto piu' verosimile possibile, ma comunque poco soddisfacente
ho postato il T-34 solo per avere da parte Vostra, come infatti e' successo, dei buoni consigli per il prossimo

grazie ancora
Massimo