ADDESTRAMENTO DEGLI ITALIANI DI TUNISIA ARRUOLATI NEL R.E. NEL 1943

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RE.4942
00sabato 16 gennaio 2010 16:06
TUNISI, CASERMA DELLA GUARDIA DEL BEY
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Non tutti sanno che nella divisione geopolitica dei vari fronti di guerra la Tunisia, pur trovandosi geograficamente in Africa, era considerata parte della Francia metropolitana di Vichy, quindi ricadeva nella zona di operazioni germanica secondo gli accordi intercorsi tra l' O.K.W.tedesco e lo S.M. italiano.
Di conseguenza quando le FF.AA. italiane alla fine del 1942 furono costrette ad evacuare la Libia insieme ai resti del DAK sotto la pressione dell' 8^ Armata Britannica sconfinando in territorio tunisino, si trovarono nella assai poco invidiabile situazione di trovarsi a combattere in subordine all' ingombrante alleato ed in casa d' altri:praticamente figli di nessuno.
L' autorevole storico Carlo De Risio esemplificò così la situazione : gli italiani combattevano senza speranza di vittoria, col mare alle spalle, ignorati dai tedeschi, disprezzati dai francesi, compatiti dagli arabi,ritenuti da amici e nemici poco più di una turba di straccioni.
Nonostante la situazione disperata la numerosa comunità italiana di Tunisia, che risaliva almeno ai primi dell' 800, incurante delle accuse di tradimento rivolte dai francesi degaullisti si schierò immediatamente sotto il nostro tricolore.
Oltre a numerosi volontari inseriti nei preesistenti reparti , tra la fine del'42 ed il maggio'43 vennero costituiti un btg.MVSN, un btg. fanteria composto di giovani di leva ed un altro era in via di costituzione. Altri elementi andarono a rinforzare il Btg. "T" originariamente parte del raggruppamento frecce rosse del SIM.
Le classi anziane contribuirono ai servizi di trasporti nelle retrovie ed ai lavori di fortificazione effettuati dal servizio del lavoro.
Tutto questo tra inaudiote difficoltà: ogni divisa, ogni paio di scarpe , ogni moschetto 91, ogni litro di benzina doveva giungere dall' Italia, per via aerea o in convogli falcidiati dagli Angloamericani. La percentuale del materiale arrivato rispetto a quello perso si aggirava attorno all' 1 a 10.
Dopo la resa delle truppe di Messe, la comunità italiana pagò un grave prezzo. Donne e bambini chiusi in campi di concentramento dai gollisti, terre, case e attività commerciali requisiti (quando non predati dagli arabi)gli adulti considerati collaborazionisti vennero spesso condannati a lunghe pene detentive o costretti all' arruolamento decennale nella Legione.
Di fatto una laboriosa comunità che risaliva ai tempi del re Luigi negli anni '50 non esisteva più: rimpatriati a forza senza tanti complimenti. [SM=g27813]
Battaglione Barbarigo
00domenica 17 gennaio 2010 09:22
Grazie, ottimo anche l'inciso storico! [SM=g27811]

Paolino
LXXXV Apuania
00domenica 17 gennaio 2010 11:52
TUNISIA
[SM=g27811] [SM=g1865391] [SM=g27811]
Immagini e informazioni preziosissime.
Non si finisce mai di apprendere. Ciao Brunetto.
[SM=g27811]
RE.4942
00lunedì 18 gennaio 2010 13:21
Notate la kubelwagen con i pneumatici da deserto "KRONPRINZ-CONTINENTAL". [SM=g27832]
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