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La vanità & la superbia

Ultimo Aggiornamento: 20/07/2011 13:39
16/07/2011 17:45
 
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Re: non saprei...
mc65, 16/07/2011 17.28:

se dico "guardami quanto son bravo" DEVO esser bravo davvero, sennò son mortificazioni a gogò



sei assolutamente certo che giri sempre così il discorso? [SM=g27828]

[Modificato da madmacs 16/07/2011 19:17]


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Re: non saprei...
mc65, 16/07/2011 17.28:

se uno sottopone il proprio lavoro per vanità (intesa come pavoneggiamento) deve essere molto sicuro di quel che ha fatto.. se dico "guardami quanto son bravo" DEVO esser bravo davvero, sennò son mortificazioni a gogò, e se sono il tipo che sente il bisogno di pavoneggiarmi, son dolori... a meno che non sia pure superbo, inteso come "al di sopra di tutto", critiche comprese... in questo caso sono un perfetto deficiente e non lo so.

ma ripeto, se lo mostri al mondo, al 98% non fregherà una mazza, mentre al restante 2% di addetti ai lavori interesserà in maniera tecnica, e giù critiche e osservazioni. benedette, secondo me, ma di cui c'è poco da vantarsi!




Vale anche l'opposto, se le critiche sono pretestuose e "cavillose", anche chi critica può andare incontro a mortificazioni a gogò...Ricordo un ex utente di Zimmerit che sfracellò gli zebedei al povero Gusd con la storia dell'antislip sul merkava fuori scala... [SM=g27835] GIà...infati era così palesemente fuori scala l'antislip che quel merkava poi fu pubblicato su IDF in scale... [SM=g27827] Credo che un pizzico di vanità (o se preferisci orgoglio) ci sia in ogni modellista che mostra al mondo il risultato del proprio lavoro. Ovvio che un neofita dovrebbe essere un pò più consapevole dei propri limiti e accogliere le critiche di buon grado. Per quanto riguarda invece i modellisti esperti, non ci credo proprio che pubblicano i propri lavori solo ed esclusivamente per ricevere le famose "critiche costruttive"...chi magari vede regolarmente pubblicati i suoi lavori sulle riviste specializzate lo fa anche per vedersi tributato un (giusto)applauso... [SM=g1865391] Ne conosco davvero pochi di modellisti che non hanno un EGO ingombrante... [SM=g27832] [SM=g27828]


Antonio

16/07/2011 18:29
 
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Bene...ma allora quale è il punto massimo per voi?
....APPAGAMENTO PERSONALE? oppure CORO DI BRAVO? oppure la totale ASSENZA DI CRITICHE?oppure vedere premiato o pubblicato su riviste il vostro lavoro....oppure vedere magari il vostro lavoro COPIATO ?
Credo che per affrontare l'argomento proposto da Massimo bisogna valutare anche questi aspetti....
Alby66
16/07/2011 19:24
 
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un buona dose di autostima ci vuole sempre, altrimenti ci si ferma al primo intoppo. Ovvio tuttavia che l'autostima ci metta poco a diventare superbia se non viene ogni giorno mediata con la realtà che ci circonda

Perché il sostantivo "superbia" deve avere una accezione negativa
e l'aggettivo "superbo" l'esatto contrario???
deriva cristiano-cattolica?
si nasce già fallati giusto per redimersi dalle proprie colpe?

ma siamo sicuri che i sette vizi capitali siano proprio vizi? [SM=g27811]
tanto per citarne uno oramai sdoganato... la lussuria? anchesso è negativo o no? e se non lo è perchè la superbia lo è?

La superbia io la vedo come una reale autocoscienza dei propri limiti e dei propri vizi/pregi
Superbo è una persona che sa di essere migliore di un altra, a meno che si sostenga che siamo tutti uguali, e qui arriva il comunismo

E' la superbia che spinge a confrontarti col prossimo, conscio delle tue verità
Tutti i condottieri di tutti i tempi sicuramente hanno peccato di superbia

Einstein o Leonardo non avevano una buona dose di superbia nel far cose al di fuori del comune? [SM=g27811]
[Modificato da madmacs 16/07/2011 19:31]


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Rimango alla comune sensazione che attribuisce al termine superbia una connotazione negativa, ben diversa dalla autostima, nella misura in cui la prima si propone unicamente quale dato auto-referenziale. Ovvero il mio pezzo, ad es., è migliore del tuo e nulla mi interessa delle tue critiche che sottendono eclusivamente a cassarmi e marginalizzarmi.Se questo deve essere la superbia, che talora tende a far capolino anche nel nostro Club, deve essere stoppata, se possibile con dati di fatto tangibili e immediatamente disponibili, e comunque tali da non creare scarto o spazio per le asimmetrie interpretative. Cioè, se ti dico che il tuo "coso" andrebbe migliorato, debbo pure spiegarti come, dove e magari pure perchè. Proprio per non peccare nell'atteggiamento di distaccata/snobistica superbia neppure nell'ipotesi in cui si ritenga di poterla rilevare nei cenni del nostro interlocutore.
Per tradurre dalle parole ai fatti, questa, ad esempio, è la politica che mi contraddistingue quando mi trovo a rivestire i panni del giudice nei nostri concorsi, dove mi premuro di spiegare -spero senza mai alcuna alterigia- le inesattezze nella quali si è incorsi.
Se poi il suberbo debba essere colui che ".... è una persona che sa di essere migliore di un altra, a meno che si sostenga che siamo tutti uguali, e qui arriva il comunismo" mi trova fortemente dissenziente. Non tanto per il fatto che l'esser migliore è cosa che è dato apprezzare solo da terzi, superpartes, quanto per il fatto che proprio le ideologie totalitarie hanno adottato una politica volta a mancare nell'interpolazione seria, quanto nell'interpretazione non manipolata dei pareri di chi si opponeva loro, al fine di far prevalere le loro in-discutibili tesi. [SM=g27812]

Quanto ad Einstein credo sapesse essere anche fortemente autoironico, validissimo antidoto sottolineato dalla celebre foto ? [SM=g27823] E per Leonardo ritengo la molla fosse la sete di conoscenza e l'innata curiosità, più che la bramosia di veder prevalere a tutti i costi le proprie tesi.
Queste, ahimè, sono passioni molto, molto più ... piccole [SM=g27824] proprie di persone affette, lo vogliano ammettere o no, sempre da qualche scompenso quando non da afflizioni sociopatiche vere e proprie [SM=g1758109]

Rispondendo ad Alby, sì! Personalmente mi pongo sul fronte dell'appagamento personale, non del tutto sgretolato, pur se fatto sovente oggetto di acide, corrosive, critiche da parte degli "amici" del Club. Quelli i cui pareri chiedo incessantemente, appoggiandomi anche alla loro, oltre che alla mia espezienza [SM=g27827]
E allora, a questo punto, come non salutare gli amici Marco, Antonio e tutti gli altri [SM=x2112453] Andrea G. [SM=g27823]
[Modificato da andrea goffi 16/07/2011 20:13]
16/07/2011 22:07
 
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Re: tutto è vanità
mc65, 15/07/2011 10.49:

http://it.wikipedia.org/wiki/File:Allisvanity.jpg

interessante quesito, madson..
ma prima dovremmo metterci d'accordo sull'esatto significato comune dei termini, cosa che preferirei fare davanti a una bottiglia di vino, così rischiamo il trattato barboso..

se parliamo della vanità intesa come futilità (ma non penso fosse la tua intenzione) allora ci sta tutta: per me il modellismo è la suprema futilità sulle futilità assurde e pompose della vita...
è quella pratica, perfettamente fine a sé stessa e per me stesso, che mi permette di sopportare le altre assurdità che incontro tutti i giorni, e contro cui non posso sistematicamente scontrarmi, non tutte almeno.

esempio spicciolo: trovo assurderrimo perdere tempo a baloccarmi con dichiarazioni dei redditi, scontrini, fatture, entrate e uscite, alimenti, deduzioni, detrazioni, etc. quando sono un lavoratore dipendente adamantino. pure è necessario, come dimostra la sanzione che mi son beccato per una svista, pur avendo un commercialista (ben) pagato che dovrebbe farsi carico di queste menate..
occuparmi due ore di una cosa altrettanto assurda, ma che ho scelto io, come il selciato delle costruzioni minori ferroviarie negli anni 40 mi permette di scaricare queste frustrazioni.

ecco che il teatro dell'assurdo diventa un piacere, e condividerlo con persone sulla stessa lunghezza d'onda ne aumenta l'efficacia.
quando sono in buona cerco di rendere tutto un piacere, riuscendo a coinvolgere anche l'impiegato dell'erario dimostrandogli che siamo solo due dentini minuscoli di un ingranaggio enorme e barocco, e che se ci prendiamo a capelli tra di noi ci facciamo solo male, tanto vale riderne, smarcare la bega e andare a prendersi un buon caffè.
ma mica mi sveglio sempre col piede giusto...anzi.


se invece parliamo della vanità intesa come vanteria, ovvero della vanagloria che sfocia nel narcisismo... mi pare pericolosa più che altro verso sé stessi, ci si infila in una nassa di ragionamenti e gelosie e invidie e piccole cattiverie che fanno male solo a chi le coltiva.
in generale. nel modellismo, se consideriamo che stiamo parlando di piccoli pezzi di plastica incollati tra loro per il puro piacere di farlo, ci si aggiunge una connotazione di immaturità, nella migliore delle ipotesi, ma che in generale a mio personalissimo giudizio fa pensare all'idiozia.

idem per la superbia, intesa come desiderio di prevalere sugli altri. per come la vedo io, per quanto si possa esser fichi ci sarà sempre quello più fico di noi, non foss'altro perché la vita è una parabola in cui tutti abbiamo un picco, ma poi prendiamo a scendere verso il Nulla.
e allora, perché attaccarsi a quel momento felice in cui abbiamo detto o fatto la cosa giusta? ..se davvero l'abbiamo fatto, poi! manteniamone il ricordo, vabbé, ma viviamo quello che siamo oggi, cercando semplicemente di fare del nostro meglio...
di nuovo, entrando nel particolare ambito del modellismo: de che stamo a parlà?? prevalere su chi e perché? su una persona che condivide la mia passione per la storia, il dettaglio e i colori? ma sarò scemo? e per che cosa, per una coppa, una medaglia, una menzione? due volte scemo.

la vita è bella, può esser bella, dipende dagli occhiali che ci mettiamo sul naso la mattina.
quando l'ho capito (tardi) ho buttato tutti i vecchi occhiali e ho messo su i nuovi. e poi ho riaperto la soffitta delle meraviglie e sono incappato in zimmerit.
che altro si può chiedere? [SM=g27823]




Voglio aggiungere solo che l'invidia è (secondo me) la causa di ogni male le poche volte che ho provato questo sentimento ho avuto grande schifo di me stesso.
Nell'invidia non vi è niente di costruttivo, vi è solo una erosione interiore un incattivirsi che avvelena ogni istante della vita è fa perdere di vista gli obbiettivi realmente importanti della stessa
http://augustomotolo.blogspot.it/
16/07/2011 22:11
 
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Re:Tutti i condottieri di tutti i tempi sicuramente hanno peccato di superbia

Quando hanno iniziato a farlo ho hanno perso o li hanno ammazzati
Leggi qualcosa su Marco Aurelio, meno famoso di Cesare ed Alessandro magno ma in realtà più conscio dei doveri e dei problemi che nei fatti affrontò in condizioni più difficili dei due citati sopra [SM=g27811]
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16/07/2011 22:36
 
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se non si esce dalla accezione negativa data dal senso comune riguardante la superbia non riusciamo bene neanche a capire se è positiva o negativa, ovviamente riferita al modellismo

vi porto uno scritto trovato or ora in interdet...

www.albanesi.it/Psicologia/superbia.htm

lo copincollo per maggiore fruibilità


La superbia

La superbia si origina comunemente dalla presenza di due personalità critiche: apparenza e violenza. La definizione comune di superbia ci dice che è l'esagerata stima di sé e dei propri meriti (reali o presunti), manifestata con un continuo senso di superiorità verso gli altri.
Molte persone hanno una grande stima di sé, a volte ottimisticamente immotivata; questa grande autostima non fa necessariamente di loro dei superbi. Ciò che li rende tali è la "gara", il "confronto" che arbitrariamente decidono di avere con gli altri. Il superbo ha bisogno di sentirsi superiore; questo bisogno necessariamente si traduce in un'apparenza del suo agire; che lo sia realmente o meno, lui "vuole" apparire superiore quindi la sua realtà è sempre abbellita, depurata dei particolari che potrebbero sminuirla e interpretata in modo che si accendano i riflettori su di lui. A causa del confronto con gli altri, il superbo non può che essere violento, esercitando una forza psicologica esagerata, senza nessun motivo. L'umiliazione che fa provare al perdente è la sua gratificazione esistenziale.
Nei casi in cui la violenza è controllata, il superbo può addirittura credersi una persona semplice, non vedendo i danni che fa il suo continuo dimostrarsi superiore. Infatti la sua ansia di apparire grande gli rende ostili tutti i "sudditi" (cioè coloro che grandi non sono) mentre lo rende ridicolo agli occhi di chi grande lo è già. Quasi sempre le sue relazioni umane sono temporanee (se la superbia è mascherata occorre che gli altri se ne accorgano) o comunque superficiali, come accade in quegli ambienti (come i club "esclusivi"), dove la superbia è una regola di vita e tutti la usano come ingrediente fondamentale delle relazioni umane.
La difesa da superbia

Spesso con la superbia (tramite frasi, immagini, scritti ecc.) stabiliamo una relazione negativa con chi ci è intorno, scateniamo una sua reazione, reazione che chiameremo difesa da superbia.
Nessuno attua la difesa da superbia quando leggendo le note sull'autore di un libro scopre che è una persona valida. Se però lo si incontra per caso in un negozio e questi inizia a sciorinare la sua biografia, il primo pensiero che ci sfiora è che è superbo.
Implicitamente scatta una gara, per cui le parole del superbo ci appaiono come "vedi, io valgo molto, non so tu, ma io…". La difesa da superbia è semplicemente la non accettazione della gara e il superbo sarà emarginato o comunque guardato con molta freddezza.
Da questa prima analisi sembrerebbe che nessuno possa esprimere il proprio valore senza apparire superbo. Ovviamente non è così. Se lo si esprime in un contesto impersonale (come in un curriculum) o con l'interlocutore giusto il pericolo della difesa da superbia non esiste. Cosa si intende per interlocutore giusto?
Consideriamo le tre frasi:
1) Oggi sono proprio in forma, ho fatto 12 km in meno di 50 minuti. Senza fatica.
2) Ieri ero veramente sexy. Avevo una minigonna e una camicetta...
3) Sto imparando il cinese mandarino; conosco bene già nove lingue, vorrei arrivare a dieci.
La prima frase potrei dirla a uno sportivo mio amico, senza che questo mi giudichi superbo. E allora dov'è il problema? Sta nell'adattarsi all'altro.
Una frase non si può dire in assoluto a tutti!

Se la frase 1) la si dice a un sedentario magari in sovrappeso (cioè a una persona cui lo sport non interessa) lo si fa sentire uno zero (anche se odia lo sport, avverte di essere stato coinvolto in un confronto a cui lui non ha nessuna intenzione di partecipare).
La frase 2) possono dirsela fra loro due amiche carine, ma se la si dice in presenza di una ragazza bruttina, la si farà sentire una nullità e penserà "Ah, questa come se la tira…".
La frase 3) è normale in un contesto fra intellettuali, fra interpreti ecc., ma se la si dice a uno che parla solo in dialetto ci riterrà "contemplativi", sentendosi un po' ignorante. Potrà compatirci (questa è una bella versione della difesa da superbia) oppure potrà rifiutarci in un modo meno carino. Quindi, regola:
parlando di sé, capite chi avete di fronte e cercate di non offenderlo.

La regola sopraesposta potrebbe sembrare in conflitto con quanto detto sulla possibilità di usare un certo grado di forza nel dialogo. In realtà qui è fondamentale l'inciso "parlando di sé" che fissa un ambito ben diverso da quando contestiamo fermamente una proposizione altrui (una sorta di legittima difesa).



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16/07/2011 22:37
 
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Re: Re: tutto è vanità
cestus72, 16/07/2011 22.07:



Voglio aggiungere solo che l'invidia è (secondo me) la causa di ogni male le poche volte che ho provato questo sentimento ho avuto grande schifo di me stesso.
Nell'invidia non vi è niente di costruttivo, vi è solo una erosione interiore un incattivirsi che avvelena ogni istante della vita è fa perdere di vista gli obbiettivi realmente importanti della stessa




Non la vedo così. L'invidia, come l'odio, l'ira e altri sentimenti, fanno parte dell'animo umano. Chiunque li ha provati almeno una volta nella vita. L'invidia non è un sentimento di cui vantarsi, ma può anche essere costruttiva, se ti spinge a migliorarti per raggiungere dei risultati simili a quelli che ti hanno suscitato invidia. Certo, se invece si riduce ad uno sterile astio nei confronti di chi è più bravo, allora non porta da nessuna parte e consuma chi la prova. Diventa autolesionismo. Nel primo caso invece può essere uno stimolo a progredire. La classica "sana invidia"... [SM=g27835]


Antonio

16/07/2011 22:47
 
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se avete avuto il coraggio di leggere il testo che vi ho postato, potremmo capirci riguardo:

La superbia, in realtà, ed in soldoni, è un inefficace processo cognitivo riguardante l'interlocutore...

nel testo c'erano esempi vari... contestualizzando in ambito modellistico cerco di farne uno io:

Mostra di modellismo gruppetto di modellisti "PRO" che discettano sul weathering di un mezzo in russia... i prodotti da usare, le tecniche o quant'altro, arriva una persona che manco ha l'aerografo a casa, tenta di infilarsi nel discorso, ma ovviamente non è in grado di tenere botta... Va via pensando quanto questo gruppetto sia stato borioso e superbo???

Non è che la superbia è frutto dell'ignoranza altrui?
Si è superbi a non scrivere neanche una riga in un topic dove, ad esempio, viene presentato un panther grigio?

a voi la palla [SM=g27828]


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16/07/2011 23:32
 
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Re: Re:
mc65, 16/07/2011 15.57:


(cuattro, per i giovani). [SM=g27822]

pìs & lov, p. [SM=g27811]







ok !!! avete vinto ! [SM=g27831] me ne vado da questa discussione !! [SM=x1765912] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g9327]


Jobba
16/07/2011 23:38
 
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Penso che non tocchi a noi giudicarci se siamo o no superbi o quant'altro anche perchè non credo che siamo così dei profondi conoscitori di noi stessi, ci confrontiamo continuamente con il prossimo e il prossimo si fa un idea di cosa e come siamo, da come ci muoviamo, parliamo e interri agiamo con loro. Solo un vero amico o compagna può dirci come siamo veramente anche se poi ci sembra il contrario. Correggerci possiamo se solo lo vogliamo, ma lo vogliamo veramente? Dipende da ogni singolo individuo ma credo che Napoleone non si sia posto il problema come altri milioni di individui prima e dopo di lui. Il genere umano è questo signori, noi ne facciamo parte e ci si adatta alla bisogna, dall'asilo alla pensione, per ultimo e chiudo: siamo lo specchio dei nostri genitori, una parte del nostro carattere lo abbiamo nel DNA, l'ambiente familiare lo rafforza e le amicizie fanno il resto.
Vado a smodellare, ciao.


17/07/2011 00:09
 
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Re:
madmacs, 16/07/2011 22.47:

se avete avuto il coraggio di leggere il testo che vi ho postato, potremmo capirci riguardo:
La superbia, in realtà, ed in soldoni, è un inefficace processo cognitivo riguardante l'interlocutore...
[SM=g27828]



perdonami, mad, ma senza per questo voler offenderti o inficiare in alcun modo quanto da te affermato, mi permetto di dire che mi sembra che la tua sintesi non sia corretta manco per il ciufolo. [SM=x1765924]

...lo ammetto. ne ho approfittato per confutare con un esempio la tua tesi sin dall'inizio: se dico una cosa sgradevole, o comunque contraddittoria, e lo faccio in maniera garbata e civile, difficilmente alzerò i toni della discussione.
nella stessa maniera, se dico una cosa anche sacrosanta, ma la dico a bruciapelo e senza faccine, divento saccente, se non superbo e/o borioso... da cui ne discende direttamente che dentro posso pure essere tarquinio il superbo, ma se mi comporto civilmente, senza rischiare di allertare le difese dell'interlocutore, già siamo un pezzo avanti, in un consesso civile.

di poi, il pezzo che hai "copincollato" (e qui richiamo jabba: giovine, torna endrio, se i veci coniano neologismi, tu puoi pure inondarci di faccine e citare borat senza timori... [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] ) NON dice affatto che la superbia è un inefficace processo cognitivo riguardante l'interlocutore.

o perlomeno, io non lo leggo così (facile, no? dico la mia lasciando in piedi la tua): a me pare che il testo citato, sulla cui validità non discuto, né in un senso né nell'altro, ma che rispetto, dica chiaramente che "Il superbo ha bisogno di sentirsi superiore" e che questo bisogno viene soddisfatto dall'esercizio della violenza: "il superbo non può che essere violento, esercitando una forza psicologica esagerata, senza nessun motivo. L'umiliazione che fa provare al perdente è la sua gratificazione esistenziale." altro che inefficacia del processo cognitivo!

nell'esempio modellistico da te prodotto, l'IPA (inesperto privo di aerografo) è il vero superbo, avendo cercato di partecipare ad una discussione di cui non conosce i fondamentali, cui non era stato invitato, e soprattutto andando via giudicando superbi quelli che serenamente stavano disquisendo tra di loro, e dei casi loro!
una sorta di peter sellers di hollywood party, con l'aggravante della...superbia, appunto.

ora non voglio stare a dire che siamo tutti al di sopra del bene e del male, in questo forum, ma se vi girate intorno, ammetterete che qui c'è una certa dose di equilibrio e di serenità.
forse anche grazie a queste discussioni che di modellistico non hanno nulla.
è vero che la mediazione della parola scritta aiuta a spersonalizzare e non attiva quei processi di autodifesa citati nell'articolo, ma insomma, a me pare che nella vita di tutti i giorni ci si debba confrontare e difendere con e da una serie apparentemente sconfinata di personaggi sgradevoli, mentre qui chi più chi meno troviamo il conforto di una parola sobria e obiettiva riguardo a quella che abbiamo eletto essere un'attività volta a rasserenarci..

detto ciò, una domanda: ma te, che volevi dì, con l'attivazione di questa discussione?
17/07/2011 00:40
 
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e va bene, mi hai riconvinto [SM=g27828]

però le faccine, sono per il porche del costa [SM=g27822] [SM=g27828]


Jobba
17/07/2011 09:23
 
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Ancora alcune domande.....
è superbia zittire o non rispondere a una domanda di un neofita solo perchè è stata già chiesta e continuerà a essere chiesta?
è superbia non aderire a nessun gruppo di persone solo perchè così si avra sempre ragione nelle discussioni?
è superbia non partecipare alle mostre perchè si è sicuri che per politica o amicizia si è sicuri che vincerà qualcun altro?
è superbia additare come tutto sbagliata una tecnica (e chi la usa)solo perchè non condivisa?
Leggendo i vari post mi sono fatto un'idea personale sul perchè è stata concepita questa discussione e la domanda di MC 65 è giunta a pallino.....
vorrei rispondere con un'altra domanda....ma questo post è stato fatto per sapere come CI giudichiamo o come TI giudichiamo?

Alby66
17/07/2011 11:11
 
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Re:
scusa alby, ieri nella stanchezza son andato subito a rispondere a mad, ma c'erano altri interventi, tra cui il tuo.. partiamo dall'ultimo, premettendo che sono le mie personalissime risposte...

albi66, 17/07/2011 09.23:


è superbia zittire o non rispondere a una domanda di un neofita solo perchè è stata già chiesta e continuerà a essere chiesta?
no, è mancanza di pazienza, anche detta sfavamento da caldo, se in questa stagione. sennò sfavamento da freddo/stanchezza/altro. [SM=g27823]
è superbia non aderire a nessun gruppo di persone solo perchè così si avra sempre ragione nelle discussioni?
non necessariamente, può anche essere una forma blanda di sociopatia, ricollegabile allo sfavamento di cui sopra.
è superbia non partecipare alle mostre perchè si è sicuri che per politica o amicizia si è sicuri che vincerà qualcun altro?
non necessariamente. personalmente non partecipo per pigrizia. che poi vinca il nipote dell'assessore o il figlio del parroco poco mi importa, e sono consapevole che la nostra società è intrisa di queste dinamiche. fossero quelle legate al modellismo, il problema!
è superbia additare come tutto sbagliata una tecnica (e chi la usa)solo perchè non condivisa?
forse, anche se la chiamerei più mancanza di apertura mentale, nel caso di semplice rigetto di una tecnica senza specificare che la propria è l'unica valida.
Leggendo i vari post mi sono fatto un'idea personale sul perchè è stata concepita questa discussione e la domanda di MC 65 è giunta a pallino.....
vorrei rispondere con un'altra domanda....ma questo post è stato fatto per sapere come CI giudichiamo o come TI giudichiamo?
e qui non posso evidentemente rispondere io... [SM=g27828]
Alby66



Bene...ma allora quale è il punto massimo per voi?
....APPAGAMENTO PERSONALE? oppure CORO DI BRAVO? oppure la totale ASSENZA DI CRITICHE?oppure vedere premiato o pubblicato su riviste il vostro lavoro....oppure vedere magari il vostro lavoro COPIATO ?

appagamento personale.
detto papale papale, che a voi piaccia un mio lavoro, ma non soddisfi me, non mi risolve la serata. lo disfo e lo rifaccio, con buona pace dei bene bravo bis.
se invece arrivano le critiche, anche dove io avevo tirato la linea della mia personale capacità, rivedo le mie posizioni. e se riesco a mettere da parte la pigrizia (non la superbia) rifaccio tutto.

appagamento personale unito al piacere della condivisione e partecipazione (G.Gaber la libertà).
il massimo è crescere grazie e insieme a voi, e magari far crescere e/o stimolare qualcun altro che legge, magari anonimo e si chiede cosa ci voglia per ottenere quell'effetto, quella sfumatura, e trovi la risposta, o l'illuminazione grazie a tutti noi.

mi manca la risposta ad un altro intervento almeno, ma il mio tempo è scaduto. tutto questo andrà perduto come lacrime nella pioggia.
è tempo... di... andare a lavorare. [SM=g1758109] [SM=g1758109] [SM=g1758109]


17/07/2011 11:47
 
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Ce lo dobbiamo proprio prendere quel caffe assieme. [SM=g27811]
Alby66
17/07/2011 12:10
 
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Secondo me per come la vedo io,i complimenti e le cose belle piacciono a tutti,basta avere il rispetto e l'equilibrio di fare le critiche e di riceverle se no il gioco non ha senso,sono qualità che uno ha o non ha,le sfumature a sto mondo ci possono stare ma li si entra in un altro discorso::.personalmente io per esempio sono pignolo a volte è una qualità e a volte no....ho detto la mia non massacratemi per favore [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
17/07/2011 14:31
 
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Albi, se la vogliamo buttare sul personale nei miei riguardi ti posso rispondere
SI io sono superbo, MA so di esserlo... ed è tutta qui la differenza [SM=g27811]
e la mia superbia la sviluppo non certo a 360° ma solo con chi:
"La definizione comune di superbia ci dice che è l'esagerata stima di sé e dei propri meriti (reali o presunti)" (l'avevo copincollato precedentemente)
o con chi si lamente sempre giusto per attirare simpatie (qui dentro non particolarmente)
o con chi chiede consigli e poi li butta nel cesso
o con chi dice di saper far cose, le fa, col culo ed io devo rifarle (qui dentro non centra nulla)

in questi casi trasudo arroganza, boria e superbia, ma non è il punto di partenza, è il punto di arrivo di un percorso che faccio con chiunque voglia relazionarsi con me

Ho aperto questo topic per capire quante persone superbe ci siano in giro senza sapere di esserlo, siccome il modellismo è terreno fertile per questo tipo di persone mi è venuto naturale aprirlo qui

Difatti se chiedi alle persone molto vicine a me ti diranno che non sono per niente superbo, chiedi a tutte le altre, avrai la risposta esattamente contraria

E' questo che cercavo di portar avanti in questo topic, la superbia non è una condizione assoluta di un soggetto... ma una delle tante declinazioni di un dialogo finito male


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