l'ultimo decollo a me è piaciuto principalmente come idea, per quanto gli episodi siano ordinati male, secondo me (magari è un errore della versione italiana?).
che poi i disegni siano "acerbi"... è verissimo, ci sono delle ingenuità e delle scelte prospettiche sicuramente bizzarre, ma nel complesso lo promuovo. ripeto, non tanto come fumetto quanto come prova di sceneggiatura ed entusiasmo dell'autore, che per sua stessa ammissione dichiara che questo lavoro è fine a sé stesso, e al piacere di disegnare senza vincoli di sorta.
purtroppo mi scopro totalmente ignorante rispetto ai titoli che cita cestus, ora con calma mi documento...la verità è che sono rimasto fermo a moebius e a metal hurlant, fate un po' i conti! io non li faccio sennò mi viene il magone.
riguardo al libro di milanetti, per chi fosse interessato, è un testo senza fronzoli, pura ricerca storica. niente licenze poetiche, o interpretazioni romanzate, o commenti personali. e devo dire che in effetti non ce n'è alcun bisogno, alcune pagine fanno venire i brividi nella loro crudezza e semplicità: c'era una guerra, degli stranieri invadevano le loro terre, delle giovani con la passione del volo si offrirono volontarie per affrontare con dei biplani di legno e tela il più potente e temibile esercito del mondo. di notte. in russia. senza strumenti, o radio, o radar.
a proposito invece di fumetti, e tanto per farvi capire quanto i miei interessi spazino e virino dalla ricerca storica più rigorosa al cazzeggio più sfrenato e irriverente, ho apprezzato molto l'ultimo don zauker (santo subito). bella costruzione "cinematografica" in un vortice di tratti mai autocelebrativi, ma sempre tesi alla consegna di un messaggio visivo, quasi uno storyboard, in effetti.