Essendo chiaro che con la fine della guerra, l'Italia da sconfitta non avrebbe avuto possiiblità di ricostituire una potenza militare inizialmente propria (non ne avrebbe avuto comunque, le forz<e economiche necessarie) se non rientrando nell'orbita politico-militare di Stati Uniti e G.B., i mezzi del ricostituito Esercito Italiano furono di provenienza alleta: Sherman, Sexton, Chaffee, Pershing, nonchè mezzi ruotati come camion e blindati, cingolette, armi leggere e se non ricordo male, inizialmente anche le uniformi inglesi (!) etc.
Non mancarono anche i residuati bellici nazionali recuperati sui campi di battaglia (per dire la verità, l'Italia era alla fine del 45, un enorme campo di battaglia...) come Ab-41, Ab-43, Sahariane, autocarri Fiat, Spa, Lancia, etc che andarono a rinfoltire gli organici della Sicurezza Pubblica e dell'E.I.
Non ricordo se in organico entrarono anche M-13/40 ed M-40 75/18, ma credo che per gli standar degli anni 50, fosse roba ormai troppo obsoleta.
In alcuni casi comunque, non mancarono casi di riconversione di materiale cingolato residuato in mezzi agricoli come trattori etc.
Non mancò poi, chi come la Piaggio, seconda il mito, sembra abbia riciclato i motori di avviamento per aerei costruiti per esigenza militare durante il conflitto e poi riconvertiti nel mitico 98 cc della Vespa...
Naturalmente non furono rimessi in marcia i vari mezzi tedeschi per motivi ideologici e politici che ben capirai.
Per l'Aeronautica, come hai precedentemente segnalato, idem: Spit, P-51, P-47, Airacobra, Baltimore, ed in seguito Vampire, F-84, F-104 etc.
Ti consiglio anche io il link di Ferreamole: davvero un ottimo sito.
Totino