07/11/2009 17:28 |
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a spaccare il capello in 4 ci spacchiamo i marroni in 8 Vale per coloro che hanno iniziato da poco questo hobby meraviglioso...gli esperti mi perdonino.
succede spesso in questo forum che si accenda un dibattito su "Quale colore aveva il Tigre II Porsche di Von Timpikken alla Battaglia di Salamadonn alle 16.44 del 13 aprile 1945?"
ora a mio avviso il quesito è irrisolvibile.
Perchè è irrisolvibile?
1) non esiste documentazione del fatto ma solo la presunzione che un reparto di Tigre II si sia trovato da quelle parti in quel periodo....
ed allora si colora carro e figurini come probabilmente erano colorati in quella situazione.
2) esiste una documentazione fotografica della battaglia..ed allora ci si adegua come schemi mimetici e insegne di reparto all'immagine.
3) esiste una documentazione fotogrfica precisa del carro di Von Timpikken...ed allora è risolto il problema delle insegne, della distribuzione delle macchie mimetiche....ma in genere NON dei colori in quanto l'illuminazione della foto (in BN) fa apparire i colori come gradazioni di grigio...variabili peraltro se una parte del carro è in piena luce ed una parte in ombra....
4) esiste una documentazione a COLORI del punto 3....bene, credeteci poco....a distanza di tempo i colori possono cambiare...quindi usatela per sapere dove vanno i verdi, dove i gialli, dove i bruni...ma non cercate di riprodurre QUEI gialli, verdi e bruni che vedete, specie se si discostano molto dai colori originali tedeschi....
lo stesso vale per i colori dei numeri e dei loro bordi: o siete sicuri che quelli della scatola sono sbagliati oppure usateli tranquillamente, per quanto non scevre da errori le ditte serie fanno ricerche che non sono alla portata del neomodellista con due riviste ed un libro prestato.....se poi volete lanciarvi nella personalizzazione del carro fatene 10 da scatola prima....per fare uno specifico carro non basta conoscerne o immaginare di conoscerne i colori...ci sono i carichi esterni, la posizione delle insegne di reparto, i danni.....le protezioni estemporanee, le modifiche campali....quanti panther avevano il treno di rotolamento con ruote gommate e insieme ruote "all steel"....gli USA sui loro carri danneggiati montavano tutto ciò che girava...in compenso come protezioni aggiuntive usavano disinvoltamente i cingoli all steel tedeschi piuttosto che i propri, che avevano solo lo chevron esterno in acciaio ma il corpo del cingolo era in gomma e rete d'acciaio...
ciao
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07/11/2009 18:43 |
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| | | OFFLINE | | Post: 685 | Registrato il: 21/07/2004
| Città: GENOVA | Età: 58 | |
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Non è questione di spaccare ne capelli ne maroni,ma di analizzare i fatti. Se abbiamo una foto,che sia a colori o in bianco e nero,e abbiamo le istruzioni ufficiali che descrivono quel tipo di mimetica nonchè campionature attendibili dei colori orignali,non vedo perchè non dovremmo attenerci a queste fonti. Esite, ovviamente sempre un certo margine di discrezionalità ma se iniziamo a gettare l'ombra del sospetto su ogni fonte semplicemente per non sentirci troppo vincolati nella realizzazione dei nostri modelli, allora tanto vale passare al fantasy puro. Daltro canto non esiste alcun vincolo ne regolamento ne legge che ci imponga di attenerci strettissimamente alla realtà...è una nostra libera scelta che facciamo nel momento in cui apriamo lascatola del nostro kit . Personalmente,per questioni di coerenza, ritengo che una volta fatta la scelta della più stretta aderenza ad un modelloreale si deva tener presente che dobbiamo essere noi a cercare di aderire a quella realtà, e non lei ad adattarsi ai notri desiderata...
My two cents...
Fabrizio |
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07/11/2009 19:52 |
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appunto...analizziamo i fatti: il 3d è dedicato, come è scritto nel primo capoverso, a coloro che iniziano questo hobby, non a coloro che lo padroneggiano con maestria, o almeno credono di poterlo fare.
Se tu leggi quanto ho scritto troverai che il filo conduttore è: documentarsi nel limite del possibile, poi adeguarsi alla documentazione. Se la documentazione non è esaustiva, allora ogni interpretazione è giustificata nei limiti della documentazione stessa. E qui siamo sulla stessa lunghezza d'onda.
Semplificando per i meno esperti: se in una foto in BN vedo solo due toni, posso anche dipingere quello specifico carro, che magari non ha insegne di reparto, in due toni....se mi viene indicato dalla didscalia che invece il carro è in due toni ma appartiene ad una unità che in quel periodo aveva carri a tre toni è lecito pensare ad un errore. Ma potrebbe anche essere possibile che un mezzo sia a due toni dopo una revisione sul campo...specie negli ultimi mesi di guerra....
ripeto che per quanto uno sia documentato deve credere di non essere sempre il solo depositario della verità...può darsi che la casa editrice e/o la casa produttrice del kit abbiano degli esperti almeno esperti quanto quelli che dichiarano che è tutto sbagliato quello che hanno fatto gli altri.
sai, può succedere..... [Modificato da paparoberto 07/11/2009 19:53] |
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07/11/2009 21:16 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.636 | Registrato il: 20/03/2006
| Città: ROMA | Età: 61 | | |
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Questo è il mio pensiero:
Quoto al 100% il grande paparoberto (non insistere sei più anziano di me - almeno credo essendo tu un pensionato ed io non ancora - e quindi grande, ma non solo di età).
- Punto uno fonti cognitive: io ho letto moltissime pubblicazioni e, credetemi, in tutte ho trovato degli strafalcioni (soprattutto in merito alle sottoversioni dei carri tedeschi ed italiani, mentre per i carri di tutti gli altri non ho ancora acquisito il necessario know how); gli autori possono commettere degli errori ed i correttori di bozze sovente non hanno le conoscenze necessarie.
Io non intendo assolutamente criticare ex ante tutte le pubblicazioni specializzate (che diciamolo francamente sono comunque il pane del modellista), ci mancherebbe altro, ma trovo doveroso mettere in evidenza ex post l'errore qualora venga sicuramente riscontrato. Evidenziare l'errore (ovviamente se ci ha ragione) va fatto per amore della scienza (intesa come conoscenza), per far crescere tutto il movimento.
- punto due fedeltà nei colori: recentemente si è discusso su quale colore riproducesse più fedelmente il Dunkelgelb tedesco. Ora io vorrei avere la macchina del tempo per tornare nel 1943-44 per poter mettere a confronto i vari lotti di Dunkelgelb prodotti dalle varie ditte coinvolte e vedere se in effetti si tratta sempre dello stesso identico colore. Io abito a Roma, abbastanza vicino alla Cecchignola, quindi mi capita spesso di vedere i mezzi militari italiani, anche più di uno alla volta, bè spesso mi rimane difficile credere che questi mezzi siano colorati con gli stessi color (fino ad oggi ho contato almeno una quindicina di tonalità di olive drab diverse) e tutto questo considerando che siamo nel terzo millennio e che non siamo in guerra.
- Punto terzo riproduzione delle versioni fornite dal produttore: in linea di massima non si sbaglia mai (vedi precedenti posts quali quello sul Tiger II 008 o sul Pz IV Ausf. F2/G in Italia), eventualmente, caso mai avrà sbagliato il produttore di turno e non il modellista.
- Summa finale: quando realizzate un mezzo seguendo uno straccio di documentazione (istruzioni, foto b/n ed a colori e profili a colori) non protete mai essere criticati da nessuno, al massimo vi si potrà dire "a me non piace", ma questa è tutta un'altra storia.
Comunque un po' di pignoleria ci vuole.
Buon modellismo a tutti.
Giampiero
www.modelclubroma.it
Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza (Dante Alighieri) |
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07/11/2009 21:49 |
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grazie, Pieruzzo.
Grazie di cuore......
ciao. |
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07/11/2009 21:56 |
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| | | OFFLINE | Post: 6.491 | Registrato il: 11/09/2007
| Città: VEJANO | Età: 68 | | Riposa in Pace | |
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D'accordo su tutta la linea iniziata da Paparoberto e seguita da Pieruzzo. Sono talmente tante le variabili di colore in gioco che ci sarabbe da disquisire pure su quanti strati di vernice erano applicati in officina e come e con cosa venivano mimetizzati sul campo, così alla fine il mezzo o lo lasci lì da verniciare ai posteri, oppure accetti di fare quel colore che più assomiglia in linea generale all'originale senza tanti rompimenti di m...eningi. Ciao, Oriano
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07/11/2009 22:23 |
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Roberto, penso tu sappia già che hai tutto il mio supporto e la mia stima...null'altro da aggiungere
Chi ha esperienza in quest'hobby, ha imparato a sue spese che l'unico errore certo è la troppa sicurezza...
Non dimentichiamo mai che i colori tedeschi erano forniti anche solidi in pasta, diluibili con ogni liquido ad ogni percentuale...è per quello che quando qualcuno afferma a distanza di 65 anni che il dunkel gelb DEVE essere quello della tal marca, con una puntina di quello ed una spruzzatina di quell'altro....mi viene personalmente un poco da sorridere...
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08/11/2009 00:18 |
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______________________________________________________________________Quoto al 100% il grande paparoberto (non insistere sei più anziano di me - almeno credo essendo tu un pensionato ed io non ancora - e quindi grande, ma non solo di età).
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Ma che il ragazzo ha 35anni...e' un baby pensionato!!!!
E a me tocca di lavorare per la SUA(e di qualche altro)pensione!!
A parte gli scherzi quoto su tutta la linea il buon Roberto!!!
Se si comincia con le paranoie all'inizio...si perde il gusto di questo stupendo hobby!!!
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10/11/2009 16:51 |
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| | | OFFLINE | Post: 3.116 | Registrato il: 11/05/2006
| Città: CANEGRATE | Età: 49 | |
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Davide ha scritto:
Non dimentichiamo mai che i colori tedeschi erano forniti anche solidi in pasta, diluibili con ogni liquido ad ogni percentuale...è per quello che quando qualcuno afferma a distanza di 65 anni che il dunkel gelb DEVE essere quello della tal marca, con una puntina di quello ed una spruzzatina di quell'altro....mi viene personalmente un poco da sorridere...
Ma...
Non sei mica tu quello che mi ha tirato giù la pelle di dosso perchè ho sconsigliato di usare l'XF-60?
Dai, sto scherzando!
Mi hai offerto l'occasione e ne ho approfittato...
QUOTO TUTTO!!!
Libertà espressiva prima di tutto!
L'importante è che ce ne ricordiamo quando giudichiamo i lavori degli altri!
Bender Bending Rodriguez
IL MIO BLOG: www.nonsolopanzer.com
Bender: "Guarda che io sono generoso! Una volta ho anche donato il sangue!"
Fry: "Quale sangue?"
Bender: "Quello di un tizio!"
Alias ANDREA ROTONDI - Canegrate (MI) |
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10/11/2009 17:17 |
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| | | OFFLINE | Post: 5.230 | Registrato il: 09/04/2008
| Città: SASSUOLO | Età: 61 | |
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10/11/2009 17:33 |
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Zanna63, 10/11/2009 17.17:
a Milano si dice: "Ma ti te ghe seret?" che suona nello stesso modo: ma tu Ci eri? (ti te è il tipico rafforzativo del pronome personale in buona parte della Lombardia...
per far rizzare i capelli ai nostri amici non lombardi ricordo qui l'indicativo presente del verbo avere in milanese. Se poi un siciliano crede che siano tornate le SS non posso dargli torto....
allora:
mi gu, ti te ghet, lù'l ga (le la ga, forma femminile) nùn ghem, vialter g'avìi, lur g'hann.
l'ù si pronuncia come l'eu francese, mentre l'u si pronuncia come la u di uomini. In fondo è storia anche questa...ciao.
[Modificato da paparoberto 10/11/2009 18:01] |
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