Grazie JEssica, troppo buona. A Novegro lo vedrai dal vivo.
L'idea è di intitolare la scenetta "E pensare che qui ci venivo a giocare da bambino...".
Come vedi il figurino è un po' in disparte, pensieroso, sicuramente in un atteggiamento poco bellicoso. Mi immagino che, durante una pausa di una azione, fermatisi a riposare un attimo, il capocarro si renda conto di essere in un posto dove spesso, appunto, si trovava a giocare con i suoi amichetti, magari proprio a giocare "alla guerra", come spesso si fa. L'idea in sè non è peregrina, nel senso che il "Leonessa", a cui apparteneva il mezzo", era di stanza a Torino e spesso veniva impiegato in operazioni contro i partigiani appena fuori dalla città. Mi sono immaginato perciò un carrista che proviene dalle campagne torinesi e si ritrova nei luoghi della sua infanzia, per puro caso.
Paolino
"ITERUM RUDIT LEO"