27/03/2007 15:33 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.554 | Registrato il: 10/04/2006
| Città: ROMA | Età: 62 | |
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Come postato sto montando un KV-1 1941 small turret, e fin qui, a parte qualche magagnetta da correggere sul kit, nulla da eccepire, a parte l'essermi accorto che il clacson è fatto al contrario. Vi direte, perchè ti fai tutte queste pippe mentali?
Non saprei rispondere neanche io, ma è il vizio di documentarsi, forse anche troppo.
Ora ho un dubbio che forse mi affliggerà per anni e anni.
Su tutte le immagini che ho visto, tra internet e documentazione, non ho trovato un mezzo che avesse il portello del capocarro aperto nello stesso modo.
Normalmente nei carri russi si apre dando protezione al capocarro, quindi frontemarcia. Invece ho trovato KV-1 che avevano i portelli aperti con tutte le angolazioni possibili ed immaginabili.
Ora, come è possibile?
Veniva modificata l'apertura dai carristi?
Gli operai delle catene di montaggio erano fusi di vodka e montavano i portelli a loro piacimento?
La ghiera che sta intorno al portello si poteva girare e cambiare il verso di apertura?
In parole povere, come minchia lo apro il portello del mio KV-1?
E so già cosa pensate...questo si droga, e con roba tagliata pure male...
Fabrizio |
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27/03/2007 17:53 |
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| | | OFFLINE | Post: 0 | Registrato il: 27/03/2007
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Premetto che di veicoli Russi non capisco quasi una mazza.
Detto questo, non ci sarebbe nulla da stupirsi se il senso di apertura del portello variasse a seconda della fabrica, del periodo di produzione, o delle riparazioni campali.
Dettagli anche macroscopici di molti modelli (T34,JS, ecc...),variavano in base a questi fattori.
Non vorrei dire una fesseria, ma escluderei meccanismi complessi di rotazione o similia,i russi ancora un po non verniciavano neppure i carri...
Per me, uno qualsia si dei sensi di apertura riscontrati nelle immagini è OK
Ciao nè Doch |
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27/03/2007 17:57 |
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| | | OFFLINE | Post: 9.008 | Registrato il: 22/09/2004
| Città: SANT'AGATA BOLOGNESE | Età: 45 | Moderatore | |
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più che altro bisogna vedere in che condizioni lavoravano i russi nelle fabbriche dell'epoca e qual'era il loro standard qualitativo presumo basso visto la quantità di carri e mezzi prodotta e l'impiego di uomini e donne in guerra.
Gabriele |
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27/03/2007 18:09 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.425 | Registrato il: 15/09/2005
| Città: BERGAMO | Età: 62 | | |
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Io ho notato questo fatto dei portelli anche sugli Jsu 152, che hanno il portello diviso in due metà.
E' vero che i russi preferivano l'apertura per ribaltamento in avanti, per favorire la protezione dell'equipaggio, ma probabilmente come ipotizzato da qualcuno questa regola spesso non era seguita.
Il mio KV riporta ad esempio sulle istruzioni il portello del capocarro che si apre all'indietro, mentre quello del pilota in avanti!! La documentazione consultata finora mi conferma questa disposizione, però forse......??!!
Giampiero
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27/03/2007 18:14 |
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| | | OFFLINE | Post: 4.578 | Registrato il: 24/02/2004
| Città: GENOVA | Età: 54 | |
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E' possibile che la differente direzione della apertura del portello dipendesse dalle modifiche all' armamento e alla torre (in fusione o meno) e dal fatto che i KV sono dotati di mitragliera posteriore. Il KV1 ebbe in dotazione tre modelli diversi di 76 mm dal 1939 al 1943. Siccome lo stesso portello era utilizzato dal cannoniere e dal capocarro, le esigenze potevano essere diverse. Il diverso orientamento della direazione di apertura poteva, forse, facilitare il carico del munizionamento. Oppure ostacolarlo. Cambiando l' armamento è possibile che variasse, ad es, la lunghezza dei vari tipi di granata.
I KV non hanno aperture a feritoia per liberarsi dei bossoli dei proiettili esplosi (come hanno i Tigre I con il portello di emergenza in torre, spesso usato anche per il rimunizionamento).
Inoltre è tipico dei carri russi variare caratteristiche a seconda del sito di produzione, spesso e volentieri per ragioni di economia (in particolare di tempo). Il modello 1940 Ekranami vede una apertura del portello verso il retro del carro. Il modello 1942 (torre in fusione) ha spesso una apertura laterale. Nei KV-S, l'ultima serie, l' apèertura mi sembra sia sistematizzata posteriore anche perchè viene adottata una cupoletta corazzata in stile tedesco per facilitare la vita al disgraziato capocarro.
Syas
ps: saluti al mitico Mastro Gabe.
Modificato da bassho 27/03/2007 18.15 |
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27/03/2007 21:19 |
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| | | OFFLINE | Post: 9.008 | Registrato il: 22/09/2004
| Città: SANT'AGATA BOLOGNESE | Età: 45 | Moderatore | |
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Grande Bassho salutoni anche da parte mia
Gabriele |
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29/03/2007 09:04 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.554 | Registrato il: 10/04/2006
| Città: ROMA | Età: 62 | |
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Ho trovato la risposta, per chi interessa.
Il portello era montato su un anello girevole che consentiva di spostare il portello ed utilizzarlo come protezione.
In parole povere si può montare come ci pare... :
Grazie a tutti per le solerti risposte ed aiuti vari.
Fabrizio |
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29/03/2007 09:26 |
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| | | OFFLINE | Post: 0 | Registrato il: 27/03/2007
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Ma pensa te! una finezza del genere propio non l'avrei immaginata, specialmente su un carro russo ... non si finisce mai di imparare
Grazie dell'informazione
Ciao nè Doch
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29/03/2007 11:04 |
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| | | OFFLINE | Post: 4.578 | Registrato il: 24/02/2004
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Wonderful Faber
Syas |
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30/03/2007 10:35 |
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| | | OFFLINE | Post: 4.578 | Registrato il: 24/02/2004
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A ragionarci credo che la possibilità di rotazione dipendesse anche dal fatto che sul bordo era posizionato l' affusto della MG antiaerea. Con il portello apribile solo in avanti avrebbe potuto essere usata solo all' indietro.
Syas |
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