Ruggine

Oggi rispolverando la mia libreria, ho notato in un angolo il mio libro di elettrochimica. Sfogliandolo con nostalgia, ho letto di un metodo che si usa nella protezione dei metalli dalla corrosione: si usa una barra di metallo accoppiato elettricamente in maniera opportuna, che funge da "barra sacrificale". Lui si ossida mentre il metallo da proteggere resta intatto. In quel caso l'obiettivo è avere un metallo non ossidato (e quindi non arrugginito)... ma a me interessava proprio la ruggine! Allora ho creato un metodo semplificato che permette di ottenere un metallo arrugginito con oggetti normalmente reperibili in casa. Basta un piccolo contenitore, del sale da cucina, una batteria tipo "stilo", nastro isolante e fil di ferro. Riempite il contenitore con acqua di rubinetto, e fate una soluzione satura di sale da cucina: mettete il sale agitando con un cucchiaino finché non vedete che il sale non si scioglie più e si deposita sul fondo. Prendete la batteria e collegate ai due poli due pezzi di fil di ferro, fissandoli con nastro isolante. A questo punto immergete i due pezzi di fil di ferro nella soluzione, facendo attenzione a non farli toccare. Già dopo un paio d'ore, noterete che il filo collegato al polo negativo è coperto da una patina di ossido, grigiastro e rugoso. Io sono arrivato a questo punto, ora ho tagliato un pezzo di filo ossidato e l'ho messo all'aria. Voglio vedere in quale modo si ottiene più velocemente il classico colore rossastro della ruggine.

Io ho parlato di fil di ferro, ma ovviamente questo metodo va bene per qualsiasi pezzo in metallo (fotoincisioni comprese, credo). Basta collegarlo al fil di ferro giusto. Unica accortezza, provate con un pezzo di telaio delle fotoincisioni prima. Non so di quale metallo sono fatte e non so se l'accoppiamento del fil di ferro farà ossidare l'uno o l'altro. Eventualmente se non si ossidano basta collegarle all'altro polo. E tutto va a monte se le fotoincisioni sono trattate proprio con antiruggine. Comunque la vostra fantasia modellistica potrà eventualmente trovare molte applicazioni per questo metodo (ad esempio grattare la ruggine dal fil di ferro ed applicare la polvere a pennello).

Se siete interessati vi farò conoscere gli sviluppi .
Ciao
Saverio

é decisamente interessante....però, essendo una razione chimico-fisica bisogna tenere conto della composizione piò o meno ferrosa dei metalli che si vogliono arrugginire.
Le fotoincisioni, se non sbaglio, sono di rame ( o cumunque di ottone) che ossida certamente, ma non produce chiaramente ossido di ferro, ma ossido di rame che è quel classico colore verde delle cupole delle chiese....ergo: in linea di massima le fotoincisioni non dpovrebbero arrugginire, ossideranno ma diventando verdi, non ruggine.....penso, non ne sono sicuro al 100%. Per quanto riguarda le parti in metallo bianco o in piombo non ho idea delle reazioni che chimiche che possano avere.
Comunque è decisamente interessante, soprattuto la tecnica del lasciare arrugginire del ferro, per ppoi utilizzare la polvere di ruggine ricavata come se fosse un pigmento.
Bravo Saverio segnalazione veramente interessante, titnici aggiornati che (almeno a me) interessa assai.
Ciao
Federico

Interessante davvero. Domanda da ignorante: l' ossido di rame non è velenoso?

Interessante!!

se inalato o ingerito in grandi dosi penso propio di si,cmq una volta ossidate le fotoincisioni bisogna montarle quindi l'ossido in parte si perde poi colorandoci sopra si copre l'effetto giusto quindi bisogna ricreare a colori l'ossido giusto?oppure questo trattamento lo si fa alla fine della colorazione a modello quasi ultimato?Sono curioso perche è molto interessante questa tecnica
Gabriele

Laborioso ma di sicura effetto.Lorenzo

Federico hai ragione, non sapevo che le fotoincisioni fossero in rame, non ne ho ancora mai comprate. Effettivamente in questo caso l'ossido è verde, e non crea un bell'effetto .

Gabriele, sinceramente non so come si possa usare questa "trovata". Io ho solo cercato un modo per ottenere ruggine, poi il modo di usare questo sistema eventualmente si troverà. Magari si può provare colorando un pezzo di ferro e poi scrostando la vernice (eventualmente trasparente) dalle zone in cui si vuole la ruggine. A quel punto creare il circuito e vedere cosa ne viene fuori. Bisogna solo provare, non so quale sarà l'effetto.

Lorenzo, laborioso non mi sembra la parola giusta, dopotutto basta collegare due pezzi di ferro ad una pila, immergere il ferro nella soluzione e lasciare che la natura lavori per te. Forse è più semplice ottenere la ruggine nel modo classico, con i colori ed i pigmenti, ma vuoi mettere il divertimento? (e soprattutto la sicurezza che la tua ruggine sia più che realistica... è reale!)

A questo punto vi do gli aggiornamenti, visto che qualcuno è interessato

Come ho scritto nel post precedente, ieri ho provato usando una batteria tipo stilo, ed immergendo il ferro avvolto in spire in un contenitore profondo nel quale ho messo la soluzione acqua-sale. Dopo due ore si è formato l'ossido, di colore grigiastro. Questa mattina ho visto come andavano le cose, ed il risultato è questo



Come si nota (poco a dir la verità, a causa della foto piccola), c'è qualche zona in cui si sta formando la ruggine vera e propria. Queste zone sono quelle più vicine alla superficie della soluzione: in questa zona c'è più ossigeno, grazie al contatto con l'atmosfera, e quindi si ossida prima.
Questo "circuito" sta ancora lavorando, vediamo come andrà a finire.

Nel frattempo ho provato un altro metodo: ho usato una pila da 9V, di quelle piccole e a forma di parallelepipedo, ed ho messo il ferro in un contenitore bassissimo, spianandolo per bene in maniera che fosse coperto da 2-3 mm di acqua. Il risultato è stato questo dopo 5 minuti:



come si nota, le zone in cui i fili di ferro (da qui in poi "elettrodi") sono vicini, sono quelle che si ossidano prima. Questa è la situazione dopo 20 minuti:



preoccupato dalla sospensione verdastra che si è formata, ho tolto gli elettrodi dalla soluzione e li ho messi all'aria. Sono ancora lì a prendere il fresco, vedrò se succede qualcosa.

Quindi ho fatto l'ultima prova: ho arrotolato gli elettrodi in maniera che fossero vicini il più possibile. Ho fatto delle spirali concentriche e li ho messi in soluzione, sempre collegandoli alla batteria da 9V. Questo è il risultato dopo 30 secondi:



Li ho lasciati in soluzione e sono uscito. Questo ho trovato quando sono tornato a casa dopo 4 ore:



lo so, non ha un bell'aspetto, ma quella in sospensione è proprio ruggine. Uno dei due elettrodi non esiste più. Credo si possa filtrare in qualche modo, oppure si può provare ad immergere direttamente il pennello (di scarsissima qualità) nella soluzione colorata e provare a fare una colatura di ruggine su un pezzo di plasticard, giusto per vedere come viene.

Adesso so che il metodo funziona, devo solo trovare il modo di controllarlo meglio: proverò con pile a voltaggio minore e con volumi di soluzione un po' maggiori...

Beh, con questo è tutto, scusate il post lungo ma era necessario per darvi qualche elemento in più per provare a fare la ruggine "in casa" (se siete matti come me )

Vi farò sapere le evoluzioni degli altri due elettrodi che ancora lavorano.

Ciao!
Saverio

NB: se usate la pila da 9V, sentirete la soluzione "friggere". Anche nel caso in cui usiate la pila da 1.5V, si formeranno delle simpatiche bollicine attorno agli elettrodi. Se non vado errato, è idrogeno. Tenetelo da parte per fare il pieno alla vostra automobile fra qualche anno

Volevo aggiungere una cosa al post precedente ma non ho potuto perché non ero "loggato".

Per quanto riguarda la quantità di ferro presente nel pezzo che vogliamo ossidare, ha ragione Federico: va controllata. Però sicuramente il fil di ferro è un buon materiale: non è ferro puro (costerebbe troppo), ma neanche un acciaio ad alto contenuto di carbonio, come la ghisa, perché non sarebbe duttile e malleabile. Probabilmente è un "acciaiaccio" a basso tenore di carbonio e quindi ottimo per i nostri scopi.

Ri-ciao

Bravo! ora bisogna provare a raccogliere un pò di ruggine e applicarla sul mezzo...

Ciao Saverio. A dirla tutta un sistema del genere, ottenuto tramite una soluzione chimica utilizzata dai ferromodellisti americani, viene impiegato per scurire e arrugginire in modo realistico i cingoli in metallo bianco. Su un libro di tecniche modellistiche di un tal Kessler viene illustrata. Tuttavia la soluzione è già pronta e non è detto che sia esattamente la stessa cosa. E' ipotizzabile che l' ossido di ferro ottenuto sia utilizzabile per riprodurre la ruggine, anche se bisogna provare e studiare il modo per far sì che si aggrappi alla plastica.
Comunque sperimentare non è certamente un male.
Syas.

Sinceramente non sapevo esistesse qualcosa di simile. Comunque se non ho capito male, la tecnica di cui parli richiede l'acquisto di una boccetta di soluzione che va applicata alle parti da brunire-arrugginire. Anche questa potrebbe essere una idea.

Bisognerebbe provare ad applicare la ruggine ottenuta nel modo che ho illustrato e vedere cosa succede. Io sono ancora alle prime armi, e i risultati che posso ottenere io sicuramente sono inferiori ai vostri. Se qualcuno di voi provasse ad utilizzare questo metodo per fare qualche colatura o cose del genere, sarebbe così gentile da farmi conoscere i risultati?

Grazie
Ciao
Saverio

A me pare molto interessante...l'unica cosa è che vedo altrettanto difficoltosa l'applicazione della ruggine così formatasi. Teniamo conto che parliamo di modelli di plastica, la ruggine è un ossido d ferro......non ho idea di che reazione chimica possa scatenrsi...comunque è interessante il procedimento, andrebbe controllato.
Comunque visto che siamo in tema..un ottimo sistema per riprodurre la rggine consiste nel dipingere il pesso che si vuole arrugginire con dei colori ad olio leggermente diluiti, in modo da ottenere una miscela quanto più simile al tipo di ruggine che vogliamo ottenere.
Dopo di che si prepara a parte una miscela di pigmenti, utilizzando il color ruggine, un marrine scuro e del nero...magari si può aggiungere una puntina di bianco. E' meglio se la miscela di polveri non sia omogenea, come la vera ruggine.
A questo punto si apllica il pigmento sulla parte precedentemente colorata ad olio quando il colore è ancora fresco.
In questo modo si creerà una testura molto realistica con delle sfumature di colori altrettanto veritiere.
Ciao
Federico