A quell'epoca i carri armati avevano perlopiù una vita breve, quindi escluderei a priori tutti i tipi di invecchiamento che comportano molta ruggine o un forte sbiadimento del colore.
Un bagnetto scuro con nero o seppia può servire per mettere in rilievo alcune rientranze, però è una tecnica difficile da dominare, la miscela sembra dare grandi risultati finché è fresca ma spesso asciugando l'effetto cambia in peggio.
Ci sono una serie di ottimi prodotti della Tamiya, che però è meglio applicare solo se il colore base è acrilico, perché potrebbe corrodere uno smalto sintetico e anche gli incollaggi, se non protetti da una mano di acrilico.
Il vantaggio dei bagni scuri Tamiya è che, se si esagera, si possono asportare o sfumare una volta asciutti con un pennello intinto di (pochissimo) solvente; per quanto ho visto, invece, gli analoghi prodotti acrilici (es.Vallejo) una volta asciutti non si possono più asportare.
Immagino che il carro armato sia mimetizzato a tre toni; questo rende difficile fare un drybrushing chiaro sui dettagli, però dei pigmenti chiari passati in minima quantità con un pennello molto morbido possono mettere in rilievo alcuni dettagli.
Sui pigmenti non vanno usati fissatori o mani di colori trasparenti sovrapposte, perché se trattati così diventano quasi invisibili.
Però potresti considerare di comprare un aerografo economico: poco tempo fa ho acquistato su ebay un aerografo cinese a doppio effetto nuovo per soli venti euro, e le prime prove sono piuttosto soddisfacenti, tanto da rendere probabile il pensionamento del mio vecchio Badger 200 usurato. Certo, ci vorrebbe il compressore.
[Modificato da MaxT.M 29/10/2019 19:01]