o meglio, che non ho fatto!
in primis, mi sa ho scatenato il contarivetti che dorme in ognuno di voi....
e poi, non ho fatto foto in progress, ieri! la batteria era scarica, e io non ho aspettato...
vediamo se riesco a spiegarmi a cose fatte... in realtà è una boiata.
intanto, eccolo alla quota rettificata.
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vediamo più da vicino... la bega più grossa, forse, è stato ribassare e quindi rifare la sezione di sportello carrello che scorre per effetto della compressione della gamba.
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ad essere sincero non ho trovato una prova certa del funzionamento di questo dettaglio, ma a occhiometro direi che doveva funzionare così..
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per accorciare le zampe il discorso è semplice: basta tagliare via una fetta (io ho deciso giudicando dalle foto storiche per 1,5 mm) della parte interna dello stelo.
per avere la certezza di rimontarlo coassiale, dritto e solido, ho forato con una punta da 0,8 e dopo aver tolto la fetta incriminata, ho rimesso su l'insieme infilando una spina di acciaio armonico. per azzeccare il punto preciso da far combaciare ho fatto prima un'incisione longitudinale col bisturi un po' più lunga del taglio.
uno dei due (questo in foto) mi è venuto leggermente storto, e quindi ci ho messo un filo di rame, che mi ha consentito di addrizzare la stortura.
il pantografo l'ho semplicemente inciso al centro e l'ho compresso quel tanto che bastava a rimetterlo nei fori. si vede vicino alla cerniera il segno della plastica stressata.
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oh, volendo si può sostituire la parte centrale con un tubo di ottone e renderlo funzionate, col corsair l'ho fatto e funziona, ma è sinceramente un di più.
poi ho rivestito la parte centrale con del foglio di alluminio, tanto per avere una base cromata pronta.
via il tubo dei freni e sostituito con filo di piombo. le fascette sono nastro adesivo da 0,5 tenute con un goccio di ciano.
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mentre i portelli asciugavano, ho migliorato il ruotino, manca ancora qualcosa, ma se ne parla in sede.
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insomma, una boiata. se ci sono dubbi qua sto.
per l'altezza da tagliare io farei riferimento a foto storiche. dipende pure da quanto è carico di carburante e munizioni l'aereo.. nel Fw 190 sugli sportelli ci sono delle tacche come quelle sulla linea di galleggiamento delle navi, per dire.
il serbatoio non ci andrà perché stranamente tutti gli esemplari della regia fotografati ne erano sprovvisti. e visto che io lo farò italiano, in sicilia, nell'estate '43.... considerate le operazioni dell'epoca è davvero bizzarro che ne fossero sprovvisti, probabilmente era una questione di approvigionamento che come ho già detto, era in mano tedesca.
che altro?
pisolo, gli attrezzi, e la trapunta... solo i rivetti avrebbero sicuramente arricchito la fusoliera, ma l'effetto stress era da provare, e tutto sommato mi piace, lo trovo interessante per applicazioni future. anche sulle ali ne farò un poco, badando di andarci leggero.
blitz, no news, anzi, sto valutando di fare un esemplare provvisto di filtro tropicale, tanto per buttarla ancora di più in caciara con la fusoliera..
gli attrezzi ha già detto kekkus... eccoli:
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i bisturi tondi e dritti sono comodissimi per incidere, appoggiando la lama dove serve, senza tirare o tagliare. poi col fattapposta piano piano si scava nel segno che dopo 2-3 passate diventa un solco.
ci sono un paio di dime per gli sportelli e per tirare le linee dei rivetti. quest'ultima è un po' una palla da usare, alla fine io ho fatto una prima passata leggera di rosie la rivettatrice (la ruota dentata) e sui segni rimasti ci ho dato di bulino con una punta apposta da 0,6.
per rivetti più grandi (raccordo ala-fusoliera) ho usato degli aghi da flebo. altri più piccoli li ho usati per dettagli minori (in coda, e sotto il ventre).
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ho detto tutto? spero di sì... nei prossimi sarò fuori, ma cercherò di connettermi uguaglio.
ciao ciao, p.